And what about die for a woman?
[Auguri, Robi]
- Moriresti mai per una donna? -
Il Nara osservò l’amico, un sopracciglio
alzato.
Mentre
Ino, dall’altra stanza, soffocava un grido.
- Sei in vena di domande, oggi? –
Chocij gli concesse un sorriso paziente poi ripetè la domanda,
calmo, negli occhi quell’intensità che qualche volta lo prendeva.
- Moriresti mai per una donna in particolare?
Io…io sì –
E
altrove ci fu un rumore sordo, come di qualcosa che cadeva a terra.
- …sai, la mia risposta è la meno scontata che possa esistere –
Shikamaru si alzò dalla sedia, a fatica, indi portò lo sguardo
dinnanzi a sé, alla porta socchiusa dell’altra stanza.
Dopo aver scambiato con Chocij un’occhiata quanto mai complice.
La porta
si aprì con un cigolio.
E Ino apparve,
un sorriso forzato sulle belle labbra.
Gli
occhi del colore di un mare in tempesta.
- E’ ora che vada,
ragazzi –
***
- E se ti chiedessi una cosa? –
- Falla breve, ok? –
Temari accavallò le belle gambe, e portò tutta la sua vivida
attenzione sull’ormai conosciuto ninja
della foglia.
Gaara e
Kankuro osservavano [spiavano] la scena in silenzio, facendo finta ideare
progetti dinnanzi a centinaia e centinaia di scartoffie.
- Moriresti mai per me? –
Kankuro
tese l’orecchio.
- Tu cosa risponderesti, Tema? –
Shikamaru le si avvicinò, lentamente.
Gaara
s’irrigidì
- Mmh…bè, ovvio che risponderei sì – Temari curvò le labbra e
socchiuse gli occhi, assumendo la sua classica espressione sicura e sorniona - Come
si fa a non morire per una come me? –
Il
Kazekage si lasciò ricadere sulla sedia e distolse bruscamente l’attenzione da
sua sorella.
Dinnanzi
a lui, Kankuro, sorrideva come un pazzo.
Shikamaru sbuffò, rassegnato e consapevole.
La principessa del palazzo di Suna sarebbe
stata protetta ad ogni costo.
- Certo che voi donne avete sempre dannatamente ragione, uhm? –
Nel giorno del suo compleanno,
A un’autrice straordinaria.
Alla grande ed unica robi.
Con tanta ammirazione e affetto
La
piccola Terrastoria (ale)