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Autore: mirkovilla7    30/12/2015    0 recensioni
Dal PROLOGO: "La Sala del Consiglio cadde in un silenzio cupo creato dalle ultime parole del Governatore Barber.
La stanza era grande e per la maggior parte vuota. Sulle pareti grigie l’unica decorazione consisteva nei quadri raffiguranti i Governatori successi prima di quello attuale. Su un lato una porta di vetro scorrevole con di guardia due uomini lasciava intravedere un lungo corridoio che terminava con una porta identica. Tre sedie completavano l’arredamento con un tavolo ovale posto al centro della Sala. Sulle sedie, con aria stanca di chi discuteva da ore, c’erano due uomini ed una donna."
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Sala del Consiglio cadde in un silenzio cupo creato dalle ultime parole del Governatore Barber.
La stanza era grande e per la maggior parte vuota. Sulle pareti grigie l’unica decorazione consisteva nei quadri raffiguranti i Governatori successi prima di quello attuale. Su un lato una porta di vetro scorrevole con di guardia due uomini lasciava intravedere un lungo corridoio che terminava con una porta identica. Tre sedie completavano l’arredamento con un tavolo ovale posto al centro della Sala. Sulle sedie, con aria stanca di chi discuteva da ore, c’erano due uomini ed una donna.
L’uomo seduto alla destra del Governatore fu il primo a riprendere parola: «Ci deve pur essere un’altra soluzione!».
Il Consigliere Florence Robinson, seduta di fronte, scosse il capo con rassegnazione: «Abbiamo scavato nella nostra mente a lungo in cerca della soluzione, ma c’è qualcosa che ci sfugge. Qualcosa che gli indigeni hanno e che non ci permette di vincere. Qualcosa che ha annientato le nostre squadre di militari.»
Tuttavia, le parole della donna non convinsero il vice-Governatore Davis, che venne interrotto da Barber ancora prima di parlare: «Zachary abbiamo bisogno di conquistare quei villaggi e abbiamo sacrificato almeno trenta dei nostri migliori militari per questa battaglia senza ottenere risultati concreti. Se riuscissimo a penetrare all’interno dei villaggi potremmo ricevere informazioni più dettagliate e vincere.»
Zachary Davis rispose a tono: «E non pensi a quei poveri ragazzi mandati a combattere una crociata senza possibilità di successo e senza il benché minimo addestramento. Li uccideranno non appena metteranno piede nel loro territorio e tu lo sai. E se fosse tuo figlio?»
A quelle parole, il Governatore si alterò e batté forte il pugno sul tavolo: «Mio figlio non è un criminale!»
«Nemmeno loro. Sono solo ragazzi e anche se hanno sbagliato non vuol dire che debbano essere puniti così severamente. E poi voglio essere sicuro che sia proprio necessario conquistare quel villaggio. Cosa potrebbero mai farci degli indigeni? Non hanno tecnologia sufficiente e nemmeno armi da fuoco.»
La donna seduta di fronte affermò con aria pensierosa: «Magari stanno elaborando un piano segretamente e hanno nascoste armi inimmaginabili. Può essere tutto e noi perdiamo sempre contatto con i nostri militari dal momento in cui iniziano uno scontro. Perciò non sappiamo cosa possiedono in realtà e nemmeno che sono sottosviluppati rispetto a noi.»
«E perché dovrebbero venire a combattere contro di noi?» chiese il vice-Governatore «Dopotutto loro hanno vissuto lì sotto per più di mille anni dal Disastro e non ci hanno mai attaccato. Non vedo perché dovrebbero iniziare proprio ora.»
Il Governatore rispose con voce calma e stanca: «Basta discutere.» Poi prese un tono più formale: «Si vota per l’attuazione del piano Delta di una durata di due mesi. Se, alla scadenza di questo tempo saranno state raccolte sufficienti informazioni, si procederà all’attacco. Quanti a favore?» Alzò la mano.
Davis lo guardò con aria torva e tenne saldamente il braccio sul tavolo con aria di sfida.
Lo sguardo di entrambi si rivolse a Robinson. Con titubanza, il consigliere Robinson alzò la mano.
«Bene, con due voti a uno, do ufficialmente il via al piano Delta.» confermò il Governatore «Florence, per cortesia, vai a chiamare i signori Flemling e Walsh e di loro che hanno un lavoro da svolgere a partire da domani» Infine, si rivolse con sguardo colmo di vittoria al vice-Governatore «La seduta del Consiglio è aggiornata.»
Il Governatore si alzò e andò verso la porta a vetri, sparendoci dietro alla sua apertura.
  
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