Film > Mary Reilly
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Autore: milla4    01/01/2016    1 recensioni
On shot sul film "Mary Reilly", reintrepetazione della storia del Dottor Jeckyll e Signor Hyde, in cui la pazzia non è solo brama di conoscenza o di evasione, in cui la pazzia ha molteplici facce. Come l'amore.
Un fuoco lento, che arde tutto ciò che incontra, che distrugge la ragione e lascia vivere solo odio. Questo è Hyde, un abomnio cercato e voluto, che si comporta come la sua natura richiede... ma può provare anche altro?
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Facce della stessa maledetta medaglia




Caro Jekyll, credo che questa volta io l’abbia combinata grossa e tu, vecchio mio, ne sei responsabile quanto me.
Ma, in fondo, sono nato per questo, no? Sono la parte più sadica, passionale, sudicia e incompresa; quella che osa nella vita, che prende ciò che vuole senza sentire la propria stupida coscienza blaterare di ciò che è giusto o sbagliato.
È un fuoco che mi divora l’anima costantemente, che nessuna sabbia, nessun’acqua potrà mai spegnere perché io stesso ne sono il combustibile, sono l’ossigeno di cui ha bisogno.
Sono odio puro.
Sono il Signor Hyde.

Ero intento a girovagare beatamente per il quartiere della squallida pensione in cui mi hai buttato, cercando qualche palla di pelo pulciosa con cui divertirmi un po’, ancora, quando lo vidi entrare con la sua solita aria tronfia, accompagnato dalla ragazzina che usa per svagarsi.

Oh il caro Sir Danvers Carew, un puttaniere da quattro soldi che per anni ti ha usato, calpestato mentre tu mi tenevi rinchiuso nella mia gabbia di paura e perbenismo; è cresciuto Carew, ha fatto dei suoi sporchi usi della verità un lavoro.

Rideva Carew e io ridevo con lui, perché la mia vendetta era vicina, la nostra vendetta era vicina.
Ma non troppo: la Signora Farraday uscì dal suo bordello per richiamare alcuni clienti a cui proporre di assaggiare la nuova mercanzia della sua bottega del vizio, Carew si unì a loro.
Non mi piace quella donna, mi è troppo simile.

Ero come un fucile carico, pronto a sparare senza più un obiettivo davanti a sé; Carew aveva appena firmato la condanna a morte di qualcuno, qualcuno che quella notte sarebbe morto a causa sua.

Perché l’incendio era ormai divampato in tutta la sua distruzione.

La vidi entrare poco dopo il nutrito gruppo di viziosi, richiamato dalla lussuriosa offerta della sua padrona; indossava un provocante vestito celeste che si reggeva a malapena su quel grasso corpo flaccido che puzzava di disillusione. Probabilmente il suo cliente l’aveva scaricata lì senza tante cerimonie.
Quello che attirò la mia attenzione fu, però, altro.

Rosso, quel rosso tanto familiare eppure così estraneo fu la sua fine.


Ah, quante volte avresti voluto toccarla, non è vero? Eppure ogni volta mi costringevi a morirne, a contorcermi per il desiderio non goduto.


Odio quel senso di insoddisfazione che mi fa provare ad ogni nostro incontro, odio la lussuria che mi stravolge la mente, odio il fatto che non potremo mai averla.
Odio.
Odio. Solo odio o amore?

Tump… tump… tump… non sentivo più nulla se non il battito del mio cuore mentre attuai la mia vendetta verso Carew, verso Mary, verso noi.
Non so descriverti cosa le feci né francamente mi interessa; mi comportai come mi era richiesto.
Sono stato creato per dare sfogo a tutte le tue frustrazioni più truci e sudicie.
Lo feci.

Un ignaro topo mi ha aiutato in quel mio sadico spettacolo: un buon regista deve ricreare un mondo più verosimile alla realtà e, certe cicatrici, non sono facili da ricreare.

Ho solo un ricordo di capelli sporchi di sangue, rosso su rosso; la fiamma nel mio animo si placò, ma non si spense.

E’ una legge universale, quella che ordina di nascere e di morire, io quella notte ho solo eseguito ordini più grandi di me.
Non avrei potuto fare altrimenti perché è nella mia natura.
L’unico modo per potermi fermare è uccidermi io stesso, ma tu non me lo avresti mai permesso.
Perché io e te, caro Dottor Jekyll, siamo fin troppo simili, e tu questa cosa la sai molto bene… oh, sì!

Quella notte feci altre pazzie, se così possono essere chiamate, ma certamente non valgono il tempo che sprecherei nel pensarci.
Puoi pensare che sia tu a comandarmi, puoi sorridere sentendoti mio creatore e padrone, puoi sperare di dominarmi, ma la realtà è che entrambi pensiamo, sentiamo, speriamo le stesse identiche cose, perché siamo il Dottor Jekyll e il Signor Hyde.







Note:
non ho mai usato un missing moments quindi ho molta paura di aver toppato i tempi o fatto qualche altro disastro. Non è un fandom molto conosciuto eppure lo adoro; è il film è la versione cinematografica di un libro che, a sua volta, è una rivisitazione, per me fantastica, del romanzo "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde". (In pratica si rivive l'intero libro dagli occhi della governante di Jekyll, è uno strano punto di vista!)
"Partecipante al contest "Game of Judges: Conflitto nella Storia" indetto da Encha e Kaika sul forum di EFP"
I personaggi, le ambientazioni e tutto ciò che riguarda questa storia non sono di mia proprietà, ma si ispirano a materiale coperto da copyright. Non vi è nessuno scopo di lucro su questo mio raccon
   
 
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