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Autore: Noel11    03/01/2016    1 recensioni
Una ragazza. Nulla da perdere e tutto da guadagnare.
[Dal Capitolo 1:
Si alza in piedi e si mette ai margini del cornicione. Guarda la città svegliarsi, quella città completamente diversa da quella in cui viveva prima. Scuote la testa energicamente "No" disse "è inutile pensare a un passato che non esiste" e vorrebbe convincersi che non esiste, perché sa che sarebbe tutto più semplice se non fosse esistito. Sospira guardando le prime luci dell'alba facendosi investire dalla fresca brezza mattutina di un giorno di ottobre "è ora di andare, si va in scena" .]
Quanto siete disposti a pagare per la libertà?
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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Dedicata a chi mi vuole veramente bene.

E alla mia persona speciale. Ti voglio bene.

 



Prologo

 
 
Correre.
Tutto quello che stava facendo era correre con una precisa meta in testa, la scogliera delle anime. Era conosciuta nella città come il punto più bello dove poter ammirare l'oceano. Ma questo prima dei numerosi suicidi avvenuti. Abbastanza alta da ucciderti e abbastanza isolata da non permettere a nessuno di fermarti. Così venne chiamata la scogliera delle anime per aver ospitato e dato una via d'uscita a quelle povere anime senza speranza.
Correva e sapeva che nessuno l'avrebbe fermata, e andava bene così.
Attraversò il bosco pieno di alberi secolari, nessuno ormai ci si avvicinava più da anni, ci si perde facilmente. Gli alberi sono tutti uguali e ai padroni di casa non fa piacere avere visite, ma non è difficile raggiungere la scogliera. Basta seguire il rumore delle onde infrangersi sugli scogli, l'odore inconfondibile della salsedine e il richiamo delle anime per arrivare a destinazione. Non serve ricordarsi la strada per tornare indietro, o lasciare segni per non confondersi, una volta arrivati nessuno ha bisogno di ritrovare la strada di casa.
Con il fiato corto e le gocce di sudore sulla fronte, la vede. Vede il vasto oceano stendersi difronte ai suoi occhi, nero come la pece e agitato come i sentimenti che ha dentro. La sola luce della luna le delinea il confine della scogliera, la sottile linea che separa la vita dalla morte, una linea grande quanto un passo in quel momento.
Era arrivata.
Ora immobile con le lacrime salate che si mescolavano a quelle dell'oceano sapeva che non poteva tornare più indietro. Sapeva che nessuno l'avrebbe fermata e sapeva che ormai non poteva più ripensarci.
Sospirò e un sorriso triste si dipinse sul volto << Ci siamo…>> sussurrò. Un passo e tutto questo potrebbe finire, un passo e tutta la sofferenza, tutto il dolore provato fino ad ora si mescolerà con le fredde acque dell'oceano, un passo e lei sarà finalmente libera.
Chiuse gli occhi << Libertà…>> e con un sorriso amaro sul volto allungò una gamba verso il vuoto e poi << Come siamo frettolose>> una voce dal buio, piena di ilarità colpisce il silenzio spezzato solo dalle onde.
Riaprì gli occhi di scatto, buttò tutto il peso all'indietro cadendo per terra e si guardò intorno trattenendo il respiro. Quella zona era sempre stata evitata da tutti, non c'erano case né fari, né baracche che ospitassero esseri viventi. Gli unici a popolare quella zona erano gli animali feroci che abitavano nel bosco ma che si tenevano ben lontani dalla scogliera. Lei si alzò lentamente da terra e si girò da dove era venuta la voce dando le spalle alla scogliera << Chi c'è?>> chiese stupidamente, sperando però di non ricevere una risposta, d'altronde era una ragazza sola, di notte, in un posto isolato dove nessuno l'avrebbe sentita gridare, quindi sperava veramente di essersi immaginata tutto a causa della paura o dell'adrenalina. Sembrarono passare minuti prima di sentire una risposta proveniente dal nulla << Non sei sola come credi piccola, e non è frutto della fantasia la voce che senti>>. Panico era quello che sentiva, misto a rabbia, rabbia verso quella voce che non aveva niente di buono o di rassicurante, rabbia perché non sarebbe morta per mano di qualcun altro, rabbia perché se doveva morire, almeno in quella vita voleva scegliere lei come ma soprattutto voleva essere lei a decidere quando mettere la parola fine.
<< Dove sei? E soprattutto che ci fai qui? Mostrati codardo!>> urlò l'ultima frase cercando di mascherare il tremolio della sua voce. Sentì il fruscio delle foglie provenire dal bosco << Ma che bel caratterino che abbiamo e quante domande! Sei una ragazza senza pazienza, questo è il tuo più grande difetto>> disse accompagnandolo con una piccola risata gelida che non aveva niente di autentico.
<< Se sei venuto qui a fermarmi sappi che è inutile! Ho già preso la mia decisione e né tu né chiunque altro potrà fermarmi.>>
<< Io invece credo di poterlo fare.>>
Uno spostamento d'aria, un battito di ciglia ed ecco presentarsi il proprietario di quella voce. Davanti a lei in quella scogliera che sembrava essere diventata troppo piccola per tutti e due.
La sua figura alta la copriva completamente, magro come uno stuzzicadenti, la sua pelle scura come il marmo nero lo confondeva con l'oscurità che li circondava, permettendogli di nascondersi almeno finché i fiochi raggi della luna non lo illuminarono. I suoi vestiti erano molto eleganti e il bastone da passeggio gli dava una certa aria, ma ciò che la stupì di più furono gli occhi. Notò che aveva gli occhi di colore diverso, uno nero come la pece nel quale non si riusciva a distinguere la pupilla dall'iride, così scuro da sentirti risucchiata fino ad affogarci dentro credendoti persa e spaventata, e l'altro di colore bianco, uno di quelli accesi, puri, ma che di puro ed innocente non trasmettevano niente ma solo freddo, tanto freddo.
Sorrise mostrando i denti bianchi come se fossero zanne: << Come posso aiutarti, oh dolce anima in pena che sceglie l'ultima delle più disperate soluzioni per risolvere i propri problemi?>> chiese fingendosi palesemente gentile.
<< Non ho bisogno del tuo aiuto e non mi saresti utile in nessun modo. Neanche mi conosci!>>
<< Ma guarda che coraggio! Oh meraviglioso, fantastico! Sapevo che saresti stata un ottimo investimento.>> disse con una particolare luce negli occhi.
<< Di che diamine stai parlando?!>> chiese allo stremo della pazienza.
<< Oh giusto lascia che ti spieghi piccola. Vedi sono settimane che ti osservo e sapevo che prima o poi saresti venuta qui, d'altronde mi sorprende che tu abbia resistito tutto questo tempo, devo farti i miei complimenti. Comunque ti ho osservato, ho visto come sei, cosa sei capace di fare e devo dire che mi soddisfa molto quello che vedo>> disse squadrandola da capo a piedi, girandogli intorno senza mancare neanche una sfumatura o un piccolo dettaglio << L'unica cosa che ti blocca dall'essere perfetta sono quei pesi, quelle catene che ti porti sempre appresso. Ti bloccano a tal punto da soffocarti, facendoti desiderare ardentemente l'unica cosa al mondo che sai che non potrai mai ottenere ma che vuoi anche al costo di rimetterci tu stessa.>>
<< Libertà>> sospirò, facendo volare quelle parole nel vento.
Lui sorrise << Esatto….>>
Lo guardò in faccia, allontanandosi da quello che sapeva sarebbe diventato fonte di guai << Tu sei pazzo!>> lo schernì << Sei solo un maniaco, uno stalker, uno schizzato uscito fuori dal nulla, ma ne ho già incontrati tanti come te e non mi fai paura.>> disse guardandolo con aria di sfida.
Lui impassibile rispose con tranquillità: << Ti sbagli piccola, io non sono come gli altri. Io posso darti quello che vuoi senza che tu paghi un prezzo così alto. E fidati se ti dico che ci perderei anche io se tu decidessi di buttarti da questa scogliera, aumentando il numero delle tante anime che ci sono passate prima di te. Io ti sto dando la possibilità di rinascere, di avere quello che più desideri!!>>
<< … saresti in grado di darmi la libertà che io voglio?>> disse titubante e stupita dalla sua stessa domanda. Non poteva credere che stava dando corda a quel pazzo.
<< Ma certo!>> rispose entusiasta, prima di ricomporsi e ritornare serio con lo sguardo dritto nel suo quasi come a scrutargli l'anima << Però piccola, come ben sai, tutto ha un prezzo.>>
Lei si morse la lingua a quella frase perché sapeva che ci sarebbe stata la fregatura, sapeva che non avrebbe mai potuto ottenere quello che voleva se non nel modo più drastico. Lui però sembrò capire subito i suoi pensieri e li interruppe: << Io ti sto dando una seconda opzione, la possibilità di scegliere, ti sto offrendo l'oggetto dei tuoi desideri ad un costo meno elevato di quello che tu hai scelto>> la fissò sicuro di aver ottenuto la sua completa attenzione, sicuro di aver visto la scintilla di desiderio e curiosità passare in quegli occhi colmi ora di speranza, e sorrise a quella vista << Ti offro la libertà. Quella che tu tanto desideri, senza imbrogli o inganni, niente trucchi e niente bugie, nessuna truffa.>> Fece una piccola pausa godendosi la reazione ottenuta da quella proposta << Ma quello che vuoi ha un prezzo e questo è il mio: sarai vincolata a me appena accetterai questo contratto, dovrai rispettare tutte le regole e non potrai non aderire ai tuoi doveri, sarà obbligatorio adempiere alle tue mansioni e una volta accettato non potrai più tornare indietro o modificare il contratto. Sarai libera! e non dovrai più tornare indietro a questa vita, rinascerai più forte e senza catene così da spiccare finalmente il volo! Così da diventare perfetta, da diventare quello che vuoi essere e ciò che veramente sei.>> Si avvicinò a lei lentamente con passi decisi. La prese per le spalle e la voltò lentamente verso il dirupo, in modo che tutto tornasse come prima che arrivasse lui. Il vuoto, il rumore delle onde che si infrangono e il passo che potrebbe cancellare tutto. Si avvicinò al suo orecchio e sussurrò << Oppure potresti rifiutare e scegliere la strada più facile ma che non ti permetterà di assaporare, se non per qualche misero secondo, l'oggetto dei tuoi sogni. Diventeresti un altro nome inutile sulla tabella dei suicidi di questa schifosa città e forse chissà, se la fortuna ti assiste, nella prossima vita sarai più libera, ma … ne dubito. Per non considerare poi lo spreco di perdere questa gemma preziosa.>> disse accarezzandogli il contorno del viso con un dito.
Si scostò subito da quel tocco che le fece bruciare la pelle e si girò di scatto risvegliandosi dalla trance in cui era caduta poco prima e lo guardò.
<< La decisione è la tua.>> disse allontanandosi e aspettando sorridente l'esito di quella battaglia interiore che lei stava affrontando, della quale lui sapeva già il vincitore.
Si girò di nuovo dandogli le spalle e guardò giù. Un passo e tutto sarebbe finito. Un passo e sarebbe stata finalmente libera. Spostò lo sguardo dal basso, prese un profondo respiro e chiuse gli occhi. <<Libertà…>> sussurrò, non poteva tornare indietro. Sapeva che se fosse tornata indietro l'avrebbero uccisa, non aveva niente da perdere e quindi <<… accetto!>> disse aprendo gli occhi.
Non fece in tempo a voltarsi che se lo ritrovò ancorato alle sue spalle << Ottima scelta, piccola>> sussurrò al suo orecchio. Sorrise infilandole le mani dietro alla schiena all'altezza delle scapole e infilzandola con gli artigli. Lei urlò per il dolore, urlò quando sentì qualcosa venir strappato dentro di lei per poi essere buttato via, urlò e si gettò a terra contorcendosi su stessa mentre sentiva qualcosa crescere dentro di lei, desideroso di uscire, desideroso di nascere! La pelle bruciava, la testa esplodeva, e le mani sanguinavano a causa della troppa forza usata per strappare il terreno per cercare di distrarsi, invano, dal dolore che le mozzava il fiato. Aprì gli occhi, tenuti fino a quel momento serrati, li aprì e vide la faccia di lui estasiata e sentì la sua risata << Meraviglioso….>> disse leccandosi le labbra. Il dolore lasciò il posto a una grande debolezza, l'ultima cosa che ella vide prima di perdere i sensi, oltre a lui, fu una piuma nera.
Con quell'immagine e con il rumore dell'oceano a farle da ninna nanna, morì quella ragazza disperata, per dar vita a quella nuova creatura.
 




Angolo autrice

Questa è la prima storia che scrivo. Non mi sprecherò in chiacchiere, quindi vi dirò solo che come storia sarà abbastanza lunga e che cercherò di aggiornare ogni Domenica se possibile.
Per il momento il Capitolo 1 verrà postato Mercoledì, ma solo per questa volta.

Grazie a chiunque leggerà questa storia.
E.
  
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