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Autore: unbreakable    31/12/2015    1 recensioni
[ONLY GRUVIA AND NALU]
1. “Questo è stato il giorno che ho temuto di più.
2. “Non smetterò la notte di sognare ad occhi aperti.
3. “Questa distanza non continuerà a tenermi lontano da te.
4. “Quando tutto cade a pezzi, le tue braccia mi tengono insieme.
5. “E questo non è un addio.
6. “Dopo tutto quello che abbiamo passato, tu sei ancora al mio fianco ed io sono grato che tu ci sia.
7. “Questa è la mia storia d'amore.
8. “C'è un buco nel mio petto e non penso che lascerà il posto a chiunque.
9. “Se ti mostrassi i miei difetti, mi ameresti allo stesso modo?
10. “C'è un grande sole che sta splendendo e ti rendi conto che starai bene.
11. “In che tipo di mondo viviamo, dove l'amore è diviso dall'odio?
12. “Sopravviverò alla morte con te al mio fianco.
13. “Ricordo le lacrime che scorrevano giù sul tuo viso.
14. “Merry Christmas!
15. “Dove sei tu è dove io voglio essere.
16. Feel alive
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Lluvia, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era passato qualche giorno dalla fine della battaglia contro Tartaros, e la gente di Magnolia si era già messa al lavoro per riparare le proprie abitazioni. La città era stata completamente distrutta, poche strutture erano riuscite a rimanere intere ma ognuno faceva di tutto per aiutare il prossimo. Quella battaglia si era mostrata difficile quanto dolorosa, dato che molte persone avevano perso i propri cari. Gray era uno di questi: aveva perso il padre per la seconda volta davanti ai suoi occhi, ed il dolore che aveva provato non se n'era ancora andato. Tuttavia, aveva tuttora una persona al suo fianco che aveva stabilito di aiutarlo nel suo piano di vendetta: Juvia aveva deciso di rimanere accanto al proprio amato, essendo lei la colpevole della morte di Silver. Aveva percepito di aver perso il diritto di amare Gray, aveva pensato di non essere degna di provare tali sentimenti profondi per una persona che aveva solo fatto soffrire. Nonostante questo, però, Gray le aveva dato vari motivi per continuare ad amarlo e rimanere al suo fianco: l'aveva ringraziata per aver fatto quello che lui non sarebbe mai riuscito a fare, ovvero sconfiggere il nemico. Da una parte ciò la faceva sentire davvero felice, dall'altra la faceva sentire ancora più colpevole. Anche se aveva fatto quello che doveva, non poteva non sentirsi in colpa per il suo atto; a causa di ciò, Gray aveva sofferto non poco e lei non riusciva a perdonarsi per averlo fatto soffrire. Sebbene lui le avesse detto che non doveva preoccuparsi e che ormai era tutto passato, Juvia non poteva dimenticare quello che aveva fatto come se non fosse importante. A parte ciò, dopo qualche giorno la battaglia conclusa contro Tartaros, i due decisero di lasciare insieme Magnolia per andare ad allenarsi in un posto tranquillo. Avrebbero preferito rimanere in città per aiutare i cittadini nella ricostruzione, ma Gray non voleva perdere altro tempo prezioso; aveva bisogno di allenarsi per diventare più forte e mantenere la promessa fatta al padre.
Dal canto suo, Juvia invece era contenta di poter lasciare la città con Gray. Avrebbero passato molto tempo insieme e ciò non poteva che renderla felice, dato che avrebbero addirittura vissuto insieme per un tempo indeterminato. Aveva comunque accantonato l'idea di fare la furba in modo da avvicinarsi maggiormente all'altro, dato che sapeva che quest'ultimo non avrebbe abboccato tanto facilmente all'amo. I suoi tranelli, ormai da un po' di tempo, non erano più efficaci come prima dato che Gray aveva imparato a conoscerla molto di più rispetto a qualche tempo fa, quindi i suoi piani "sdolcinati" non avevano più alcun effetto su di lui.
Gray aveva comunque cercato svariate volte di dire all'altra che, se voleva, poteva anche non andare con lui. Gli allenamenti che avrebbero fatto sarebbero stati lunghi e faticosi; l'idea che il mago del ghiaccio aveva sugli esercizi da fare era ben precisa, e probabilmente si sarebbero allenati anche un'intera giornata con solo due pause, fino a tarda sera. Sapeva che Juvia era ben disposta a seguire le sue "regole", ma da un lato non riusciva a non pensare che facesse tutto questo solo per il senso di colpa. Aveva capito quanto la maga avesse sofferto nell'uccidere Silver, e ciò lo aveva inteso soprattutto quando lei gli aveva detto "Juvia non ha più il diritto di amare Gray-sama". Quelle parole lo avevano sorpreso quanto ferito ─ e non aveva idea perché ci fosse rimasto così male nell'udire tale frase. Probabilmente perché era abituato a sentire altre tipo di parole da lei, ma non aveva avuto né il tempo né la voglia di darsi una spiegazione alle strane sensazioni che aveva percepito nel sentire quella frase. Aveva preferito mettere in primo piano la sua idea di vendetta piuttosto che le sue emozioni ─ di cui non gli importava granché, dato che non era il tipo che si soffermava a pensare ai propri sentimenti.
Il momento di lasciare Magnolia era finalmente giunto ed i due maghi avevano deciso di incontrarsi davanti alla gilda completamente distrutta, al sorgere dell'alba dove non c'era nessun loro compagno che poteva vederli. Gli altri sapevano che volevano andarsene e che lo avrebbero fatto proprio quel giorno, ma non sapevano esattamente quando avrebbero lasciato la città. Gray aveva pensato bene di lasciare indietro gli inconvenevoli e di non perdere tempo, dato che la loro partenza avrebbe, probabilmente, solo fatto soffrire i loro amici. Era difficile per entrambi lasciarsi una Magnolia completamente rasa al suolo alle spalle, l'idea di non salutare i propri cari li faceva sentire un po' in colpa, ma avrebbero dovuto camminare davvero molto per arrivare dove avevano deciso di alloggiare, e quindi - sempre per Gray - era meglio non perdersi in chiacchiere e partire subito.
Con grande sopresa del mago di ghiaccio, notò che Juvia arrivò solo qualche minuto in ritardo e che con sé aveva solo due paia di zaini ─ e sembravano addirittura pieni di roba, ma nonostante questo, la maga non aveva alcun problema a portarli.
«Sei pronta?» Domandò Gray, non lasciando intravedere la sua fretta di partire. Juvia annuì con un sorriso alla sua domanda, e con un semplice gesto si portò uno dei due zaino sulle spalle e si affrettò ad affiancare il mago del ghiaccio, pronta a partire. Nonostante la maga non mostrasse alcun rimorso nella decisione presa, Gray non era convinto del tutto che lei volesse seguirlo veramente. Sapeva che Juvia avrebbe fatto di tutto per lui, specialmente dopo quello che era successo a Tartaros e tra loro, ma non voleva che la maga si sentisse costretta a fare qualcosa che non voleva. Sebbene il suo volto sembrasse rilassato e la sua espressione convinta, quel qualcosa continuava a turbarlo profondamente ─ non aveva idea se fossero sensi di colpa oppure qualcos'altro. Dunque si girò verso di lei e la guardò serio, scrutando la figura della compagna di viaggio. «Sei sicura di voler venire con me?» Juvia si voltò di scatto verso il mago, osservando il suo volto. Quella domanda sembrava averla turbata un po', ma Gray non era bravo a capire né i sentimenti propri né quelli altrui, quindi non aveva idea cosa volesse significare veramente quell'espressione turbata sul volto della ragazza. Juvia invece sapeva perfettamente cosa stesse provando il mago in quel momento, ed in un certo senso ciò la faceva sentire a disagio. Quelle emozioni negative erano tutte a causa della morte di Silver, entrambi sapevano che ciò aveva fatto cadere uno dei tanti muri che li divideva. Juvia si sentiva più vicina a lui e Gray lo stesso, ma quello che era successo con suo padre li portava, in un certo senso, al punto di partenza. Quella vicenda li avrebbe fatti sempre soffrire, non importava quanto tempo sarebbe passato: le cicatrici sarebbero rimaste ben visibili e loro non potevano far altro che soffrire.
«Juvia vuole seguire Gray-sama» Rispose convinta, dopo averci pensato ancora un po'. Lui non le aveva chiesto di iniziare quel viaggio insieme, ma lei si era sentita in dovere sin da subito di doverlo seguire. Si sentiva coinvolta nei sentimenti di Gray, percepiva di farne parte e non voleva abbandonarlo proprio in quel momento. Non lo aveva mai lasciato da solo da quando si conoscevano, aveva sempre fatto tutto il possibile per rimanergli accanto ed essere la spalla su cui piangere quando ne aveva bisogno.
«Saremo molto lontani da casa...» Cercò di proseguire il mago, tentando di trovare una scusa che potesse farle capire che non era assolutamente costretta ad andare con lui per via dei sensi di colpa, ma la maga non lo fece finire. Per la prima volta aveva visto nell'espressione di Juvia una nota di rabbia, ed era rivolta a lui. Era la prima volta che accadeva da quando si conoscevano: le poche volte che lei si era arrabbiata era stato solo per gelosia, e non era nemmeno rabbia vera. Ma in quel momento, sul volto della maga si era mostrato quel sentimento che Gray non era abituato a vedere in quel viso costantemente sereno. «Non importa quanto lontani dovremo andare, Juvia continuerà a seguire Gray-sama» Distolse lo sguardo dal volto del mago ─ non riuscendo a sostenere i suoi occhi indagatori e lo portò sulle macerie della loro gilda. «Non importa quanto sarà difficile il nostro allenamento, Juvia vuole stare con Gray-sama...» Continuò, con la voce un poco tremante. Il ragazzo si era accorto che gli occhi della maga si erano fatto più lucidi, e riusciva benissimo a vedere le lacrime che stava trattenendo. Era sempre lei a piangere pe lui, era sempre lei a sostenerlo ed a dirgli di non abbattersi. Era sempre lei che si era imposta di non meritare di amarlo, quando invece era davvero l'unica che poteva farlo. Non sapeva perché, ma a causa di quei pensieri, si ritrovò improvvisamente a sorridere. Nonostante la maga stesse piangendo, lui sorrideva. Quelle lacrime che le rigavano le guance erano solamente altro amore che lei gli stava donando, e quel pensiero non poteva far altro che affievolire la sua sofferenza.
«Non importa dove andremo, perché Gray-sama è la casa di Juvia» Concluse poi, con la voce più flebile rispetto a prima. Si affrettò a portarsi le mani sugli occhi per portare via quelle lacrime che avevano mostrato all'altro quanto fosse così facile e difficile allo stesso tempo, per lei, amarlo in quel modo esagerato. Sempre sorridente, Gray portò una mano tra i capelli azzurri della ragazza e l'accarezzò piano, cercando di tranquillizzarla. Quest'ultima alzò sopresa il capo, riportando lo sguardo sul volto di lui. Juvia arrossì lievemente nel notare il sorriso sereno dell'altro, e per la prima volta non riuscì a capire cosa stesse provando il ragazzo in quel momento.
«Forse sarò ripetitivo, ma... grazie» Dopo quelle brevi parole, Gray si allontanò dalla maga e si incamminò, così da iniziare il loro viaggio. Juvia, più confusa di prima, lo seguì a piccoli passi, rimanendo dietro di lui. Non osò proferire alcuna parola, rimase semplicemente incantata a guardare la schiena del mago davanti a lei. Quel "grazie" la portò solo a ripensare al momento che avevano avuto davanti alla tomba dei suoi genitori, dove lui l'aveva ringraziata più volte per averlo salvato da una vicenda che lui non sarebbe riuscito a concludere. Ma quelle parole erano diverse, il tono che aveva usato era stato più allegro e dietro c'era un sentimento che lei non era riuscita a cogliere, e ciò l'aveva mandata in confusione. Dal canto suo, invece, Gray sapeva molto bene cosa avesse voluto dire con quelle semplici parole. Per una volta era riuscito a capire cosa provasse realmente senza farsi troppe paranoie, aveva compreso perché non le aveva semplicemente vitetato di seguirlo in quel viaggio. Non le aveva detto nemmeno che poteva venire, forse perché, principalmente, sperava che lei avesse preso l'iniziativa di seguirlo. La sua presenza era di gran conforto e sentiva di aver bisogno di lei adesso più che mai; sentiva di aver bisogno di quel suo amore a volte incontrollato, della sua dolcezza a volte esagerata, della sua perenne gentilezza e continua pazienza. Gray sapeva fin troppo bene che Juvia era l'unica a meritarsi di avere un posto al suo fianco, ed era l'unica che aveva il diritto di amarlo.











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Salve a tutti i lettori!
Eccomi tornata col capitolo Gruvia. Se dico di essere fiera di quello che è uscito fuori passo per modesta? Spero di no.
Mi piace davvero molto com'è venuto il capitolo, ed era da tanto che volevo scrivere qualcosa sul loro viaggio. Inoltre ho notato che in pochi hanno scritto qualcosa riguardo alla loro "decisione" di partire insieme, ed io ne ho approfittato proprio adesso perché è uscito da poco l'episodio dell'anime. Il mio lato da "romanticona" mi ha fatto pensare che, se Gray ha deciso di far andare Juvia con lui, è perché qualcosa dentro gli si è acceso, sennò dubito che l'avrebbe lasciata viaggiare insieme a lui. Sono davvero felice di aver avuto l'occasione di poterci scrivere qualcosa sopra e di aver anche usato una canzone perfetta per questo capitolo.
Titolo canzone usata: "Only place I call home" di Every Avenue.
Buon anno a tutti, e alla prossima!
  
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