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Autore: Master Chopper    28/12/2015    2 recensioni
Storia AU della saga Stories of a Family, scritte in una lontana mattina di ordinaria follia. La storia di Himeko Ogawa, la nuova Alice, alle prese con lo strambissimo nuovo Wonderland (Vongoland).
I personaggi sono tutti OC presenti nella saga di Stories of a Family.
Genere: Avventura, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Stories of a Family [SoF]'
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CAPITOLO UNO: LE PRIME SFUMATURE SULLA TELA DELLA SANITA’ MENTALE

 

1840, Città di Namimorium.

 

Da ormai trent’anni i due coniugi giapponesi Ogawa si sono trasferiti nella contea di Namimorium, riuscendo a pieno nella loro impresa di banchieri.

Con la quantità di Vongole (la valuta della contea) guadagnate hanno potuto permettersi una villa a due piani non lontana dalla strada maestra e una buona istruzione per la loro unica figlia femmina, Himeko.

 

La ragazza, dai lunghi capelli argento platino e i preziosi occhi verde mare, passa molto tempo nel giardino della casa, in compagnia dei domestici, dell’insegnante privato e degli animali di campagna, tranne, per ovvie ragioni, quelli più pericolosi come serpi o ratti.

Insomma, vive in un modesto lusso e possiede già una buona cultura del monda che la circonda, ma nonostante tutto non riesce a farselo bastare. Per lei anche quell’immenso giardino è poco più grande di un secchio.

Desidererebbe viaggiare, visitare città di cui ha solo letto nei libri, scrivere romanzi e diari di avventura e diventare, alla fine della sua vita, una scrittrice di tutto rispetto.

Ma, aimè, per la nostra Himeko il destino è stato più che crudele: mancano solo pochi giorni al suo diciottesimo compleanno.

Cosa c’è di male, direte voi? Bhe, per lei non è riservata una festa a sorpresa nel centro città, dove potrà divertirsi e farsi foto con le amiche (sarebbe comunque molto scomodo con il primo modello di macchina fotografica uscito appena il precedente anno), bensì un matrimonio combinato con il figlio di un socio in affari di suo padre.

Mai visto in vita sua, potrebbe anche essere l’uomo più bello della terra, ma Lady Himeko non ha per niente intenzione di sposarsi a diciotto anni con il figlio del visconte di Namimorium, un tale Milord Vito Ello.

 

Poveraccio. Anche se, ad esser sinceri non ci interessa niente di lui, quindi continuiamo.

 

Tornando alla nostra Hime, in un pomeriggio nuvoloso le accadde una cosa molto strana. La più strana della sua vita e, forse anche quella di qualsiasi altro essere umano nel 1840. Non per altro, semplicemente sono dell’opinione che quello che accade due secoli dopo il 1800 sia ancora più strano.

 

 

- E’ tardi, è tardi! Sono in ritardo! -

La ragazza era comodamente seduta su di una poltrona del salone, intenta a leggersi un libro nel completo relax della casa lasciata a lei per qualche ora.

Eppure, la tranquillità era stata appena interrotta da una voce proveniente dall’esterno, nel giardino, oltre la vetrata che separava l’interno dall’aria frizzante di Namimorium.

 

Himeko: ‘Tardi’? Sarà il postino Angelo … pover’uomo, è troppo preciso. Un giorno di questi gli verrà un colpo al cuore.

 

Dopo essersi alzata, incuriosita da quel mormorio nervoso, fece scorrere l’anta di vetro, respirando a pieni polmoni ed immergendosi in quella pungente atmosfera silvestre.

 

Non vide il postino, tantomeno la sua ingombrante auto elettrica.

 

 

C’era un ragazzo di spalle, quasi dall’altra parte dello spiazzo verde.

 

A quella distanza sarebbe stato impossibile vederlo se non fosse stato per il bianco cangiante che lo ricopriva.

Di fatti, il giovane aveva dei capelli di lunghezza media irti e argentei e vestiva un mantello bianco con un collo di pelliccia grigio cenere.

Aveva la testa china, puntata sul contenuto della sua mano destra.

 

Himeko: Salve, si è perso?

 

La voce, leggermente incerta e un po’ confusa da quella presenza, raggiunse le orecchie del ragazzo, che si voltò di scatto.

 

Dopo qualche secondo il suo sguardo corrucciato si trasformò in stupore.

 

???: Lei è … Alice?! Quell’Alice?

 

Himeko: Ehm … non ho capito.

 

???: Oh, cielo! Dobbiamo subito andare Alice, dobbiamo fare ritorno nel paese delle Meraviglie!

 

In pochi secondi i pensieri di Hime passarono dal ‘Che carino questo ragazzo’ a ‘Forse dovrei chiamare la polizia’

Himeko: Mi scusi, ma non mi chiamo Alice … il mio nome è Himeko.

 

Il ragazzo smise di ripetere a raffica sempre le stesse cose e si bloccò.

Corex: Piacere, io sono Corex. Vogliamo andare sì o no?

 

Corex fece un inchino, avvicinandosi di corsa alla azzurra per porgerle la mano.

 

Himeko: Ma non avevi detto che stavi cercando Alice?

 

L’albino scosse la testa.

Corex: Cambiano sempre nome, queste ragazze d’oggi.

 

Ma prima che Hime potesse anche solo provare a fargli accorgere che non era possibile niente di quello che aveva detto, lui la prese per mano ed iniziò a scortarla verso dei cespugli di bacche selvatiche.

 

Corex: Ecco, qui ci dovrebbe essere un passaggio per il Paese delle Meraviglie.

Indicò una tana di coniglio poco più larga di un tombino.

 

Ok, una ragazza sana di mente avrebbe già chiamato la polizia da un pezzo, quindi diciamo che un po’ di colpa andrebbe anche ad Hime.

 

Himeko: Ma … è una tana di coniglio.

 

Il ragazzo fece spallucce, lasciandole la mano.

Corex: Che si aspettava, un portone?

 

E in un batter d’occhio, dai capelli di Corex spuntarono due lunghe e soffici orecchie dritte e bianche.

 

Himeko: Ma … ma?!

Corex: Per favore, signorina Alic-ehm, Himeko … le ho già detto che è tardi. Le va o no di seguire un umile ragazzo coniglio nelle sua tana, in modo che possa condurvi al Paese delle Meraviglie? Non mi sembra una domanda troppo assurda …

 

La ragazza arrossì leggermente, afferrando con decisione la mano nuovamente offerta da Corex.

Himeko: Va bene, andiamo.

 

 ANGOLO AUTORE:
Se per caso state pensando a ... sì, credo davvero di riuscire a distrarvi dalla vera storia di SoF attualmente in corso con questa fanfiction demenziale AU. Sono molto fiero di me, lo ammetto ...
Comunque, preferirei che voi non sottovalutaste questa storia, ci tengo molto perché mi è stata richiesta tanti mesi fa da stardust. Era un 'regalo' per la centesima recensione alla vecchia saga di SoF, quindi le proposi una fanfiction AU breve.
Grazie mille.
Allora, attualmente ho cinque capitoli già scritti e controllati, ma credo di riuscire a finire il prossimo vero capitolo della long ancor prima di caricarli tutti. La trama si farà man mano sempre più ''seria'', ed è un misto tra l'opera Caroliana di Alice in the Wonderland, e la rappresentazione di Tim Burton nel suo omonimo film (più, ovviamente, cazzate appartenenti alla mia long).
Spero possa almeno farvi sentire meno la mancanza di Tengoku e compania bella.


Alla prossima!

 

   
 
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