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Autore: Rose Du Rembrandt    27/12/2015    2 recensioni
Come passere la vigilia la famiglia più amata di tutta SAO?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asuna Yuuki, Kirito Kirigaya, Rika Shinozaki/Lisbeth, Tsuboi Ryoutaru/Klein, Yui
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era la vigilia di Natale ad Aincard e in tutti i livelli liberati ( 70 ) i vari giocatori si preparavano a partecipare ai vari eventi natalizi, dai boss esclusivi a nuove zone dove festeggiare, c'erano bambini, NPG, bot, giocatori, tutti con armature o tuniche a tema natalizio, il rosso, il bianco, l'argento e l'oro splendevano in ogni dove, varie comete solcavano il celo digitale, vari babbi natale fatti di pixel le seguivano facendo cadere oggetti rari in ogni dove, anche in mezzo alle città dove in molti si incontravano per una tombola o un duello amichevole, insomma, tutto normale se non fossero imprigionati in un Virtual MMO dove ogni tre per due rischiano di rimetterci la pelle, in tutti i sensi, ma, si sa, a Natale tutto cambia, tutto diventa bello, e SAO non faceva eccezione.

Tali erano i pensieri di Kirito mentre camminava tra le vie di quel medio borgo con vari pacchi in mano, le doppie spade ben fissate nei loro foderi e i vestiti neri vistosi pieni di gemme e Skill potenziate all'inverosimile. " Però, ce ne sono di persone spensierate " pensò sistemando vari pacchetti nelle buste per trasportarle meglio, se almeno Asuna fosse venuta con lui, ma, a pensarci meglio, era stata una saggia idea quella di lasciarla con Yui, sarebbe stato controproducente e egoistico lasciare la piccola da sola, soppratutto con quelli della Gilda di Assassini in giro " Player Killer Bastardi " esclamò mentalmente entrando nell'armeria di Liz per riposarsi un po' ma fu sommerso da vari sguardi poco tolleranti verso la sua presenza << Non preoccuparti Kirito, un amico è sempre ben accetto >> << Grazie Liz >> rispose il moro posando i pacchetti e sedendosi al balcone del bar che l'armaiola aveva acquistato giusto per quell'occasione, ed era stata un'ottima idea visto quanta gente voleva riposare. Guardandosi intorno il Beater vide vari occhi guardinghi e altri ancor meno rassicuranti, sospirò, c'era sempre da stare all'erta in quel maledettissimo gioco, se qualcuno lo sfidava all'improvviso, secondo le regole, avrebbe dovuto accettare per forza per il fattore sorpresa e non ci teneva proprio a morire, chi ci avrebbe pensato alla sua famiglia poi? Asuna era più che capace di cavarsela da sola, ma Yui era solo una bambina, la sua bambina << Ma guarda chi c'è qui >> << Ciao Klein >> salutò svogliato vedendo il samurai che entrava con i suoi sei compagni e sedeva affianco a lui sopportando le voci maligne che gli venivano indirizzate, perché mai il capo di una gilda rinomata era amico di un beater da quattro soldi, un ingannatore che due anni prima li aveva abbandonati tutti per guadagnarsi le zone di raccolta o di caccia migliori. Sbuffò, se non avesse conosciuto Klein, Asuna o Egil, sarebbe del tutto solo in SAO, dopotutto gli era grato di non essersela presa e anzi, aveva continuato ad appoggiarlo e incoraggiarlo di continuo qualsiasi decisione prendesse, in qualsiasi scontro si buttasse, e ne sono sempre usciti illesi, anche contro il Gleam Eyes << A proposito Liz, la spada che mi hai fatto, ci ha salvato la vita, non ti avevo ancora ringraziato >> << N, Non fa niente Kirito, è stato un piacere >> rispose la rosa arrossendo leggermente e nascondendosi dietro l'incudine dove la attendevano vari blacchi di materiali diversi, poverina, poteva scegliere una vita meno stressante ... da che pulpito però, lui fino a quattro mesi prima combatteva da solo per evitare di avere sulla coscienza qualcuno a lui caro. Scosse la testa e buttò giù il barbon << Ragazzi, io vado, la mezzanotte è vicina, Asuna vuole il natale in famiglia >> e, salutandoli allegramente con la mano, tornò in periferia presso il grande lago dove avevano costruito la casetta in legno e pietra, a momenti i fuochi d'artificio avrebbero ufficialmente annunciato il Natale.

Quasi con ansia aprì la porta e si diresse verso il camino dovde avevano eretto l'albero, fortunatamente Asuna aveva convinto Yui ad andare a letto presto, era impossibile farsi ubbidire normalmente e quindi avevano dovuto far ricorso ai vari racconti su Babbo Natale che si scambiavano nel mondo reale in modo da convincerla che, senza sonno, no regali. << Alla buon ora >> disse Asuna poggiandosi allo stipite della porta con la sottana che indossava per dormire e un radioso sorriso. Ricambiando Kirito posò i pacchi e si buttò sulla sedia per riposare, nonostante la sua Skill di forza assai avanzata, era comunque stressante preparare tutto, neanche quando era piccolo passava tanto tempo per negozi, ed era un bambino, avrebbe dovuto adorare il Natale << Qualcosa ti preoccupa? >> chiese sedendosi a cavalcioni su suoi fianchi e guardandolo negli occhi fissandolo intensamente, il giovane marito si passò pollice e indice sugli occhi, anche se non esisteva una skill simile, la ragazza doveva avere un dono naturale per le emozioni altrui, peccato non averla conosciuta anche a Tokyo, sarebbe stato molto più divertente << Qualcosa non va? Tutto non va Asuna, questa menzogna di SAO, il fatto di non poterti amare anche nella vita reale, il pericolo che Yui venga uccisa da qualche bastardo, TUTTO NON VA ASUNA >> sbottò infine facendola spostare e poggiandosi al camino guardando le fiamme << Lasciami solo, per favore >> disse alla fine senza distogliere lo sguardo dal fuoco che veniva riflesso nei suoi occhi. << Solo – fece Asuna prendendogli il palmo della mano destra e posandoselo sul petto, vicino al cuore che batteva forte – ricorda che questo è reale >> e, con un bacio sulla guancia, andò in camera loro e, coricandosi sotto le coperte, iniziò a versare lacrime salate, strano come Kayaba fosse riuscito a ricreare tutto come se fosse reale, era un genio, un pazzo, un bastardo che godeva di quel gioco perverso e, fra i vari motivi che aveva per odiarlo, il fatto di aver ridotto Kirito in quello stato, forse, era quello principale.
<< Papà? >> Sussultando Kirito si destò e cadde dalla poltrona, fortunatamente aveva avuto abbastanza cervello da posare le spade prima, altrimenti ce le avrebbe avute conficcate nella schiena e sarebbe stato spiacevole dissolversi in tanti piccoli Pixel , e lui non aveva intenzione di morire in modo così stupido << Yui, che ci fai in piedi, sono le quattro di mattina >> la ragazzina arrossì lievemente e strinse un poco il suo orsacchiotto, approfittando della sua distrazione il moro si mise davanti ai pacchi e li sistemò dietro l'albero, meglio che la " figlia " non li veda prima della mattina ufficiale, potrebbe non capire perché Babbo Natale è passato tanto in anticipo << Ecco, sentivo la mamma piangere e, non vedendoti, pensavo fossi ancora qui, stai aspettando Babbo Natale anche tu? >> chiese con un sorriso luminoso e innocente, da bambina. Sorridendo lievemente lo spadaccino si risedette e la piccola salì sulle sue ginocchia, non aveva più molto sonno ora che stava con il suo papà << Ti va di sentire una storia Yui, mentre lo aspettiamo? >> << Va bene >> << Allora, era la vigilia di natale ....

E Il vecchio Scrooge, come suo solito, stava regolando i conti nel suo buio e poco addobbato ufficio, il suo garzone, Tom, un bravo ragazzo davvero, stava guardando intensamente l'orologio vecchio e arrugginito appeso al soffitto che segnava i minuti che scorrevano, e questo a Scrooge dava fastidio, mal sopportava che il suo garzone non adempiesse - << Cioè adempiesse? >> lo interruppe Yui guardandolo confusa – non svolgeva il suo lavoro piccola, l'ansia del Natale lo tormentava sai, è sempre stato così. Alla fine, Scrooge, infastidito, gli puntò un dito rinsecchito contro e parlò " Tom, se non ti sbrighi a fare ciò che ti ho ordinato, ti caccio, chiaro? " sbraitò, scusa, urlò. Il ragazzo sospirò tristemente e si rimise a scrivere con aria afflitta, perché il padrone non riusciva a capire dove stava la magia del Natale, era tanto difficile? O forse erano i soldi? Ad ogni modo, tornò a fare quanto stava facendo finché le campane non annunciarono il giorno prescelto per doni e feste e, tremante, chiamò con una vocina piccola piccola il vecchio che lo guardò piuttosto arrabbiato " Signor Scrooge, padrone, so che è chiedere molto, ma, potrei tornare a casa, sa, è Natale, e Tommy ... " il vecchio alzò una mano per zittirlo e si picchiettò il mento per qualche attimo, dopotutto avrebbe potuto lavorare meglio senza i suoi lamenti e i canti natalizi sussurrati " E va Bene, va bene, vai pure ... scansafatiche " disse infine agitando annoiato una mano e tornando a contare i suoi guadagni del giorno " LA ringrazio signore, e passi un buon natale " esultò il giovane prima di fiondarsi fuori e allontanandosi prima di poter udire un " Natale un corno " da parte del principale ... colui che da lavoro – aggiunse notando la confusione della bambina – Comunque, rimasto per l'ennesima volto solo, il vecchio continuò a tingere la penna nel calamaio ancora e ancora, i minuti passavano e, a poco a poco, la stanchezza si stava facendo sentire, così, all'una di notte, si alzò, mise carte, penne e calamai a posto, prese le chiavi, e uscì, chiudendo a tripla, quadrupla, quintupla mandata la porta e si diresse verso casa. Durante il tragitto in molti gli fecero gli auguri e altri gli chiedevano un penny, una moneta, ma lui, restando taciturno, serio e scontroso, li superò senza badarci affatto e se ne tornò a casa sua. Stava per aprire la porta quando il pomo prese le sembianze di un suo vecchio amico, sempre che Scrooge ne avesse avuti. " Rufus " sussurrò cadendo indietro per lo spavento e tornando a fissare la porta, adesso del tutto normale " Al diavolo, sarà il freddo " affermò inserendo la chiave nella toppa della serratura e facendola scattare, aveva ben altro a cui pensare e una piccola allucinazione non era cosa strana dopotutto. Assai convinto di ciò, mangiò un poco, bevette meno e andò sotto le coperte  per dormire un poco. Si era quasi addormentato quando un vento freddo spense le candele e lo fece sobbalzare, si strofinò gli occhi e vide Rufus, in catene, quasi trasparente, muoversi verso di lui e ... Yui, Yui ci sei? >> s'interrupppe e guardò la bambina che si era placidamente addormentata, forse quella non era la storia adatta ad una piccola, domani ci avrebbe riprovato con un'altra, ma tutto a tempo debito.

Prendendola in braccio salì piano le scale e, superando in silenzio la stanza matrimoniale, entrò in quella della figlia che depose sul lettino, le rimboccò le coperte e andò da Asuna che, lo sapeva bene, stava solo fingendo di dormire << Tesoro, Fulmine, sei sveglia? >> chiese facendo il finto tonto mentre metteva da parte la tunica nera per specchiarsi, di certo in quei due anni si era scolpito un fisico niente male, chissà come se la passava il suo vero corpo, ba, meglio non pensarci, gli verrebbe un attacco d'ansia << OK, se proprio vuoi la guerra... >> sibilò malvagio e saltando sul letto con tanta forza da farla cadere a terra a testa in giù ma, senza dargli tregua, la seguì e iniziò a fargli il solletico. Prima piano, poi, vedendo che non si smuoveva, con più decisione fino a che, con una certa soddisfazione, non la vide contorcersi e ridere come una bambina in mezzo ad un campo di fiori << OK ok, capita l'antifona, ti prego smettila >> strillò con gli occhi che lacrimavano e tenendosi la pancia, accidenti a lui, ormai conosceva a memoria ogni sua debolezza << Te ne sei ricordato almeno >> chiese mentre si tirava sul letto e alzava le coperte per poi stringersi amorevolmente a lui << Certo, questo - e portò una mano di lei sul suo cuore - è reale >> l'altra si avvicinò ancora e lo baciò con tenerezza e, nel frattempo, aveva iniziato a sciogliere i nodi della veste, tanto sotto non portava nulla, non quando andava a dormire << Ho un regalo per te, Kirito >> disse con un tocco di malizia gettando quel sottile velo sotto al letto che fu presto raggiunto da un paio di pantaloni, quella si che fu una bella notte di Natale.








Angolo dell'autrice: Lo so, questo finale potevo risparmiarvelo ma non ho resistito, sapete che sono un'infame di primo ordine per queste cose. Piuttosto, spero che quest'altro speciale di Natale vi piaccia e spero di esser riuscita a ricreare l'atmosfera di SAO. Quelli che lo seguono si saranno accorti di alcune differenze con la trama originale, ma io sono la regina degli Stravolgimenti e questo è il minimo che potessi fare per Kirito Kun e Asuna Chan ... Ok, a parte la mia nerdaggine, al primo che indovina l'opera e l'autore della storia di Kirito, potrà scegliere un manga per uno speciale di Natale. Ancora dalla vostra Manley, Auguroni a tutti. XD Alla Prossima
   
 
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