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Autore: Maia_L123    04/01/2016    0 recensioni
Lui un tassorosso logorroico, lei una corvomero che fa attenzione ai dettagli.
Metteteci la voglia di star soli a pensare, un osservatrice troppo insistente, una follia e una piccola confessione e avrete il loro piccolo scontro. Tutto ciò sulla Torre in cerca di solitudine, porterà ad un evento inaspettato ,ma inconsciamente atteso.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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*** Era marzo inoltrato, un leggero venticello soffiava tra le ale del castello. Ero appena uscito dall'ultima lezione del giorno. Percorsi con le mani nella tasca della divisa il corridoio di Trasfigurazione. Nonostante le proposte dei miei amici di fare un giro sulle sponde del Lago Nero, rifiutai utilizzando la scusa della montagna di compiti per la settimana successiva. Mi congedai sereno incamminandomi verso i piani alti, avevo intenzione di raggiungere la Torre di Astronomia, per stare un po' da solo. Non che non avessi realmente dei compiti da fare, ma ci sono dei momenti in cui anche un Tasso ha bisogno di un po' di solitudine. Ah sì, un Tassorosso avete capito bene. Io, Scorpius Hyperon Malfoy, ero stato smistato nella casa dei leali oramai quasi sei ani prima. Dopotutto non ne ero molto meravigliato, al contrario di mio padre che ricevuta la notizia quasi prese un infarto, allora non ci facevo nemmeno più caso. Continuai il mio percorso certo che con questo sole neanche le coppitte in cerca di intimità avrebbero invaso il mio spazio. Stavo salendo le rampe del quarto piano quando un uragano mi travolse inciampando nella veste. Se non fosse stato per me sarebbe capitolato dalle scale, dato che ebbero la grande idea di spostarsi in quel momento. Diciamo solo che Albus non era poi così leggero. Oh Albus e la sua goffagine! Ma tanto che cosa avrei fatto senza di lui? 《Al, diamine stai più attento》 esclamai tenendomi la testa dove stava spuntando un grazioso bernoccolo... Lui, che si era chinato a raccogliere le sue cose, si mise a ridachiare. 《Lieto che il mio dolore sia di tuo gradimento!》 La risposta era sarcastica ed anche un po' acida, ma ehi faceva male! 《Sì in effetti quel ...coso è estremamente divertente Scorp!》 《Zitto, viscida Serpe》esclamai piccato. 《Oh, ma cosa ti ho fatto caro! Non è così che si trattano gli amici》 Eccolo lì! Il solito melodrammatico ha preso ha sbattere i suoi brillanti occhi verdi, mentre si cimentava nell'esporre un'espressione da cerbiatto ferito con tanto di labbro sporto in fuori. Lo odio quando fa così! Dai è impossibile resistere alla tentazione! Misi su un'espressione impassibile, mica gliele do certe soddisfazioni andiamo! Sbuffò. 《Okay, okay facciamo che ti offro una Burrobirra domani ad Hogsmeade per farmi perdonare.》 Un sorrisino mi spunta sulle labbra. 《Ci sto! Ora scusami ma devo scappare》 Continuai a salire le scale finché, poco prima di svoltare l'angolo gli urlai ridacchiando: 《Vedi di non investire i primini!》 Stetti fermo solo un secondo di più per poter vedere la sua espressione mentre alzava gli occhi al cielo. Continuai a salire le scale. Corridoio dopo corridoio arrivai alla mia destinazione. Mi sedetti a guardar fuori con la schiena appoggiata alla parete. Ammirai il docile andamento del vento mentre squoteva le fronde degli alberi vicino alle sponde del lago. In quel momento ripensai all'ultima partita di Quidditch, contro Corvonero, e al sorrisetto beffardo della Weasley quando lanciai la pluffa contro di lei che difendeva gli anelli. Ripensai al' ebrezza che dà il volare. L'aria nei capelli, la sensazione di completa libertà. Era stata una partita combattuta quella, ricordai con un ghigno, era stato divertente il bagliore negli occhi del portiere di Corvonero. Noi che eravamo sempre in competizione quasi inconsapevolmente. Sospirai, stavo quasi per assopirmi quando qualcuno mi sfrecciò davanti come una scheggia. Confuso mi ritirai su aggrottando la fronte. Mi avvicinai alla finestra per capire cos'era. Sobbalzai quando sentii un tonfo proveniente da dietro. Mi voltai di scatto ad osservare una cespugliosa chioma rossa. Mi spostai dietro ad una colonna, nella posizione in cui stavo io potevo guardarla, ma lei non poteva fare altrettanto. L'osservai mentre concentrata e con mosse decise si spolverava la divisa della casa blu-bronzo. I capelli ricci e boccolosi le ricadevano sul viso impedendomi la completa visuale della sua faccia. Con uno sbuffo scostò le lunghe ciocche vermiglie dal viso. Si guardò intorno, agguantò la scopa e si sedette di fronte all'ampia finestra che permetteva di osservare la volta celeste. Non riuscivo bene a vederla. Viaggiai con lo sguardo fino ad incorrere nel mio riflesso. Sobbalzai quando sentii la sua voce chiara e decisa. 《Malfoy, hai intenzione di farti vedere o vuoi continuare a stare nascosto in quell'antro polveroso?》 Misi su un'espressione confusa, ma come diamine faceva a sapere che ero lì?! E a sapere pure chi era lì, avrà comprato lo stesso occhio di Malocchio Moody?!? Bha... 《E non fare quella faccia che mi sembri un pesce lesso!》 Mi disse con la voce intrisa di ironia. Mi avvicinai rassegnato. Non provai imbarazzo nonostante fossi appena stato scoperto ad osservarla. Dopotutto io ero qua da prima di lei. Stetti zitto mentre mi avvicinai. Mi fermai accanto allo stipite di una porta con le mani affondate in tasca. Volsi lo sguardo fuori, ammirando il mondo intorno a noi. 《Certo che non si può stare un attimo da soli! Scusami tanto se stavo là dietro ma che ne potevo sapere io che non era un malintenzionato o una coppietta in cerca di intimità? Che poi sei arrivata sulla scopa, non è un po' troppo "contro le regole" per dei corvonero precisini? E non dirmi che ho la faccia da pesce semplicemente perché hai la vista da dietro la testa! Andiamo ce ne voleva per vedermi, cos'è hai trafugato la tomba di Moody?!》 Le parole mi uscivano come un fiume in piena, non potevo trattenermi. Ero una persona logorroica, lo so. Non ci potevo fare nulla, mi trovavo in compagnia e allora non riusciva a chiudere la bocca. La cosa che mi irritò maggiormente in quella situazione fu il fatto che nonostante tutto le non mi rispondeva, stava sulle sue rimirando il paesaggio. 《Non sarai un po' troppo silenziosa?! Che c'è il gufo ti ha beccato la lingua?!》 Alla fine sbottai con voce intrisa di sarcasmo. Se c'era una cosa che odiavo era l'indifferenza, l'essere ignorato completamente e, per mio sommo fastidio, la Weasley usava spesso questi comportamenti con me! La vidi sbuffare incenerendomi con lo sguardo 《Solo perché non sono una fastidiosissima logorroica come te non significa che sia silenziosa!》 《Non sono logorroi...》 provai a risponderle piccato prima di essere bruscamente interrotto. 《 Oh ma vuoi chiudere quella boccaccia?! Come te, a quanto pare, sono venuta qui per stare da sola; quindi smettila di parlare e di rompermi con tanta insistenza le pluffe!》 Non ero una persona particolarmente impulsiva, però visto che voleva stare da sola la accontentai. Agguantai la mia borsa e girai i tacchi lasciando la Torre Di Astronomia. Tornai nella mia sala comune semi vuota dato il bel tempo, il mio umore era peggiorato dopo l'incontro con la rossa, però non volevo rinunciare alla mia solitudine. Mi ripromisi di tornare alla Torre. Mi misi a fare i compiti per passare il tempo fino all'ora di cena. Giunto in Sala Grande mi diressi verso il mio tavolo parlando con Frank Paciok e Molly Weasley. Una strana sensazione si impossessò di me quella sera. Come qualcosa di bruciante sottopelle, conoscevo questa sensazione benissimo. L'avevo provata innumerevoli volte. Era quello che si provava quando lo sguardo fisso di qualcuno ti osservava. Mi ricordò il giorno dello smistamento quando tutti furono stupiti di vedere il figlio di un Mangiamorte pentito andare a sedersi al tavolo di Tassorosso, tutti mi osservarono...mi sentii male quel giorno; non mi piacevano gli sguardi della gente. Era successo altre volte una cosa del genere. L'odiavo. Lo sguardo di quella persona mi fece scendere un lungo brivido freddo per la schiena, a metà della cena mi alzai e andai in Sala Comune sotto lo sguardo interrogativo del ragazzo con cui stavo parlando. Niente la sensazione non andava via. *** Ero sulla mia Nimbus. Era passata oramai una settimana da quando ero andato l'ultima volta alla Torre. Ed ora eccomi qua alla ricerca della mia privacy, ancora una volta. Arrivato lì mi sedetti tranquillo sospirando. Osservai i ghirigori fatti dalle nuvole e finalmente mi rilassai. Stetti a rimuginare su tutto. A come il professor Paciok ci abbia assegnato così tanti compiti, alla primina che avevo aiutato a non perdersi, al compito di teoria di Difesa... La pace che mi si era creata intorno venne spezzata da quegli occhi osservatori. Era da una settimana che mi perseguitavano, oramai non ne potevo più. 《Chi c'è!?》 Urlai. Dei corvi scapparono spaventati dalla mia voce infastidita. Sbuffai tremendamente frustrato. Presi la scopa e tornai nel castello. Solo quando arrivai in Sala Comune la sensazione sparì. *** Una settimana dopo tornai alla Torre, oramai ci avevo fatto l'abitudine con "l'osservatore segreto". Non avevo scoperto di chi si trattava ,però. Deciso a scoprirlo ero tornato lassù quel giorno. Stavo per fare una pazzia, ma era il mio piano. Sapevo che sarebbe stato estremamente pericoloso, ma tentar non nuoce. Mi alzai in piedi e, reggendomi ad un gargoyle, mi issai sulla balaustra del balcone. Il vento fece muovere il mio mantello. Estrassi la bacchetta dalla tasca e la strinsi convulsamente. Osservai sotto di me, un brivido di puro panico si fece strada lungo la mia spina dorsale. Mi dovevo buttare. Questo era il piano. Buttarsi dalla torre di astronomia per una sciocchezza simile direte voi, vero? Ero una persona molto determinata, quindi, nonostante la paura, sapevo che lo avrei fatto realmente. Slacciai il mantello e lo lasciai cadere. Il sudore mi imperlò la fronte. Arrotolai le mainche della camicia. Sentivo la sensazione che non spariva, quei due occhi continuavano a guardarmi insistentemente. Sentivo distintamente il mio cuore pompare frenetico nelle mie orecchie. Un giramento di testa, un respiro profondo. E lo feci. Mi sporsi in avanti abbracciato dal vuoto. Il vento mi frustava la faccia. I miei indumenti svolazzavano. Vedevo la terra avvicinarsi sempre di più. Il mondo vorticava terribilmente intorno a me. Sono un pazzo pensai. Solo un folle si sarebbbe ammazzato per scoprire una sciocchezza. Il panico mi scorreva nelle vene. Un groppo alla gola. Un attimo di lucidità mi ricordò l'incantesimo da fare, ma una bacchetta precedette la mia, a pochi metri dal suolo. 《ARRESTO MOMENTO!!!》 la sentii urlare. La mia corsa frenò bruscamente. Atterrai di faccia. E sbattei la fronte, un altro bernoccolo...grandioso! Rotolai verso destra sul prato e scorsi una figura femminile in groppa ad una scopa correre trafelata verso di me. Rose Weasley atterrò a un metro da me, aveva il terrore negli occhi. Mi si avvicinò velocemente e mi esaminò. Poi iniziò ad urlare istericamemte. Aveva le guance rosse, la fronte sudata, gli occhi le brillavano di ira e sollievo, l'aspetto trafelato e le sopracciglia rosse pericolosamente aggrottate, le chioma vermiglia era sparata in tutte le direszioni. 《Sei un pazzo! CHE COSA CREDEVI DI FARE?! UN INCOSCENTE!! Io mi prendo un infarto per colpa tua! Ti stavi ammazzando ti rendi conto?! Oh bisogna portarti subito da Madama Chips! Ma guarda tu che incoscente! Un vero idiota!!FOLLE, PAZ..》 Lei gesticolava nervosa, arrabiata. Ma le sue parole mi apparvero ovattate l'unico stupido pensiero che riuscii a formulare fu che in quelle condizioni le fosse ancora più bella... Sorrisi vittorioso perché sapevo chi era a fissarmi. 《Che diamine hai da sorridere?! Andiamo in Infermeria!》continuò il suo monologo, ma la interruppi. 《Perché mi fissi da settimane?》 Con questa semplice e schietta domanda la feci ammutolire. La vidi arrossire fino alla punta dei capelli. 《Allora?》 Infierii alzando un sopracciglio. Sbuffai divertito mentre ammiravo la sua espressione imbarazzatissima. 《Io non ti fisso da settimane》 la sentii borbottare quella fiacca protesta. Fu lì che mi misi a ridere. Oramai l'avevo beccata era inutile negare! 《Ah no?》 Le domandai ridacchiando ancora. Lei che aveva tenuto lo sguardo basso lo alzò fino ad incontrare il mio. Scorsi nei suoi occhi una scintilla di determinazione mentre, provando a guardarmi dall'alto in basso (cosa impossibile dato che la sua altezza rasentava il metro e sessanta), alzava il naso orgogliosa. 《No!》 Esclamò decisa. 《Sei sicura? Allora chi era nascosto questa volta a guardare l'altro su alla Torre?》 La vidi arrossire, ma non accennò ad abbassare lo sguardo. 《Malfoy non sto dicendo che io non ti fisso - divenne dello stesso colore dei capelli nel dire questo- sto solo dicendo che non lo faccio da settimane, si vede che sei poco sveglio, io ti fisso da sempre!》 Schiusi le labbra e la osservai stupito, sentivo le guance scaldarsi a causa della sua ultima risposta. Ma non ebbi il tempo per dire nulla, perché mi sentii tirato per la cravatta giallo-nera. Vidi un ultimo bagliore nei suoi limpidi occhi turchesi prima che li chiudesse. Sentii le sue labbra catturare le mie. Un bacio che sembrava atteso da tempo. Mi ci volle qualche secondo per accorgermi di quello che stava succedendo e, ancora un po' meravigliato, chiusi gli occhi e le cirondai la vita con le braccia rispondendo al bacio. A quel punto non importava se mi stavo per ammazzare pochi minuti prima. Non importava stare solo sulla Torre. Non importava il fastidio che il suo sguardo su di me provocava. Non importava la campanella che stava per suonare, il mio bernoccolo o il fatto che io e lei fossimo da sempre in competizione. In quel momento sentire le sue mani tra i miei capelli e le sue labbra morbide sulle mie erano le uniche cose che contavano. E la campanella suonò, il cielo fece cadere dell'acqua. Ma noi, immuni a tutto, continuavamo il nostro contatto forse troppo atteso. L'unica cosa che mi era dato sapere era che non esisteva sensazione più bella di quella, sarei stato lì per sempre e non mi sarei mai stancato. ----------------------------------------------------------- Ciao a tutti, è la mia prima OS e mi farebbe piacere sentire qualche vostro parere. Detto ciò, io ho immaginato una Rose Corvonero un po' fredda, o meglio riservata, poi Scorpius Tasso e logorroico. sono entrambi al sesto. Apprezzo i lettori silenziosi e chiunque capiti a leggere la mia storia. Ciao
   
 
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