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Autore: Layla    24/12/2015    0 recensioni
"Non so se la amo ancora, se la voglio sposare e dividere le mia vita con lei, se poi basta vedere delle vecchie foto per dimenticarmi di lei.
Sono venuto qui sperando di incontrarti e chiarire e, cazzo, Tay, sei ancora più bella di quanto mi ricordassi. Giustamente incazzata, ma bella.”
“Alex, questo è un tuo dilemma, ma lascia che ti dica una cosa.
Se scegli me – no, scemo, non ti ho dimenticato per niente – devo esserci solo io nella tua vita come ragazza. Niente amanti o avventure, io non lo sopporterei, perché non sono Lisa.
Non posso dirti di lasciarla per me, perché è una decisione che non mi compete: è tua, Alex e non puoi scaricarmela sulle spalle.
Non ti pregherò di rimanere e amarmi, che tanto è inutile, ma se romperai il fidanzamento con Lisa e tornerai da me, dovrà essere una scelta definitiva."

Taylex
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alex Gaskarth, Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Did you know? I'm here to stay

È il quindici dicembre, New York mostra già il suo meglio per Natale.
Luminarie, alberi, negozi con luci scintillanti e decorati con pailettes e fili d’oro e argento e una spruzzata di neve.
Sto pattinando nella grande pista in Times Square, sentendomi leggera come una piuma, mio padre mi portava sempre qui da piccola e stare qui mi aiuta a ricordare i momenti felici e a dimenticare per un po’ il dolore.
Sono in questo stato di grazia quando vedo un volto notissimo guardare i pattinatori, i capelli sono più corti, non sono più castani, ma di un azzurro quasi fosforescente, lo stesso quello è Alex Gskarth.
E una voragine mi si apre nel cuore, come se tre anni non fossero passati e fossi ancora al Warped Tour.
Quanti concerti abbiamo fatto insieme, quante notti abbiamo fatto l’amore scambiandoci promesse di cenere destinate a volare via a tour finito.
Ti amo Taylor.
Ma non abbastanza da lasciare Lisa.
Ci rivedremo ancora.
Nei nostri sogni.
Vivremo insieme.
Sull’isola che non c’è.
Ti chiamerò.
In un altro universo parallelo.
Sei quella adatta a me.
Ma hai chiesto a Lisa di sposarti, non a me.
Esco dalla pista e faccio per andarmene, ma la sua voce mi chiama ed è la voce di un serpente a cui non si può dire di no. Io mi fermo, senza voltarmi, sento le sue imprecazioni e rumori vari, segno che si sta facendo largo tra la folla.
“Tay, Tay.”
Io mi volto.
“Lex.”
Non so dire altro.
“Ti trovo bene, i capelli a caschetto ti stanno bene.”
“Grazie, Alex. Anche i tuoi capelli azzurri ti stanno bene.”
Rimaniamo un attimo in silenzio comunicando solo con gli occhi, i miei sono pieni di domande, i suoi di scuse non so quanto sincere.
“Come mai sei qui?”
Gli chiedo, cercando di comportarmi come se fossimo due vecchi amici.
“Sono venuto a fare un giro e a prendere qualcosa che venisse dalla Quinta Strada a mia madre, tu pattini bene.”
“Mi ha insegnato mio padre.”
“Oh.”
Sono le cinque e lui mi sembra leggermente a disagio, ma alla fine parla.
“Ti va di uscire a cena con me? Così per parlare un po’?”
“Perché no?
Ci vediamo a casa mia.”
Gli detto l’indirizzo e gli spiego come raggiungerla e poi ci salutiamo, io lo guardo allontanarsi fino a diventare un puntino indistinguibile nella folla.
Chissà cos’ha?
Perché non stiamo più insieme, ma quello non è l’Alex che ricordavo, non è più il ragazzo spensierato, ha qualcosa che lo rode dentro.
“JenJah, Ho bisogno di aiuto!”
Digito a Jenna Mcdougall.”
“Tay, lo sai che ore sono qui in Australia?”
“No, ma immagino che saranno orari assurdi, ma qui è successa una cosa assurda!”
“Axl a rapporto, Jardine.”
“Ho incontrato Alex, mi ha invitato a cena.”
La risposta tarda un po’ ad arrivare.
“E tu immagino che gli avrai detto di sì.
Tay, non cambierai mai! Focalizzati su qualcun altro!”
“Jen, era… Oh, triste. Non era il solito Alex, sono preoccupata.”
“Sarà senso di colpa, ammetterai che non si comportato bene con te.”
“Non è quello.”
“Allora vacci e tienimi informata.”
L’ultimo messaggio ha una faccina che sbuffa rassegnata. Lo so cosa pensa di Alex, che dovrei smetterla di sognarlo e amarlo, ma l’amore non si spegne a comando.
Io lo amo ancora anche se ho fatto di tutto per dimenticarlo, sono destinata a continuare a inciampare in lui quando le cose sembrano andare un po’ meglio.
Vado a casa mia e mi faccio una doccia. Metto un vestito nero, degli anfibi, una giacca di pelle pesante e il cappello arancione alla Spinelli, so che gli mette allegria.
Poi, semplicemente aspetto che lui arrivi, un’attività che mi è abbastanza familiare.
Alle sette e mezzo il  mio campanello suona e io acchiappo la mia borsa e scendo dopo aver chiuso a chiave
Lui mi aspetta appoggiato al muro dell’appartamento, sorride non appena nota il mio cappello.
“Il cappello alla Spinelli, bello!”
“Mi sembravi un po’ giù e ho deciso di metterlo.”
“Sì, non è esattamente un momento felice. Dove andiamo?”
“Salta in macchina.”
Lo porto in una piccola pizzeria dove non penso che ci disturberanno e lui sembra apprezzarlo.
“Wow, figo questo posto!
Sembra di stare in Italia.”
“Lo gestisce un mio ex compagno di scuola, siamo al sicuro.”
Una cameriera ci porta i menù e ci immergiamo nella lettura anche se brucio dalla voglia di chiedergli come mai non un momento felice. Sta per sposare Lisa, dovrebbe essere felice, è stato lui a chiederglielo e quindi a sceglierla come donna della sua vita.
Alla fine io ordino una margherita e lui una pizza con i peperoni.
“Cosa c’è che non va?”
Chiedo cauta.
“Oh, posso parlare qui senza che nessuno ascolti e riferisca ad altri quello che sto per dire?”
“Beh, penso di sì.”
Lui si guarda attorno guardingo e poi scuote la testa.
“Troppo rischioso, te ne parlerò fuori.”
Io rido.
“Quanto mistero! Hai per caso ucciso qualcuno?”
“No, sono solo cose personali e molto importanti.”
Proprio in questo momento la cameriera decide di arrivare con le pizze e la conversazione viene accantonata, anche se sono più curiosa che mai. Alex è uno che non sta mai zitto, non è da lui tirargli fuori le parole con le pinze.
Finita la pizza prendiamo una fetta di crostata ciascuno e poi paghiamo, lui insiste per pagare per me e io non riesco a fermarlo.
Molto strano.
Ci buttiamo nella fredda notte newyorchese fino a trovare un vecchio parchetto non usato più da nessuno e protetto d un recinzione. La scavalco con l’aiuto di Alex, chiedendomi come si concluderà questa strana giornata.

 

Alex di guarda intorno.
Lo scivolo e le altalene cadono a pezzi e sono pericolose, perciò decide di optare per una panchina sotto un grande albero, non prima di avere controllato che fosse abbastanza solida e resistente da reggere due adulti.
“Dovrebbe reggerci.”
Decreta alla fine e ci sediamo sopra, io ancora un pochino scettica.
“Cosa ti succede, Alex?
Non è da te tirarti fuori le parole con le pinze, di solito parli fin troppo.”
“Parlare di cazzate è facile, ma di cose serie un po’meno.”
“Eppure sei riuscito a fare una proposta di matrimonio a Lisa Ruocco.”
Il tono mi esce leggermente velenoso.
“Già, ed è questo il problema.”
Io alzo un sopracciglio.
“Vi amate, è naturale sposarsi nonostante le parentesi che si aprono.”
“Beh, immagino di sì. Ma se le parentesi non fossero così prive di importanza?”
“Taglia con questa merda e vai dritto al punto, Alex.
Sono stata fin troppo paziente con te, visto il modo in cui mi hai trattato, un’altra ti avrebbe dato un sacrosanto calcio nelle palle.”
“Ok. Ho fatto io la proposta a Lisa, ma adesso non sono più convinto di volerla sposare. Quando gliel’ho fatta venivo da un periodo stressante in cui lei chiedeva una prova d’amore e questa mi sembrava la cosa migliore che avessi da offrirle.”
Io batto le mani sarcastica.
“Certo, sarebbe una prova d’amore meravigliosa, se solo fosse sentita.”
“Ma in quel momento ero sicuro di me! È stato dopo che mi sono venuti i dubbi!”
“E come mai?”
“Beh, sai quando parlavo delle parentesi?
Mi riferivo a te.”
“A me?”
Io mi indico incredula, cosa sta dicendo?
Non siamo stati più che un amore estivo.
“Ed è stata tutta colpa mia. Adesso ti spiego.”
“Ti conviene, mi sta venendo l’ansia mista a crimine.”
“Qualche settimana fa ho aperto un vecchio scatolone con le foto e le cose del Warped Tour che abbiamo fatto insieme. Lisa mi stava stressando con le sue preoccupazioni da ragazza sul matrimonio: abito, chiesa, bomboniere, fiori e compagnia cantante.
Non ne potevo più e così ho guardato quelle vecchie cose e mi sei tornata in mente tu, i nostri momenti trascorsi insieme. Con te mi trovavo così bene, mi dimenticavo di Lisa, esistevi solo tu eravamo sulla stessa lunghezza d’onda.”
“E poi hai preferito cambiare stazione radio perché sei sparito.”
“Sono tornato con Lisa e per un po’ sono stato davvero combattuto tra il chiamarti o no, ma avevo paura. Non sono una cima con i sentimenti, tu eri l’avventura, avresti potuto essere quella che mi avrebbe fatto mettere la testa a posto perché ragionavamo allo stesso modo e mi spaventava.
Lisa era il mio porto sicuro, quella con cui non sempre andavo d’accordo, ma che continuava a rimanere con me e ho permesso alla mia paura di vincere.
Mi sono detto che sarebbe stato meglio per tutti se avessi tenuto quell’estate magica come un ricordo e che non gli avrei dato un seguito.
Zack mi ha dato del codardo, ma sai che in fondo sono un eterno bambino.
Ho scritto “Oh, Calamity” su di noi.
Oh, insomma! Da quando ho aperto quella cazzo di scatola non mi sei più uscita dalla testa e mi sono chiesto se valeva davvero la pena sposare Lisa e se l’amassi. E sai qual è la risposta?
Non lo so.
Non so se la amo ancora, se la voglio sposare e dividere le mia vita con lei, se poi basta vedere delle vecchie foto per dimenticarmi di lei.
Sono venuto qui sperando di incontrarti e chiarire e, cazzo, Tay, sei ancora più bella di quanto mi ricordassi. Giustamente incazzata, ma bella.”
“Alex, questo è un tuo dilemma, ma lascia che ti dica una cosa.
Se scegli me – no, scemo, non ti ho dimenticato per niente – devo esserci solo io nella tua vita come ragazza. Niente amanti o avventure, io non lo sopporterei, perché non sono Lisa.
Non posso dirti di lasciarla per me, perché è una decisione che non mi compete: è tua, Alex e non puoi scaricarmela sulle spalle.
Non ti pregherò di rimanere e amarmi, che tanto è inutile, ma se romperai il fidanzamento con Lisa e tornerai da me, dovrà essere una scelta definitiva."
Rispondo risoluta.
“Speravo in una risposta…”
“Più decisa, che ti imponesse obblighi e che decidessi io al tuo posto?
No, Alex.
La vita adulta non funziona così, ogni azione comporta delle responsabilità che sono tue e di nessun altro.”
Lui annuisce, un po’sconfortato.
“Sì, hai ragione.
Grazie per avermi ascoltato e non avermi dato un calcio nelle palle, anche se me lo meriterei.”
“Prego.”
Lui mi aiuta a scavalcare la recinzione e poi mi accompagna a casa, non prova nemmeno a salire, segno che il mio discorso è andato a sogno.
Ci salutiamo come due vecchi amici, ignorando la palese attrazione.
Oh, Dio! In che casino mi sto ficcando?

 

Arrivata al mio appartamento, mi tolgo le scarpe e accendo il computer.
Nervosa come sono ricado nel vecchio vizio del fumo e mi accendo una sigaretta, quando è a posto entro in Skype e chiamo Jenna.
Lei mi risponde con aria assonnata e con le treccine che volano ovunque.
“Primo: cosa ci fai con quella sigaretta accesa in bocca, Tay?
Secondo cosa ti ha detto quel beota di Alex?”
“Oh, taci, Axl! Ne ho bisogno.
È un peccato che non abbia dell’erba in casa.”
“Ragazza, tu mi preoccupi.”
Io le faccio il riassunto della conversazione con Alex e lei si posa pensosa un dito sotto il mento senza dire nulla.
“JenJah!”
“Calma. Sto raccogliendo le informazioni in modo sensato. Per farla breve, non è più sicuro di sposare Lisa perché da quando ha ripensato alla vostra relazione, che per lui mi sembra una specie di argomento tabù, non fa altro che pensare a te. E si chiede se è il caso di sposare una ragazza con in testa un’altra.
Cavolo, non lo facevo capace di tali pensieri profondi.
Bel colpo, ragazza.”
“Prego?”
“Jardine, significa che anche se lui ha provato in ogni modo a negare i suoi sentimenti per te, che erano troppo complessi per il suo cervellino, quelli sono riemersi più forti, come pus da una ferita.
Si chiama quando i nodi vengono al pettine.”
“E la mia bravura in cosa consiste?”
“Nell’averlo mandato così fuori di testa da non riuscire più a controllare la situazione, il che è tanto per un ragazzo come Alex. Di sicuro sei riuscita dove Lisa ha fallito, a questo punto ho i miei porci dubbi che sarà la signora Gaskarth.”
“Dici?
Io ho paura che alla fine si faccia prendere dalla paura e voglia tornare al suo vecchio porto sicuro.”
“Sarebbe sciocco tornarci una seconda volta quando il mare aperto ti ha offerto una seconda possibilità. No, questa volta non può ignorarti, Taylor.
Sei tu ad avere il coltello dalla parte del manico, devi solo aspettare.
Potesti persino vendicarti lasciandolo.”
“Lo sai che lo amo.”
“Lo so, lo so.
Hai gusti strani.”
“Jack Barakat ti dice niente.”
“Touche.”
Io me ne torno a dormire e dovresti farlo anche tu, hai un’aria terribile e domani hai le prove.”
“Porca puttana, hai ragione.
Grazie, Axl.
Ti farò sapere, buonanotte.”
“Notte, Tay.”
La mattina dopo mi sveglio fresca e riposata nonostante gli avvenimenti della sera prima. I miei compagni di band non ci mettono molto a capire cosa sia successo e non sono per niente felici.
“Tay, qualsiasi cosa venga da Alex che non sia una collaborazione non è una buona cosa.
Dobbiamo ricordarti quanto hai sofferto per lui quando non si è fatto sentire?”
“Lo so. Lo SO!
Ma questa volta è diverso, persino Jenna lo pensa.”
“E la Mcdougall non è la fan numero uno di Alex Gaskarth.”
Conclude pensoso Cameron.
“Vuoi vedere che forse gli si sono svegliati i due neuroni che ha e si è accorto di che perla sia Taylor?”
“Ma tu, perdonarlo così! Sembri una ragazza zerbino.”
“No, Jordan. Gli ho detto chiaramente che voglio una cosa seria, o quella o fuori dai coglioni.”
“Sicura che non ti mentirà?”
“No, non si può essere sicuri di niente, ma so riconoscere le sue bugie adesso.”
Jordan alza gli occhi al cielo, non è ancora convinto. Della band è quello che se l’è presa di più per il comportamento di Alex.
“Beh, vedremo.”
Commenta conciliante Rob.
“Adesso iniziamo a registrare?”
“Mi sembra una buona idea, Rob.”
Ci mettiamo a registrare ed è una giornata proficua, nulla come una frontgirl carica riesce a dare energia alla band e io sono piena di energie.
Scriviamo, registriamo e poi riscriviamo e ri-registriamo con un buon ritmo e con delle idee che non sono affatto male. È tempo che i We Are The In Crowd tornino a farsi sentire.
Due giorni dopo i siti di gossip e Alternative Press sono pieni di una sola notizia, a distanza di nemmeno un anno dalla proposta di matrimonio alla sua fidanzata storica Alex ha interrotto il fidanzamento.
Lui non rilascia dichiarazioni in merito, se non che non si sentiva in grado di fare un passo così importante con lei. Lisa, dal canto suo, rilascia una lunga intervista a giornale in cui mi dipinge come una rovinafamiglie, una che si è sempre infilata nella sua storia con Alex sin da quando abbiamo registrato e fatto un tour insieme.
Mi dipinge come una puttana meschina e doppiogiochista.
È un bel mucchio di merda che attira i giornalisti come mosche fuori dallo studio di registrazione e sotto casa mia. Vengo persino contattata dal manager che mi chiede se le parole di Lisa corrispondo a verità.
“No. È stato Alex a cercarmi qualche giorno fa perché iniziava ad avere dei dubbi sul matrimonio, ripensando alla nostra relazione e a come stessimo bene. Io gli ho detto di prendere da solo la sua decisione e mai di lasciare Lisa: è una cosa che ha deciso lui in completa autonomia. Io non c’entro.
Può darsi che torneremo insieme, ma solo se lui si comporterà da bravo fidanzato.”
“Oh, Tay! Questo non ti aiuterà.
Penseranno che Lisa abbia ragione! Quando Alex si farà vivo e se tornerete insieme dovrete rilasciare un’intervista per scagionarvi dalle accuse di Lisa.”
“Per forza.”
“Temo che nessuno compri il vostro album.”
“Chiederò ad Alex."
Non appena esco dal colloquio suona il mio cellulare: è Alex.
“Lex!”
“Tay, dobbiamo parlare e subito.
Sono sotto il tuo studio di registrazione, porta sul retro, mi potresti raggiungere?”
“Sì, non aspettavo altro che chiarire.”
Scendo ed esco dalla porta sul retro, lui è lì con il cappuccio alzato e gli occhiali da sole, accanto a una macchina.
“Entra.”
Mi dice concitato.
Io lo faccio e lui mette subito in moto dirigendosi in una zona di Manhattan e si parcheggia fuori da una casetta di quelle tipiche newyorchesi.
“L’ho presa in affitto per stare più comodo.
Fai come a casa tua.”
Mi siedo sul divano rosso davanti al camino acceso e poi lo aspetto, lui si chiede accanto a me.
“E così hai lasciato Lisa.”
“Ho preso la mia decisione: non posso sposare una ragazza se un’altra abita i miei pensieri in modo costante.
Due anni fa ho fatto la cazzata di mollarti, ora non rifarei più questo errore.
Tay, io … tu sei sempre rimasta nei miei pensieri come una musica di sottofondo, c’era Lisa e c’eri tu in tutte le cose che facevo. Avrei dovuto chiamarti e mollare Lisa prima di illuderla con una proposta di matrimonio, ma io sono un codardo. Uno che teme i cambiamenti nella sua vita sentimentale, voglio avere sempre tutto controllo senza rendermi conto che queste cose si controllano a stento.
Ti ho negata per anni e poi mi sei scoppiata dentro con la forza del vulcano che sei, io non ce la faccio più a negare questi sentimenti e a continuare con la pantomima con Lisa.
L’ho mollata, spezzandole il cuore, perché ti amo ed è con te che voglio dividere la mia vita, con o senza anello al dito.
Non sono perfetto, né lo sarò mai, ma farò del mio meglio con te. Nessuna sveltina, relazione parallela, tradimento.
Tenterò di rispettarti come donna, meglio che posso, imparando dai miei errori.
Lo so che forse non ti fidi di me, ma lavoreremo su questo e ti convincerò che quando faccio sul serio non scherzo e non prometto invano.”
Io lo guardo dritto negli occhi, sembrano dolci e sinceri. Io mi asciugo una lacrima furtiva.
“Ho sognato per anni questo momento che quasi non mi sembra vero.
Io ti amo, Alex.
Ti ho amato dalla prima volta che ti ho visto ed eri un perfetto estraneo per me, voglio stare con te per sempre. Voglio essere amata e rispettata da te, come mai una donna nella tua vita.
Io ci credo al fatto che tu possa cambiare.
Non… Non sono sicura sulla fiducia, ma ci possiamo lavorare e costruire la nostra relazione, farla funzionare alla faccia di tutti.
Ti do il mio cuore, trattalo bene, perché non ne ho uno di riserva.”
“Lo tratterò come il più prezioso dei regali, ne avrò cura.”
Lui appoggia le sue mani sulle mie guance e mi guarda negli occhi, è come se mi stesse chiedendo il permesso di baciarmi e io annuisco impercettibilmente.
In un attimo le sue labbra calde sono sulle mie, baciarle mi rende felice come mi rendeva felice anni fa, tutti i miei sentimenti sono ancora lì e sono entrati in circolo nelle mie vene riscaldandomi.
Quando ci stacchiamo noto che è il ventiquattro dicembre, è così è questo il mio regalo di Natale dall’universo.
È arrivato con un giorno di anticipo, ma va benissimo.
Dovremo rilasciare la famosa intervista e, sebbene non mi piaccia spiegare cose che riguardano la mia vita sentimentale, sono disposta a farlo.
Voglio lottare per il mio amore e fare capire al mondo che non siamo una coppia sgamata di amanti clandestini, ma due persone che dopo anni si sono accorte di amarsi e vogliono darsi una seconda possibilità.
Fuori a iniziato a nevicare, ma qui c’è un fuoco che può scaldarmi e proteggermi da qualsiasi gelo.
Sono sicura che ce la faremo (e devo chiamare Jenna per dirle gli ultimi sviluppi).
Buon Natale, Tay!

   
 
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