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Autore: kimil_jimil    06/01/2016    1 recensioni
Prendete cinque ragazzi fuori di testa e metteteli insieme in un appartamento.
Ora osservate e cercate di non uscirne matti.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Hii! :3 Salve a tutti, sono kimil_jimil e ... boh, me ne sono uscita con questa storia senza un preciso scopo ^^" in realtà questa "roba" (se possiamo definirla persino così dheheheh) sarebbe una sorta di raccolta di vari eventi comici, demenziali e...INSOMMA realistici perché alla fine gli Shinee sono proprio così HAHAHAHAH (li amo per questo insomma), non legati tra di loro. 
Immaginate se vivessero costantemente insieme in un appartamento (come nel caso del dormitorio), cosa potrebbe succedere ogni santo giorno con questi cinque pazzi? 
Spero che questa serie simpatica e leggera possa piacervi ;) buona lettura e un bacio!! :*
kimil_jimil <3


 
Il rumore di un bicchiere che si frantumava in terra svegliò l’attenzione di Jonghyun, che, ozioso e annoiato sul divano del salone, sobbalzò.
- …Taemin, è il terzo che fai cadere in una settimana, ma ti pare umano?! –
Dalla cucina, uscì un individuo dai capelli tinti un po’ troppo volte, attualmente biondi e arruffati, che si grattava la cute. Un pezzo di vetro in mano e una goccia di sangue che cadeva per terra.
- Ti sei fatto mal-… - Jonghyun provò a finire quella frase.
Peccato che qualcuno lo interruppe, l’ennesimo spettatore della sciagura del giovane maknae, che però al posto aiutarlo, gli inveì contro. – Taemin, pulisci immediatamente quella macchia di sangue o te la faccio leccare via con la lingua! –
Per poco non tremarono le pareti…
- Hyung… - il maknae corse verso i fornelli ridacchiando sottovoce per prendere un asciugamano, facendo cadere il pezzo di vetro nel lavandino; e nel frattempo, Key, causa dell’instabilità delle pareti dell’appartamento per colpa dell’impatto del suono, osservava la scena con gli occhi assottigliati.
- Hai bisogno d’aiuto? – Jonghyun si avvicinò al più piccolo del gruppo per raccogliere i pezzi del bicchiere, fingendosi lievemente preoccupato. In realtà, si divertiva a ridere sotto i baffi, senza che quello sclerato di Key se ne rendesse conto.
E quest’ultimo, intanto, camminava avanti e indietro per il corridoio del salone. – Quante volte vi devo dire che il sangue mi fa senso? In più, il parquet era stato appena lucidato! Devo lucidare il vostro cervello, razza di incapac… -
A casa SHINee nessuna frase riesce ad essere ultimata. Infatti, non tardò certo ad arrivare Minho, sudato come un maiale. Ennesima causa dell’irritazione del giovane perfettino, che…
- Oh, no! Non ti ci mettere pure tu! –
Minho alzò un sopracciglio. Osservò la scena per qualche istante e capì subito. Certo otto anni in compagnia di quei pazzi servivano a qualcosa.
- Ho capito, ho capito. Fammi almeno entrare. –
- Ah… stai scherzando spero! –
Key gli si avvicinò con l’indice puntato contro il suo petto, piegando poi esso su quest’ultimo. Ci vollero pochi istanti per rendersi conto di quanto gli facesse schifo; ritrasse la mano riluttante e si alzò sulle punte per parlare.
E come al solito, qualcuno lo interruppe.
Tranquilli, è l’ultimo.
- Yahw… ma che sta succedendo qua dentro? – il leader Onew, quello che sembra tanto un animale domestico, poiché preferisce semplicemente mangiare, dormire e andare in bagno, e di nuovo stessa routine per tutte e ventiquattro le ore, strisciò i piedi sul parquet appena lucidato, stropicciandosi gli occhi.
Taemin e Jonghyun sospirarono, mentre quest’ultimo cercava di premere un fazzoletto sul dito ferito dell’altro, tenendo egli stretto a sé per le spalle.
- Beh, ci sono quei due che fanno i piccioncini, un bastardo che non si sa cos’ha fatto per tornare così… schifosamente mal ridotto, e poi ci sono io che devo fare da mamma a tutti! – inutile dire che le pareti cominciarono a prepararsi per la loro caduta, mentre Key sbraitava.
- Io sono andato in palestra a fare quello che dovreste fare anche voi in vista del nuovo comeback, scemi! – Minho buttò la borsa per terra e si incamminò verso il bagno, lasciando che Onew potesse allontanarsi, sbadigliando per la sesta volta.
- Voi state male… - il leader scosse la testa e alzò lo sguardo verso Key, che stava prendendo la borsa del compagno con una pinza, tenendola sospesa per poterla guidare verso la stanza del proprietario. – Non stiamo male, o almeno, io sto benissimo! Sono calmissimo, non vedi!? –
- Hyung… - un bisbiglio da parte di Taemin che si separava da Jonghyun per andare verso il bagno. Aprì distrattamente la porta e si vide volare in testa una ciabatta di Minho.
- VOGLIO PRIVACY! –
Altro sbadiglio da parte di Onew.
Jonghyun sbatté le palpebre, confuso. – Taemin, ti sei fatto mal… -
- E basta! Non è un bambino, sa badare a se stesso! – come sempre, Key sventolava le mani, con un atteggiamento a dir poco teatrale.
In tutto questo, a Taemin scese una lacrima. – Sì, mi ha fatto male… - e chiuse la porta, sentendo la voce dell’altro chiuso nel bagno che farfugliava qualche parolaccia.
Jonghyun corse dal suo pupillo, pronto ad accarezzare amichevolmente la sua fronte.
Key storse il naso e camminò verso il divano, si sedette lentamente e diede un’occhiata allo scontrino dei nuovi abiti comprati quel giorno, per poi rovistare nella busta contenente essi.
Prima leggeva lo scontrino, dopo cercava ogni capo collegato alla lista. Era un tipo piuttosto scrupoloso.
E togli un cappello, e togli un cappotto, e togli degli occhiali da sole… improvvisamente, spalancò la bocca, sconvolto, e cominciò a strepitare.
Taemin, Jonghyun e Onew corsero… o meglio, camminarono esasperati dalla solita recita, verso il disgraziato, per capire cosa fosse successo.
- Non ci posso credere… io non ci vado più in quella boutique! Sono degli imbranati, degli incompetenti, dei furfanti…! – sbatté i piedi per terra e ci pensò subito Onew a tenere ferme le sue ginocchia, guardandolo negli occhi, ancora abbastanza assonnato.
- Che è successo… -
- Non mi hanno messo nella busta la mia sciarpa in cachemire! Mi è costata quanto tutti voi messi assieme e me l’hanno addirittura messa nel conto! No, basta, io vado a denunciarli, quel negozio non può restare aperto un secondo di più… -
Era già pronto ad alzarsi e a scatenare l’inferno, ma l’ingenuo Taemin puntò lo sguardo su ciò che portava al collo e inclinò la testa. – Per caso era una sciarpa grigia? –
Onew e Jonghyun si allontanarono lentamente, nascondendosi per non far sentire le loro risate.
- Sì… come fai a saperlo? –
Il maknae sorrise e tirò la sciarpa. – Cretino, ce l’hai addosso. –
Tutti divertiti e avvolti dalle risa, tranne Key, che, diciamocelo, a volte andava forse un po’ troppo di testa. Camminò a capo chino verso la sua camera, trascinandosi la busta colma di roba, borbottando: - Ho bisogno di dormire… -
Onew gli venne incontro e lo aiutò a sistemare ogni capo nell’armadio. Ci misero due ore e mezza, ma se non altro dopo il leader non uscì troppo stravolto. Solo con un occhio nero e la maglietta strappata… niente di più.
Si sedette sul divano, dove Minho e Taemin erano concentrati su una partita di calcio alla Play e sbadigliò. Sarà stata la centoventesima volta, minimo.
- Che ore si sono fatte? – biascicò Jonghyun, uscendo dalla cucina con un pacco di patatine in mano.
- Dieci di sera. – rispose meccanicamente il maknae, dando una gomitata a Minho che aveva appena commesso un fallo.
- Che si fa? –
Onew alzò lo sguardo verso l’amico e corrugò la fronte. – Che vorresti fare, scusa? –
- Non so… sono sempre così solo e amareggiato, voglio qualcuno con cui stare la sera… - il giovane si lasciò andare sulla poltrona e cominciò a scrivere l’ennesimo tweet riguardante la sua mancata storia d’amore da ormai ventisei anni.
- Beh, hyung, se stai chiuso qui questo “qualcuno” non lo troverai tanto facilmente, però se ti accontenti degli acari della polvere, allora… - alzò le spalle Minho, e improvvisamente comparve Key che esclamò: - Chi ha detto acari della polvere!? –
- Oh, e zitto tu! Non dovevi dormire!? – Minho lo fulminò con lo sguardo, e l’altro così com’era entrato in scena, si dileguò con una nuvoletta piovigginante sulla testa.
- Non voglio acari della polvere come amici! – ribatté dopo un po’ l’amareggiato ragazzo, giocherellando a solitario sull’iPhone.
- Jonghyun sei così deprimente… - sospirò Onew, notando a cosa stesse giocando.
- Sono solo come un cane, non sono deprimente! –
- Non che ci sia tanta differenz… - parlò Taemin, ma venne interrotto dall’amico che si sollevò improvvisamente, con gli occhi che brillavano per l’emozione.
- Ho trovato! –
- Esci fuori e smetti di romperci le scatole? – Minho sorrise particolarmente speranzoso.
Non gli diede nemmeno l’onore di essere risposto, poiché esclamò subito dopo: - Mi compro un altro cane! –

 

 

   
 
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