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Autore: alaskha    03/01/2016    3 recensioni
Luke, Calum e Corinne sono diversi da Lydia, Brian, Nina e Ashton, completamente. Loro hanno tatuaggi, piercing, una sigaretta sempre tra le labbra e Michael Clifford ogni fine settimana gli procura l’erba migliore di Manhattan. I gemelli Payton e i loro amici invece hanno famiglie alla moda, un futuro strutturato alla perfezione e alle feste bevono solo e rigorosamente champagne.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1.
 
 
 
Lydia Payton non sa mai se preferisce un succo al pompelmo o un classico cappuccino con cacao, a colazione. E quindi: "Scegli tu, Brian!".
"Sei la solita, sorellina!"
Brian Payton rotea gli occhi al cielo, ma poi acconsente, ‘che per sua sorella farebbe anche carte false, se solo lei glielo chiedesse.
Sono gemelli, di quelli etero – zigoti, non si somigliano particolarmente per quanto riguarda le caratteristiche fisiche, ma sono testardi, tenaci, un po’ egocentrici e vagamente frivoli allo stesso modo. Ma d’altronde, la superficialità, se abiti nell’Upper East Side, è d’obbligo.
“Cappuccino – fa Brian, appoggiando la tazza bianca sul tavolino di fronte a sua sorella – tanto lo so, che lo preferisci al succo”
Lydia ride, mentre guarda il suo gemello accomodarsi di fronte a lei. Aggrotta un po’ le sopracciglia, mentre gira con il cucchiaino la sua bevanda calda.
“Dove sono gli altri? – domanda, mentre anche Brian si occupa di zuccherare il suo latte macchiato – l’appuntamento era alle otto, qui al Boulevard!”
Brian si stringe nelle spalle, mentre guarda i capelli biondi di sua sorella oscillare a destra e sinistra, nel tentativo di avvistare il resto della loro compagnia.
“Eccoli lì..” indica il ragazzo, mentre beve con noncuranza dalla sua tazza.
Lydia Payton si volta, e la prima cosa che nota sono i boccoli perfetti di Nina Howard. Nina è bella, furba, con due gambe pazzesche ed un conto in banca da invidiare, come tutti quanti loro, s’intende. Le due ragazze sono amiche da quando ne hanno memoria, i loro padri, rispettivamente Andrew Payton e David Howard, sono in affari da molto tempo e le loro madri, Sally e Felicia, sono le classiche migliori amiche di mezza età che si divertono a fare le ragazzine, indossando abiti rossi troppo corti e frequentando talvolta gli stessi locali delle figlie. E Lydia e Nina sono convinte, o almeno lo sperano, di diventare esattamente come loro.
“Buongiorno a tutti! – s’introduce una voce maschile – oggi inizia il campionato di basket, tutti pronti per vedere la Dalton prima in classifica, quest’anno?”
Lydia rotea gli occhi al cielo, mentre i due si siedono uno affianco a lei e l’altra sulla sedia vicina a quella di suo fratello Brian.
“Ashton, sei noioso – gli fa notare la bionda – sono appena le otto del mattino, non puoi davvero già parlare di basket..”
“Lydia ha ragione!” dice Nina, ritoccandosi il trucco, guardandosi nel piccolo specchietto con incise una N e una H, le sue iniziali.
Ashton Irwin circonda le spalle delle sua migliore amica Lydia. Si conoscono dal primo anno di scuole medie, come con Brian. Ashton è un ottimo atleta, mantiene una media molto alta e le ragazze non gli mancano, ma deve ancora trovarla, quella che lo farà svalvolare completamente. Nel dubbio è convinto che se questa ragazza non dovesse esistere, la soluzione migliore sarebbe un matrimonio con Lydia. Ma c’è solo una cosa che per ora glielo impedisce.
“Dannazione, in questo posto non sono in grado di non bruciare almeno un caffè a giornata!” così fa la sua apparizione Joseph Witcher, il fidanzato storico di Lydia Payton.
“Come va, Witcher? – fa Brian, sistemandosi gli occhiali da vista sul naso – sempre di buon umore, vedo”
Lydia soffoca una risatina, ‘che comunque i battibecchi tra suo fratello ed il suo ragazzo l’hanno sempre fatta divertire. Brian è convinto che Joseph non sia l’uomo adatto a sua sorella, e lui è uno molto protettivo nei suoi confronti, Brian ha i piedi per terra e lo sa, che Witcher è solo un coglione.
“Sì, Payton, sempre – ribatte, sedendosi affianco alla sua ragazza e scoccandole un bacio sulle labbra – ciao, splendore, oggi sei bellissima”
Lydia sorride, compiaciuta di quei complimenti, mentre Ashton rotea gli occhi al cielo.
“Mi fate venire il voltastomaco! – esclama, prendendo il suo zaino ed alzandosi dalla sedia – andiamo? Ho inglese e la Martin giura di bocciarmi, se non manterrò la mia media”
“Povero piccolo! – lo prende in giro Lydia, affiancandosi a lui, mentre iniziano tutti insieme a camminare verso la scuola – Dio non voglia che Ashton Irwin prenda solamente A, al posto che A+!”
“Va’ al diavolo, Lyd! – fa Ash, ridendo – sai quanto sono importanti i voti, mi gioco la borsa di studio con la Berkley ed il posto nella squadra di basket”
“Sì, sì, lo so..” taglia corto la bionda.
“A proposito, Payton – Ashton si rivolge a Brian – sarai titolare queste semestre, non è vero?”
Brian Payton sospira, e con un cenno del capo è costretto a dire che: “Certo che sono titolare, Irwin, che ti aspettavi?”.
 
 
 
 
 
 
La Dalton High School è senza dubbio una delle migliori scuole dell’Upper East Side, anzi, alcuni azzarderebbero dire che sia una delle migliori in tutta la città di New York. È un liceo privato, ed i gemelli Payton ed i loro amici, sono molto popolari nell’ambiente. Arrivano puntuali alle otto e mezza, Lydia mano nella mano con Joe, Ashton e Nina fedelmente dietro di loro e Brian si ferma a parlare con una compagna della classe di arte.
“Che lezione hai?” domanda Nina, alla sua amica.
“Alla prima ora ho..”
La bionda viene interrotta da qualcuno che la spintona leggermente con la spalla. Si volta e forse non si meraviglia neanche, nel notare che la colpevole ha lunghi capelli neri, occhi grandi blu e un piercing all’ombelico, lasciato scoperto dal top troppo corto.
“Ops, colpa mia!”
Corinne Butler finge un tono dispiaciuto, mentre si allontana sotto braccio allo spilungone di due metri che non la molla mai.
“Guarda dove vai, la prossima volta!” le urla Nina di rimando.
Lydia rotea gli occhi al cielo, mentre la sua amica le posa una mano sulla spalla.
“Non farci caso, tesoro” la rassicura.
La bionda annuisce e: “Ma quanti tatuaggi ha?”.
“Tanti quanto il numero di ragazzi che si è portata a letto..” commenta malignamente Nina, facendo ridacchiare Lydia.
“Morditi la lingua, vipera – interviene Ashton, il quale stava avendo una conversazione con un suo compagno della squadra di basket – la Butler è veramente una figa da paura!”
Nina rotea gli occhi al cielo e: “Sarà – dice, sistemandosi sulla spalla la sua Chanel nuova di zecca – io vado in classe, ci vediamo dopo!”.
Mima due baci sulle guance a Lydia e sparisce nella Dalton.
“Parlavate di Corinne? – si aggiunge Brian, sedendosi sul muretto davanti all’entrata – beh figa è figa, certo, peccato che sia sempre con Luke Hemmings e Calum Hood”
“Se no ci proveresti?” lo stuzzica Ashton, con un sopracciglio inarcato.
“Certo che sì, amico!”
“Fidati, Payton, una così non te la darà mai” sostiene lui, facendo ridere Lydia.
“E tu che ridi? – s’indigna il suo gemello – a te invece la darebbe, ne sei certo?” torna a rivolgersi al suo amico e compagno di squadra.
“Puoi giurarci! Se solo non ci fosse Hemmings di mezzo, s’intende”
Luke, Calum e Corinne sono diversi da Lydia, Brian, Nina e Ashton, completamente. Loro hanno tatuaggi, piercing, una sigaretta sempre tra le labbra e Michael Clifford ogni fine settimana gli procura l’erba migliore di Manhattan. I gemelli Payton e i loro amici invece hanno famiglie alla moda, un futuro strutturato alla perfezione e alle feste bevono solo e rigorosamente champagne.
“Se avete finito di parlare della vagina di Corinne Butler – interviene Lydia – io andrei in classe”
“La bambina si scandalizza! – la prende in giro Ash – recuperiamo il tuo fidanzato e ci vediamo per pranzo, d’accordo?”
“D’accordo!”
Lydia scocca un bacio volante a suo fratello ed il suo migliore amico, quando voltandosi per raggiungere le grandi porte della Dalton, nota qualcosa d’insolito e si ritrova a sentire il suono della campanella in lontananza. Ma Lydia Payton è vagamente sconvolta, ‘che non ha mai visto Luke Hemmings Gaviria senza la sua Corinne Butler.
 
 
 
 
“Ommioddio, mi farò fare un certificato falso dal medico di mia madre – esordisce Nina, con degli shorts forse un po’ troppo shorts – non ne posso più, queste lezioni di ginnastica sono una tortura!”
Lydia scuote la testa, sorridendo divertita, mentre indossa nuovamente il suo vestito azzurro.
“Almeno la Taylor non pretende più che giochiamo a calcio con i ragazzi – le fa notare la Payton, mentre insieme escono dallo spogliatoio femminile – quella sì, che era una tortura”
“Spero che tu stia scherzando, Lyd – dice la sua migliore amica – giocare a calcio con i ragazzi è stata l’unica cosa buona che la Taylor abbia mai fatto, andiamo, contatto fisico con gli atleti!”
“Tu sei malata!”
Le due scoppiano a ridere, dirigendosi verso l’uscita della Dalton, quando s’imbattono in Joe ed Ashton.
“Ehi Ash – fa Lydia – dov’è Brian?”
“Il coach Montoya voleva parlargli”
“È successo qualcosa agli allenamenti?” chiede Lydia, un po’ allarmata.
Ash scuote la testa e poi le sorride, per tranquillizzarla.
“Sta’ calma, amore, è tutto apposto – la prende sotto braccio il suo ragazzo, poi – piuttosto, cosa indosserai alla cena di stasera?”
Lydia lo guarda, sconcertata e: “Ma quale cena?”.
“Ma certo! – esplode Nina – tesoro, stasera ceniamo tutti insieme al “Me Encanta”, tua madre si sarà dimenticata di dirtelo! Beh, io vi saluto, per un posto del genere c’è bisogno di una lunga preparazione!”
Lydia guarda la sua migliore amica allontanarsi, rimanendo così con Ashton e Joseph.
“Io non ne sapevo nulla e per di più, credo di non essere invitato, quindi – fa Ashton lasciandole un bacio sulla guancia – tolgo il disturbo, ci vediamo domani”
Joe lo saluta con un cenno del capo.
“Andiamo al “Me Encanta”? Sul serio?” fa Lydia, raggiungendo il Range Rover di Joe.
“Non ti piace l’argentino?”
“No, certo, mi piace – dice lei – ma è il ristorante di Hemmings, insomma, non ho voglia di vederlo anche fuori dalla scuola!”
Joe ride, uscendo dal parcheggio del liceo.
“Non è di Hemmings – puntualizza – è di suo padre”
“Ma lui ci sarà”
“E qual è il problema?”
“Nessuno – sospira, Lydia – piuttosto, perché viene anche Nina? Suppongo sia una cena di famiglia, se Ashton e gli Irwin non sono stati invitati”
“Una cena di famiglia, certo – conferma Joe – ma so quanto odi queste cose ed ho pensato che avere la tua migliore amica con te, ti avrebbe fatto piacere”
Lydia finalmente si rilassa con la schiena sul sedile e sorride, socchiudendo appena gli occhi.
“Infatti sì, grazie”.
 
 
 
Luke Hemmings Gaviria è il figlio di Benjamin Hemmings e Laura Lopez Gaviria, argentina doc. I suoi si sono separati, ma il signor Hemmings ha approfittato delle origini sud americane della ex moglie e del figlio, per aprire un elegante ristorane argentino a Manhattan: il “Me Encanta”, frequentato solo da gente che conta. Ecco perché i Payton sono proprio lì, quella sera.
Lydia stringe a sé la sua pochette nera, imbottigliata nel suo abitino di Versace, regalatole dal padre proprio per quella cena. Sta giocando con il tacco di una delle sue due scarpe, mentre lei e la sua famiglia aspettano di essere accolti e scortati al loro tavolo.
“Tesoro! – la voce di Nina Howard riecheggia tra le mura del locale – sei bellissima!”
“Oh, anche tu!” fa la bionda, abbracciandola di slancio.
“Ah, sì, ho trovato questo Chanel in fondo all’armadio..”
Nina si sistema i boccoli sulle spalle, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi, con le labbra tinte di rosso alla perfezione. La Howard ha sempre amato Chanel: rossetti, mascara, vestiti, borse, stivali, solo ed esclusivamente Chanel.
“Nina, sei bellissima!” la saluta così, Joseph Witcher.
Nina lo squadra, nel suo abito elegante nero e camicia bianca. Joe è impeccabile, come al solito, con i suoi occhioni blu ed il sorriso smagliante.
“Ti ringrazio, Joe”
Lydia non fa troppo caso al gioco di sguardi tra i due, ‘che ha una fame tremenda. Si aggrappa al braccio di suo fratello, che le sorride sereno.
“Bisogno di supporto morale, sorellina?”
Lydia ride e: “Che voleva il coach Montoya?”.
“Oh, nulla – Brian liquida la faccenda, con un sorriso malinconico – cose riguardanti il campionato, niente di interessante..”
Lydia annuisce piano e prima che possa riflettere sul tono di suo fratello, sente che finalmente qualcuno sta per accompagnarli al loro tavolo.
“Buonasera e benvenuti al “Me Encanta” – ma Lydia conosce quella voce – volete seguirmi, signori Payton?”
Luke Hemmings Gaviria sembra un’altra persona, tirato a lucido ed in quel ristorante. Ma una cosa Lydia la nota: non rinuncia mai al suo piercing al labbro.
“Molto gentile - dice Andrew Payton, rivolgendosi proprio a Luke – qual è il miglior vino che avete in Argentina?”
Luke stira un sorriso.
“Il Malbec argentino, signore, non se ne pentirà”
Andrew acconsente subito e in un secondo, Lydia sente il suo sguardo addosso. Le sembra così diverso: a scuola Luke Hemmings non è quel ragazzo che è nel ristorante di suo padre e le sembra quasi surreale, vedere il ragazzo con gli skinny jeans neri strappati, con una giacca elegante e scarpe che non siano della Vans.
“Tesoro? – la voce di sua madre le arriva ovattata alle orecchie – ci sei? Tocca a te ordinare!”
Lydia scuote la testa, mentre sente gli sguardi di tutti i presenti fissi su di lei. Chiude il menù con uno scatto e, quando punta gli occhi nuovamente su Luke, lo trova a ridere sotto i baffi, probabilmente di lei. Sta per chiedergli che diavolo ha da ridere, quando Brian le posa una mano sul braccio.
“Mia sorella prende delle empanadas ed una bistecca, ben cotta, grazie”
Luke appunta il tutto mentalmente e allunga una mano verso Lydia.
“Posso prendere il menù?” le chiede.
Lydia glielo porge velocemente e lo vede fornire tutti i componenti del tavolo di un bicchiere per il vino, ma arrivato il suo turno, mentre si china su di lei, sente il suo respiro caldo sul collo.
“Hai perso la lingua, cenerentola?”.








 
#thebeginning

ciao a tutte! come state?
allora, questa è l'ennesima storia pubblicata così a caso. non so quando aggiornerò, non conosco neanche bene la trama, ma so che avevo voglia di farlo.
poi a quanto pare questa è la serata delle storie pubblicate a caso, quindi perchè non anche io? 
anyway, sono appena tornata da Roma e il 20 gennaio iniziano gli esami in uni, ma spero di avere tempo anche per la mia passione: naturalmente la scrittura.
detto questo, Luke è mezzo argentino e quindi gli ho affibbiato un secondo cognome argentino: Gaviria, niente di più sexy di Luke Hemmings argentino. sì, se qualcuna di voi guarda Narcos o per chiunque di voi lo sapesse, Gaviria è il secondo cognome di Pablo Escobar.
se avete trovato o troverete dei riferimenti e delle somiglianze a 90210, non sono allucinazioni, è così. sto riguardando la serie e mi sto facendo ispirare molto.
e niente, vi lascio, fatemi sapere.

p.s: nel prossimo capitolo vi posto le foto di Corinne, Brian e Lydia
p.p.s: per chiunque volesse seguirmi anche su twitter e facebook sono rispettivamente: @COCOCHVANEL e Alaskha efp



  
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