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Autore: papayasorridente    04/01/2016    3 recensioni
Gossip Puella avvista Virgilio che è scappato dalla fidanzata Didone per partecipare alla festa di Capodanno della scuola. Ma Catullo, Saffo e Guido Cavalcanti stanno pianificando di fare finalmente mettere insieme Dante e Virgilio.
Ma per qualche motivo la festa diventa un toga party e Machiavelli decide di organizzare i giochi ...
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Dante Alighieri, Virgilio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Si Fas Est'
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Avvistato: Publio Virgilio Marone all’aeroporto Mercurio  con la sola compagnia della valigia… Che succede V.? La romantica vacanza in Gallia con D. non ti ha soddisfatto? O c’è forse un temporale in arrivo?
 
“Quel bastardo!” Esclamò Didone, tamburellando con le unghie laccate di nero sulla scrivania. “Quell’idiota mi lascia sola a Lutetia e si fa pure avvistare  da Gossip Puella!”
Era davvero furiosa: la loro storia era finita mesi prima, quando Virgilio le aveva confessato di non provare più niente per lei e di essersi innamorato ormai da tempo  di un certo giovane fiorentino, e lei aveva accettato (dopotutto erano stati migliori amici da quando erano piccoli) di portare avanti la loro relazione per evitare al padre di lui un aneurisma a sapere che il figlio aveva una cotta per un altro uomo. E adesso che il ‘fidanzato’ aveva scoperto che, per l’anno nuovo,la scuola aveva organizzato una festa e che sull’evento di PersonaBook (stalkerando l’elenco dei partecipanti) un certo Dante Alighieri aveva premuto il tasto PARTECIPA, bum, aveva preso il primo aereo per Arcadia.
Lasciandola a Lutetia. A videochiamare  la migliore amica Saffo, che sembrava piuttosto scocciata.
“D., è l’amore, pensa a cosa fa quel cretino di mio fratello per la sua Clodia … almeno Virgi non scrive poesie! E comunque era ora che si desse una svegliata, sono mesi che quei due si guardano furtivamente, ma V. è sempre così rigido!” Rispose Saffo, all’amica.
Didone sbuffò e cercò di lanciare uno sguardo rude alla ragazza che armeggiava con il cellulare. “S.? A chi scrivi? Non dirmi che è ancora quello sfigato di Alceo.”
“No, no è il mio fratellino. Dice che sta preparando il piano-“ Saffo si mise una mano di fronte alla bocca con aria colpevole. “Ehm, niente.”
Il sopracciglio di Didone si alzò, improvvisamente interessata: “Che combinate tu e Catullo?”
“Niente, niente, uno scherzetto per Alceo …” Guardò l’amica che aveva uno sguardo scettico e sospirò: “Per Jupiter. Okay, io te lo dico ma tu non interferisci se non per dare una mano, claro?”
“Giuro sulla mia borsetta Romolo&Remo!”
“Io e Cat siamo a capo del Dargilio Team, e vogliamo che quei due stiano finalmente insieme, quindi per la festa di domani sera abbiamo un piano… ”
“Dimmi tutto.” Ordinò Didone. E entrambe, con gli occhi accesi dal fervore del gossip, si chinarono sui rispettivi schermi con aria cospiratrice.
“Allora, prima scriviamo a Gossip Puella, poi a Nicolò…”
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Dante stava osservando con occhio critico il completo elegante che Cavalcanti gli aveva allungato nel camerino. “Guido, non sono sicuro di sapere come indossare questa cosa…” gridò al suo migliore amico che era seduto sul divanetto con il telefono in mano.
“Oh, Guì a chi scrivi?”
Cavalcanti alzò lo sguardo e gli allungò l’apparecchio con uno sguardo eloquente: “Gossip Puella dice che il tuo cavaliere mantovano è tornato in città. Senza. Didone.”
Dante arrossì furiosamente e sondò il tweet con finta noncuranza: “Beh… Vuol dire che domani sera ci sarà alla festa…”
“E vuol dire che avrai un’intera serata per dichiarargli il tuo eterno amore e devozione e magari ficcargli la lingua in bocca sotto il vischio.”Aggiunse Guido, aggiungendo lo schiocco di un bacio con le labbra, per il quale Dante gli tirò la cravatta con cui stava lottando.
“Smettila, tanto con lui non ho speranza. Mi considera solo il primino sfigato amico di suo fratello, il pivello che gli sbava dietro senza ritegno ben sapendo che lui è molto etero e molto fidanzato.” Sbuffò e aggiunse: “E comunque questo completo mi fa sembrare un incrocio tra mio nonno Petrarca e un pinguino”
Guido scosse la testa esasperato: “Ah, Dantino, tu non vedi come ti guarda … Sei sempre impegnato a fingere di osservare la tappezzeria, ma ti giuro che non appena parli con qualche ragazza, Virgilio irradia un gelo polare. Brrr non so come tu non te ne sia mai accorto. Poi quella volta che Beatrice, ubriaca, ti è saltata addosso, è stato lui a ‘salvarti’ e mentre tu vomitavi l’anima l’ho visto fare un discorso a lei, probabilmente intimandole di starti lontano …”
Alighieri ormai si era coperto la faccia con la tenda e la ragazza seduta sul divanetto di fianco a Cavalcanti aveva lasciato perdere i richiami dell’amica in camerino e stava seguendo con interesse la discussione.Q
Esordì: “Secondo me dovresti almeno provarci, mi sembra palese che tra voi ci sia molta TSI, quindi non preoccuparti, andrà tutto bene!” Sorrise e aggiunse: “Piacere, Sibilla.” Poi strizzò l’occhio a Dante e si allontanò con i suoi acquisti.
Dante era bordeaux. Guido fischiò e batté la mano sulla spalla dell’amico: “Sante parole. Solo, evita di mettere papillon o cravatta nera, altrimenti sembri davvero un pinguino.”
“Ma …”
“Virgilio adora il blu.” E gli fece l’occhiolino.
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Il gruppo segreto su PersonaBook del Dargilio Team era in fermento: Catullo stava comunicando a più riprese a buona parte della scuola il suo complicatissimo piano: V. sarebbe arrivato per primo all’evento per organizzare, mentre il fratello Orazio prelevava Dante e Guido in macchina. Lui e Saffo, mentre Clodia, che dettava ordini per l’organizzazione dell’aperitivo, avrebbe fatto in modo di tenere Virgilio  in cucina, avrebbero appeso il vischio in tutta la sala. Poi quando sarebbero arrivati Orazio, Dante e Guido per aiutare avrebbe strillato al mantovano di andare ad aprire la porta, dove era stato fortuitamente appeso del vischio e Orazio avrebbe fatto entrare Dante per primo e … Voilà, les jeux sont faits!
Il pc trillò per segnalare un nuovo commento al post. ‘Questo piano è idiota’, aveva scritto Machiavelli.
Poi un altro tintinnio lo avvisò che Nicolò gli aveva scritto sulla chat privata:
 ‘Ascolta, Cat, non prendertela, tu e Saffo avete fatto un bel lavoro, ma secondo me è troppo naif come idea. E se organizzassimo dei giochi? Giochi a coppie di affinità e che li spingano a rendersi conto di tutta la TSI. Ti preeeego, lasciami prendere le redini non ne posso più di ascoltare i lamenti di Dante!’
Catullo era frustrato. Nico aveva ragione, ma non solo a lui venivano le idee geniali…
‘Okay, Nic, io ci sto. Ma lasciami almeno scegliere il tema … Per domani sera si cambia tutto! Faremo un toga party!’
Lo smile cospiratorio che gli inviò Machiavelli, fece nascere un sorriso euforico sulle sue labbra.
‘Deal.’
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La sera di Capodanno era arrivata. Virgilio controllò il fratello con sguardo critico, dato che lo aveva sentito ticchettare sulla tastiera del laptop fino alle 4 passate di notte e dato che aveva passato la giornata fuori casa chissà dove.
“Orazio, ma stai bene? Sei preoccupato per stasera?”
Orazio sbatté le palpebre qualche volta e fece un sorriso stanco: “In realtà sono preoccupato per te, fratellino. Ma so che andrà tutto bene.” E detto questo gli lanciò la giacca elegante ed ignorò lo sguardo interrogativo di Virgilio.
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I due fratelli arrivarono due ore buone prima, per aiutare Cat in cucina e seguire gli ordini di Clodia. Ma di certo Virgilio non si aspettava che al suo ingresso una Saffo in fibrillazione gli lanciasse un lenzuolo bianco, dicendo: “Spogliati”. Ed era ancora più confuso quando Catullo gli venne incontro vestito con una tunica alla romana e lo trascinò nel bagno, facendogli indossare una tunica uguale e arrotolando sopra questa il lenzuolo a mo’ di toga.
Poi fu relegato in cucina a lavare uva (uva? A dicembre? Era sempre più stupito) e ad allungare un qualche vino (il cui odore era simile a quello dell’alcol puro) con acqua. Quanto tornò in sala per appoggiare le caraffe di spritz, per poco non fece cadere il tutto, nel vedere la sala ricevimenti della sua scuola decorata con alte piante e statue di gesso di ninfe nude.
“Cat, Cat”, esordì tirando per la toga l’amico, “Perché hai organizzato un toga party per capodanno?”
Catullo si aprì in un sorriso estatico: “ E devi ancora vedere i giochi! Io non ne so molto, li ha decisi quasi tutti Nicolò.” Disse indicando il ragazzo, che alzò il calice (un calice molto pacchiano, stile sacro graal) nella loro direzione, accennando una risata mentre guardava Virgilio.
Il mantovano era troppo confuso per notare lo sguardo che Cat e Nic si scambiarono.
E inoltre la sua attenzione era stata catturata da un giovane fiorentino che faceva il suo ingresso in un completo elegante, e sorrise intenerito alla faccia sconvolta che fece quando Saffo gli tolse la giacca e gli mise tra le braccia tunica e toga.
Prima che se ne rendesse conto si era avvicinato al più giovane, che era fermo ad osservare le strane decorazioni della sala, e si schiarì la voce: “Strano vero? A quanto pare Cat ha cambiato tutta l’organizzazione all’ultimo momento, ma almeno tunica e coperta sono più comode del completo.” Esordì Virgilio con un sorriso dolce.
A Dante iniziarono a tremare le ginocchia alla vista della sua cotta vestita solo di un lenzuolo, e aprì la bocca un paio di volte prima di rispondere: “Ehm, sì, è singolare … Sai dove posso cambiarmi?”
“Il bagno è a destra della cucina, vedi là dove c’è Clodia.” Rispose l’altro per poi osservare attentamente il fiorentino che cercava di non incontrare il suo sguardo. Virgilio sfiorò la sua cravatta blu e ne saggiò il tessuto. Tossicchiò e arrossì leggermente:” Ti sta molto bene questa cravatta … “
Alighieri divenne color melanzana e bofonchiando un “Grazie” corse verso il bagno, lasciando il ragazzo solo e con la sensazione di aver fatto una cazzata.
Guido, che si era già cambiato e aveva seguito il siparietto, andò a salvare Virgilio dal suo stesso imbarazzo
“Quindi … Hai una  cotta per il piccolo Dantino?” disse con un sorriso saputo. Il mantovano sussultò, ma non negò: “Ho fatto una cazzata.”
“Nah, normale amministrazione; la TSI tra di voi a volte è anche peggio!” Sorrise all’espressione oltraggiata dell’altro.” E comunque non preoccuparti, entro stasera sarà tuo! È tutto pianificato. Solo, spezzagli il cuore e io ti spezzo le gambe.”
Poi con un sorriso falso- minaccioso spinse Virgilio verso il buffet.
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Erano ormai le dieci di sera, il che significava che il potere, che finora era stato di Catullo, passava nelle pericolose mani di Machiavelli, che arrivò con un microfono e salì su una sedia.
“Signore e signori” esordì, “Studenti e professori, ringraziamo tutti Saffo e Catullo di averci preparato una cena indimenticabile e una location degna di tale nome. Ma, prima di stappare l’alcol e festeggiare insieme l’anno venturo, che io vi auguro pieno di gioia, è il momento di dare l’ultimo saluto all’anno corrente, omaggiandolo  con degli inoffensivi Ludi.”
Attese che l’applauso svanisse e chiamò a rapporto Leuconoe, che gli porse una cartella.
“Innanzitutto, ci divideremo in squadre da due- No, Dante tu sei con Virgilio, e non fate storie – e vi sarà consegnato un foglio di giornale per coppia, per dare inizio al primo gioco.”
“Farò partire la musica ad intervalli, e ad ogni lo stecchetto musicale dovrete piegare il foglio in due e posizionarvi sopra di esso entrambi senza cadere. Coloro che cadranno prima della fine del gioco saranno eliminati. Ci sono domande?”
Non c’erano domande e Nicolò diede inizio al gioco.
Doveva ammettere che era divertente vedere tutti abbarbicati a coppie; alla fine del gioco metà degli studenti erano stramazzati per terra, ridendo senza ritegno, ma almeno i Dargilio, con Catullo e Clodia e l’inquietante accoppiata di Voltaire e Madame du Chatelet e altre coppie erano salvi.
Dante sentiva il viso andargli a fuoco a stare così vicino alla sua cotta, e doveva ammettere che anche se non era il suo sogno erotico preferito, arrampicarsi sulla schiena di Virgilio era stato divertente. Anche se aveva avuto ogni due per tre il bisogno impellente di baciarlo. Ah, che disastro, continuando così il mantovano avrebbe di certo capito i suoi sentimenti.
E dato che Machiavelli era sinonimo di ‘Quel folle che inventa idee inquietanti e imbarazzanti’, i giochi seguenti erano stati teatro di altrettanto imbarazzo. Seriamente, scoppiare i palloncini sedendosi sulle persone doveva essere dichiarato illegale dopo i 10 anni d’età, ed era l’ultima volta che passava spaghetti con la bocca ai compagni di squadra.
Mancava mezz’ora a mezzanotte ed erano rimaste poche coppie: lui e Virgi, Cat e la sua bella, Saffo e Leuconoe, Eponine e Enjolras, Mecenate e Matrona Ottavia.
Fu qui che Nicolò diede il meglio di sé, rivelando l’ultima prova:
“Ebbene sì, cari amici, già vedo i nostri organizzatori portare i bicchieri e lo spumante per festeggiare, ma un’ultima sfida giunge infine ai nostri superstiti: da folle appassionato che sono di ‘Harry ti presento Sally’, credo fortemente nella tradizione del bacio di capodanno. E quindi ora, miei cari amici giocanti, dovrete esibirvi nel bacio più appassionato possibile con il vostro compagno di squadra. Da questo designeremo il vincitore!”
Le facce dei giocatori, in particolare quelle dei nostri protagonisti preannunciavano una morte lenta e dolorosa per Nic.
“E no, Virgi non ti sto prendendo in giro, quindi prendi il tuo bel fiorentino e bacialo come Zeus comanda!”
Dante sbuffò e si prese il viso tra le mani esasperato. Fine. Ormai era il momento di rivelare tutto, e buonanotte se Virgilio era eterosessuale e non gli avrebbe più rivolto la parola.
“Partite al mio tre …”
“Ascolta, Virgilio” disse Dante tirando il mantovano per la manica per avere la sua completa attenzione, “Tu mi piaci. E tanto. Penso di avere una cotta per te dal primo giorno in cui tuo fratello ci ha presentati.”
Virgilio aveva un’espressione esterrefatta, e dato che non aveva ancora detto niente andò avanti.
“… Due …”
“Ma so perfettamente che tu stai con Didone e non ti piacciono gli uomini, e probabilmente dopo stasera non mi parlerai mai pi-“
“Uno!”
Dante non finì la frase perché il mantovano si era avvicinato e gli aveva bloccato le labbra in un caldo e bagnato bacio. ‘Beh, anche se non mi parlerà mai più, almeno ho avuto un’occasione di  baciarlo’ pensò Alighieri prima di ricambiare affannosamente il bacio. Dimenticando di trovarsi a scuola. E senza accorgersi che tutti gli astanti avevano sentito la sua dichiarazione e che gli altri concorrenti li stavano osservando con tenerezza.
“Hallelujah!” Gridò Catullo, facendoli separare mentre si lanciava su di loro per stritolarli in un abbraccio.
“Ma ma quindi …. Cioè, io ti piaccio?” Chiese Dante tremando, ancora stretto tra Virgilio e Cat.
Virgi gli accarezzò una guancia e lo baciò velocemente a stampo: “Da sempre. E tanto da chiederti se sei libero la prossima settimana. Io, te e una placida cittadina bretone.”
Inutile riferire la risposta di Dante.
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Vorrei però raccontare al lettore che la tradizione del bacio a mezzanotte fu rispettata, come preludio di un anno migliore.
E chi lo sa, se il 2015 è stato un vero inferno, magari nel 2016 usciremo finalmente a vedere le stelle. In attesa del Paradiso.
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Note Autore:
Tutto ciò è nato dal fatto che ho tanti problemi e che ho abbandonato la mia ricerca di Histoire per fangirleggiare su questi due. Che sono ADORABILI.
E con questo felice 2016 a tutti!
P.S. Per chi non avesse capito l’ultima parte si riferisce all’ultimo verso dell’Inferno “e quindi uscimmo a riveder le stelle”
P.S.S. TSI sta per Tensione Sessuale Irrisolta
 
   
 
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