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Autore: Clitemnestra    30/12/2015    1 recensioni
Avevo ucciso Cesare per Roma.
Per la Repubblica.
Per i Senatori.
Per Marco Porcio Catone.
Per Marco Giunio Bruto Maggiore.
Per mia madre.
Per Cassio.
Per Porcia.
Per la Storia Romana.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Antichità greco/romana
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Dicono che quando morì le sue ultime parole fossero state "Anche tu,Bruto, figlio mio?"
Ma non è vero.
Non disse niente; solo il gorgogliare perpetuo del sangue dalle sue labbra.
Mi guardava e negli occhi brillava l'innocenza ipocrita di un tiranno.

Cadde.
Il dio crollò,la leggenda si denudò.
Tornò ad essere un uomo.
Solo un uomo.

Cadde e per pochi istanti il volto disteso, alle luci tremolanti delle candele, divenne un teschio di cera macabramente pitturato di rosso.
Dalla tunica lacerata fiotti nerastri di sangue si mescolavano con la polvere o si aggiungevano al sangue perso in precedenza.

Sollevò lo sguardo e con le dita tentò si sollevare il mantello imbrunito dagli schizzi di sangue.
Si voleva concedere l'ultimo onore riservato a un morto

Mi avvicinai e lui mi guardò.
Nei suoi occhi non c'era più niente.
Era sparita l'ipocrisia, l'orgoglio, la superbia.
Solo il vago oblio che precede la morte.
Eppure rideva.
Teneva gli angoli della bocca rivolti all'insù in un sorriso canzonatorio.
Gli strappai il mantello dalle mani.
Gli sputai in volto.
Ma non smetteva mai di ridere.
"Cos'hai da ridere,Cesare, quando ormai sopraggiunge Tanathos? "

Mi indicò.
Con un dito tremante mi indicò .
L'unghia nerastra rivolta verso di me.

Ma poi morì.
Reclinò la testa da un lato e ,come una ballerina che ha esibito la sua danza e si getta stanca da un lato del palcoscenico, Cesare adagiò le braccia sul ventre.

Negli occhi vitrei non era rimasta nemmeno l'ombra di un sorriso.

Il grande Cesare era morto  e tutto ciò che sarebbe rimasto di lui non sarebbe stato altro che ombre di polvere e di sangue.

Avevo ucciso Cesare per Roma.
Per la Repubblica.
Per i Senatori.
Per Marco Porcio Catone.
Per Marco Giunio Bruto Maggiore.
Per mia madre.
Per Cassio.
Per Porcia.
Per la Storia Romana.

Avevo ucciso Cesare.

Oh padre mio,cosa ti ho fatto?


 





  
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