21/12/2015
13 recensioniFaticava a restar seria, pur restandosene in piedi dritta e fiera - ... già una sovrana? - davanti ai due uomini venuti a farle visita da un paese lontano, al di là del mare.
Eppure, un lieve sorrisetto le increspava leggermente le belle labbra rosee.
I due ambasciatori, piuttosto anzianotti, si prodigavano in inchini e salamelecchi, magnificandole la bellezza dell’Inghilterra e la generosità di Re Enrico. Quest’ultimo, qualche settimana addietro, era rimasto incantato da un ritratto della Granduchessa Cristina di Milano: soprattutto, era rimasto colpito dall’alta statura della fanciulla, che non avrebbe sfigurato, al suo fianco, abbigliata da regina, col manto bordato di ermellino.
“Sono davvero spiacente… purtroppo ho un grave difetto fisico, sapete…" cominciò, con fare falsamente contrito.
“A cosa alludete, Vostra Grazia? La Vostra bellezza è incomparabile!” si premurarono di adularla i due diplomatici, una volta di più.
“Vedete,” la nobildonna additò lievemente il suo collo eburneo e sottile “io ho una testa. Una sola. Se ne avessi due ne regalerei una volentieri al Re d’Inghilterra. Ma ne ho una sola, e mi serve, ahimè.”
°°°°°
Fu così che Cristina di Milano, Granduchessa sedicenne, memore della brutta fine di Anna Bolena, disse di no ad Henri VIII.
Che ne dite… ha fatto bene?
____________________________________________
Nota dell’Autrice:
Morta Jane Seymour nel 1537 dopo aver dato alla luce il piccolo Edward VI, Henri VIII pensò bene di risposarsi il prima possibile. Cominciò quindi a valutare una papabile fidanzata, cercandola tra le principesse e le regine europee. Si incapricciò di Cristina di Oldenburg (1522 – 1590), dopo averne visto un ritratto di Holbein: la fanciulla, sedicenne e già vedova (di Francesco II Sforza, ultimo duca di Milano, sposato a soli tredici anni), lo colpì per la figura regale, essendo piuttosto alta per le donne di quei tempi. Furioso per lo smacco subito, stava per dichiarare guerra a Milano… meno male che mutò di avviso. Poi convolò a nozze con Anna di Clèves.
Eccola qua:
(This image is from a google search, no copyright infringement intended)
Questo mio breve racconto è stato redatto senza fine di lucro.
Eppure, un lieve sorrisetto le increspava leggermente le belle labbra rosee.
I due ambasciatori, piuttosto anzianotti, si prodigavano in inchini e salamelecchi, magnificandole la bellezza dell’Inghilterra e la generosità di Re Enrico. Quest’ultimo, qualche settimana addietro, era rimasto incantato da un ritratto della Granduchessa Cristina di Milano: soprattutto, era rimasto colpito dall’alta statura della fanciulla, che non avrebbe sfigurato, al suo fianco, abbigliata da regina, col manto bordato di ermellino.
“Sono davvero spiacente… purtroppo ho un grave difetto fisico, sapete…" cominciò, con fare falsamente contrito.
“A cosa alludete, Vostra Grazia? La Vostra bellezza è incomparabile!” si premurarono di adularla i due diplomatici, una volta di più.
“Vedete,” la nobildonna additò lievemente il suo collo eburneo e sottile “io ho una testa. Una sola. Se ne avessi due ne regalerei una volentieri al Re d’Inghilterra. Ma ne ho una sola, e mi serve, ahimè.”
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Fu così che Cristina di Milano, Granduchessa sedicenne, memore della brutta fine di Anna Bolena, disse di no ad Henri VIII.
Che ne dite… ha fatto bene?
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Nota dell’Autrice:
Morta Jane Seymour nel 1537 dopo aver dato alla luce il piccolo Edward VI, Henri VIII pensò bene di risposarsi il prima possibile. Cominciò quindi a valutare una papabile fidanzata, cercandola tra le principesse e le regine europee. Si incapricciò di Cristina di Oldenburg (1522 – 1590), dopo averne visto un ritratto di Holbein: la fanciulla, sedicenne e già vedova (di Francesco II Sforza, ultimo duca di Milano, sposato a soli tredici anni), lo colpì per la figura regale, essendo piuttosto alta per le donne di quei tempi. Furioso per lo smacco subito, stava per dichiarare guerra a Milano… meno male che mutò di avviso. Poi convolò a nozze con Anna di Clèves.
Eccola qua:
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Questo mio breve racconto è stato redatto senza fine di lucro.