Nell'antico Giappone, esisteva un uomo di nome Inu dalla fama molto grande e il motivo era decisamente incredibile. Si diceva che fosse in grado di creare delle bambole viventi in grado di muoversi, parlare e provare sentimenti come se fossero degli umani. Questa era la sacrosanta verità. Ma non era tutto. Lui stava lavorando al progetto più grande del mondo. Creare la fanciulla perfetta o il ragazzo supremo. Esseri di bellezza superiore a quella di ogni singola persona. Tempo prima, aveva creato una gemma dal potere alchemico molto potente, in grado di dare vita e poteri incredibili alle sue creazioni. La rosa mystica. Cominciò a costruire una bambola dall'apetto maschile dalle dimensioni umane. Prese se stesso come modello. Gli donò lunghissimi capelli argentei e degli occhi dorati stupendi. Lo vestì con un kimono bianco dalle ampie maniche con un corpetto di ferro e gli diede come nome Sesshomaru. Anche se la sua creazione era bellissima, ad Inu sembrava comunque che mancasse qualcosa. Come se non fosse abbastanza bello per essere il ragazzo supremo. Decise di non distruggerlo, lo mise su un trono e aspettò. Cominciò a costruire la sua seconda creazione. Questa volta, decise di cambiare. Gli diede dei corti capelli nari stretti in un codino e occhi blu. Lo vestì con un kimono viola e le ampie maniche nere e lo chiamò Miroku. Guardandolo, vide che, purtroppo, anche lui, seppur stupendo, non aveva una bellezza sufficiente. Decise di tentare ancora. Stavolta costruì una ragazza. I capelli erano castano scuro e raccolti in una coda di cavallo e gli occhi color nocciola. La vestì con una specie di tuta abbastanza attillata di colore nero con delle placche rosse sulle spalle, i gomiti, la vita e le ginocchia. Il suo nome fu Sango. Anche per lei era lo stesso discorso. La mise su un trono accanto a Sesshomaru e Miroku e continuò quella che, ormai, stava diventando una collezione. La sua quarta creazione era una ragazza dai lineamenti dolci, i lunghi capelli neri e gli occhi castani. La vestì esattamente come la sua terza creazione, solo che la tuta era bianca e le placche verdi. Il suo nome fu Kagome. Purtroppo, anche se lei era davvero bellissima, non era ancora abbastanza. Decise di ritentare con una creazione maschile. Per lui utilizzò una particolare attenzione e prese di nuovo se stesso come modello. I lunghi capelli erano argentei e gli occhi dorati. Il suo corpo era quello che gli era riuscito meglio. Lo vestì con un ampio kimono rosso. Decise anche di dargli un nome simile al suo. Inuyasha. Lui e Kagome erano i suoi lavori migliori, ma neanche lui lo soddisfava del tutto. Decise di cambiare fascia di età. Per ora aveva dato alle sue creazioni un aspetto simile a quello di ragazzi dai diciassette ai vent'anni. La sua sesta creazione aveva l'aspetto di una bambina di dieci anni. I capelli erano lunghi e neri con un codino laterale e gli occhi castani e allegri. La vestì con un'abitino arancione lungo fino al ginocchio e la chiamò Rin. La sua era una bellezza innocente, ma non era ancora abbastanza. Gli sembrava come se mancasse qualcosa a tutti loro. Decise di continuare la sua collezione. Anche se non erano perfetti, erano comunque i lavori più belli che avesse mai creato. La sua settima creazione era molto simile a Kagome, solo che sembrava più adulta. I suoi lunghissimi capelli erano corvini e raccolti in una coda, gli occhi castani e la carnagione era candida. La vestì con un kimono dagli ampi pantaloni rossi e una camicia bianca altrettanto ampia. Il suo nome fu Kikyo. Era sul punto di fermarsi, però la rosa mystica cadde a terra e si frantumò in nove pezzi. Avendo costruito solo sette creazioni, decise di crearne altre due e poi di donare a ciascuno di loro un frammento. L'ottavo aveva la pelle leggermente scura, gli occhi azzurri e i capelli castano scuro e raccolti in una coda alta. Inu decise di dargli un aspetto più selvaggio. Infatti lo vestì con una maglia e dei pantaloncini neri con i bordi e gli stivali di pelliccia. Gli diede il nome Koga. Infine, creò Naraku. Lui aveva qualcosa di strano. Sembrava quasi malvagio. Il suo aspetto era quello di un uomo trentenne, con la pelle pallidissima, gli occhi cremisi e lunghissimi capelli neri. Lo vestì con un kimono viola dalle maniche blu. La sua collezione era finalmente completa. Prese le nove rose mystiche e ne mise una all'interno di ciascuno di loro. Tutti i corpi cominciarono a brillare e presero vita, cominciando a respirare. Aveva capito che nessuno di loro poteva essere perfetto così com'era. Ciascuno di loro avrebbe dovuto cercare di strappare la rosa mystica degli altri. Solo in questo modo, il ragazzo supremo o la fanciulla perfetta sarebbero nati.