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Autore: aras95    08/03/2009    1 recensioni
Dopo due minuti Mikeru disse – Potevi atterrarmi un po’ più dolcemente. – E tu potevi essere più delicato -. Scoppiarono entrambi a ridere e Arya aiutò Mikerù ad alzarsi. Andarono a raccogliere le spade. La spada di Arya era spezzata a meta diagonalmente aveva ceduto a un battuta a due mani e quel poco della lama rimasta era tutta graffiata. Quella di Mikeru era messa meglio ma andava affilata e riparata era quasi stata spezzata a metà. Arya si avvicinò a Mikeru e gli disse – Mi devi un’altra spada-.
Genere: Azione, Avventura, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arya, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 1
Fiamme ovunque,donne che correvano cercando disperatamente di mettersi in salvo. Un esplosione e battaglioni di uomini attaccavano. Trucidavano senza pietà donne e bambini. In mezzo alla folla apparvero degli uomini che scortavano 2 persone con in mano 1 fagotto. Nel fagotto c'era una bambina,non doveva avere più di 3 mesi. I suoi capelli neri come ali di corvo riflettevano la luce del fuoco.- Mio re,mia regina dovete mettervi in salvo e con voi la principessa!- urlò il soldato. Intorno a loro si sentivano le urla di dolore, questa era la loro disfatta.- Maledizione avrei dovuto accettare l'offerta di mio fratello evandar. Lui e la sua compagna si erano offerti di tenere nostra figlia al sicuro.- - Possiamo provare a inviargliela?- -non saprei, maledetto galbatorix questa me la pagherai, fosse l'ultima cosa che faccio.- Detto questo disse alla moglie- cara dobbiamo metterla al sicuro,lei è l'unica che potrà battere Galbatorix!- -Va bene. Addio Gemel piccola mia.- detto questo il re la prese in braccio e con una mano le toccò l'occhio sinistro dove apparv un segno.- Questo ti ricorderà la tua discendenza- poi fece apparire due pergamene una con delle spiegazioni e l'altra era una lettera da far leggere alla figlia quando fosse diventata grande. Con una formula trasferì tutto a ellesmera da suo fratello.- Addio piccola mia, in te noi angeli della notte riponiamo le nostre speranze.-

Arya si svegliò di soprassalto urlando e si accorse che dagli occhi uscivano copiose delle lacrime. Ancora quel sogno. Si trovava nella sua tenda tra i varden,dopo la battaglia ricordava di aver parlato con Eragon e Nasuada, poi buio totale. Ad un certo punto sentì la voce del ragazzo fuori dalla tenda.- Arya sei sveglia? posso entrare?- -Si Eragon vieni!-. Il ragazzo entrò nella tenda e le disse- Come stai? Hai fatto perdere dieci anni di vita a Nasuada!- disse e vedendola confusa le spiegò - mentre stavamo parlando sei svenuta. Sono 2 due settimane che dormi- - du..due settimane?!?.- - Ora vado ad avvertire Nasuada che sei sveglia- detto questo uscì. Arya si rimise sdraiata e chiuse gli occhi. Fiamme e devastazione. Un uomo camminava tra i corpi con il sorriso sulle labbra. Si girò e lo vide in volto. Galbatorix. Si svegliò urlando. Eragon e Nasuada le si avvicinarono subito e le chiesero se stesse bene. - Si solo un incubo.- Il suo corpo era scosso dai singhiozzi,nei suoi occhi si poteva leggere il terrore. Eragon la strinse a se per cercare di calmarla ma non serviva a nulla. In quel momento arrivò un soldato che disse- Gli elfi sono qui.- - Li riceverò qui- - Ok - e corse dagli elfi. arrivato disse - Lady Nasuada vi riceverà nella tenda di Arya. - detto questo li guidò verso la tenda di Arya. - Arrivati entrarono e quello che videro li lasciò di stucco.

 

 

 

  
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