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Autore: Tonks98    29/12/2015    2 recensioni
Dal testo:"Ehi, mi presento, mi chiamo Clare Brown. Sono una Grifondoro. Ho diciassette anni e frequento l'ultimo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sto andando nei Sotterranei. E ho un problema."
Questa storia è senza pretese, mi è venuta in mente così, praticamente da sola. L'unica cosa che spero, è che vi faccia sorridere un po' ;-) ah, ho usato il cognome originale inglese di Severus, un vezzo personale.
Buona Lettura!!!
Tonks98
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il Problema o Storia di un'altra povera studentessa 

Ehi, mi presento, mi chiamo Clare Brown. Sono una Grifondoro. Ho diciassette anni e frequento l'ultimo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Sto andando nei Sotterranei. E ho un problema. MA...prima vi dico qualcosa su di me. Sono forse una delle studentesse più brillanti della scuola, non ho mai preso un'insufficienza, mai, le uniche materie in cui ho "Accettabile" sono Cura delle Creature Magiche e Artimanzia. Il mio curriculum scolastico potrebbe essere laccato d'oro e messo direttamente nella Stanza dei Trofei, davvero penso di aver battuto un record, potrebbero darmi i M.A.G.O. sulla fiducia. Massima aspirazione: diventare medimaga. Ai voti eccellenti si aggiunge il fatto di non aver mai fatto ragazzate, la mia condotta è sempre stata impeccabile, anche con dei compagni di Casa come i miei. Sono dei casinisti, avrei voluto finire in qualunque altra casa, ma il Cappello non ha voluto sentir ragione. "GRIFONDORO culla dei coraggiosi di cuore!" urlò quella sera di ormai quasi sette anni fa. Subito ero stata felice dell'accoglienza, però poi mi ero resa conto che erano tutti degli scalmanati per lo più dediti al completo non rispetto delle regole e affetti da una grave allergia allo studio, basta confrontare i miei compiti con la metà dei loro e giungereste alla stessa diagnosi. In pratica dei fancazzisti patentati, però di sicuro molto uniti, e alla fine sono riuscita a sentirmi come in una famiglia...una grande famiglia rumorosa e scatenata, ma una bella famiglia. Comunque, il mio unico Problema è, sfortunatamente, lo stesso da quasi sette anni, solo che fino a ieri sono riuscita in qualche modo ad aggirarlo e evitare che peggiorasse, ma poi così, come un fulmine a ciel sereno...BAM! Tutto rovinato per colpa sua. Il mio problema è grande, grosso, tutto nero, con la pelle giallastra, i capelli unti e il naso adunco. E come se non bastasse odia i Grifondoro per deformazione professionale, inoltre è acido, sarcastico, antipatico e fondamentalmente il professore più sadico che Hogwarts ricordi dopo Salazar Serpeverde in persona. A proposito, nel caso non si sia capito è lui stesso Serpeverde, ma non un Serpeverde qualunque, è il Capocasa, e non perde mai occasione di favorire i sui adorati studenti e umiliare tutti gli altri, e a parer mio gode di un qual certo piacere perverso nel farlo, specie se si tratta dei Grifondoro. Tutte queste sue discutibili qualità gli hanno valso il titolo di "Re delle Serpi Onorario" nonchè di "Pipistrellaccio dei Sotterranei" , per il look. Sfortunatamente è anche una delle menti più geniali in materia di Pozioni del nostro secolo, forse addirittura la prima. Insomma, le prove che sia effettivamente un essere umano sono poche, perciò l'ho declassato a Problema, infatti Severus Snape è fatto di problemi e porta solo problemi, sono anni che non fa altro che darmi Oltre Ogni Previsione in attesa di trovare un pretesto per stroncarmi la media con una T, non sia mai che si azzardi a dare un Eccezionale a una Grifondoro, questo mai, ma pensavo che umiliare e togliere punti e regalare punizioni a me e ai miei compagni di Casa, per quanto insopportabili possano essere, fosse già abbastanza appagante per lui. Perciò ormai, grazie alla forza dell'abitudine, avevo imparato cosa fare e soprattutto non fare per fornirgli un qualsiasi pretesto. Comunque come dicevo, sta mattina, 20 giugno 1989, a meno di una settimana dagli esami finali, all'ultima lezione di Pozioni Grifondoro-Tassorosso, per lasciarci un suo ricordo indelebile (come se potessimo mai dimenticarlo), ha deciso di fare un bellissimo test a sorpresa con domande sul programma di sette anni di scuola. Con Voto. Panico generale. Pergamena, piuma, detta le domande con sincero compiacimento per le facce sconvolte. All'inizio anche io ero un po' sorpresa, ma poi mi ero accorta che le domande, in fondo, erano molto più semplici di quanto pensassi, non solo per me, ma teoricamente per tutti. Il Potion Master ha contato molto sull'effetto sorpresa. Quindi involontariamente mi comparì un sorriso sul viso, venti minuti e avevo finito, con tanto di controllo dell'ortografia. I miei compagni, il cui terrore ha annebbiato la memoria, mi hanno chiesto più volte aiuto, che ho concesso pienamente senza farmi beccare, nonostante la minacciosa presenza di Snape, che anche quando sembra distratto in realtà ha occhi e orecchie ovunque (niente nasi, quello che ha già gli basta e avanza). Infatti, ora che ci penso, questo è un "gioco" molto rischioso che ho incominciato con lui dal primo anno, dal primo test che fece, in cui ci sfidò a copiare a nostro rischio e pericolo, minacciando di cacciare dalle sue lezioni (a vita) chiunque avesse beccato, oltre che a ricevere una punizione e innumerevoli punti in meno. Se non ricordo male le parole esatte furono: "Certo che potete copiare, nessuno ve lo vieta. Ma dovrete essere pronti ad accettare le conseguenze quando vi beccherò... perchè vi beccherò, e allora non vorrei essere nei vostri panni." completando il tutto con un ghigno mefistofelico, che lasciò intendere tutto quanto detto sopra per tacer delle cose più orribili. La cosa che insinuò il terrore nei nostri cuoricini da undicenni fu la manco tanto velata sensazione che lui non aspettasse altro, e che si sarebbe divertito un mondo a punirci. Da allora il mio passatempo preferito è ingegnarmi a passare le risposte alle domande dei test e a suggerire il corretto procedimento delle Pozioni, così, solo per fargli dispetto e dimostrare che lui non è onnipotente. Non permetto a niente e nessuno di spaventarmi! Lui ovviamente lo ha intuito da tempo, ma non ha mai avuto le prove. Non sono infatti mai stata beccata. A tempo scaduto consegnammo i compiti, avevo aiutato chi potevo, avevo la coscienza pulita. Snape passò mezz'ora a scribacchiare voti e giudizi, mezz'ora in cui la tensione raggiunse i massimi storici dopo il "Distillato-Di-Morte-Vivente-in-Venti-Minuti" dell' anno scorso. Quel giorno era di pessimo umore. Falciò di netto un terzo della classe di Pozioni Avanzate. Il primo mese. Finito di correggere riconsegnò i test con il voto ai miei compagni senza una parola, il mio per ultimo. Sul suo volto c'era un ghigno a metà tra il sadico e quello di Jack Nicholson in Shining. Brutto segno, guardai il voto sulla pergamena del compito. Sulla mia scrittura ordinata torreggiava una "T" rossa a caratteri cubitali. Nessuna annotazione, nessuna correzione, solo quella "T". Alzai lo sguardo incredula, il ghigno era ancora lì

"Ma...Perchè?"                                               
"Per aver copiato dal signor Lewis." un ragazzo di Tassorosso, basso e mingherlino dall'aria turbata alzò di scatto la testa.
"E come avrei fatto?! Sta dall'altra parte della stanza!"                               
"Eppure i vostri compiti sono identici, ma siccome non l'ho visto muoversi, vuol dire che sei stata tu a copiare da lui. Non posso cacciarti all'ultima lezione, ma mi congratulo con te." suonò l'ultima campanella, dell'ultima ora, era finita. "Sei l'ultima ad aver preso Troll in questo corso, complimenti." disse in tono mellifluo. I miei compagni si defilarono il più in fretta possibile. Rimanemmo io e Il Problema soli in aula.
"Ma Professore, così non ho più la media per accedere ai M.A.G.O. nella sua materia." ero sconcertata, vedevo il mio futuro frantumarsi. 
"Ed è un mio problema perchè...ah, no. Non è un mio problema."                                  
"Non è giusto! Lei non può..."sentivo la rabbia riversarsi nel mio organismo come un'onda anomala.                                                                                
"Fuori di qui Brown. E' finita. Accetti la sconfitta con dignità. Non ha ragione di importunarmi oltre." sbottò ormai serio in un sibilo deciso. Stavo per voltarmi e andarmene quando, all'improvviso tutto mi fu chiaro. *La sconfitta? Vuol dire che lui..*                                                              
"Professore, un'ultima cosa, posso?" chiesi gentilmente, ormai la rabbia aveva lasciato posto all'apatia, ma dovevo sapere. 
"In fretta, ho altro da fare."                                                                         
"Il compito di Lewis non era affatto identico al mio, vero?" a quelle parole le sue labbra si piegarono in un sorrisetto appena accennato.                                      
"Probabilmente. Addio signorina Brown." E ghignando soddisfatto davanti alla mia sconsolazione se ne andò dall'aula, lasciandomi lì sola, a fissare apatica in vuoto. Questo è il mio Problema, e se non riesco a convincerlo a cambiare quel voto, la mia carriera, il mio futuro, saranno irrimediabilmente rovinati. Ora sono davanti al suo ufficio, e che Merlino me la mandi buona. 

Busso alla porta di legno scuro, dopo un attimo ecco il fatidico "Avanti" ,enormemente scazzato aggiungerei, raggiungermi oltre la porta. Entro nello studio e subito mi ricordo il perchè non fossi mai andata a parlare con lui prima d'ora e avessi costantemente evitato le punizioni. I racconti su quel luogo erano più che veritieri: buio, tetro, freddo, umido e soprattutto foderato di scaffali con vasetti multicolor con dentro cose dall'aspetto viscido e putrefatto non ben definite che non ho intenzione di guardare una seconda volta per capire di cosa si tratti, tanto più che mi hanno già dato il volta stomaco. 
"Allora, Brown, a cosa devo il dispiacere." non è una domanda.                                                                                            
"Sono venuta a chiederle di cambiare il mio ultimo voto."                                              
"No"                                                                                                                          
"Perché?"                                                                                                                  
"Perchè!? Ha il coraggio di chiederlo? Sono anni che la fa franca sotto i miei occhi, e sta volta ha avuto ciò che si meritava."
"Ma è stato scorretto! Lei non mi ha beccato davvero! Non ha prove! Mi cambi quel voto!"                                                                                                                              
"No." mi risponde con voce di seta. "Non farò mai una cosa del genere, magari questo le insegnerà a non cercare di farla in barba a chi è più grande di lei. E soprattutto che sa aspettare il momento giusto per una vendetta." mellifluo, malvagio. Mi fa venire i brividi, ma continuo, è troppo importante.                                                                  
"La prego! Farò tutto quello che vuole, qualsiasi cosa!"                                               
"No" lapidario. Ma insisto comunque.                                                                                                                            
"Davvero può chiedermi qualsiasi cosa in cambio, ma alzi quel voto! La prego!" rasento ormai la disperazione.                                                                                                       "Davvero?" chiede a un certo punto con una serietà tale da spaventarmi, ma il luccichio che ha negli occhi mi spaventa ancora di più, come se stesse aspettando solo quello, il momento in cui sono davvero tanto disperata da fare qualsiasi cosa. Il suo sguardo rotea un attimo per lo studio e poi si posa di nuovo su di me, riesco quasi a cogliere il momento in cui nei suoi occhi balena una sinistra e sadica luce...come un serpente perfettamente consapevole che la sua preda non ha scampo, e già pregusta il momento in cui vi affonderà i denti avvelenati, ed io come una stupida gli sto offrendo la mia giugulare su un piatto d'argento. Non ho scelta.
"Davvero faresti qualsiasi cosa per farmi cambiare quel voto?" chiede con una nota carezzevole nella voce che mi fa salire un brivido di terrore sù per la spina dorsale. Ma comunque rispondo: 
"Sì, qualsiasi cosa."                                                                                         
Così inizia a sogghignare divertito: "Bene, allora sarò costretto a farti una proposta che non potrai rifiutare."                                                                                                          
Si avvicina pericolosamente, sovrastandomi di una spanna. Ormai il brivido per la schiena é terrore puro, che si deve riflettere nei miei occhi, perchè il ghigno malevolo di
Snape si accentua ulteriormente. Poi si avvicina al mio orecchio, e mi dice in un sussurro...

"NO! NON LO FARO' MAI E POI MAI MAI MAI!!!" grido scandalizzata incrociando le braccia al petto.                      
"O questo o niente 'indulgenza'." dice lui flemmatico.                                                      
"Non è giusto! Questo è un colpo basso! Un abuso di potere bello e buono!"                                                                            
"Hai detto che avresti fatto qualsiasi cosa. Non hai scelta."                                              
"MA E' LA COSA PIU' SCHIFOSA CHE ESSERE UMANO POSSA CONCEPIRE!"                                                                                                                  
"Zitta e inizia a controllare lo stato di putrefazione di quella vescica di serpente indiano sotto marinatura. Poi passa al secondo scaffale e poi al terzo e così via..."                
"..Sì signore..." avevo le lacrime agli occhi.                                                                                                                        
"E se mi rovesci solo una goccia dei liquidi di conservazione dentro i vasetti giuro che ti darò una punizione così lunga che i tuoi nipoti dovranno ancora finire di scontarla. E non dimenticarti di mettere i vasetti in ordine alfabetico di specie e sottospecie." dice serio, per poi aggiungere mellifluo: "E sbrigati Brown, se vuoi finire entro l'alba, altrimenti puoi scordarti il tuo Oltre Ogni Previsione." E dopo una notte passata a catalogare minuziosamente ogni singolo schifosissimo e viscidissimo pezzo di creatura in ogni singolo barattolo, finalmente la mia media in Pozioni è tornata ad essere "O". Ma arrivata in dormitorio non ho tempo di festeggiare, vomito l'anima, e il fetore dei liquidi di decomposizione probabilmente non se ne andrà mai dalle mie mani. 

Promemoria per me (come se l'odore di quella roba si potesse dimenticare): mai più lasciare che Il Problema (al secolo Severus Snape) prenda una posizione di vantaggio, e non sottovalutare mai il livello che può raggiungere la sua vena sadica quando vuole vendicarsi. Purtroppo, quando si tratta di distruggere qualcuno, sa esattamente quello che fa.












Angoletto dell'Autrice: Ok. *Si ripara dai pomodori marci lanciati dalle fan di Severus* Andiamo, lo sappiamo tutti che Severus ha anche questo suo lato piuttosto spiacevole (che io adoro come tutto il resto del suo essere.) "Perchè non celebrare anche questo di lui?" Mi sono detta. Tanto, come si nota, alla fine riesce sempre a vincere in qualche modo. Questa era solo una storiella in cui mi sono divertita a giocare col punto di vista di una qualsiasi Grifondoro che pensa di poterla spuntare con Severus. Allora, cosa ne pensate di quel momento in cui sembra che lui le abbia chiesto di fare chissàcosa, la mia mente bacata immagina cosa voi avete immaginato, e poi invece No? Beh, ditemi cosa ne pensate nelle recensioni! A presto!!!
Tonks98
Ps. E non vi venga in mente di pensare che la vera protagonista sia Clare!
   
 
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