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Autore: Hermit_    04/01/2016    0 recensioni
[Raccolta di Prompt sulla Percabeth partecipanti alla challenge 100AU indetta dal campmezzosangue]
#3 Sono un venditore porta-a-porta per favore compra qualcosa!
#15 Ho chiamato il numero sbagliato!
#60 Frequento il corso di yoga solo per guardare quanto è flessibile l'istruttrice!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Percy/Annabeth
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Di semidei e piccoli sprazzi di vita quotidiana...'
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...PINK MOMENTS...




Rating: arancione
Personaggi: Percy, Nico, Annabeth
Coppie: Percy/ Annabeth
Genere: Commedia
Note: AU
Avvertimenti: /
Prompt:
#60
Frequento il corso di yoga solo per guardare quanto è flessibile l'istruttrice!



 

Percy aprì il suo borsone e tirò fuori i pantaloncini e la maglia che usava solitamente per la palestra. Si chinò per infilarsi le scarpe e alzò lo sguardo solo quando ebbe finito anche di allacciarsele. "Tu che cosa fai oggi?"
Nico, che andava con lui in palestra ed era già pronto, lo seguì nel bagno. "Credo attrezzi e roba varia, tu?"

Percy fece spallucce e finì di riempire la bottiglia con l'acqua del lavandino. Successivamente si portò l'asciugamano sulle spalle,appoggiandolo lì.

"Non avrai intenzione di fare di nuovo yoga" chiese all'improvviso Nico, preoccupato della non-risposta del moro.

"Perché?" Percy aggrottò le sopracciglia sinceramente confuso, e insieme iniziarono a salire le scale che dividevano la palestra dagli spogliatoi.

"Be', primo, perché lo fai solo per vedere l'istruttrice di yoga. Secondo, perché è una cosa che fanno le donne e tu rovini l'orgoglio di noi uomini andando là. E terzo, be, terzo... Perchè non ti serve a niente(?)"

"Lo chiedi a me?" Ribattè Percy, rispondendo al tono interrogativo del ragazzo. "E comunque non è colpa mia se quella ragazza è così sexy. Hai visto che culo? E poi il suo fisico da urlo..."

"Questa è la parte in cui mi dici che fai sogni erotici su di lei ogni notte?"

Nel frattempo erano giunti al piano di sopra, e stavano indugiando di fronte al bivio che divideva le loro strade. Percy ridacchiò. "Be', amico... Non nego di aver fatto certi pensieri. Con una che insegna yoga a letto mi aspetto il massimo, dovrebbe come minimo sapere tutte le posizioni del kamasutra."

"Io non ci giurerei. E comunque, stai già pensando a scopartela... Guarda che quella è una tosta,l'altro giorno che mi ha insegnato box mi rivolgeva certi sguardi taglienti!"

Percy sbattè gli occhi confuso. "Tu hai fatto una lezione di box con lei? Perchè io non ne sapevo niente? E sopratutto, ohmmioddio: piace anche a te."

Nico si sbattè una mano sulla fronte, rassegnato. "No, Percy. Devo ricordarti che sono gay e felicemente fidanzato con un ragazzo di nome Will Solace?"

"Oh, giusto" borbottò Percy. "Be, dài, portami fortuna."

Gli diede una pacca sulle spalle e cominciò a dirigersi a destra. "Ci vediamo dopo!" gridò, e Nico assentì con un cenno, già pronto a percorrere il corridoio di sinistra.


 

*

 

"Per prima cosa," iniziò l'istruttrice gesticolando animatamente, mentre camminava tranquilla nella sala schivando i tappetini e le persone sedute su di essi. "Questa dev'essere un attività rilassante, quindi non prendete questi esercizi come un allenamento. Cercate di rilassare i muscoli e farvi guidare dalla musica. Dovete fare dei movimenti sciolti, e nel frattempo seguire le mie indicazioni."

Percy si accomodò meglio sul tappetino, mettendosi a gambe incrociate come tutte le altre donne, anche se gli risultava alquanto difficile. Non riusciva a smettere di guardare il sederino sporgente dell'istruttrice ogni volta che si girava, oppure il suo fisico da urlo nascosto -nemmeno tanto- da una canotta aderente e un pantaloncino corto. Non aveva quasi per niente posato lo sguardo sui suoi capelli biondi tenuti su da una coda e gli occhi grigi tempesta.

Fu per quello che appena un paio di scarpe da ginnastica si fermarono di fronte al suo tappetino, Percy dovette alzare lo sguardo.

Indietreggiò con timore sotto quello sguardo severo e agghiacciante: Annabeth Chase -come aveva scoperto che si chiamava da una delle tante donne in quella stanza- lo stava fissando con le braccia incrociate sul petto. "Che hai intenzione di fare tu?"

"Ehm.."

Guardarti?

"Yoga."

"Bene, e allora concentrati." Si allontanò.

Percy rimase qualche secondo imbambolato ad arrossire fino alla punta dei capelli. Che quella ragazza avesse notato i suoi sguardi?

Seguì con gli occhi Annabeth Chase che si sedette sul suo tappetino, a gambe incrociate. Fece partire la musica e chiuse gli occhi, respirando lentamente.

"Prima di tutto ci sediamo bene sul tappetino. Solleviamo il braccio destro verso l'alto ed espirando ci pieghiamo verso sinistra."

Percy guardò le altre ragazze che chiudendo gli occhi eseguivano correttamente l'esercizio; lanciò un occhiata ai movimenti sciolti di Annabeth e cercò di eseguire anche lui goffamente.

"Stendiamo bene il braccio destro, guardiamo verso l'alto, comprimiamo il petto e poi ci spostiamo in avanti con il braccio destro." Fece una leggera pausa, in cui le persone aprirono gli occhi per guardare e capire come fare, poi riprese: "allunghiamo il braccio sinistro verso l'alto e stiamo così per dieci secondi."

Okay, e fin lì era facile.

Tutto si complicò quando l'istruttrice Chase ordinò, "adesso... Portate le mani a terra, sotto le spalle. Vi sedete sui talloni, stendendo bene la schiena e le spalle." Fece vedere come fare, poi spostò il tappetino dando a Percy le spalle. "Ispirando vi spostate in avanti, poi, puntate le dita dei piedi e sollevate le ginocchia."

Per un lungo momento rimase senza fiato, alla vista del sedere che sembrava sporgersi verso di lui e se non fosse stato così lontano ne avrebbe di sicuro approfittato per darle una pacca. Nello stesso momento si spostò in avanti con le ginocchia e riuscì a vedere la curva del suo seno; peccato che Annabeth si alzò sempre di più e una volta in piedi incontrò il suo sguardo.

Percy arrossì, e si accorse che tutte ormai erano in piedi... Tranne lui.

Si affrettò ad alzarsi e si mise nella stessa posizione, con le gambe divariche.

Dio, si sentiva un pervertito...

Chissà cosa pensava ora di lui. Di sicuro niente di buono.

Il resto della lezione proseguì normalmente e se da una parte Percy voleva raggiungere Nico per fare attività più adatte a lui, non riusciva a staccarsi dall'immagine di Annabeth mentre si contorceva e dettava esercizi.

Quando i cinquanta minuti passarono, era leggermente affaticato ma neanche un po' sudato. Prese la bottiglia e l'asciugamano in mano, rimettendo a posto il tappetino.

Evitando le occhiate delle altre donne, si affrettò ad uscire, ma una presa ferrea sul braccio lo fece desistere.

Si girò con timore e confermando i suoi sospetti si ritrovò davanti l'istruttrice di yoga, la bellissima Annabeth Chase con le braccia incrociate e lo sguardo severo puntato su di lui.

"Ehm... È stata una bella lezione."

Annabeth si allontanò e prese la bottiglia d'acqua da terra, dandogli per l'ennesima volta la possibilità di fissarle il sedere, quindi ritornò verso di lui.

Ne bevve un lungo sorso. "Il tuo nome?"

"Pe-Percy Jackson."

Annabeth storse la bocca e gli diede uno sguardo da capo a piedi, come studiandolo. Gli fissò il petto con i muscoli accennati coperto dalla maglietta, le gambe atletiche e il fisico slanciato. Poi ritornò sul suo viso, i cui occhi erano verdi mare e i capelli nero pece. "Non hai eseguito nessuno degli esercizi di yoga."

"Non è vero! Qualcuno sì!" si affrettò a rispondere, e lei inclinò il viso indecisa:

"Non sei il primo che partecipa solo per guardare le altre donne, quindi se è per questo che hai partecipato ti consiglio di non farti più vedere."

"O-okay." disse in soggezione,già pronto ad andarsene.

Lei lo bloccò di nuovo, aprendo la mano verso di lui. "Il cellulare, prego."

"Il cellulare?" Cosa? Era una specie di professoressa delle medie? Voleva sequestrargli il cellulare?

"Perchè?"

"Tu dammi il cellulare" lo fulminò e lui con riluttanza glielo porse.

Annabeth scribacchiò qualcosa e glielo ridiede indietro.

Lo accompagnò "gentilmente" alla porta della sala e lo invitò ad uscire. Prima che ritornasse dentro, gli sorrise enigmatica. "Ci vediamo, Percy Jackson."

Una volta da solo, Percy sbloccò con il dito la schermata del cellulare e vide la pagina aperta su un numero in rubrica.

Annabeth Chase gli aveva dato il suo numero.

 

*


 

Due settimane dopo...

 

"Vuoi parlare chiaro sì o no?" sbuffò Nico, mentre si asciugava il viso accaldato e sudato con un asciugamano.

"È necessario?" Percy alzò le spalle, sorridendo tranquillo.

"Direi di sì!"

Insieme uscirono dalla sala degli attrezzi con Nico sempre più alterato: "Mi hai detto che Annabeth Chase ti ha dato il suo numero, poi tre giorni dopo mi hai detto che avete fatto sesso, e adesso non mi dici più niente da una settimana. Si puó sapere che è successo tra voi due?!"

Percy ridacchiò enigmatico, e nel frattempo passarono vicino alla sala dove la bionda insegnava yoga.

Ghignò nella sua direzione e lei gli restituì un sorriso provocante, mentre allungava il petto fino a schiacciare il seno sulla gamba destra distesa, poi gli fece l'occhiolino.

"Oh" disse Nico. "Adesso capisco."

Percy sogghignò e continuarono a dirigersi negli spogliatoi.

Solo quando Nico uscì dalla doccia degli spogliatoi e si mise dei pantaloni, gli rivolse la domanda che voleva fargli da prima: "allora, è vero che a letto è brava come pensavi? Le sa fare tutte le posizioni del kamasutra?"

Percy alzò di nuovo le spalle, con quel sorrisino da deficiente stampato sul viso che non se ne voleva andare: "può darsi."







NOTE AUTRICE:
Ed ecco conclusa anche questa mini raccolta! Pensavo di aggiornare prima, ma quest'ultima OS non mi convinceva granchè sinceramente. Adesso andrò a linkare le tre one shot per fare in modo che partecipino al concorso e niente, se vi son piaciute lasciate una recensione!
Ciao,
Hermit_

 

 

   
 
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