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Autore: x__blackparade_foreverETF    01/01/2016    2 recensioni
Ricky non avrebbe potuto essere di umore peggiore. Trascinato dall'entusiasmo degli altri, era andato con loro e altri amici a quella fottuta festa di fine anno, fatta di musica disco, persone che ballavano – o si dimenavano in preda a violenti attacchi epilettici? Non riusciva a capirlo – e drink in quantità. Non che non gli piacesse bere l’ultimo dell’anno, o che disprezzasse la compagnia, ma tutta quella confusione lo metteva a disagio. Inoltre non conosceva quasi nessuno, e gli altri si erano dileguati.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Ricky Olson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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31 dicembre 2015, ore 20.12.
Ricky non avrebbe potuto essere di umore peggiore. Trascinato dall’entusiasmo degli altri, era andato con loro e altri amici a quella fottuta festa di fine anno, fatta di musica disco, persone che ballavano – o si dimenavano in preda a violenti attacchi epilettici? Non riusciva a capirlo – e drink in quantità. Non che non gli piacesse bere l’ultimo dell’anno, o che disprezzasse la compagnia, ma tutta quella confusione lo metteva a disagio. Inoltre non conosceva quasi nessuno, e gli altri si erano dileguati.
Aveva visto Chris poco prima in compagnia dell’ultima ragazza con cui usciva, una biondina niente male che Ricky aveva detestato fin dal primo momento. Impegnati com’erano a flirtare e punzecchiarsi, Ricky aveva deciso di tenersi ben discosto da loro il più possibile. Era inutile fare scenate di gelosia, Chris si era sempre infischiato di cosa ne pensasse lui e non giudicava la loro relazione più di un gioco eccitante. Da un po’ di tempo a questa parte anche Ricky si era arreso al reale stato della situazione, ma non nascondeva che gli desse ancora fastidio. Devin e Josh erano scomparsi nel nulla, e Ricky sospettava fossero evaporati da qualche parte in mezzo a tutta quella folla. La gente si divertiva, ma lui era immusonito e apatico. Nessuno se lo filava, e lui non era da meno. Dopo un po’ di tempo trascorso a far girare il contenuto di un cocktail dentro il bicchiere, recuperò la giacca e andò di fuori a fumarsi una sigaretta. L’aria all’esterno era gelida, e mentre estraeva l’accendino avvertì un brivido di freddo scuoterlo da capo a piedi. Non me ne frega niente, io là dentro non ci torno.  decretò, e mentre fumava iniziò a sentirsi un po’ meglio. Si spostava da un piede all’altro per non congelarsi, e si calò di più il berretto sulle orecchie. Faceva davvero freddo, e capì che non sarebbe mai potuto tornare fino a casa a piedi. Erano arrivati a bordo dell’auto di Chris, quindi non sapeva proprio come fare. Arraffò il telefono dalla tasca della giacca e sbuffò una nuvola di vapore, che si confuse lesta con il fumo. Notò diversi messaggi su whats app, ma soltanto un nome attirò la sua attenzione.
Angelo gli augurava buon anno, insieme ad una faccina sorridente a cui Ricky non avrebbe mai saputo replicare. La sua mente calcolò che casa sua non era troppo distante da dove si trovava, e senza esitazione pigiò il tasto di chiamata. Non lo vedeva da un po’, ma in fondo erano amici, no? Non lo avrebbe mai lasciato crepare di freddo fuori da un locale di merda, nemmeno la notte di Capodanno. Quasi pregò che fosse a casa mentre il telefono squillava, finché la familiare voce del ragazzo non gli rispose.
“Ehi, Ricky! Che succede?”  gli chiese di buonumore, stonando completamente con l’espressione torva del ragazzo.
“Hey. Buon anno. Sai dove sono?”
“Non eri andato a quella festa insieme ai ragazzi?”
“... Sì. E’ uno schifo.”  prese un lungo tiro dalla sigaretta, poi continuò.  “Tu sei da queste parti?”
“Io sto a casa insieme a Maggie e ai miei genitori. La mia ragazza è andata dai suoi, dall’altra parte della città. Niente di che, eh?”  ridacchiò, ma non sembrava aversene a male. Era sempre stato un ragazzo riservato, e le grandi feste non erano il suo forte.
“Sempre meglio che stare qui. Senti, non voglio disturbarti, ma non è che potresti venirmi a prendere? Se vuoi faccio un tratto a piedi. Qui si muore di freddo, e non ho alcuna intenzione di aspettare Chris e la sua puttanella per andare a casa. Ti supplico, non ho nemmeno l’auto qui...”
Angelo sembrò pensarci su per un attimo, poi disse:  “Va bene, ricordami la via. Ti vengo a prendere lì, okay?”
“Ti ringrazio, ti devo la vita.”  disse Ricky, e gli comunicò subito le indicazioni per farlo arrivare. Per fortuna non ci impiegò più di una ventina di minuti, e non appena il giovane entrò nell’abitacolo emise un sospiro di sollievo. La macchina era calda e accogliente, e si affrettò a chiudere lo sportello per non far entrare il freddo.
“Scusami davvero, sono un pessimo amico.”  disse, mentre Angelo gli tirava una pacca sulla spalla per salutarlo.
“Ma no, perché dici così?”  gli chiese l’altro, riavviando l’automobile.
“Perché è da tanto che non mi faccio sentire e la prima cosa che ti chiedo dopo tempo è un favore.”
“Ma figurati, per così poco! Vieni da noi o ti riporto a casa?”  domandò l’amico, guidando con calma.
Ricky pensò alla prospettiva di trascorrere il capodanno da solo armato di caffè e alcolici, e non lo allettò un granché.  “Non disturbo se vengo da voi?”
“No, macché. E poi, Maggie sarà felice di rivederti.”  ridacchiò Angelo.
Ricky pensò alla cagnolina marrone dell’amico, che avevano praticamente visto crescere.  “Va bene, allora accetto l’invito.”
“Chris e gli altri non si preoccuperanno, vedendoti sparire?”
“Ma figurati. Erano spariti nel nulla, non penso freghi loro qualcosa di dove vado.”
“Beh... Meglio così, diciamo.”  fece l’altro, poco convinto.
Quando arrivarono in casa di Angelo, Ricky salutò i genitori del ragazzo e la piccola – ormai solo di taglia – Maggie. Il tepore che regnava in casa lo mise a suo agio, e pensò che alla fine non gli era andata così male. Mangiò bene e chiacchierò con più spigliatezza del solito, trovandosi fra persone che conosceva. Inoltre, Angelo era rimasto il solito idiota con cui mangiava le alette di pollo, litigandosele fino all’ultimo secondo per accaparrarsene il maggior numero. Aveva i capelli più corti ed era più in forma, ma alla fine era sempre la persona con cui aveva fatto amicizia più volentieri nei Motionless In White. Per Chris era un’altra storia, l’aveva conosciuto per primo e lo aveva adorato fin da subito, ma tra lui e Ange c’era un feeling tutto speciale. Non avrebbe mai immaginato quanto speciale, fino a quella sera.
Attesero lo scoccare della mezzanotte e brindarono tutti assieme. Angelo ebbe anche la splendida idea di far assaggiare un po’ di spumante a Maggie, che lo sputacchiò disgustata. Dopo altre chiacchiere e auguri di felice anno nuovo, i genitori di Angelo salutarono i due ragazzi e si congedarono. Il ragazzo cercò di sistemare il più possibile il disordine, poi tornò in salotto sotto lo sguardo attento della cagnolina, speranzosa di avere qualche avanzo.
“Resti a dormire?”  chiese a Ricky, stravaccato sul divano in modo piuttosto inelegante.
“Ho bevuto un po’. Penso di non avere le energie per tornare a casa.”
“Non è un problema, c’è abbastanza spazio per due persone.”
“Come va con la tua ragazza?”  gli chiese a sorpresa il più giovane, scandagliandolo con un’occhiata curiosa.
“Bene, direi.”  fece lui, improvvisamente imbarazzato.
"Sicuro?"  insistette l'altro, tirandosi su e sistemandosi i capelli arruffati.  "Non sembri molto convinto."
"Ma che dici?"  replicò Angelo.  "Va tutto bene, davvero.".  Si sedette accanto a lui e rimase a guardare un punto indefinito davanti a sé, improvvisamente assorto nei propri pensieri. Ricky lo guardava di sottecchi, un po' intontito dall'alcol, e si posò con la testa sulla sua spalla.
"Se ci sono problemi me lo puoi dire, eh. Io ti ascolto."  mugugnò, il suono mezzo soffocato dalla felpa dell'altro.
"Il problema è..."  cominciò Angelo, per poi interrompersi bruscamente.  Ricky si girò per poterlo guardare meglio, e lo vide piuttosto turbato. Non capiva.
"Oh, avanti! Non fare quella faccia e dimmi tutto."
"È una cosa piuttosto stupida, a dire il vero..."  si schermì Angelo, esitante.
"Beh, non fa niente. Me ne potresti parlare anche se fosse la cazzata più gigantesca del mondo, tanto sono abituato a quelle di Josh e Devin tutti i giorni."  bofonchiò Ricky in risposta, tranquillo.
"Lei è bellissima, ha tutto quello che un uomo potrebbe desiderare. Bel corpo, belle tette, un carattere dolce e non troppo complicato. Mi trovo bene con lei, è sicura che prima o poi le chiederò di sposarmi. Ma in realtà..."  si fermò, incerto sul da farsi, ma Ricky lo esortò a continuare.  "Insomma, c'è qualcun altro."  disse col cuore in gola, sperando di non apparire troppo agitato.
"Oh."  fece Ricky, sorpreso.  "E chi?"
"Ecco... Vedi..."  cominciò Angelo, impacciato.
"La conosco?"
"Penso proprio di sì."
"Davvero? Allora devi dirmelo per forza!"
"Ricky..."
"Guarda che non lo dico a nessuno! Sarò una tomba!"
"Ricky, sei tu."
Ricky rimase per un istante inebetito a fissarlo, incredulo di aver sentito proprio quelle parole.
"C-come?"  mormorò, confuso.
"Ecco, sapevo che non dovevo dirtelo. Sono uno stupido, come sempre."  fece per alzarsi, ma l’altro lo trattenne per la manica della felpa.
"No, no. Solo che... Non lo sapevo." 
"E cosa cambia, ora che sai? Tanto so che tu e Chris ve la intendete. Non ho alcun diritto per mettermi fra voi due, quindi..."
"Guarda che tra me e Chris non è come prima."  disse Ricky, serio.
"Che vuoi dire?"  gli chiese l'altro, scettico.
"Nel senso che per lui sono solo un passatempo. Te l'ho detto, stasera se ne stava con una tizia e finiranno a limonare per tutta la notte. Non è la prima volta che succede, ormai non vuole più che gli stìa tra i piedi."
"Chris è un idiota."  sentenziò Angelo, alzando le spalle con finta noncuranza.
"Sì, lo è."  affermò Ricky, cominciando a giocherellare coi capelli ormai corti dell'amico. Il contatto delle dita fredde sul collo provocò un brivido nel più grande, che mormorò:
"Per me non saresti mai un gioco."
"Lo so."
"Ma io non sono Chris."
"E se io invece non volessi più lui?"  gli domandò Ricky, puntellandosi con i gomiti ai lati della sua testa e costringendolo a guardarlo da vicino. Fin troppo, vicino, e il cuore di Angelo accelerò.
"E vorresti me?"  sussurrò, incerto.
"E se fosse?"  replicò l'altro, suadente. I loro visi si avvicinarono, e prima che avessero tempo di accorgersene le loro labbra si toccarono. Ricky non trovò troppo strano baciare Angelo, e anzi si sentì subito a proprio agio quando l'altro lo avvolse tra le sue braccia. La sua dolcezza, il modo gentile e lento con cui lo spogliava lo lasciava piacevolmente spiazzato, facendolo viaggiare in un mondo a metà fra la realtà ed il sogno.
Fecero l’amore su quel divano, ignorando tutte le ragioni per cui non avrebbero dovuto, ed entrambi si lasciarono andare privi di qualsiasi inibizione. All’inizio Ricky si vergognava un poco nel farsi vedere nudo dall’amico, convinto com’era di non essere al massimo della forma, ma i baci di Angelo erano caldi e rassicuranti, e non tardarono a farlo sentire desiderato così com’era. Ricambiava ogni bacio con foga crescente, mentre i loro corpi si scontravano e si univano in una simbiosi perfetta. Nessuno dei due rimpianse il proprio amante di sempre, quella notte, e quando raggiunsero il culmine del piacere non pensarono ad altro che al volto del compagno con cui stavano adesso, in quel primo giorno dell’anno, che li aveva proiettati subito verso delle emozioni nuove e degne di essere svelate.
Quando Angelo uscì da lui, Ricky pensò se la mattina dopo si sarebbe pentito di quell’atto, se avrebbe pensato di aver combinato un gran disastro e avrebbe disperato di non essere rimasto a quella stramaledetta festa di fine anno. Eppure, nel guardare Angelo che si alzava per andare a prendere una coperta, e nel vederlo tornare e coprire lui per primo con amorevole cura, ritenne di non aver mai fatto qualcosa di tanto giusto in tutta la sua vita. Quando anche Angelo si fu infilato sotto la coperta pesante Ricky lo baciò, tanto per comunicargli tutto il suo entusiasmo riguardo ciò che era accaduto, e l’altro non esitò a ricambiare.
Non dissero nulla, complice l’atmosfera intima e avvolgente, e si limitarono a starsene stretti l’uno all’altro fino ad addormentarsi. Le carezze date e ricevute quella notte non sarebbero state dimenticate, così come ciò che da quel giorno sarebbe nato fra loro due, promessa di un affetto che sarebbe diventato amore.







Alla fine, la fanfic di capodanno l'ho fatta lo stesso! Buon anno a tutti, spero recensirete questa storiella! 
Buon 2016 guys, s'inizia un nuovo anno alla grande.
x__blackparade_foreverETF

 
  
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