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Autore: Serenity Moon    27/12/2015    2 recensioni
La tenerezza è un biscotto, un abbraccio improvviso, un bacio rubato sotto la pioggia, un sussurro importante. La tenerezza è così tanto!
Dedicata all'amore della mia vita, che mi ha insegnato ad essere amata.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Giulietto e Romeaw
 
«Meow! Miaooo! Mammaaaaoooo!! Meow! Meow! Rrrromeeeoww!».
«Oh Romeaw Romeaw, perché sei tu Romeaw?! Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più uno Shirogane!».
Ryou se ne stava affacciato al piccolo balcone della sua stanza a godersi la scena.
Sotto di lui, una micetta tutta nera con le orecchie e un gran fiocco rosa annodato alla coda guardava in alto, proprio verso la sua porta e si sgolava nell’intento di attirare l’attenzione del biondo. Il bell’americano aveva appoggiato i gomiti sulla ringhiera e ora si teneva la testa fra i palmi, mentre cercava di soffocare le risate.
«Meow! Meow! Rrrrmeow!».
«Mmm, non saprei, Ichigo, alla fine, il mio è un cognome davvero importante. Devo pensarci bene…».
«MEOW!!».
«Sì, sì, okay, scendo. Che modi».
Ryou si staccò dal balcone e tornò in camera sua. Poco dopo, le finestre esterne del Caffè Mew Mew vennero illuminate dal lieve bagliore delle lampadine fredde. Ancora un istante e la porta sul retro si aprì. Ryou si era infilato il giubbotto per proteggersi dal freddo invernale. La temperatura aveva quasi raggiunto lo zero e tutti si aspettavano una nevicata di lì a poco.
La micia gli corse subito incontro, ma prima che potesse strusciarsi contro i pantaloni del biondo, sentì la terra mancarle sotto i piedi e si ritrovò a pochi centimetri dai suoi sfavillanti occhi azzurri. Ryou la teneva stretta. In quelle sembianze, riusciva quasi a nasconderla fra le sue mani per quanto era piccola.
«Mao» ripeté la gattina.
«Ichigo, non ti capisco quando sei umana, figuriamoci quando le tue corde vocali si fermano a dei miagolii».
La micia allora sporse il musetto verso il naso del ragazzo e chiuse gli occhi, in attesa. Le sembrò, però, di vederlo sorridere prima di sentire una sensazione ormai familiare: le labbra di Ryou si erano poggiate sulle sue.
Un fascio di luce rosa la avvolse. Sentì le gambe e le braccia allungarsi e tornare in posizione eretta, le orecchie e la coda scomparvero e il fiocco si trasformò nella divisa scolastica che indossava ancora da quella mattina. Il pelo nero divenne rosso e si assestò sulla sua testa.
Toccò terra solo con le punte delle scarpe. Ryou era molto più alto di lei e per baciarlo era costretta a sporgersi in alto.
Ancora ad occhi chiusi, Ichigo sentì una delle mani di Ryou posata sul suo fianco. Con l’altra, il ragazzo le teneva la testa, le labbra ancora poggiate sulle sue. Nessuno dei due aveva la minima intenzione di mettere fine a quel bacio.
Solo quando le gambe di Ichigo cedettero e lei dovette per forza piantare i piedi bene a terra l’incanto fu rotto.
«Grazie» mormorò Ichigo, le guance rosse un po’ per il freddo, un po’ per l’imbarazzo.
«La cosa ti sta un tantino sfuggendo di mano».
«Hai detto tu che se avessi avuto bisogno di tornare umana sarei potuta venire da te».
«Era prima di scoprire che ti trasformi anche tre volte al giorno e nel cuore della notte».
«Non è colpa mia».
«Cercheremo una soluzione» concluse Ryou.
«Per forza?».
Ryou sbuffò a ridere. Solo in presenza di Ichigo si concedeva quel lusso perché solo Ichigo era capace di farlo ridere a quel modo.
«Vieni dentro, dai» si arrese spalancando la porta del locale per permetterle di entrare. Doveva sentire freddo. D’istinto, le passò un braccio attorno al collo per guidarla e ne approfittò per scompigliarle i capelli. «Ti accompagno con la macchina».
«Ma sai, c’è un film così carino in TV stasera… Cioccolata calda?» gli disse prima di scappare verso la cucina, senza nemmeno lasciargli il tempo di replicare.
Ryou alzò le spalle rassegnato. «Cioccolata calda…» bofonchiò. Poi anche lui partì per la cucina.
«Ichigo, non toccare niente o finirai per dar fuoco al locale! La preparo io!».
Si annunciava una nottata movimentata.
 


Ve la spiego super velocemente. Ryou ha trovato un modo per baciare Ichigo quando vuole senza destare sospetti e ad Ichigo piace (molto) baciare Ryou. In sintesi: sono due lòlleri (termine che ho appena coniato e che quindi nessuno di voi capirà, ma che sta in questo caso ad indicare due scemi innamorati. Gli altri significati sono vari e numerosi).
Sì, lo so, vi aspettavate quella super triste.
Sì, so anche che ormai scrivo solo di gatti.
So pure che manco da troppo tempo, capitemi, non fare niente è troppo bello!
Buon Natale ormai passato e buone feste a tutti! Vi auguro un favoloso anno nuovo, nel quale spero di poter essere più presente.
Vi adoro tutti!
Baci, bacini, bacetti, con tanto affetto,
sempre vostra,
Serenity W. M.
   
 
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