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Autore: _ Angel _    01/01/2016    2 recensioni
[Captainswan!center]
Aderisco anche io all'iniziativa. Buona lettura! :)
Nuova iniziativa : 12 Months Captainswan
Raccolta mensile di fanfiction dedicate ai Captainswan.
Per ogni mese 3 elementi come prompt, ognuno potrà scegliere quale gli sembra più congeniale alla propria storia,( anche più di uno) che naturalmente dovrà contenere anche il nome del mese corrente.
Gennaio: neve,camino, pattini
Febbraio: maschera, san Valentino, Super Bowl
Marzo: donne , risveglio, altalena
Aprile: scherzo, Cioccolato, pigiama
Maggio: fiori, pick nick, barca
Giugno:Estate, ciliegie, doccia
Luglio : spiaggia,temporale, gelato
Agosto: stelle, calore, mare
Settembre:vino, viaggio, passeggiata.
Ottobre: Compleanno ( Emma), coperta, zucca
Novembre: Ringraziamento, famiglia, nebbia
Dicembre: candele, vischio, anello
Abbiamo tanta voglia di leggervi!
Ideata da CSGroup.
(Alexies, Alexandra_Potter, Clohy, CSLover, Lely_1324, Manu'sPirate e Pandina.)
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gennaio.

«Tesoro, perché questi .. cosi hanno una lama sotto?», chiese Hook inarcando come suo solito un sopracciglio e facendo un’occhiataccia ai pattini che Emma lo aveva obbligato ad indossare. «Qualcuno potrebbe anche farsi male, io, in particolar modo, e di certo non vorrei che il mio bellissimo viso venisse sfregiato da una brutta cicatrice.»
«Tranquillo, io e Henry siamo piuttosto bravi a pattinare, ti insegneremo noi.», gli disse lei prendendolo per la mano, facendo scomparire l’uncino attraverso la magia con un gesto dell’altra e ignorando bellamente l’ennesima battuta arrogante fatta.
La cosa triste era che lui ci credeva davvero.
E la cosa ancora più triste è che certune erano ancora più squallide di quelle che una povera persona del ventunesimo secolo potesse aspettarsi da un uomo di trecento anni.
 «Così eviti di inchiodarti al ghiaccio del lago e di finire affogato.», continuò poco prima ch’egli iniziasse a lamentarsi per il fatto che il suo uncino fosse stato fatto nuovamente sparire.
All’udire quelle parole il pirata sbuffò senza ribattere, facendosi poi letteralmente trascinare dalla donna sul ghiaccio.
“Dovrò smettere di seguirla ovunque. Specialmente se si tratta di portali o attività che implichino questi cosi-ammazza-pirati-affascinanti.”, pensò però.

Quando giunsero tutti e tre al centro del lago che la Salvatrice e il figlio avevano deciso di utilizzare per introdurre Hook al mondo del pattinaggio, la suddetta gli lasciò le mani, facendo così diventare l’espressione scocciata del pirata in una tremendamente sconvolta.
«Amore,» iniziò rimarcando quella prima parola lui. «Non so se ti è chiaro, ma su questi aggeggi io non so andare.», cercò di continuare, senonché poco prima che questa fosse conclusa, si ritrovò seduto a terra per via del gesto troppo brusco della mano che aveva fatto per indicare i pattini ai piedi gli aveva fatto perdere l’equilibrio.
Emma rise, così come Henry.
«Attento, non gesticolare troppo.», lo attenzionò solo successivamente il ragazzo, aiutandolo poi a rialzarsi facendosi aiutare dalla madre.
«Grazie per avermi avvisato, ragazzino.», disse con tono leggermente sarcastico mentre cercava di non perdere nuovamente l’equilibrio. «Gradirei che mi aiutaste a camminare anziché ridere guardandomi però.»
«Vieni, ti aiuto.», si prontò allora Emma prendendolo a braccetto e facendogli vedere come si scivolava per potersi muovere senza cadere.
Conoscendo i due e il precario equilibrio del pirata, Henry decise di tenersi un po’ lontano, andando a pattinare poco più distante.
 
Dopo circa mezz’ora si poteva dire che Hook non era di certo il miglior pattinatore esistente né a Storybrooke né nel mondo, ma riusciva a tenersi quantomeno in equilibrio sui pattini azzardandosi anche a fare qualche metro senza la bionda.
«Sta iniziando a nevicare.», constatò poi un po’ triste la Salvatrice alzando una mano e cogliendo un fiocco. Pattinare la divertiva alquanto, ma preferiva iniziare a dirigersi verso casa in quel momento in cui la neve si limitava ad essere piuttosto rada che dopo, quando magari avrebbe iniziato a nevicare di più.
Ci mancava solo che si beccassero qualche malanno.
«Non mi dispiace affatto.» ribatté poi il pirata, che mano nella mano con la donna aveva già iniziato a scivolare verso la sponda del lago ghiacciato. «Questi ..pattini.. mi stanno distruggendo i piedi.»
Emma sospirò.
«Va bene, ho capito. Andiamo a casa.», disse infatti chiamando il figlio poco dopo.

Una volta tolti i pattini (se non con parecchie difficoltà quelli di Hook), preso la macchina, ridato l’uncino al suo legittimo proprietario ed aver accompagnato Henry da Regina, i due rimasero soli.
 «Swan, se volevi rimanere da sola con me bastava dirlo, eh.», disse con tono allusivo Killian.
«Oh, sta’ zitto Jones.», ribatté lei rimarcando l’utilizzo del cognome. «Andiamo a casa, sta iniziando a nevicare più forte.»
«E sia.», accettò volentieri lui.

Quando arrivarono davanti alla porta della casa che condividevano, la medesima che Emma aveva dapprima comprato da sé quando era una Dark One, non si vedeva praticamente più nulla per via della fitta neve che scendeva oramai copiosa.
Il solo tragitto per giungere al portone di ingresso sotto al porticato dalla macchina li inzuppò infatti quasi totalmente, tanto che entrambi tremavano visibilmente.
 «Dannazione, ci mancava solo un malanno.», si lamentò Emma mentre entrava in casa, seguita a ruota da Killian.
«Suvvia, amore, potremmo riscaldarci insieme ora..», iniziò quest’ultimo attirando a sé la donna e facendole un sorriso sghembo a pochi centimetri dal viso una volta chiusa la porta. «che ne dici?», continuò poi.
«Mhh, perché no..», decise di prenderlo sottogamba lei, avvicinandosi ulteriormente.
«Davvero?», chiese sorpreso e piuttosto allusivo lui, mantenendo il sorriso.
«No.», rispose però secca Emma, allontanandosi di colpo e accendendo il camino e asciugando i vestiti di entrambi con un gesto della mano, iniziando a dirigersi poi verso la cucina con l’intenzione di mettere a bollire un po’ di acqua per farne poi due tazze di the caldo.
Fu però immediatamente bloccata da Hook che con un rapido gesto la strinse a sé e la fece cadere sotto di lui nel divano che stava per superare.
«Non ci si prende così gioco di un pirata, lo sai principessa?», disse poi prima di baciarla.

E per quella volta Emma decise di non ribattere.
…almeno non verbalmente, s’intende.
Perché un pirata sapeva farsi valere quando voleva.

 

Angolo autrice.
Eccomi approdata con la mia Jolly Roger personale anche in questa sezione.
Buonasera a tutti e buon anno! (:
Ho deciso di utilizzare anche io questi promt, quindi a meno che non mi secchi di colpo e abbandoni tutto, dovete sopportarmi per tutto il 2016.
Spero che questa prima oneshot vi piaccia, per qualsiasi cosa (errori nel testo o altro) scrivetemi pure tutto in una recensione!
 


  
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