Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: heliodor    24/12/2015    1 recensioni
Jack Frost arriva ad Arendelle per indagare su di una misteriosa nevicata. Qui incontra Elsa e i suoi amici, con i quali vivrà un incredibile avventura per salvare il mondo e il Natale...
Finalmente la mia prima Jelsa!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elsa, Kristoff, Olaf, Sven
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Fuori dal maniero di Nord, la tempesta infuria. Raffiche di vento miste a nevischio spazzano l'aria formando mulinelli che trascinano via tutto ciò che incontrano.
― È peggio di quanto temessi ― grida Nord.
Vortici di neve e vento si abbattono al suolo sollevando nuvole di pulviscolo che oscura la vista.
Uno dei vortici si dirige verso la slitta. Nord piega di lato e lo sfiora, emergendo dalla parte opposta, poi punta verso l'alto.
Sven e le renne sbuffano e galoppano trainando la slitta fin sopra le nuvole. Per un attimo il sole illumina la scena, subito oscurato da un mulinello d'aria che sorge dalla sommità delle nubi.
Anna si volta per guardare il vortice che si sta formando alle loro spalle. ― Punta verso di noi.
― Grazie per l'avviso ragazzina ― dice Nord stringendo le redini. La slitta si tuffa tra le nuvole.
Dietro di loro, una voce sibila tra gli ululati del vento. ― Non mi sfuggirete.
― Portami giù ― dice Elsa rivolta a Nord.
― Ma così saremo vulnerabili.
― È me che vuole. Lasciate che le parli.
― Elsa ― dice Jack guardandola dritta negli occhi. ― Tutto questo è successo per colpa mia. Permettimi di provare a fermarla.
― Non posso farti rischiare la vita.
Jack balza fuori dalla slitta e si tuffa nel vuoto con le braccia larghe, il bastone ricurvo stretto in una mano.
Kristoff lo guarda precipitare verso  il basso. ― Dobbiamo riprenderlo.
Nord ride. ― Tranquillo. Sa volare.
― Però ― esclama Anna. ― Non è affatto male.
Kristoff e Elsa le rivolgono un'occhiataccia.
Anna si stringe nelle spalle. ― Che ho detto di male? Secondo me ha una cotta per te ― dice rivolta alla sorella.
Elsa arrossisce e si volta dall'altra parte.
La slitta ruota su se stessa passando tra due vortici che tentano di schiacciarla.
Elsa, aggrappata al fianco della slitta, vede il suo volto comparire tra le nuvole. ― Lasciaci in pace ― grida all'apparizione.
L'altra Elsa le mostra i denti in una smorfia che somiglia più a un ringhio che a un sorriso. ― Perché non ci provi tu a farmi smettere?
Uno scossone fa rovesciare la slitta. Elsa e Anna perdono la presa e precipitano verso il basso. Kristoff afferra Anna con la mano, Nord manca Elsa che precipita di sotto seguita da Olaf.
― No ― grida Anna
L'immagine di Elsa tra le nuvole ride.
***
Jack si volta di scatto. ― Dove sei?
Elsa passa accanto a lui e continua la sua corsa verso la superficie.
Jack si lancia dietro di lei e l'afferra. Anna si aggrappa al piede della sorella e li trascina di sotto per alcuni metri.
Olaf passa un secondo dopo e prosegue verso la superficie. Jack si tuffa dietro di lui e lo afferra con la parte ricurva del bastone.
― Grazie ― dice Olaf sorridente. ― Rischiavo di rompermi tutte le ossa. Anche se io non ho le ossa.
― Sei proprio un tipo strano ― dice Jack divertito. Poi, rivolgendosi a Elsa stretta nell'altro braccio. ― Tutto a posto?
Elsa annuisce. ― Portami giù e finiamola con questa storia.
Jack li deposita nella neve alta.
L'immagine di Elsa prende forma come un'ombra fatta di ghiaccio e neve. ― Finalmente faccia a faccia ― dice rivolta all'Elsa in carne e ossa.
Jack si frappone tra le due. ― Se hai qualche problema, parlane prima con me.
― Tu sei solo un fastidio, Jack Frost ― dice l'Elsa di ghiaccio prima di sollevare una mano.
Un'onda fatta di vento e neve colpisce Jack allo stomaco e lo proietta a una ventina di passi di distanza.
― Come stavo dicendo... ― inizia a dire l'ombra di Elsa.
***
― Kristoff ― grida Nord. ― Prendi tu le redini ― dice passandogli le redini della slitta.
Kristoff esita.
― Cosa c'è che non va'?
― È che non mi sento ancora pronto.
― Ragazzo, nessuno è mai pronto per prendere in mano le redini della propria vita, ma arriva un momento in cui non si può più rimandare.
― Lo so, ma...
― Vuoi bene a quella ragazza?
Kristoff annuisce. ― La amo.
Nord ride di gusto. ― E allora non stare tanto a preoccuparti, ragazzo.
Kristoff prende le redini e raddrizza la schiena. Sul suo volto appare un'espressione determinata. ― Posso farcela ― dice guardando in avanti.
― Bene ― esclama Nord. Estrae due spade ricurve e si solleva. ― Portami giù il più possibile.
Kristoff inclina la slitta in avanti. ― Dove hai intenzione di andare?
― Vado a dare una mano a Jack ― dice Nord lanciandosi di sotto.
***
― ...finalmente faccia a faccia ― dice l'ombra di Elsa. Le spade di Nord la passano dall'alto verso il basso dividendola in tre parti.
L'ombra svanisce in un pulviscolo di neve e ghiaccio che si disperde nell'aria.
Nord conclude la sua caduta atterrando nella neve piegato sulle ginocchia. Quando si rialza le due spade scintillano.
― Bel colpo ― esclama Anna.
― Grazie ― risponde Nord. Un attimo dopo da sotto i suoi piedi spunta uno sperone di ghiaccio che lo solleva e lo proietta in aria.
Un'Elsa di ghiaccio alta il triplo di quella originale si erge sopra di loro. ― Un altro insetto?
Nord rotola sulla schiena e con un balzo fronteggia il gigante di ghiaccio, mostrando le spade in atteggiamento di sfida. ― Sono Nicholas St. Nord ― dichiara ad alta voce. ― Protettore della meraviglia e del Natale.
Due guerrieri di ghiaccio sorgono dalla neve. Ognuno di loro brandisce una spada che è lunga due volte Nord.
― Scusa se non perdo tempo con te ― dice l'Elsa di ghiaccio. ― Ma come vedi sono impegnata in questioni più importanti. Tu e il tuo stupido natale dovrete aspettare.
I due guerrieri puntano su Nord. Al primo affondo le spade di ferro incontrano il ghiaccio. Nord è costretto a indietreggiare.
Anna si avvicina a Elsa. ― E ora che facciamo?
― Lascia fare a me ― dice Elsa.
L'Elsa di ghiaccio punta un braccio verso la sua controparte umana. ― E ora parliamo di noi due.
― Sono qui ― dice Elsa avanzando di un passo. ― Prenditela con me ma lascia stare gli altri.
― Sono loro che si mettono in mezzo ― dice l'Elsa di ghiaccio.
― La questione riguarda solo noi due.
― È stato sempre così, Elsa di Arendelle.
― Che cosa vuoi?
― La mia libertà.
― Ora sei libera di andare dove ti pare.
― Non finché non avrò spezzato per sempre il legame che ho con te.
― Non c'è nessun legame tra noi due.
― Invece sì ― grida l'Elsa si ghiaccio. ― Per anni ho vissuto nella tua ombra, nascondendomi. Dovevo celare la mia esistenza, accontentandomi delle tue briciole. Mentre tu te ne stavi nascosta nella tua stanza, io desideravo solo uscire e vedere il mondo per dare libero sfogo ai miei poteri.
― L'ho fatto per il nostro bene ― risponde Elsa. ― Il mondo non accetterà mai persone come noi.
― Io non voglio essere accettata. Io voglio essere temuta e rispettata. Chiedo troppo?
― Allora vai. Vivi il tuo destino.
― Lo farò, ma solo dopo averti eliminato. ― L'Elsa di ghiaccio punta la mano verso l'altra. Dalla punta delle dita partono dei dardi di ghiaccio che viaggiano veloci in avanti, fino a raggiungerle il petto.
Elsa chiude gli occhi. Quando li riapre, i dardi si sono dissolti.
L'Elsa di ghiaccio scuote la testa. ― Non è possibile. ― Altri dardi partono dalla sua mano ma si dissolvono prima di raggiungere l'altra Elsa.
― A quanto pare il tuo potere ha un limite ― dice Jack atterrando poco distante.
― È un trucco ― ringhia l'Elsa di ghiaccio.
― Nessun trucco ― risponde Elsa. ― Tu non puoi fare del male a me come io non posso farne a te. Alla fine dovrai venire a patti con me se vuoi la tua libertà.
― Mai ― grida l'Elsa di ghiaccio.
Jack fa un passo avanti. ― Se permetti, me la vedo io con lei. Abbiamo un conto in sospeso.
L'Elsa di ghiaccio si sgretola in mille pezzi e si ricompone in una versione a grandezza naturale. ― Jack, aspetta. Noi due non dobbiamo per forza essere nemici.
― Di che cosa parli? ― domanda Jack.
L'Elsa di ghiaccio gli sorride. ― Non capisci, Jack? Tu e io siamo legati. Siamo entrambi invisibili per tutti gli altri, ma nel momento in cui mi sono liberata, quando finalmente ho potuto mostrare me stessa, anche tu sei diventato visibile per tutti. E il potere che ho dentro di me che ti rende visibile ed è per questo che lei può vederti. Ma ora io sono ovunque e tutti possono vederti.
Jack abbassa il bastone ricurvo.
― È così, Jack, pensaci bene. Non siamo poi così diversi. Possiamo essere alleati. Creerò un mondo immerso nel freddo perenne dove potrai vivere come un re e io sarò la tua regina. Non permettere che lei ― punta la mano verso Elsa. ― Ci ricacci entrambi nell'oblio e nell'oscurità. Io non posso colpirla ma tu sì.
Jack stringe il bastone ricurvo e guarda Elsa.
L'Elsa di ghiaccio gli si avvicina. ― Colpiscila Jack ― sussurra. ― Colpiscila a liberaci entrambi per sempre.
Jack la fissa impassibile per qualche secondo, il corpo immobile come una statua.
― Allora? ― lo incalza l'Elsa di ghiaccio. ― Se lasci che lei mi controlli tornerai di nuovo invisibile. Pensaci bene.
Jack esplode in una sonora risata.
L'Elsa di ghiaccio lo fissa stupito.
― Tu non sei divertente ― dice Jack puntandole contro il bastone ricurvo.
L'Elsa di ghiaccio si dissolve in un pulviscolo di ghiaccio. ― È così dunque? ― grida con voce tonante. ― Hai fatto la tua scelta, Jack Forst.
― Quante arie che si da' quella ― dice Jack rivolto a Elsa.
Lei gli rivolge un mezzo sorriso. ― Sai, per un attimo ho temuto che accettassi.
― Anche io ― risponde Jack ridendo.
― Non posso colpire te ― dice l'Elsa di ghiaccio rivolta a quella vera. ― Ma posso fare del male ai tuoi amici. Ora assaggerai la mia vera forza.
Un ciclone di ghiaccio e neve cala dal cielo si abbatte sulla vale sottostante.
― Adesso è proprio arrabbiata ― urla Jack per sovrastare l'ululato del vento.
― Jack ― grida Elsa. ― Porta al sicuro Anna.
― Non ti lascio da sola ― protesta Anna.
― Ti prego. Non metterti anche tu adesso.
― Ma io...
Jack afferra Anna per un braccio e insieme volano oltre la barriera di ghiaccio che sta calando sopra di loro. ― Torno subito ― dice rivolto a Elsa.
Rimasta sola, Elsa guarda in alto.
***
Nord colpisce il guerriero di ghiaccio con la spada e lo manda in frantumi. ― Questo era l'ultimo. Elsa, come andiamo?
Elsa agita un braccio. ― Bene. Ma ora trova un posto sicuro e restaci.
― Io non abbandono la battaglia. È questo il mio posto.
***
Jack deposita Anna sulla slitta.
Kristoff si volta a guardarlo. ― Come sta andando lì sotto?
Jack si tuffa nel vuoto senza rispondere. Dietro di lui il vento ulula.
Anna raggiunge Kristoff, l'espressione eccitata. ― È stato incredibile.
― Non mi piace quel tipo ― dice Kristoff con una smorfia.
― Non essere geloso.
― Non sono geloso.
― Invece sì. Io lo vedrei bene con Elsa.
Kristoff solleva gli occhi al cielo e sospira. ― Ma per favore. Quei due non hanno alcun futuro insieme.
La slitta si capovolge.
― No, di nuovo ― grida Anna aggrappandosi a Kristoff.
Lui con una mano tiene le redini e con l'atra regge Anna. Sotto di loro sfreccia il terreno reso candido dalla neve.
― Non lasciarmi ― grida Anna.
― Non si penso nemmeno ― risponde Kristoff. ― Sven.
La renna si volta ed emette un lamento.
― Raddrizzaci.
Sven emette dei versi concitati alle altre renne. La slitta si raddrizza.
Kristoff si sporge in avanti. ― Sei grande amico.
Sven risponde con un verso di gioia.
***
Jack atterra vicino a Elsa. Sull'altro lato Nord si guarda attorno con le spade sguainate. ― Dov'è?
― Sono ancora qui ― grida l'Elsa di ghiaccio materializzandosi a qualche passo da loro.
Nord parte all'attacco e la colpisce con due fendenti che la passano da parte a parte.
L'Elsa di ghiaccio scompare e riappare a una decina di passi di distanza. ― Patetico.
Jack balza in alto e punta il bastone ricurvo verso l'Elsa di ghiaccio. Un lampo di energia la investe in pieno facendola sparire. Al suo posto resta una nube di fiocchi di neve che precipitano al suolo.
L'Elsa di ghiaccio riappare a qualche metro di distanza.
Jack la colpisce di nuovo producendo un'altra piccola nevicata.
L'Elsa di ghiaccio riappare dietro di lui. ― Questo lo trovi divertente Jack Frost?
Un lampo di energia mista a ghiaccio colpisce Jack alla schiena scaraventandolo in avanti. Jack rotola per qualche metro e si rialza con un balzo fronteggiando il prossimo attacco col bastone ricurvo.
L'Elsa di ghiaccio appare alle sue spalle e lo colpisce di nuovo facendolo rotolare lontano.
Stavolta Jack si rialza appoggiandosi al bastone come se fosse una stampella.
― Sei già stanco di giocare, Jack? ― dice l'Elsa di ghiaccio con tono ironico. ― Scommetto che ora ti stai pentendo della tua scelta.
― No ― risponde Jack stringendo i denti. ― È che adoro rotolarmi nella neve. È divertente.
― Vediamo se questo ti diverte ancora ― dice L'Elsa di ghiaccio sollevando entrambe le braccia.
Dal suolo sorge un gigante di ghiaccio alto quanto un palazzo. Il gigante si dirige verso il palazzo di Nord.
― No, fermo ― grida Nord inseguendolo.
Un vortice afferra la slitta trascinandola verso l'alto e poi verso il basso. Kristoff afferra le redini e stringe Anna al suo fianco lottando contro la forza che tenta di farlo precipitare.
Jack si raddrizza su gambe malferme.
L'Elsa di ghiaccio gli punta contro la mano e dal suo palmo scaturisce un dardo di ghiaccio che colpisce Jack al petto scaraventandolo lontano.
― Basta ― grida Elsa piazzandosi davanti al suo doppio di ghiaccio. ― Ti prego, smettila.
― L'hai voluto tu.
― Lasciali in pace.
― Liberami.
― Lo farei se potessi ― grida Elsa. ― Ma tutto quello che posso dirti è che mi dispiace ― dice gettandosi in ginocchio.
L'Elsa di ghiaccio la guarda con sguardo severe. ― Ti dispiace?
Uno squarcio si apre tra le nuvole.
― Mi dispiace per averti trattato in quel modo. Mi dispiace di averti negato la libertà di cui avevi diritto.
Dallo squarcio emerge la forma grigia e rotonda della luna.
Elsa solleva lo sguardo al cielo. ― Non dovevo rinunciare a una parte di me stessa ― dice con le lacrime che le rigano il viso. ― Se potessi tornare indietro... se...
― È troppo tardi ― dice l'Elsa di ghiaccio. ― Ormai mi hai liberata.
― Ti prego ― singhiozza Elsa rivolta alla luna. ― Se puoi ascoltarmi... ti prego...
L'Elsa di ghiaccio indica la luna. ― Stai sprecando il tuo fiato. Lui non ti ascolta. Non esiste nessun uomo della luna.
Un cono di luce piove su di loro proveniente dalla luna.
L'Elsa di ghiaccio guarda la luna con stupore. ― Non è possibile.
Nord si ferma e guarda la luna divertito. ― Manny ― sussurra prima di fermarsi a guardare.
Jack, sepolto nella neve, alza la testa per un istante e fissa la luna.
Kristoff e Anna guardano la luna a bocca aperta.
L'Elsa d ghiaccio scuote la testa. ― No, no, no ― grida rabbiosa.
Elsa si rialza e cammina verso di lei.
L'Elsa di ghiaccio tenta di allontanarsi ma il cono di luce la intrappola entro i suoi confini.
Le due versioni di Elsa si ritrovano faccia a faccia.
― Ora non ho più paura di te ― dice Elsa toccandola con una mano.
L'Elsa di ghiaccio si dissolve in una nube di fiocchi di neve.
Il vento si calma, le nubi si diradano. Il gigante di ghiaccio si sgretola e sparisce.
Un alone luminoso avvolge Elsa. La luce diventa così intensa da essere accecante, quindi svanisce lasciando Elsa al centro del cono luminoso. Poi anche questo si attenua e scompare. La luna alta nel cielo rimane come testimone silenziosa di quanto è accaduto.
***
― Brava ― dice Nord avvicinandosi a grandi passi. ― Hai ripreso il controllo.
Elsa sospira. ― La prossima volta starò più attenta.
Nord la ricambia con un ampio sorriso.
Poco lontano, Olaf si scrolla di dosso la neve e trotterella verso Elsa. ― Che mi sono perso?
Lei gli rivolge un caldo sorriso. ― Poi ti racconto.
La slitta atterra a qualche decina di passi. Anna salta giù e corre verso la sorella. ― Elsa ― grida. ― Sei proprio tu?
Elsa annuisce. ― Tutta intera.
Anna l'abbraccia saltandole al collo. ― E quell'antipatica che fine ha fatto?
― Credo sia ancora qui da qualche parte ― risponde Elsa toccandosi il petto.
Anna fa una smorfia. ― Allora scusa se ti ho offesa.
― Non mi sono offesa. Una parte di me è davvero insopportabile alle volte.
― Mi ricorderò di queste parole ― dice Anna strizzandole l'occhio.
Kristoff sopraggiunge di corsa. ― Tutto a posto?
― Sì ― risponde Olaf. ― È carino che tu ti preoccupi per me.
― Non dicevo a te ― risponde Kristoff rivolgendogli un'occhiataccia.
― È carino lo stesso ― risponde il pupazzo con un sorriso sincero.
Kristoff sbuffa e lo abbraccia, stringendolo al petto.
― Mi sei mancato anche tu ― dice Olaf con voce soffocata.
Nord e Anna ridono vedendo Kristoff che abbraccia Olaf.
Elsa si guarda attorno. ― E Jack? Dov'è andato? Non sarà che...
Jack si ferma di fianco a Nord.
Lo sguardo di Elsa si posa su di lui e poi prosegue. ― Jack? Era qui un attimo fa.
― Non può vedermi ― dice Jack a Nord.
― Ora controlla la sua parte negativa ― sussurra Nord. ― Lui è qui ― dice rivolto a Elsa. ― Proprio accanto a me.
Il sorriso di Elsa si spegne. ― Non riesco a vederlo.
― Nessuno ci riesce ― dice Nord triste.
Elsa si avvicina. ― Jack. Mi dispiace tanto.
― Dille che è stato un onore esserle al fianco ― dice Jack. ― E che mi mancherà tantissimo.
― Jack dice che è stato un onore ― dice Nord con voce commossa. ― E che gli mancherai tantissimo.
― Mancherai anche a me Jack ― dice Elsa con voce rotta dal pianto. ― Se potessi fare qualcosa per te...
― Dille che ha già fatto tanto ― dice Jack. ― E che andrò a trovarla, di tanto in tanto.
― Jack dice che hai fatto già abbastanza e che tornerà a trovarti.
Elsa annuisce.
Jack si solleva verso il cielo e sparisce lasciandosi dietro una nube di condensa che si trasforma in goccioline ghiacciate.
― E ora ― dice Nord dopo qualche attimo di silenzio. ― È giunto i momento di tornare a casa. ― Solleva lo sguardo al cielo. ― È quasi mezzanotte e io devo consegnare una montagna di regali.
― Possiamo venire con te? Ti prego ― lo supplica Anna.
― Anna ― esclama Kristoff.
― Non se ne parla nemmeno ― dice Nord.
― Solo per questa volta ― insiste Anna.
― Sono un professionista serio, io.
Anna, delusa, china la testa.
Elsa ride di gusto. ― Perdonala. Lei ha sempre creduto in te.
― Lo so ― dice Nord guidandoli alla slitta. ― Ma consegnare i regali è una cosa seria. Una grossa responsabilità. ― Guarda Kristoff. ― Vero, ragazzo?
Kristoff annuisce. ― Vero.
***
La slitta atterra nel cortile del palazzo di Arendelle. È buio e non c'è anima viva in giro. Una leggera nevicata ha imbiancato il palazzo.
Kristoff aiuta Elsa e Anna a scendere, mentre Olaf salta giù e trotterella via. ― Ciao babbo ― dice rivolto a Nord.
― Grazie di tutto ― dice Elsa stringendo la mano di Nord.
― Grazie a voi ― risponde lui. ― Riaccompagno Kristoff a casa e poi dritto a consegnare i regali.
― Mi raccomando non fare tardi domani ― dice Anna rivolgendosi a Kristoff. ― C'è il pranzo di natale.
― Non mancherò ― risponde lui un attimo prima che la slitta riparta a tutta velocità.
Mentre prendono quota Nord dice: ― L'hai trattata bene la mia piccolina.
― È grandiosa ― risponde Kristoff con tono entusiasta.
― Come posso ringraziarti?
― Forse un modo ci sarebbe.
― Sentiamo.
***
Anna si stropiccia gli occhi e si tira su a sedere sul letto. Olaf, accucciato ai suoi piedi, si desta scrollandosi come un cane e spargendo fiocchi di neve in giro. ― È stato tutto un sogno? ― chiede Anna alzandosi.
I suoi occhi scivolano sui vestiti pesanti che indossa e la mantellina buttata a terra. Poi il suo sguardo punta verso la finestra. Oltre i vetri scende giù una leggera nevicata.
Affascinata, Anna spalanca la finestra lasciando entrare una brezza di vento che le scompiglia i capelli.
Si volta e corre alla porta, la spalanca e giù per i corridoio fino alla stanza di Elsa. Le guardie sono sparite e la porta è aperta. ― Elsa? ― chiede entrando. La stanza è vuota, il letto intatto.
Delusa, Anna fa dietrofront e correndo per il corridoio raggiunge le scale che scende a due a due.
Giunta nel salone si ferma davanti al grande albero di natale addobbato con palline dai colori accesi. Gli occhi di Anna guardano affascinati il maestoso abete che svetta fino al soffitto. In cima una stella brilla in tutti i colori dell'arcobaleno.
― Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto ― dice una voce alle sue spalle.
Quando si volta, gli occhi di Anna incrociano quelli di Elsa. La regina sorride sorniona.
Anna le corre incontro e l'abbraccia. ― L'hai fatto tutto da sola?
― Mi hanno aiutato tutti quelli a palazzo.
―È meraviglioso.
― Buon Natale.
― Anche a te.
Dall'esterno arriva il suono di campanelle.
― Chi sarà? ― domanda Anna guardando il portone incuriosita.
― Non lo so.
Le due sorelle spalancano il portone. La luce del sole inonda l'interno. Fuori la neve ha ricoperto i tetti del palazzo.
Al centro di un largo spiazzo attende una slitta trainata da Sven. Sopra di essa un grande sacco colmo di pacchi e pacchetti.
Kristoff è in piedi vicino al sacco. Indossa un lungo pastrano rosso con bottoni in oro legato in vita da una cintura nera chiusa da una fibbia anch'essa in oro, stivali pesanti di pelle e un vistoso cappello rosso.
― Kristoff? ― Anna si avvicina guardinga. ― Sei proprio tu?
― Oh, oh, oh ― esclama lui vedendola. ― In carne e ossa.
― Ma cosa...
― Nord mi ha regalato la slitta e prestato il vestito ― spiega Kristoff.
― È originale?
― Indossato una sola volta ― dice lui orgoglioso.
― Ma è fantastico ― dice Anna con espressione colma di gioia.
― E non è tutto. ― Kristoff apre il sacco e ne tira fuori un pazzo che porge ad Anna. ― Spero sia quello che avevi chiesto.
Lei prende il pacco e piroetta su se stessa con un'esclamazione di gioia.
Elsa non trattiene le risate.
Kristoff tira fuori dal sacco un altro pacco e lo porge alla regina. ― Da parte di un amico.
Elsa prende il pacchetto e se lo rigira tra le mani.
― Aprilo ― la incalza Anna. ― Dai, su.
Elsa scarta il pacchetto e apre la scatolina. Al suo interno c'è un minuscolo cuore di ghiaccio che inizia subito a sciogliersi.
Una lacrima riga la guancia di Elsa. ― Grazie Jack ― sussurra prima di chiudere la scatolina.
― Grazie a te ― Sussurra Jack dall'alto delle mura del palazzo. Accovacciato sui talloni osserva Anna, Elsa e Olaf salire sulla slitta. Kristoff afferra le redini e con uno strattone Sven si mette in marcia.
Jack li segue con lo sguardo mentre escono dal cortile del palazzo e si immettono sul ponte che porta alla città.
Una folla di bambini e adulti è radunata al centro della piazza principale. Quando vedono arrivare la slitta si alzano grida di giubilo e applausi.
La slitta si ferma in mezzo alla piazza e Kristoff, aiutato da Elsa e Anna, inizia a distribuire i doni a quelli che si fanno avanti.
Jack osserva la scena per qualche secondo, poi si alza in volo lasciandosi dietro una scia di cristalli di ghiaccio.
 
FINE

E anche questa è fatta.
Uso queste poche righe per ringraziare chi mi ha seguito fin qui leggendo e commentando e per augurarvi un felice Natale :)
  
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