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Autore: 9Pepe4    04/01/2016    5 recensioni
[Spoiler per Il Risveglio della Forza]
Poi suo figlio emise un versetto, e l’attenzione di Han tornò immediatamente al presente. Ben si era animato, e sembrava sforzarsi di dire qualcosa.
L’uomo si immobilizzò. Che stesse cercando di chiamarlo papà?
«Sì, Ben?» lo incoraggiò. «Che succede?»
Era giunto il momento, lo sentiva. Peccato che Leia non fosse presente, e che lui non avesse nulla a portata di mano per registrare l’evento.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Chewbacca, Han Solo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pro e contro

Quel giorno, Leia era stata chiamata d’urgenza per risolvere chissà quale questione riguardante la Repubblica. Erano trascorsi a stento due anni, dalla battaglia di Endor, e il nuovo Senato non era ancora del tutto stabile.
Siccome la donna si era portata appresso Trepio, in casa erano rimasti solo Han, Chewbacca e il piccolo Ben.
«Sarà una giornata tra uomini» aveva scherzato Han. «Ci divertiremo».
E in effetti, durante la mattina e per gran parte del pomeriggio, era andato tutto per il meglio.
Ben si era intrattenuto tranquillamente coi propri giocattoli, aveva mangiato senza far storie e si era appisolato tra le braccia lanose di Chewbacca. Al risveglio, non pianse, ma iniziò a tirare il pelo del Wookie chiacchierando tra sé e sé.
Han assistette alla scena con un mezzo sorriso. Da una parte, lo divertiva il modo in cui Chewie tollerava che Ben giocasse con la sua pelliccia… Dall’altra, non si stancava mai di ascoltare il figlio, che di solito era abbastanza silenzioso.
Per il momento, il vocabolario del bambino era costituito per lo più da monosillabi e buffi tentativi di imitare i versi di Chewbacca, e la sola parola di cui si serviva con nitidezza e consapevolezza era «mamma».
Poi Ben si zittì, e cominciò ad agitarsi finché il Wookie non lo depositò a terra, e a quel punto si mise a caracollare in giro per la casa.
Han pensò bene di seguirlo per tenerlo d’occhio e assicurarsi che non combinasse guai. Qualche minuto più tardi, Chewbacca li raggiunse, e l’uomo si girò verso di lui… E naturalmente, proprio in quell’istante di distrazione, Ben incespicò e cadde, sbattendo la testa contro il muro e scoppiando a piangere.
Han trasalì ed accorse immediatamente, sollevando il figlio tra le braccia. Gli allontanò i folti capelli scuri dalla fronte, e trovò un brutto segno rosso sulla sua pelle chiara.
A dire il vero, non sembrava niente di grave, ma Ben continuava a singhiozzare come un disperato.
Han, allora, si diresse in cucina, dove tentò di applicare un po’ di ghiaccio alla botta, ma desistette quando il pianto del bambino non fece altro che aumentare di volume.
«Ben?» lo chiamò, gettando via il ghiaccio e cullandolo un po’ impacciatamente. «Va tutto bene, non è niente. Passa subito».
Il bambino scalciò e continuò a singhiozzare, ed Han – incapace di star fermo – si spostò in salotto dove iniziò a fare avanti e indietro. Nel proprio nervosismo, rischiò più volte di andare a sbattere contro la lampada da terra e contro il divano, cosa che parve agitare Ben ancora di più.
Han tentò di calmarsi, e ricordò a se stesso che il bambino possedeva la Forza. A detta di Leia, ciò lo rendeva piuttosto percettivo verso le emozioni altrui… Perciò, se devi tranquillizzarlo, non innervosirti o peggiorerai la situazione.
«Non innervosirti» borbottò Han. «Non innervosirti! Più facile a dirsi che a farsi».
Chewbacca, che l’aveva tallonato fedelmente ed ora era fermo davanti alla vetrata che dava sull’esterno, inclinò la testona pelosa ed emise un suono basso ed insistente.
«Non penso proprio che basti fargli cambiare posizione!» scattò Han.
Mentre parlava, però, si rese conto che stava tenendo il bambino pressoché orizzontalmente, e che Ben si agitava come se cercasse di raddrizzarsi. Non appena Han lo sistemò in una posizione più verticale, il pianto cessò di colpo.
Impressionato da quel risultato così immediato, l’uomo fissò il bambino, che ricambiò con uno sguardo lacrimoso.
Dopodiché, tirando su col naso, Ben allungò le manine – piccole, umide e calde – ad afferrargli le guance. Gliele tirò un po’, ed Han si esibì in una serie di boccacce per cercare senza successo di strappargli un sorriso.
Con aria estremamente seria, suo figlio passò a toccargli le tempie e la fronte.
«Lo so» disse Han, «è una gran bella faccia».
Per tutta risposta, Ben ritirò le manine e lo scrutò senza batter ciglio.
Han non poteva certo dichiararsi un esperto di bambini piccoli, ma lo sguardo intenso e penetrante che vedeva talvolta negli occhi del figlio lo destabilizzava. Non gli sembrava normale.
Era anche vero, però, che la loro famiglia era tutto fuorché ordinaria.
Brevemente, Han desiderò che gli zii di Luke o i genitori adottivi di Leia fossero ancora vivi. Gli sarebbe piaciuto sapere se i due fratelli, da bambini, si erano comportati come Ben.
Poi suo figlio emise un versetto, e l’attenzione di Han tornò immediatamente al presente. Ben si era animato, e sembrava sforzarsi di dire qualcosa.
L’uomo si immobilizzò. Che stesse cercando di chiamarlo papà?
«Sì, Ben?» lo incoraggiò. «Che succede?»
Era giunto il momento, lo sentiva. Peccato che Leia non fosse presente, e che lui non avesse nulla a portata di mano per registrare l’evento. Forse Chewie…
«Mamma!»
Han sbatté le palpebre. La parola era stata chiarissima… Così come era chiaro che Ben non stava reclamando Leia, ma si stava rivolgendo a lui.
«No» si affrettò a correggerlo l’uomo. «Papà».
Ma il bambino insistette: «Mamma!»
«Leia è la mamma» cercò di stabilire Han. «Io sono il papà».
«Mamma!» ripeté Ben, ostinato, mettendogli una manina sulla guancia.
Udendo qualcosa che somigliava sospettosamente ad una risata di Wookie, Han voltò la testa per fulminare Chewbacca con gli occhi.
«E tu cosa ridi, sacco di pelo?»
«Mamma!» Nella voce di Ben, ora, c’era quasi una punta di trionfo.
«Papà» tentò nuovamente Han. Come aveva fatto Leia ad insegnargli la sua prima parola? Sillabandola? «Pa-pà».
«Mamma».
Han scosse la testa con un sospiro rassegnato. Sperava soltanto che, al suo rientro, Leia non avrebbe capito che loro figlio stava chiamando mamma anche lui. Francamente, però, non ci credeva molto: Leia si accorgeva sempre di tutto.
A tal proposito… Con la punta delle dita, Han asciugò le ultime tracce di lacrime dal visetto del figlio, e diede una controllata alla sua fronte.
Ben si sottrasse. «Mamma!»
«D’accordo, giovanotto» mormorò Han. «Come preferisci».
Gli scoccò un bacio sul neo che aveva sullo zigomo destro, e Ben gli circondò il collo con le braccine, emettendo un respiro felice.
«Mamma».
In silenzio, Han si disse che non era poi così male. A conti fatti, preferiva di gran lunga avere un figlio intento a chiamarlo mamma, anziché un figlio in lacrime.









Note:
La settima scorsa ho visto Il risveglio della Forza, e mi ha distrutto. Di conseguenza, continuo a scribacchiare su papà Han e mamma Leia, non so se per masochismo o per tentare di risanare le mie ferite a suon di fluff.
Sia come sia, spero che questa OS vi sia piaciuta.

Ah, ho inserito Ben Solo/Kylo Ren tra i personaggi da aggiungere. So che abbiamo già Kylo Ren, ma immagino sia stato aggiunto prima dell’uscita del film, e mi piacerebbe avere un nome da poter usare in storie ambientate sia prima che dopo il suo passaggio al Lato Oscuro. Se avete un momento di tempo per votarlo, ve ne sarò eternamente grata.

And last but not least, un ringraziamento a Dragasi, che non mi lascia mai sola a fangirlare sui personaggi di questa saga.
  
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