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Autore: serelily    28/12/2015    1 recensioni
Piccola Flash Natalizia!
Dalla storia: "Erano anni che Mark non festeggiava un Natale in famiglia. Non sapeva nemmeno come stessero i suoi genitori, visto che non li aveva più visti né sentiti da... Scosse la testa per evitare di pensare a cose tristi."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTICINA: Non sono sparita, ed è mia ferma intenzione finire la long "Divorzio da te". Purtroppo eventi familiari e la mia vita universitaria mi hanno tenuta lontana dalla scrittura, ma spero presto di trovare un po' di tempo per tornare in pista. Intanto vi lascio con questa Flash natalizia :D

 

≪Benvenuto caro≫ la voce gioviale della donna distrasse Mark dai funesti pensieri che stavano albergando la sua mente.
Strinse le dita più forte sulla bottiglia di vino che aveva tra le mani e si sforzo di ricambiare il sorriso.
≪Buongiorno, signora Carter≫ sputò fuori con un soffio di voce ≪Spero di non essere troppo in ritardo≫.
≪Figurati, caro≫ la donna si spostò per farlo entrare, mentre si puliva delicatamente una mano sul grembiule e la tendeva verso il ragazzo.
Mark la strinse, poi le porse la bottiglia di vino e, imbarazzato, si sfilò il cappotto.
≪Teddy è di là che gioca con i suoi nipotini. Puoi raggiungerlo, vi chiameremo quando il pranzo sarà pronto≫.

Erano anni che Mark non festeggiava un Natale in famiglia. Non sapeva nemmeno come stessero i suoi genitori, visto che non li aveva più visti né sentiti da... Scosse la testa per evitare di pensare a cose tristi.
Teddy l’aveva invitato a trascorrere il Natale da lui per questo motivo, per evitare che lo passasse da solo, deprimendosi, nella sua stanzetta al Campus.
Entrò in soggiorno con un sorriso un po’ sforzato sulle labbra e trovò l’amico che giocava allegramente con un paio di marmocchi.
Sospirò e si unì a loro.

Il pranzo era stato decisamente più piacevole di quello che Mark aveva pensato. I genitori di Teddy erano persone splendide e aperte, non si facevano problemi a parlare di qualsiasi argomento e non l’avevano giudicato in nessun modo. Padre e figlio continuavano a punzecchiarsi, ma da come gli altri ridacchiavano, Mark capì che era più che altro un gioco che una disputa vera e propria.
Dopo pranzo, i bambini vollero aprire i regali dei nonni, e Mark scoprì con un po’ di sorpresa e molto piacere che c’era un pacchetto anche per lui.
Decisamente non se l’era aspettato e quando lo aprì, capì che c’era lo zampino di Teddy: un peluche di foca (il suo animale preferito). Solo l’amico avrebbe potuto saperlo. Arrossì, sentendo una piacevole sensazione al petto.

I bambini erano andati a riposare, mentre le donne stavano chiacchierando in cucina. Il padre di Teddy era sul divano che guardava una partita di qualche sport con il cognato.
Teddy e Mark avevano messo i cappotti e si erano seduti sul portico, osservano lo splendido panorama che offriva la casa dei Carter. Il lago ghiacciato, le cime innevate, gli alberi alti spruzzati di bianco.
Stavano bevendo qualcosa di caldo, dolce e indefinito.
Mark si sentiva così bene, come non lo era stato da molti anni. Avrebbe trovato un modo di sdebitarsi con l’amico, per avergli fatto riscoprire il piacere di una festa in famiglia.
Teddy, all’improvviso, posò delicatamente la mano sulla sua e la strinse un po’, per poi sorridergli dolcemente.
Mark sentì un pizzico di elettricità attraversargli il corpo, mentre continuava ad osservare il profilo dell’amico che non aveva ancora staccato la mano dalla sua.
Ringraziò il cielo per aver mandato Teddy nella sua vita e pensò che voleva baciarlo.
Un giorno o l’altro avrebbe dovuto provarci.

   
 
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