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Autore: AfterAllThisTime__Always    28/12/2015    1 recensioni
Storia scritta di getto, ascoltando l'omonima vecchia canzone, perché secondo me le canzoni vecchie hanno un testo più profondo.
Un funerale e un Draco in lacrime, avvolto nell'oscurità.
DracoxHarry
Genere: Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Hello, darkness, my old friend
I've come to talk with you again


Ciao Oscurità. Ci rivediamo.

Oscurità che mi ha fatto compagnia in questi anni. Oscurità che mi avvolgeva durante i miei incubi ad occhi aperti. Quando ci siamo visti l’ultima volta? Nemmeno me lo ricordo. Ma ora che ti ho davanti riesco a riconoscere il tuo volto buio che sogghigna.

Ti piace ricevere nuove compagnie? Sembra di sì, visto che ti sei presentata nuovamente da me, ridendo per la mia tristezza e sbeffeggiandoti delle lacrime che mi rigano il volto.

E ora sono qui, tra le tue braccia, mentre davanti a me i rossi si alternano davanti alla bara di legno, ancora aperta per gli ultimi saluti. Vorrei andare anch’io a salutarlo per un’ultima volta, ma tu, oscurità tanto sadica, ti diverti a tenermi inchiodato alla mia sedia.

Lacrime silenziose come la morte mi bagnano le guance, tradendo la mia maschera di freddezza che per quarant’anni mi ha caratterizzato. Solo lui era riuscito a scalfire tutto questo muro di odio e disgusto. Come, se per anni ci siamo odiati?

Because a vision softly creeping
Left its seeds while I was sleeping
And the vision
That was planted in my brain
Still remains 
Within the sound of silence


Ecco le prime visioni che assalgono la mia mente ormai raggrinzita dal dolore di anni passati a piangermi addosso lacrime inesistenti e a pentirmi per i sette anni a scuola.

Io non l’ho mai odiato, non sul serio. Da giovane ero talmente tanto orgoglioso da non riuscire a confessare i miei veri sentimenti a quel ragazzo tanto puro e innocente, con gli occhi verdi come smeraldi, come l’Anatema che Uccide che già due volte l’ha colpito. Ero talmente ferito nell’orgoglio da quella mano rifiutata all’età di undici anni da non accorgermi di star rovinando quello che sarebbe potuto essere un rapporto d’amicizia, o almeno di sopportazione, fantastico.

Ero finito così a non poter passare la giornata senza sentire la sua voce, che solitamente rispondeva pronta alle mie stuzzicate. Mi sono sempre odiato, ogni volta che la mia bocca agiva senza prima consultarsi col cervello, facendo uscire un mare di cattiverie che la maggior parte delle volte si sfogavano sui suoi genitori.

In restless dreams I walked alone
Narrow streets of cobblestone
Beneath the halo of a street lamp
I turned my collar to the cold and damp
When my eyes were stabbed
By the flash of a neon light
That split the night
And touched the sound of silence


E ora mi ritrovo a camminare su strade acciottolate per via di un sogno che non si è mai realizzato, strade che si abbarbicano in mezzo a ricordi, svoltando bruscamente ogni qualvolta incontrino memorie dolorose legate a lui.

Mi ricordo della sua eleganza mentre correva sempre più veloce di me sulla scopa, durante le partite di Quidditch, cercando quella dannatissima pallina d’orata, il Boccino. Mi ricordo di quando lui mi ha salvato dall’Ardemonio, probabilmente pensando soltanto a riscattarsi per il mio silenzio al Malfoy Manor.

Ma lui non sapeva che io l’avevo protetto solo per quel sentimento sbagliato che già dal primo anno invadeva il mio petto come una fiamma ardente, bruciandomi gli organi e scaldando il cuore di ghiaccio che avevo nel petto. Non l’avevo protetto per una possibilità in più di vittoria, di sopravvivenza. Tra le file dei Mangiamorte non c’era sopravvivenza per nessuno.

And in the naked light I saw
Ten thousand people, maybe more
People talking without speaking
People hearing without listening
People writing songs that voices never share...
And no one dare
Disturb the sound of silence.


E ora sono nell’ultimo posto dove vorrei essere. Davanti a me persone che non possono fare altro che piangere lacrime silenziose, pregare preghiere inutili, ascoltare il battito di un cuore che non può più battere, osservare occhi verdi che ormai sono chiusi per sempre.

E l’oscurità inghiotte tutti attorno a me. Non c’è più lui a riportare la luce nelle nostre vite buie. Se io mi sento così male, come si devono sentire la rossa e i suoi figli, che ormai hanno la vita segnata dal doloroso ricordo di un padre amorevole e invincibile?

Già, Harry Potter, il Ragazzo-che-è-sopravvissuto due volte a Voldemort, all’Anatema che uccide. Il ragazzo che al settimo anno senza pensarci due volte si è presentato al cospetto del Signore Oscuro pronto a morire e raggiungere le persone che amava. Harry Potter, il ragazzo dagli occhi verdi, che, aldilà della sua celebrità e importanza, è riuscito a rubarmi il cuore al primo anno, quando ancora era un ragazzino imbranato con gli occhiali rotondi storti sul naso e i capelli indomabili.

E ora è morto.

"Fools," said I, "you do not know
Silence like a cancer grows."
"Hear my words that I might teach you,
Take my arms that I might reach you."
But my words like silent raindrops fell,
And echoed in the wells of silence.

Il silenzio e l’oscurità si allargano su di noi, avvolgendoci come un maledetto cancro incurabile, un cancro al cuore, così radicato in noi da soffocare il già debole battito.

Vorrei urlare che questo silenzio non va bene, che siamo tutti pazzi, che Harry non è morto e che presto sbucherà fuori da un albero di questa radura gridando “pesce d’aprile”. E a quel punto tutti potremmo corrergli incontro e abbracciarlo, trasformando quelle lacrime di tristezza per una finta morte in lacrime di gioia. Poi, solo poi, potremmo arrabbiarci con lui e affatturarlo ripetutamente. Infine toccherebbe a me, andare lì da lui e, guardandolo negli occhi, dirgli i miei sentimenti, fregandomene della moglie rossa che dietro di me sta pronunciando silenziosamente uno Schiantesimo.

Vorrei rompere il silenzio anche solo per dare le mie condoglianze ai figli di quel Ragazzo-Prodigio, ma le condoglianze sono false, ipocrite. Mi dispiace che se ne sia andato per una stupida malattia babbana,ma ancora di più mi dispiace di non essere riuscito a dare un senso a questi anni passati ad odiarci per finta, troppo orgogliosi per nascondere il nostro viso l’uno nel petto dell’altro.

Le lacrime del figlio maggiore sono come pugnali nel mio petto, sono come piccole conferme che il corpo immobile nella salma è quello dell’uomo con gli occhi verdi. E io non voglio conferme, voglio soltanto che qualcuno mi dica che è tutto falso, tutto un progetto di Harry per rendersi gioco di me come suo solito. In quel caso potrei anche mettere da parte l’orgoglio ferito nel profondo e perdonarlo.

Ma invece ricevo un’ulteriore conferma della sua morte quando uno dei figli, quello di mezzo, una volta davanti alla bara aperta cade in ginocchio e lancia un urlo agghiacciante.

L’oscurità ha preso anche lui.

E mi viene in mente l’ultima volta che l’ho visto. Qualche ruga intaccava quel suo viso perfetto, facendo risultare quella figura incappottata contro il freddo ancora più adulta.

Eravamo a Diagon Alley, io per affari privati e lui per aiutare la figlia minore a cercare i libri per il terzo anno. Una mattina di settembre piuttosto ventilata. E io, a distanza e avvolto nel mio mantello nero, osservavo quei capelli corvini svolazzare nell’aria, spinti dal vento. Poi le sue labbra che si tendevano in direzione della figlia, identica alla madre.

E in quel momento mi sono accorto che nonostante avessi costruito una famiglia con Astoria Greengrass, lei non potrà mai prendere il posto che lui ha occupato nel mio cuore.

Anche adesso, alla veneranda età di cinquantuno anni, lui ha il suo posto riservato nel mio cuore, senza nessun pretendente in coda per rubarglielo ora che non c’è più lui. Lui che con la sua risata contagiosa animava i pasti in Sala Grande. Lui che, anche senza volerlo, si era accollato una responsabilità enorme, salvare il Mondo Magico. Lui che con una cicatrice, due occhi verdi e un paio di occhiali ha rischiato molto di più che tutti noi messi insieme e, nonostante tutto, che è ancora vivo dentro i nostri cuori.

Ma nel mio ha un posto speciale.

And the people bowed and prayed
To the neon god they made.
And the sign flashed out its warning
In the words that it was forming.
And the signs said: "The words of the prophets
Are written on the subway walls
And tenement halls,
And whisper'd in the sound of silence."



Angolo “Autrice”
Eccomi qui con una nuova OS! Spero sia stata di vostro gradimento. Lo ammetto, mentre pensavo a come scriverla mi è scappata una lacrimuccia.
Anche qui, spero di non essere stata troppo OOC. Un commentino, anche negativo, sarebbe ben accetto.
Grazie a chi ha letto fino a qui!

   
 
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