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Autore: marinrin    25/12/2015    1 recensioni
Buone feste a tutti! ~ [GurenShi | ShinoMitsu | Mikayuu | CrowFeri]
Piccola raccolta di one-shotes con come prompt simboli natalizi, varie tematiche, fluff a palate. ~
( Days: 25 | 31 | 6 )
~ ♥ ~
#Vischio
“È da tanto che non rimaniamo da soli, eh?”

#Biscotti
"Non c’è niente di meglio che passare il 31 dicembre con la persona che più si ama, in fondo, no?"

hope you like it ♥
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Guren Ichinose, Mitsuba Sangū, Shinya Hīragi, Yūichirō Hyakuya
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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 Oh Oh Oh! Buon Natale 
Qui è la vostra pazza che sta pubblicando alle quattro di notte yay!
Sostanzialmente è una piccola raccoltina, a voi le belle cose.
E' la mia prima fic sul fandom, e spero di fare anche nuove amicizie <3 

Un ringraziamento speciale alle persone che mi hanno spinto in quest'ideuzza:
Ad Annacci che mi ha sorbito durante i miei scleri.
A Virginia che mi ha infuso il potere della GureShin.
Se vi fa schifo, picchiateleh /?/



 

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#Vischio
° GurenShi °
 
« Il vischio li mostra solo d’inverno quei meravigliosi boccioli lattei.
Non ne è geloso, semplicemente li protegge insieme alle speranze e ai sogni a essi legati.
Lui, testimone silenzioso di mille baci, di mille promesse e del calore stesso dei cuori delle persone. »



~

 
Sono fermi nel bel mezzo di una tormenta.
Impantanati, non possono fare altro che aspettare che si quieti: questo ad intendere che faranno sicuramente tardi alla cerimonia di mezzanotte.
L’albino sospira, cercando di non pensare allo sguardo severo di Kureto che probabilmente li accoglierà al ritorno.
Fissa il volante davanti a se, annoiato; Shinya prende a giocherellare con un rametto di vischio trovato nelle sue tasche.
Con fare deciso -inorridito da quel silenzio così freddo- e con una nota di sarcasmo, prova a destare il suo compare dalla sua pseudo veglia.
“È da tanto che non rimaniamo da soli, eh?”
Lo sguardo di Guren è rivolto verso il finestrino, contemplando la strana danza della neve, così pura e tanto fragile a suo parere.
L’asfalto è stato completamente coperto da quella distesa immacolata, a stento si scorgono chiazze grigiastre di edifici in rovina e abeti sparsi qua e là insieme al resto della vegetazione.
Ichinose non ha minimamente filtrato neanche una parola rivoltagli, troppo occupato ad osservare quel cielo plumbeo e carico di tempesta.
In un certo senso, lo rilassa.
“Guren, mi stai ascoltando?”
Inevitabilmente, pensa, quei fiocchi candidi gli ricordano Shinya.
Si sente un’idiota, ad un tratto, a fare paragoni del genere, e si ritrova a domandarsi se i capelli del suo compagno sono morbidi quanto quella coltre biancastra.
La pelle del suo secondo è decisamente pallida, al tatto è sempre stata diaccia, un’altra similitudine.
Poi ci sono le sue iridi che…
“… Stai pensando a lei?”
È quasi un sussurro, ma quelle parole lo feriscono come una lama.
Si gira, porgendogli finalmente la dovuta attenzione e solo allora nota che l’albino non lo sta guardando negli occhi, ma continua fissare un piccolo rametto che rigira tra dita, quasi nervoso.
Vorrebbe dirgli che non è così, che non sta pensando a Mahiru, che pensa a lui, ma la voce gli muore in bocca, e non fiata.
“Shinya”
Soffia, con voce bassissima; il compagno ride, sfoderando uno dei sorrisi più falsi della sua vita, come a volergli dire ‘tranquillo, va bene così’.
Ma quel ‘va bene così’ a Guren non piace proprio per niente, come quell’espressione: vorrebbe prenderlo a pugni fino a cancellargliela perché non gli permette di metterlo sullo stesso livello degli altri, lui, che lo conosce meglio di tutti e sa leggerlo alla perfezione.
Lo richiama nuovamente ma Shinya lo ignora, girandosi.
Alza deliberatamente la voce, alla quarta volta non ci vede più.
Usa la forza e lo costringe a voltarsi, ricercando disperatamente quelle pozze cerulee che tanto ama, ritrovandole lucide.
Il commilitone sotto di sè tenta di scostarlo intimandogli di lasciarlo andare, adirato.
Guren capisce; fa per liberarlo, prendendo in mano quel pezzettino di vischio, ma non appena le iridi si incontrano, lo pone tra loro due.
Sono scoccate le ventiquattro, lo legge dallo schermo lampeggiante sul cruscotto.
Si avventa sulle sue labbra senza preavviso; il contatto è fugace, leggerissimo, uno sfiorarsi innocente che non chiede altro.
Shinya lo fissa, vorrebbe parlare ma si perde in quegli occhi ametista, sa che non sarà in grado di resistere e si fa  trascinare da loro.
Guren è come il fuoco: passionale, splendido, intenso, impulsivo, e la sua anima è straordinariamente calda.
Si chiede come possano due spiriti così opposti desiderarsi tanto da stare male.
Il respiro di Ichinose gli annebbia la mente; una parola sussurrata all’orecchio e si lascia all’istinto: stavolta è lui stesso a riprendere il ritmo.
Ne sussegue un secondo bacio, un terzo, un quarto, e nessuno dei due sa quanto tempo sia passato.

Si abbandonano alla bufera.

 




 
Nda: Ci sono varie leggende sul vischio natalizio ( si, ci si bacia sia il 25 che a Capodanno ): la tradizione vuole che a Natale se una ragazza/o si trova sotto il vischio, vivacemente abbellito con nastri e rami di abete non può rifiutarsi di essere baciata/o ( ecco perchè Guren ha aspettato la mezzanotte ueueueuh) . Inoltre si dice che se due innamorati si baciano sotto un suo ramoscello terranno lontani da loro problemi e difficoltà, aw.

Ps: "Guren's favorite colors are gray and blue"  - notizia ufficiale (bastava dire direttamente Shinya Hiragi ) perciò ho assunto che Ichinose ami gli occhi di Shinya yay
   
 
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