PREMESSA PRIMA DELLA STORIA:
Sarò breve giuro:
volevo solo dirvi un paio di cose:
quando scrivo in corsivo vuol dire che ci sono ricordi, discussioni passate ecc. In questa storia il più grande sogno di Shinichi è diventare un detective della CIA

Xoxo

Il miglior regalo di Natale:

Shiho camminava velocemente sulla neve delle strade di Tokio,aveva ancora da comprare un paio di pacchetti prima di tornare a casa.

Tutta la città era decorata con luci e addobbi natalizi. Infatti era la vigilia di Natale.

Le persone chiacchieravano felici, i bambini giocavano a palle di neve; erano tutti felici, ovviamente, tranne lei.

Non le era mai piaciuto il Natale, poi in quel periodo era peggio; da quando lui se ne era andato ormai la sua vita non aveva più un senso.

No non era andato all'altro mondo era solo sparito dalla sua vita.

Il Natale era, secondo lei, un insulto alle tradizione giapponesi.

-La pensi veramente così oppure è perché ti ricorda la tua orribile infanzia?

Si ricordava ancora la discussione con Conan su questo argomento.

-Non è vero... è solo che scambiarsi regali e credere in Babbo Qualcosa non mi ispira per niente...

Bugie.

L'unico motivo per cui odiava il Natale: il suo passato.

Già perchè lei i Natali li passava in un laboratorio, oppure quando c'era ancora Akemi andavano a mangiare qualcosa per poi tornare di nuovo a casa.

Non aveva mai ricevuto regali, solo una volta da Akemi che le aveva donato una splendida bambola che però chissà come mai il giorno dopo la trovò distrutta sul suo letto.

Scosse la testa per non pensare a quel passato e dopo aver comprato quello che le serviva alla fine si ritrovò al parco Beika.

[pov's Shiho]

Mi ritrovai lì in quel parco a cui giravo alla larga da più di due anni... da quando lui andò negli Stati Uniti per coronare il suo sogno: infatti appena distrutta l'organizzazione gli fecero l'offerta di lavorare come detective della CIA e lui non ci pensò due volte ad accettare...

Entrai nel parco semi deserto.

Posai le mie borse e mi dirisi verso un'altalena e un ricordo mi balenò nella testa...

-Quindi hai deciso di accettare?-dissi.

Ero girata, avevo occhi chiusi e pieni di lacrime e i pugni serrati.

Eravamo al parco dove mi aveva dato appuntamento per darmi "una grandiosa notizia".

-Già! Non vedo l'ora sarà fantastico! Immaginami a Washington con un impermeabile, con gli occhiali da sole a combattere il crimine... FANTASTICO! Poi pensa quante belle ragazze ci saranno- mi rispose maliziosamente.

Lui non capiva che quelle affermazioni mi uccidevano...eppure era un detective...

In un altro momento per la testa mi sarebbero venute in mente centinaia di parole (alcune neanche poi belle) sul suo conto, ma in quel momento no. L'unica a cui pensavo era...

-Sei un egoista...-dissi con un fil di voce.

Lui smise di fantasticare sull' America e mi rispose:

-E sentiamo perché lo sarei??!! Perchè finalmente ho l'occasione di coronare il mio sogno??!! Io non sono come te che appena ti arriva davanti l'occasione di una vita la lasci sfuggire...-urlò

BOOM!

Aveva inconsciamente innescato una bomba che mi fece saltare i nervi.

-No!-urlai di rimando-saresti un egoista perché lasci tutti con un palmo di naso! Sei appena tornato e già te ne vai! ..Pensa a Ran! Lei ti ha aspettato per tutto questo tempo e ora tu te ne vai di nuovo!-gridai girandomi verso di lui.

-Io non amo più Ran..

-Non importa...pensa ai tuoi genitori...pensa ai DB cosa gli dirai?? Pensa al dottor Agasa...pensa a...ME!-l'ultima frase la urlai.

-Non capisco Shiho...

-Epure sei un detective...non capisci??-gli dissi con un sorriso amaro sulle labbra-io ti amo ed é per questo che non ho accettato il lavoro in Italia. Perché avrei dovuto dirti addio e non potevo permettere di perdere l'unica persona che abbia mai amato.

Detto questo scoppiai in lacrime e cercai di scappare però lui mi trattenne per il braccio e mi fece girare.

-Shiho anch'io ti amo..ma questa è l'occasione che aspettavo da quando ho iniziato a fare il detective... non posso perderla...

Detto questo mi baciò dolcemente.

Quando ci staccammo lo guardai in quelle bellissime pupille color oceano e pensai quanto era crudele il destino con me.

-Bene. Quindi..addio Shinichi Kudo...-detto questo mi incamminai verso l'uscita del parco mentre lo vedevo dietro di me che mi guardava scomparire dalla sua vita.

Già.

Era stato crudele il destino con una che nella vita aveva visto scomparire prima i propri genitori, poi la propria sorella e infine l'unica persona che aveva amato e che amava ancora...

Presi i pacchetti e uscii dal parco e vidi che iniziava a nevicare...la stessa neve che due anni fa mi aveva diviso da lui...

Camminai velocemente verso casa quando mi bloccai alla vista di una persona che conoscevo troppo bene...quella persona...

Mi caddero le borse dalle mani che mi misi sulla bocca per non gridare...

Calde lacrime fecero capolino dai miei occhi.

-S-shin-shinici...

-Ciao Shiho...visto sono tornato!

Non ci credevo... non volevo crederci...

-SHINICHI!!!!!!

Gli corsi incontro con un gran sorriso sulle labbra mentre le lacrime di gioia scendevano dal mio viso.

Gli saltai al collo e lui mi strinse e poi mi fece volteggiare in aria mentre eravamo sempre abbracciati.

Quando ci staccammo mi persi in quegli occhi color mare che per troppo tempo non vedevo da troppo tempo.

Dal canto suo Shinichi si perse nei miei occhi color indaco.

Poi ad un certo punto lui annullò le distanze tra me e lui con un unico e dolce bacio che sapeva di fragola del mio rossetto e anche un po' salato delle mie lacrime.

La neve cadeva, la stessa che ci aveva diviso ora ci univa nuovamente... strano il destino...

Staccati, lui mi asciugò le lacrime e mi chiese:

-Perché piangi??

-Perché sono felice. Ti amo Shinichi!-gridai

-Anche io Shiho. Ti amo e qualsiasi distanza non cancellerà quello che provo!

Ci abbracciammo e io lo strinsi forte e lui fece lo stesso.

-Ma ricorda Shiho una delle migliori sensazioni al mondo sarà quando abbracci qualcuno e lui ricambia stringendoti più forte. Spero che un giorno tu la provi-mi ricordo bene queste parole.

Me le aveva dette una volta Akemi, prima di morire...

Mi ricordo quando una volta, da piccola, scrissi a Babbo Natale:

"Caro Babbo Natale, io per una volta per Natale vorrei solo una cosa. Un suo abbraccio. L'abbraccio di una persona che mi salverà. Che mi farà innamorare. Non importa quando, ma una volta nella vita fammi questo regalo."

E caro Babbo Natale ora che è successo ti dico solo una cosa: grazie.

Grazie per questo regalo. Grazie per averlo portato di nuovo da me.

Grazie per il miglior regalo che mi potessi mai farmi.

"I HAVE DIED EVERYDAY WAITING FOR YOU

DARLING DON'T BE AFRAID

I LOVE YOU FOR A THOUSAND YEARS...

I'LL LOVE YOU FOR A THOUSAND MORE..."

ANGOLINO DELL'AUTRICE:

Piaciuto??

Spero di sì.

Le ultime righe scritte a destra sono il ritornello di Thousand Years di Cristina Perri.

Sinceramente adoro la canzone e in più la trovo adattissima alla storia.

Vi consiglio di ascoltarla mentre leggete la fiction.

Comunque questo era il mio regalo di Natale per voi.

Auguri a tutti! Fan dei shinxshiho e non!

Auguri di buon Natale e buon anno nuovo!

Baci,baci

kokky