Amore e Ossessione

1° capitolo festa di compleanno

Ron stava rincorrendo a per di fiato Hermione che in costume da bagno correva per la spiaggia ridendo a crepapelle.
- se ti prendo ti mangio…Hermione – diceva Ron
- ma sei una schiappa, non riusciresti a prendermi nemmeno se mi fermassi – rideva Hermione
- certo! ero convinto di averti accanto e parlavo e parlavo invece tu eri gia a metri di distanza…ti vuoi fermare?
- ok mi fermo – disse Hermione sedendosi alla riva
- finalmente – disse Ron sedendosi accanto a lei con il fiatone.
Era il primo pomeriggio, il sole era forte e illuminava tutta la spiaggia che sembrava brillare. Le onde bagnavano ritmicamente le belle gambe lunghe di Hermione che adesso si era sdraiata ad occhi chiusi.
Ron guardava compiaciuto il corpo della bella ragazza. Era cresciuto non era più come qualche anno fa ad Hogwarts, eppure anche ad Hogwarts l’amava molto.
- Hermione – disse ad un certo punto Ron che non era più quel ragazzino pauroso ed imbranato di molti anni prima – non voglio più perdere altro tempo, ti voglio come non ho mai voluto nessuna –
e senza lasciar posto alle repliche si era buttato su di lei iniziandola a baciare dappertutto, lei lo lasciò fare compiaciuta. Le loro bocche si cercavano desiderose e le loro mani giocavano con i loro corpi.
Ron eccitatissimo aveva slacciato il pezzo di sopra del costume rosa di Hermione lasciando la vista ai suoi seni morbidi.
Erano cresciuti parecchio dalla scuola e Ron prese a baciarglieli delicatamente. Hermione assaporava rilassata quell’attimo di piacere ad occhi chiusi mentre con una mano massaggiava i capelli di Ron e con la bocca baciava il suo collo profumato.

Drin…drin….sono le sette…drin drin…sono le sette.
- maledetta sveglia del cavolo, proprio sul più bello dovevi svegliarmi – si lamentò Ron aprendo un occhio e afferrando con una mano la sveglia scagliandola contro il muro.
- che ti ha fatto quella sveglia Ron, è la quinta mattina consecutiva che la rompi – disse una voce sotto le coperte – e mi tocca ripararla ogni volta -
- niente Luna – disse Ron alla ragazza sdraiata accanto al suo letto.
- un altro bel sogno interrotto, qualche altra partita di quiddicth dove stavi per segnare? – continuò Luna.
- si – rispose cupo Ron si alzò dal letto – vado a farmi una doccia –
Ron entrò in bagno pensieroso e si catapultò immediatamente sotto la doccia, l’acqua era tremendamente fredda ma almeno in parte riusciva a togliersi dalla testa quel sogno.
Era dal compleanno di Harry, dopo aver incontrato Hermione che non riusciva a non pensarla.
Erano 4 anni che non la vedeva. Quattro anni in cui era successo di tutto, lui si era aperto un bar ad Hogsmeade e con Luna Loovegood aveva intrapreso una convivenza da due anni dopo 1 anno di fidanzamento.
Non è che si trovava male con Luna, ma lei …*insomma non è Hermione* si trovava a pensare spesso.

Cinque giorni prima….
- sei pronto Ron…andiamo, è già tardi – disse Luna davanti il camino di casa.
- hai preso il regalo Luna? – domandò Ron scendendo giù dalle scale
- si l’ho preso, adesso ti muovi – gridò infuriata
- si – disse Ron – calmati, andiamo –
Presero un mucchio di polvere volante ciascuno e dopo 2 minuti erano già a casa di Harry.
- auguri amico – disse Ron dandogli una pacca sulla spalla
- grazie Ron – disse Harry
- finalmente siete arrivati – gridò Ginny di gioia – venite, mancavate solo voi –
Si diressero verso il salone di casa Potter dove un gran numero di gente chiacchierava ridendo e bevendo.
- hai organizzato veramente una bella festa per Harry – disse Luna a Ginny
- si, per mio marito questo e altro, ne aveva proprio bisogno…con tutto il lavoro che ha in questi giorni – rispose Ginny.
Prese cordialmente i cappotti di Ron e Luna e li portò in una stanza vicina.
- Può iniziare il banchetto – disse Harry con un gesto della mano che ricordava tanto Silente a scuola.
- Ron c’è una persona che vorrei presentarti – disse Harry trascinandolo per un braccio
- ok – rispose Ron
Harry portò Ron alle spalle di una ragazza con lunghi capelli lisci come seta, con un bel fisico e un provocante vestito nero, aggiungendo delle scarpe alla schiava nere che gli avvolgevano tutto il polpaccio.
La chiamò toccandole una spalla e a ragazza si girò.
Ron e la ragazza rimasero a fissarsi per qualche secondo senza riuscire a distogliere lo sguardo.
- ciao – disse lei
- H…Hermione – disse sconvolto Ron
- Ron ti presento Hermione, Hermione ti presento Ron – disse Harry sorridendo
- che vuol dire Harry? – chiese Ron sempre senza togliere lo sguardo da Hermione, lei sorrise diventando rossa
- so che vi conoscete – disse Harry – non sono impazzito, ma dopo quella litigata 4 anni fa non avete più parlato, così ho pensato di ripresentarvi per poter ricominciare tutto daccapo –
- per me va bene – disse Ron porgendole un mano
- oh Ron non fare lo stupido – rispose Hermione abbracciandolo.
Ron non era preparato a questo, ma dopo un secondo di totale imbarazzo portò le sue mani alla vita della ragazza stringendola a se.
- Hum…Hum – qualcuno si schiarì la voce.
Hermione si staccò da quell’abbraccio e riconobbe il suo compagno.
- Oh Victor – disse lei un po’ imbarazzata – ti ricordi di Ron? –
- certo – disse Victor porgendogli la mano – come va? – Ron gli strinse la mano con molto vigore
- bene – disse serio – ma adesso devo cercare Luna – si girò e andò via.
La vista di Krum gli aveva fatto smuovere i nervi. Ma come aveva potuto Hermione stare con lui tutto questo tempo, come c’era riuscita.
La festa continuò tranquilla, spesso anzi sempre Ron si girava verso Hermione cercandola con lo sguardo accorgendosi che anche lei lo cercava.
Si guardavano, si sorridevano e poi tornavano alla loro discussione con gli amici attorno.
Si spensero le luci.
- ecco la torta – gridò Ginny contenta.
La torta entrò fluttuando nella stanza illuminata da sole candeline. Era una torta stupenda e raffigurava in 3D Harry a cavallo della sua scopa con il boccino tra le mani.
- esprimi un desiderio Harry – disse la moglie
- ok – disse Harry, guardò Ron ed Hermione sorrise loro e poi soffiò.
Tutti applaudirono e presero un pezzo di torta.
- Hermioni andiamo – disse Victor alla ragazza
- ma è ancora presto – disse lei guardandosi l’orologio - si ma io devo riposare, fra due giorni ho un importante incontro di Quidditch -
Krum infatti giocava ancora a quidditch aveva fatto grande carriera ed era uno dei più importanti giocatori del mondo.
- e io voglio restare qui, è un sacco di tempo che non vedo i miei amici – rispose Hermione furiosa
- e chi se ne frega – urlò Victor
- bene, puoi pure andare - disse Hermione – io non ti seguirò ancora –
- bene – urlò Victor – era ora –
Si voltò e uscì da casa Potter senza salutare nessuno.
Rimasero tutti zitti ad ascoltare la discussione e quando Krum uscì sbattendo la porta tutti applaudirono ad Hermione compiaciuti.
- brava Hermione, è davvero un presuntuoso – disse Ginny
- si ma ora non ho un posto dove stare – rispose Hermione
- non dire sciocchezze, questa è come se fosse casa tua, puoi restare qui tutto il tempo che vuoi, vero Harry? – disse Ginny cercando appoggio.
- ma certo, non c’è alcun dubbio – disse Harry
- Oh grazie ragazzi – rispose Hermione abbracciandoli – non riuscivo più a reggerlo quello –
Ron aveva assistito tutta la scena in disparte senza dire una parola ma era evidente che avrebbe voluto ammazzare Krum. Le sue orecchie erano tremendamente rosse.
Hermione guardò Ron sorridendogli poi disse qualcosa ad Harry e Ginny e uscì in terrazza.
Ron rimase li a guardarla sperando che Luna non si fosse accorta dei loro sguardi. Harry si avvicinò a Ron con due bicchieri di spumante in mano.
- Ron – gli disse –va da lei, ha bisogno di te –
- cosa? –rispose Ron incredulo, pensava che fosse l’ultima persone che Hermione avrebbe voluto vedere in quel momento.
Come avrebbe potuto consolarla, in fondo era contento se Hermione lasciava Krum
- va da lei – ripetè Harry porgendogli i bicchieri – fidati, penso io a distrarre Luna –
Ron non se lo lasciò ripetere, prese i due bicchieri e raggiunse Hermione in terrazza. Lei era appoggiata alla ringhiera con le braccia, il vento le scompigliava i capelli. Era una visione.
- non mi è mai piaciuto quel Krum – disse Ron con un gran sorriso porgendole uno dei due bicchieri.
- non è vero – rispose lei con un ghigno – è iniziato a non piacerti quando ha iniziato a farmi il filo, prima lo adoravi
– - prima non sapevo che fosse così stupido. Solo uno stupido ti tratterebbe male – rispose Ron accarezzandole una guancia
I loro occhi rimasero fissi l’uno sull’altra. Un brivido passò lungo la schiena di entrambi ed Hermione iniziò a tremare
Poi Hermione distolse lo sguardo imbarazzata e riprese a parlare.
- tu mi trattavi sempre male ad Hogwarts, allora eri uno stupido –
- stupidissimo – disse Ron con un filo di amarezza girando lo sguardo e guardando il panorama.
- brindiamo a noi – disse Hermione allungando il bicchiere verso Ron – al fatto che ci siamo ritrovati –
- ok – disse Ron – cin cin –
I due brindarono e bevvero sorridendo.
- Hem…Ron – disse Harry affacciandosi – Luna ti sta cercando, non… -
-va bene – disse Ron guardando ancora per un attimo Hermione – io rientro –
Si voltò ma un braccio di Hermione lo fermò. Lui si girò di nuovo col cuore in gola
- non ci perdiamo di nuovo ti prego – disse Hermione
- non ci perderemo, non questa volta – rispose Ron
- promettimelo – disse Hermione – prometti che mi chiamerai ed andremo a bere uno burrobirra come i vecchi tempi-
- te lo prometto – rispose Ron prima di rientrare alla festa.