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Autore: Gamora96    26/12/2015    3 recensioni
Talula è una semplice guaritrice, che ha dedicato la sua vita ai malati e agli infermi. Preoccuparsi per gli altri le riesce naturale, ma questo la porta spesso a trascurare se stessa. Quando la sua città verrà distrutta davanti ai suoi occhi, la giovane guaritrice si ritroverà a dover affrontare situazioni del tutto inaspettate
Dal testo: "Riuscì a sentire i forti muscoli sotto le sue squame, il vento che accarezzava le ali sottili ma robuste, il cuore stranamente pacifico della creatura che guardava il cielo con meraviglia, come se lo vedesse per la prima volta. Quella meraviglia crescente, l'amore che l'animale provava per l'aria e la libertà la commosse"
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dunkelheit. Una terra dimenticata, al di là delle montagne. Gli abitanti di Vahell non hanno mai avuto il coraggio di avventurarsi al di là delle immense catene montuose, ma c'è stato un tempo in cui le creature di Dunkelheit infestavano il regno degli esseri umani. Demoni, orchi, goblin. Tutte quelle creature che normalmente dovrebbero essere presenti solo nei nostri incubi peggiori, infestavano le vie della Città Imperiale, creando panico e distruzione. Era un'era di terrore, in cui i cittadini si rinchiudevano nelle loro case ogni notte, pregando per ottenere la salvezza.

A guidare quelle creature informi era Galar, il re dei demoni. Si diceva che Galar fosse immortale, e che chiunque avesse provato ad ucciderlo fosse morto tra le più atroci sofferenze. 
Molti cavalieri lo avevano sfidato, ma erano caduti miseramente. 
Il popolo cadde presto nella disperazione, dimenticando cos'era la libertà e piegandosi al volere del nuovo signore. Iniziò la tratta degli schiavi. Le donne venivano sfruttate e fatte a pezzi dai loro padroni, mentre i loro figli erano costretti a vivere in mezzo alla strada. 
 I demoni facevano da padroni, tingendo le strade col sangue delle loro vittime. 
Poi, quando ormai tutto sembrava finito, un uomo si erse al di sopra di tutti gli altri. 
Impugnava una strana arma. Glimmend, la spada di luce. Forgiata con la magia, Glimmend era l'unica spada della Regione in grado di uccidere Galar. 
Grazie ad essa, il cavaliere riuscì a sconfiggere il re dei demoni, e ad esiliare lui e il suo esercito di mostri al di là delle montagne, lontano dal regno di Vahell. 
In molti cercarono Glimmend, ma dopo la battaglia contro il re dei demoni la famosa lama sembrava scomparsa nel nulla. Col tempo, comunque, la storia divenne leggenda.
 

Talula correva, facendo attenzione a non rovesciare l'acqua fresca che aveva appena raccolto dal pozzo al centro della città. In quel periodo Heilung era più viva che mai. Da giorni, ormai, non facevano che arrivare feriti da ogni angolo della Regione, e questo la preoccupava. Erano passati anni dall'ultima volta che i guaritori di Heilung avevano dovuto confrontarsi con ferite simili. 
Molti dei loro pazienti, una volta ripresi, deliravano a proposito di demoni senz'anima, che si nascondevano nelle tenebre. Ogni volta che questo accadeva, Talula aveva i brividi. Il suo maestro continuava a ripeterle di non preoccuparsi. 
"Probabilmente sono stati attaccati da qualche brigante" disse un giorno cercando di calmare un uomo particolarmente agitato "Sono solo molto confusi" 
Il suo maestro si chiamava Iaco. Era un uomo piuttosto anziano, sulla cinquantina. Quando Talula si era presentata alle porte di Heilung, anni prima, chiedendo di diventare una guaritrice, Iaco l'aveva presa con sè. Era un ottimo maestro, in grado di curare qualunque tipo di ferita, e aveva un gran cuore. 
Talula rallentò, in vista della sua destinazione. Di fronte a lei c'era un grande edificio rettangolare, sulle cui pareti crescevano piante di ogni sorta, ricoperte da stupendi boccioli rossi. Il pavimento era in legno lucido e le pareti erano ricoperte da grandi finestre che permettevano alla luce del sole di illuminare l'ambiente. La ragazza camminò con attenzione, evitando i corpi dei feriti disposti sul pavimento. Di solito, veniva permesso loro di occupare le stanze all'interno delle abitazioni, ma erano così tanti che i letti non erano stati sufficienti. 
Talula mise a terra il secchio che aveva tra le mani e sfiorò la fronte del ferito che le era stato affidato. La febbre sembrava essere svanita ormai, ma era meglio non abbassare la guardia. Intinse una pezza nell'acqua fresca e gliela passò sulla fronte con attenzione, ascoltando il suono del suo respiro. 
"Tieni duro ok?" 
Il problema di Talula, e di ogni altro guaritore di Heilung, è che finivano sempre per legarsi molto al loro paziente. La maggior parte degli abitanti di quella pacifica città erano preti, che avevano dedicato la loro vita all'aiuto e alla cura dei malati e degli infermi. Talula, invece, era un'eccezione. Si era diretta ad Heilung quand'era ancora molto piccola, poco dopo la distruzione della sua città da parte di alcuni soldati. Vedere tutta quella sofferenza, quella distruzione, le aveva spezzato il cuore. Non riusciva a capire come qualcuno potesse fare del male ad un suo simile in quel modo. 
Quando aveva visto la dedizione con cui i guaritori di Heilung si prodigavano ad aiutare gli altri, ne era rimasta impressionata. Voleva essere anche lei come loro. Aiutare gli altri, dedicare tutta se stessa alla loro salute e alla loro felicità. Si era impegnata molto per diventare una buona guaritrice, e in poco tempo si era distinta tra i suoi compagni. 
Si irrigidì quando sentì delle urla provenire dall'esterno. 
"Qui c'è un ferito grave!! Mi serve aiuto!" 
Era stato Draco a parlare. Era un ragazzo molto giovane, un nuovo acquisto tra i guaritori, e non era ancora pronto ad affrontare una vera emergenza. Talula diede un'ultima sguardo al suo paziente, che ormai sembrava stabile, e corse verso l'entrata. Draco era a terra, in ginocchio, e fissava allibito il corpo di un ragazzo disteso a terra. La ragazza si coprì le labbra con la mano, scioccata. Il ragazzo in questione era riverso a terra, immerso in una pozza di sangue. I suoi vestiti erano logori e lasciavano intravede profonde ferite su tutto il corpo. 
Talula non perse troppo tempo a riflettere. Si inginocchiò accanto al corpo del ferito, passandosi un braccio intorno alle spalle ed intimando Draco a fare lo stesso. I due guaritori trasportarono il ferito all'interno della struttura, adagiandolo su un giaciglio di paglia. Questo gemette appena, respirando affannosamente. Talula iniziò a sbottonargli la camicia bianca, ormai sporca di sangue 
"Cos'è accaduto?" chiese rivolta a Draco 
Il ragazzo tremò appena, cercando di tirare fuori la propria voce. Era chiaro che l'accaduto lo aveva sconvolto "Non ne ho idea. Stavo andando da Iaco quando l'ho visto. È entrato in città barcollando. Perdeva così tanto sangue ..." 
Talula si morse le labbra, osservando preoccupata le ferite sul petto del ragazzo. Era fortunato ad essere ancora vivo. 
"Mi serviranno dell'acqua e delle bende pulite" disse con decisione "Vedi anche se riesci a portarmi ago e filo" sospirò "Dovrò cauterizzare le ferite ... non sarà piacevole" 
Draco si alzò in fretta, uscendo di corsa dall'edificio per procurarle ciò di cui aveva bisogno. Talula sfilò la camicia del ferito con attenzione, osservandone i lineamenti. Aveva i capelli corti e molto scuri, in contrasto con la pelle chiara. I lineamenti erano piuttosto eleganti, ma mostravano una profonda sofferenza. La ragazza fissò l'arma al suo fianco. Una spada all'apparenza molto vecchia, con una fodera semplice in pelle scura che la fissava alla cintura del giovane. 
"Che sia un cavaliere?" si chiese con meraviglia. Afferrò la lama, armeggiando con la fodera per separarla dalla cintura. Non appena le sue dita si strinsero sull'elsa della spada, Talula sussultò. Il ferito aprì gli occhi all'improvviso, afferrandole le braccia con forza e facendola irrigidire. Si sollevò appena, tremando in tutto il corpo per lo sforzo e guardandola negli occhi. 
Talula si sforzò di sorridere, nonostante la presa del ragazzo le ferisse le braccia sottili 
"Tranquillo" disse gentilmente "Te la lascio accanto ok?" 
Il ragazzo rimase immobile ancora per qualche secondo, poi la lasciò andare, tornando a stendersi sul suo giaciglio. Talula sentì un brivido correrle lungo la schiena. Per un momento, gli occhi neri del ragazzo le erano parsi del colore del sangue. 


Angolo dell'autore!! 
Eccomi qui con un nuovo fantasy! Per quelli che già hanno letto il precedente, le ambientazioni saranno molto familiari, anche se naturalmente i personaggi sono cambiati. L'idea per questa nuova trama me l'ha data una mia amica, che mi ha descritto un personaggio stupendo che ho subito avuto voglia di animare (grazie Emanuela :')) 
Ringrazio tutti quelli che decideranno di seguirla e magari anche di commentare. Fatemi sapere cosa ne pensate. Spero che vi piaccia ;)
   
 
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