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Autore: _Kiiko Kyah    25/12/2015    3 recensioni
Toh guarda! Una fanfiction! Per Natale! Ispirata (molto poco in realtà) ad una canzone! Di Natale!
//Pssst. Ho messo solo Yuuka e Atsuya tra i personaggi perché non posso metterceli tutti e "un po' tutti" non sarebbe corretto e quindi uhhh sono pignola please sopportatemi//
{ dal testo . . . }
Atsuya non si volse neppure a guardarla nel risponderle: -Se rallento faremo tardi!-
La castana rabbrividì quando il ventiquattrenne strinse la presa intorno alla sua mano affusolata e rossa di freddo, e inarcò un sopracciglio.
-"Tardi" per cosa?-

{ AtsuYuuka | KidoFudo | MasAka | HiroMido | GouOC | EndoNatsuKaze | RanTaku | tanto fluff }
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Hayden Frost/Atsuya Fubuki, Yuuka Gouenji/Julia Blaze
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehilà!! Buon Natale, anche se il Natale è quasi finito, lol ( ^ ^ )//
Ecco a voi una one-shot come regalo per tutti voi, specie per Seth e per Rae because reasons. Spero gradirete!
E spero anche che perdonerete la presenza della mia oc, Nana (lamiabimba), perché sono senza speranza.
Ehm... bye-bee!
***







R͡o̶c̕ki̸ng̕ ̨aroųn͞d th͝e̢ Ch̢r͢is͘tmas ̡t̸r͡eé


-Fubuki-san, potresti rallentare?- domandò, dopo un momento di esitazione, la sedicenne che Atsuya stava praticamente trascinando per le strade di Inazuma-cho.
Gouenji Yuuka era stata molto felice quando il suo ragazzo le aveva proposto di passare insieme la sera di Natale, ma adesso che era costretta a seguire il suo passo rapido (troppo rapido!) doveva ammettere di essere un po’ confusa.
Oltre alla troppa velocità, a renderle difficile camminare c’era anche la neve nella quale i suoi stivali neri, come prevedibile, affondavano senza pietà, e la luce fioca della notte, illuminata solo dalle luci dei negozi e da qualche lampione ai bordi della strada.
Atsuya non si volse neppure a guardarla nel risponderle: -Se rallento faremo tardi!-
La castana rabbrividì quando il ventiquattrenne strinse la presa intorno alla sua mano affusolata e rossa di freddo, e inarcò un sopracciglio.
-“Tardi” per cosa?

***

Faceva freddo. Il che era naturale, visto e considerato che era la notte di Natale e c’era neve ovunque si posassero gli occhi. Parlando di occhi, quelli di Kidou pizzicavano da morire.
Si appuntò mentalmente di non permettere mai più ad Haruna di convincerlo a non indossare i suoi occhiali, nemmeno “solo per una serata, niichan, in fondo è Natale!!”.
Appoggiato accanto alla porta di un negozio di dolci, Yuuto osservava con stanchezza il grande albero al centro della piazza di Inazuma-cho. Le luci decorative ancora non erano state accese, e in realtà lui ne era grato; era già faticoso tenere gli occhi aperti.
-Oh mamma mia, lo stai fissando proprio male, quel povero albero.- commentò una voce sorniona alla sua destra, e il biondo si girò infastidito verso Fudou, appena uscito dal negozio.
-Ah-ah, molto divertente.-
Akio ignorò il suo tono acido e sogghignò, passandosi una mano tra i capelli color cioccolata. -Non mi dirai che vuoi già tornare a casa.-
Si sporse in avanti per avvicinarsi pericolosamente a Kidou, il quale si ritrovò scioccamente a benedire il freddo che stava maledicendo giusto un momento prima.
Almeno poteva attribuire a quello il rossore del suo viso. -No, sto bene così.-

***

Kariya non aveva mai amato particolarmente il Natale. Non che gli dispiacesse troppo (ricevere regali era divertente), però non era proprio l’esempio di spirito natalizio.
Non si aspettava certo che Yamana-senpai lo fosse! E invece eccola lì, seduta in un bar, all’altro capo dello stesso tavolino a cui era seduto lui, con indosso il più verde e rosso e ridicolo maglione che avesse mai visto, con tanto di renne di stoffa cucite sopra, a guardare dalla finestra il grande albero al centro della piazza.
La sua fedele macchina fotografica appesa al collo, stringeva tra le mani una tazza bianca ripiena di cioccolata calda, della quale non aveva ancora bevuto un sorso.
Il ragazzo si sentì pizzicare le mani quando si accorse di star osservando lei come lei stava osservando l’albero. Pregò di non avere lo stesso sguardo sognante, almeno.
Si era vagamente stupito quando Akane gli aveva chiesto di accompagnarla a vedere le luci dell’albero, anche se probabilmente non avrebbe dovuto stupirsi. Era una tradizione ben conosciuta quella di passare la sera di Natale con il proprio ragazzo, no...?
Il pensiero (al quale ancora non si era abituato) di essere il ragazzo di Yamana gli fece pizzicare le mani ancora di più. Decise di mitigare il pizzicore rubando la tazza della senpai e bevendo un po’ della sua cioccolata.

***

-Hiroto-san, ne abbiamo già parlato.- Midorikawa, mani sui fianchi, grembiule rosa indosso e mestolo tra le mani, fissava con sopracciglia corrugate il suo compagno dai capelli rossi.
Quest’ultimo, a dietro la montatura degli occhiali, tentò di allargare ancora di più le palpebre per apparire ancora più supplichevole. -E dai, Mido-chan!-
-Non usare quel tono da cucciolo bastonato con me, Kira-sama,- Hiroto fece una smorfia al sentire quel nomignolo -Sai bene che non abbiamo tempo di uscire a vedere le luci. Devo finire di preparare per domani, e tu hai ancora un sacco di scartoffie su cui lavorare!-
Il rosso gonfiò le gote, e Ryuuji sospirò. Pur essendo il direttore della compagnia della famiglia Kira, a volte era peggio di un bambino piccolo...
-Ma io voglio vedere le luci di Natale con te, Ryuuji!!- Nel dire così, Hiroto saltò in piedi e afferrò le mani di Midorikawa con enorme slancio.
Quest’ultimo arrossì da capo a piedi e guardò in un’altra direzione. Che razza di... -Non chiamarmi per nome, scemo.-
Pochi minuti dopo, un entusiasta Kira Hiroto e un imbronciato Midorikawa Ryuuji uscivano di casa mano nella mano, diretti verso la piazza di Inazuma-cho.

***

Nana stava mettendo tutta se stessa nel non colpire Shuuya con un pugno di testa. Si concesse però di tirarlo per la collottola della giacca. -Ehi, stalker-san.-
Il biondo sussultò e si voltò di scatto, colto di sorpresa. Sospirò con sollievo quando vide la ragazza. -Sei matta? Mi hai quasi fatto venire un infarto!-
-Sei troppo giovane per quello.- replicò secca lei, -Piuttosto, non ti pare un tantino inquietante nasconderti dietro un palo per spiare tua sorella e il suo ragazzo?- domandò, ammiccando con la testa a Yuuka e al giovane dai capelli rosa che le stava accanto, i quali erano appena arrivati in piazza.
Shuuya esitò un attimo. -No, affatto.- rispose poi con il tono di qualcuno che sta dicendo qualcosa di ovvio. -Sto vegliando su mia sorella. Mi pare normale!-
L’occhiata che Nana gli rivolse non nascondeva il suo scetticismo. -Dimmi che non li stai seguendo da quando sono usciti di casa.- Lo colpì in fronte con una schicchera quando lo vide esitare di nuovo. -Cretino.- soffiò, ignorando le sue lamentele.
Sospirò. Proprio con un tipo del genere aveva tanta voglia di vedere le luci?   

***

Endou ci aveva provato. Ci si era impegnato, davvero. Però, non era riuscito ad impedire a sua moglie di chiamare Kazemaru a gran voce quando lo aveva intravisto in piazza, non troppo lontano da loro.
-Sei solo?- stava chiedendo proprio adesso Natsumi al giovane dai capelli azzurri.
-Sì- rispose, quasi imbarazzato, Ichirouta, -Non sono un attivo partecipante a questa storia delle “coppie sotto l’albero di Natale”. Non fa per me.- spiegò, ma non sembrava molto convinto. -Però mi piace guardare le decorazioni, quindi...-
E se Endou se ne accorse, di sicuro anche Natsumi l’aveva notato. -Vuoi stare un po’ con noi?- propose con un gran sorriso, e Mamoru si sentì morire un pochino dentro.
Ciò nonostante, quando vide Kazemaru voltarsi verso di lui e chiedere disperatamente aiuto con lo sguardo, pensò che in fondo quello che stava peggio era il suo... amico. -Mi sembra un’ottima idea!-
-Non vorrei disturbare...- mormorò quell’altro, colto alla sprovvista, con un sorriso appena leggermente forzato.
-Non disturbi affatto.- replicò la donna, -E poi, non possiamo certo lasciarti solo in una serata felice come questa! Dai, andiamo, fra poco accenderanno le luci!- Detto ciò, prese i due sotto braccio e li condusse verso l’albero.
I due uomini si lanciarono un’occhiata a metà tra il contento e il disperato.

***

Shindou guardava malinconicamente l’albero dalle luci ancora spente, poi le persone in piazza, le loro risate e le loro mani intrecciate, poi di nuovo l’albero.
Non era di buon umore, e si sentiva un idiota. Era la sera di Natale, il giorno apposito per sentirsi felici! Ma lui, da bravo musicista, per qualche motivo vedeva tutto nero.
Sollevò i palmi delle mani all’altezza del viso per alitarci sopra e scaldarle, e si perse un momento nei propri pensieri nell’osservare le nuvole di vapore che i suoi respiri formavano a contatto con l’aria fredda di dicembre.
Sollevò poi i suoi occhi castani sulla neve e sull’albero verde scuro, e con sua grande sorpresa la sua visione divenne improvvisamente rossa. Si spaventò per un secondo, prima di accorgersi che si trattava di una sciarpa che qualcuno gli aveva arrotolato intorno al collo.
-Dovresti coprirti di più.- commentò la voce gentile di Kirino, e il ragazzo dai capelli rosa apparve accanto all’amico, stiracchiandosi.
-Che ci fai qui? Non dovevi festeggiare con la tua famiglia?- domandò confuso l’ex capitano della Raimon.
Ranmaru scrollò le spalle e, senza guardare il castano, si prese i fianchi fra le mani e puntò gli occhi azzurri verso l’albero. -Sì, ma i miei cugini sono dovuti andare via prima, quindi abbiamo finito presto. E poi, ero curioso di vedere le decorazioni di quest’anno.-
Shindou sbatté le palpebre un paio di volte, ancora perplesso, poi sorrise. -Beh, grazie della sciarpa.-
-Non c’è di che.-

***

-Tutto questo mistero, e volevi solo portarmi in piazza?- Atsuya finse un’espressione offesa a quella domanda, posta non appena arrivati alla suddetta piazza.
-Come sarebbe a dire, “solo”? Ti voglio informare che si tratta di una cosa molto romantica!-
Yuuka gli diede un leggero pugno sul braccio. -Tu? romantico? quando mai?- insistette, alzandosi in punta di piedi per guardarlo meglio in viso.
Fubuki le sorrise a sua volta e la girò di peso verso l’albero. -Diciamo... adesso. In via del tutto eccezionale. Solo per te.- le disse in un orecchio.
E lo fece con quel tono, quella voce bassa e roca che faceva saltare ogni bullone funzionante nel cervello di Yuuka e la faceva sciogliere come ghiaccio al sole, tanto che a malapena si accorse del fatto che le luci dell’albero si stavano accendendo in quell’istante.
Quando tornò con i piedi per terra, la mora dovette sforzarsi di non emettere un verso estasiato. Le luci erano bellissime, innumerevoli, colorate, e diffusero in fretta per tutta la piazza un’aria quasi magica.
-D-Dai, le luci non sono niente di tanto originale...- mormorò, sicura che se l’avesse detto ad alta voce non sarebbe riuscita a contenere la sua contentezza. Non erano originali, ma lei le amava, le amava da morire, ed era imbarazzante.  
Atsuya sogghignò, inarcando un sopracciglio. -E chi ha parlato delle luci?-
 
 
BOOM!  
 
 
Varie coppie di teste nella piazza alzarono il viso al cielo quando un assordante scoppio squarciò l’aria. Il chiacchiericcio che si era formato dopo l’accensione delle luci si affievolì tutto d’un botto, perché tutti i presenti in piazza si ritrovarono troppo impegnati a fissare con sorpresa i fuochi d’artificio che, uno dopo l’altro, di cento e più colori diversi, stavano continuando a scoppiare nel cielo poco, quasi troppo poco, al di sopra dell’immenso albero.
Yuuka sentì due calde braccia avvinghiarle le spalle e il mento di Atsuya appoggiarsi sulla sua testa, e si sentì avvampare. -Tu...-
-Avevi detto che ti sarebbe piaciuto vedere i fuochi d’artificio, no?- la interruppe lui, -Visto che quest’anno ti sei persa il festival estivo e non li hai visti.-
Le palpebre della ragazza pizzicarono. Chiuse gli occhi per impedirsi di piangere di commozione.


***

-Lasciami la mano, Kidou.-
-Ho freddo.-
-E a me cosa dovrebbe fregare?-
-Guarda i fuochi e sta zitto.-

***

Click. Click. Click.
-Yamana-senpai, quante foto hai intenzione di fare?-
-Sono così belli...-
-Non sono i soli.-
-Come?-
-Niente.-

***

-Te l’avevo detto che uscire ne sarebbe valsa la pena!-
-Abbiamo comunque un sacco di lavoro da fare al ritorno.-
-Sì, sì, ma guarda come sono belli!-
-Sei proprio un bambino...-
-Non preoccuparti, Mido-chan, tu rimani comunque il più carino!-

***

-Giuro che gli stacco le braccia.-
-Povero Fubuki.-
-Povero?! Guardalo!! Quello— -
-Fai una cosa, Gouenji, per stasera, guarda solo me.-

***

-Endou, tu sapevi che ci sarebbero stati i fuochi?-
-Non ne avevo idea, Kazemaru.-
-...Sai che prima o poi dovremmo dirlo a Natsumi, vero?-
-Natsumi lo sa già.-
-Come scusa?-
-Smettetela di bisbigliare e guardate che spettacolo, voi due!-

***

-Hai ancora freddo?-
-Si vede tanto?-
-Eh sì. Posso tenerti la mano, se vuoi.-  
-Magari. Grazie.-

***

-Beh? Non mi dici niente?-
Yuuka inspirò profondamente, componendosi alla meglio. -Posso dirti che ti amo?- ritorse, stringendosi nelle spalle.
Fubuki le baciò con delicatezza il retro della nuca. -Solo se poi posso dirti che ti amo anch’io.- disse, in quello stesso tono di prima. La mora pensò di dargli un calcio.
Invece, strinse le mani intorno alle braccia di lui, che ancora la stava tenendo stretta. -Andata.-
E mentre la piazza scoppiettava di auguri di buon Natale e chiacchiericci allegri, Atsuya afferrò quelle piccole mani e fece lentamente piroettare la sua ragazza per poterla guardare in viso e poterle dare un leggero bacio sulla bocca.






Angolo di _Kiiko
(Endou non è una persona che tradisce sua moglie e poi non glielo dice. Endou è una brava persona. Mettiamo questo in chiaro.) 
*caughs caughs* Non penso che la storyline tra Endou, Natsumi e Kazemaru sia molto chiara, quindi, just in case, ve la spiego:
Endou e Natsumi sono sposati come da canon; Endou tradisce Natsumi con Kazemaru; Endou ne parla con Natsumi perché non sarebbe giusto non dirglielo e perché è un cucciolo; Kazemaru non sa che ne hanno parlato; Endou e Natsumi stanno già pensando a come separarsi perché Natsumi ama Endou e vuole vederlo felice anche se significa lasciarlo a Kazemaru (perché anche lei è stupenda sshhhh); hanno deciso di andare a vedere le luci così tanto per fare e ci hanno trovato Kazemaru; Endou è nervoso perché è contento ma si sente in colpa... e Kazemaru si sente solo in colpa. *abbraccia tutti e tre*

Bene, ora che quella storyline che ho mal implicato nella fanfiction è stata spiegata...
Buon Natale!! Di nuovo. Spero che la shot vi sia piaciuta. Almeno un pochin-ino. Non sono molto fiduciosa, ahah. Ma non lo sono mai, quindi è inutile pensarci troppo su...
Beh, che dirvi. Spero che abbiate passato una buona vigilia e un fantastico Natale!!
Io sono un po’ su di giri. BEH. Me ne vado.
Mi dileguo proprio.
Ma prima vi mando una cesta di baci e abbracci! (E pandori, perché baci e abbracci non si possono mangiare. A Natale puoi.)

Kiiko

P.S. Non so se "Xmas Playlist" significhi qualcosa. Forse significa che chiamerò così tutte le eventuali fanfic ispirate a canzoni natalizie, se altre ce ne saranno. Forse significa che sono matta. Non so. Vedremo. Il futuro ce lo dirà. Okay, me ne vado. 
  
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