04/01/2016
0 recensioniIl rosso piombò nell’ufficio degli Auror al Ministero e, senza neanche salutare, si parò di fronte al giovane Potter con uno sguardo determinato e teso allo stesso tempo.
“Buongiorno anche a te, Ron". Così dicendo il moro si stiracchiò: dopo un tedioso turno di notte l’arrivo del suo migliore amico che chiedeva aiuto dopo l’ennesima stupida litigata con la fidanzata era proprio quello che ci voleva per concludere in bellezza quella giornata infinita.
“Harry” continuò Weasley fingendo di non averlo sentito, “Ti prego devi aiutarmi”.
“Che hai fatto? Stavolta perché ti ha cacciato di casa”?
“Non mi ha cacciato di casa”.
“Allora è più facile di quanto pensassi; lasciala sbollire e nel pomeriggio le andrai a chiedere scusa. Tutto risolto, ora vado a farmi un bel riposino”. Harry si alzò e fece per uscire dall’ufficio ma Ron gli bloccò un polso e reclamò nuovamente attenzione: “Sei fuori strada…io non ho litigato con Hermione”.
“E allora quale diavolo è il problema”? si stava spazientendo, Ron gli stava sottraendo ore di sonno prezioso.
“Ecco io….usciamo di qui, è meglio” e così dicendo trascinò l’occhialuto fuori dalla stanza.
“Hey aspetta. Se non mi dici cosa vuoi prima ti affatturo e poi me ne vado”. Erano a pochi metri dall’ascensore, lontani da orecchie indiscrete così, non con poca difficoltà, Ron palesò ad Harry ciò che attanagliava i suoi pensieri.
“Wow, cioè fantastico amico..uhm…”
“Sei di gran conforto Potter” lo schernì Ron.
“Si, scusa. E’ che ho bisogno di caffè’….andiamo alla caffetteria dell’Atrium, così potrai raccontarmi con tutta calma”.
*****
“ Almeno un paio di mesi: stiamo insieme da oltre sei anni, la conosco da che ho memoria, viene naturale pensarlo”.
“Beh si, ma dov’è il problema”?
“Vorrei farlo in una maniera speciale. Non deve essere troppo scontato, o troppo romantico, o troppo banale…deve essere un qualcosa pensato solo per lei, capisci cosa intendo”?
“Si, ti ricordo che sono l’uomo che ha sposato tua sorella ragion per cui prima di infilarle l’anello al dito glielo ho dovuto prima chiedere”.
“Per questo so che tu potrai aiutarmi” gli occhi di Ron erano speranzosi mentre ricambiavano lo sguardo di suo cognato, come se lui potesse dargli la dritta decisiva.
“No, non esiste. E’ stato già difficile farlo per me, non ci penso proprio a ripetere l’esperienza. E poi è una cosa che devi fare tu, ti deve partire dal cuore altrimenti non avrebbe senso, credimi”. Ron era una persona meravigliosa, ma quando si trattava di esternare i propri sentimenti era peggio di Grop che tentava di imparare l’inglese.
“Ma lo so questo Harry. Io l’idea ce l’ho, non so come metterla in pratica. Vedi, tutto è nato da una cosa babbana che abbiamo visto ieri sera in quella scatola a colori che ti fa vedere le immagini, come si chiama feletisore”.
“Televisore Ronald”.
“Esatto, quel coso. Era la scena di un film e ad Hermione è piaciuta un sacco; si è tipo illuminata e ho pensato che magari potesse andare bene”.
“E io in questa situazione cosa c’entro”?
“Non so come si chiama il film”.
Harry si portò una mano alla fronte: era tipico di Ron non documentarsi quel minimo sufficiente per svolgere un qualsiasi tipo di compito.
“Cosa hai visto? Magari riusciamo a capire di cosa si tratta in base a ciò che ricordi”.
“Uhm io questo coso non l’ho mica guardato tutto: ero stanco e appoggiato con la testa sulla spalla di Hermione, il divano era così comodo…”
“No aspetta, non lo hai neanche guardato il film”? Harry cominciava sul serio ad arrabbiarsi.
“Non tutto. Ho aperto gli occhi poco prima che vedessi la parte che mi interessasse…sai Hermione cominciava ad arrabbiarsi per la mia scarsa partecipazione”.
“Vorrei ben vedere, allora”?
“Beh c’era un tizio mascherato, aveva una tutina blu e rossa. Anche il volto era coperto e sul corpo aveva disegnata come una ragnatela..di questo anzi ne sono sicuro perché ad un certo punto con le mani ha cominciato anche a spararle sui muri”.
“Tu vuoi chiedere in sposa Hermione travestendoti da ragno? Che fai, le fai la domanda scrivendolo sul muro con una ragnatela”? Harry cominciò a ridere come un forsennato.
“Certo che no” Ron era inorridito: aveva combattuto la più grande Guerra Magica della Storia, aveva distrutto Horcrux ma aveva ancora la fobia dei ragni.
“E allora”? Ad Harry sfuggiva ancora il nocciolo della questione.
“Beh questo tipo mette in fuga dei ladri che importunavano una ragazza e poi scappa; la fanciulla lo rincorre e si blocca quando vede questo “Uomo Ragno” appeso a testa in giù al palazzo. Lei gli va vicino, gli scopre la bocca e lo bacia”.
“Lui era a testa in giù e lei era in su…come si fa a dare un bacio in una posizione così scomoda”?
“Non lo so amico, ma ad Hermione è piaciuta tantissimo la cosa. Era tutta un ‘oh com’ è romantico, straordinario e fuori dal comune’ “ cinguettò il rosso in una fedele imitazione della voce della sua ragazza.
“Tu sei sicuro di voler fare una cosa del genere “?
“Certo, perché me lo domandi”? Ron parve scattare sulla difensiva.
“Perché tu che ti travesti da ragno è un paradosso”. Harry sghignazzava.
“Potter smettila di prendermi in giro. Sono mesi che mi scervello su come chiedere alla donna che amo di sposarmi senza che scappi via come uno Schiopodo Sparacoda, finalmente trovo una soluzione e tu, tu..”
“Che fai, mi balbetti addosso? Io sdrammatizzavo, devi ammettere che la cosa è terribilmente divertente. Certo che ti aiuterò ma se non sappiamo il nome di questo film non potremo cavare nessun ragno dal buco” e agitò la mano nella sua direzione per sottolineare la battuta stupida che aveva appena fatto.
“Giusto, come procediamo”? Ron parve mettersi sull’attenti in attesa di istruzioni.
“Adesso io vado a dormire. Nel pomeriggio vedremo di fare una piccola ricerca e definiremo i dettagli del piano”.
“Come facciamo a cercare queste informazioni? Secondo te esistono libri al riguardo”?
“No, ma esistono aggeggi che se usati correttamente ti danno tutte le informazioni che ti servono in pochissimi secondi”.
“Fantastico. E tu li sai usare”?
“Io no, ma Dean Thomas si”.
“Ottimo, allora io vado ad aprire i Tiri Vispi….George stamattina se l’è presa di vacanza. Ci vediamo alle 16 da te”?
“Certo che no. Non vedo tua sorella da 28 ore quindi ci vedremo alle 18 almeno”. Harry usò un tono di voce risolutivo: tra gli allenamenti di lei e i turni di lui, non riusciva mai a stare più di un quarto d’ora di fila nella stessa stanza con Ginny, il trend andava invertito.
“Va bene”Ron alzò le mani in segno di resa, poi continuò “A dopo Harry, e grazie di tutto”.
Ron si smaterializzò e Harry, prima di concedersi il meritato riposo, salì al secondo piano dal suo vecchio amico di scuola per spiegargli il tutto.
Ciao, sono LadyMaris :)
Ritorno a scrivere della mia saga preferita dopo anni di silenzio.
Piccola idea venuta fuori dal nulla, spero che apprezziate.
Vorrei chiarire solo una cosa: siccome, come avrete ben capito, parlo di Spiderman, la mia storia è ambientata più o meno ai giorni nostri quindi non me ne vogliate se per esigenza ho trasportato il momento ai giorni nostri....licenza poetica, necessità d'autore :D
Spero di avervi incuriosito e che continuerete a seguirmi :P :P :P
Il tutto sarà costituito da tre parti già scritte sul mio pc quindi gli aggiornamenti saranno frequenti.
Chiedo venia se non piacerà, mi congratulo in anticipo con chi l'adorerà ahahaha xD
Sono giunta alla conclusione che questa è una storia che o la ami o la odi :P
Se mi fate sapere cosa ne pensate ne sarei felicissima: accetto tutti i tipi di commenti, basta che ce ne sianoxD xD
Adesso vado sul serio, baci a todos
LM