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Autore: Wyatt White    06/01/2016    9 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se gli SHINee leggessero le nostre storie?
E se incominciassero a parlare con gli autori...quando scompiglio provocherebbero?
Questa è la storia Roxy e Chris che per uno strano scherzo del destino iniziano a parlare con i loro bias senza però sapere che sono davvero loro.
Che succederà?
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PRIMA DI LEGGERE: NELLA STORIA CI SONO DELLE PAROLE EVIDENZIATE , SE CI CLICCATE SOPRA POTRETE VEDERE DELLE IMMAGINI RELATIVE AL RACCONTO u.u

Ormai era da venti minuti che continuava a guardare lo schermo del suo computer in attesa di qualche segno di vita; la pagina era sempre quella; ‘I’m a Writer’: un sito italiano dove alcuni ragazzi inserivano storie scritte da loro; era stato collegato alla pagina delle fan fictions talmente tanto tempo che ne poteva descrivere ogni particolare a memoria.
Sezione: SHINee
Numero storie: 1513
Aggiornamenti recenti: 27
Purtroppo, però, tra quei ventisette aggiornamenti non c’era il capitolo che stava aspettando non sapeva neanche più da quanto tempo.
In un primo momento, aveva iniziato a leggere quella storia perché era stato costretto: per impegni di lavoro avrebbe dovuto passare qualche mese in Italia e perciò doveva imparare la lingua; in realtà, non era strettamente necessario, ma i suoi colleghi avevano pensato che sarebbe stato carino sapere almeno qualche parola di quella lingua.
Aveva provato a leggere molte storie da quando aveva scoperto quel sito; molte lo descrivevano come un omosessuale e la cosa lo aveva lasciato abbastanza perplesso; continuava a pensare:
“Ma do l’impressione di essere gay, per caso?”
La cosa più strana era che, nella maggior parte di queste, era fidanzato con uno dei suoi compagni; la coppia più gettonata la chiamavano ‘JongKey’; al solo pensiero rabbrividiva: se fosse vero, e non lo era, come potrebbe guardarlo ancora negli occhi?
Da un po’ di tempo, però, aveva deciso di leggere solo le storie che si trovavano nella categoria ‘Het’: non ne poteva più di leggere storie in cui si sbaciucchiava con Kibum.
Provó a leggerne alcune ma non riuscì mai ad arrivare alla fine.
Non che gli facessero schifo, anzi, le trovava molto interessanti ma, per qualche ragione, non riuscivano a catturarlo del tutto.
Ad un certo punto, trovò una bellissima fan fiction su una sua storia d’amore con una ragazza bionda con delle ciocche rosse; si chiamava Roxy; non sapeva esattamente perché gli piacesse così tanto quel nome; forse perché assomigliava al nome del suo cane.
Più andava avanti a leggere, più si appassionava a quella storia; rimaneva sempre con il fiato sospeso, aspettando qualche colpo di scena; a volte, gli capitava di trascorrere un intero pomeriggio a pensare a cosa sarebbe potuto succedere nel capitolo successivo; la cosa migliore era che non doveva aspettare molto per scoprirlo: la storia era completa e perciò poteva leggere per giorni interi.
Purtroppo, però, un giorno arrivò all’ultimo capitolo.
Rimase senza parole: la storia finiva con lui e la ragazza che facevano un incidente in moto; provò, in un ultimo disperato tentativo, a controllare che ci fosse qualche altro capitolo ma quella era proprio l’ultimo.
Era demoralizzato: neanche nelle fan fictions riusciva a far durare una storia; avrebbe tanto voluto urlare, spaccare il computer ma si trattenne; gli altri ragazzi avrebbero potuto pensare che fosse pazzo e, sinceramente, non avrebbe potuto dargli torto: stava perdendo la testa a causa di una ragazza che non esisteva neanche; anche se sapeva che era una cosa stupida, non poteva farne a meno; voleva sapere cos’era successo dopo quell’incidente.
Per fortuna, qualche mese dopo, Minho gli disse che aveva trovato il proseguimento della storia.
 
Non sto scherzando Jonghyun... la storia si chiama Non DienticarMi...
Minho, per favore...se è uno scherzo me lo devi dire!
Uffa, ma proprio non mi ascolti! Senti se non mi credi, controlla tu stesso...anche se non capisco perché ti interessi tanto quella storia quando ce ne sono centinaia su quel sito.
 
E come avrebbe potuto capirlo?
Nemmeno lui sapeva il motivo di questa sua ossessione; aveva provato a pensare a quale potesse essere stata la causa scatenante ma niente: non era riuscito a trovarla; quella che gli sembrava la più plausibile era che, in qualche modo, Roxy gli ricordasse la sua ragazza ideale; probabilmente, se fosse stata reale, sarebbe volato in Giappone a cercarla.
Il tempo, intanto, continuava a passare e la fan fiction non era ancora apparsa tra le storie aggiornate; stanco di aspettare, appoggiò la testa sulla scrivania, continuando a pensare:
“Ma perché non aggiorni?...io non ce la faccio più...voglio sapere cos’è successo dopo...”
Lanciò un’occhiata annoiata alla sua sveglia: 23:30.
Sospirando, spense il computer e si preparò per andare a letto; il giorno dopo avrebbe avuto una giornata ricca di impegni; doveva riposare altrimenti sarebbe svenuto per la stanchezza.
Si infilò i suoi soliti pantaloni del pigiama e prese una maglietta scolorita dall’armadio; dopodiché, passò velocemente per il bagno: aveva passato gran parte della sera davanti al computer e adesso sentiva l’esigenza di farsi una doccia.
Finalmente, dopo aver passato un bel po’ di tempo davanti allo specchio a sistemarsi il ciuffo; riuscì a stendersi a letto, sfinito; si mise sotto le coperte, portandosele fin sopra il naso: era ancora leggermente bagnato e dalla finestra continuava ad entrare un piccolo spiffero di aria fredda che lo faceva rabbrividire.
Non gli ci volle molto per prendere sonno; la parte difficile fu svegliarsi il mattino dopo.
Purtroppo, non era stato un problema della sveglia: la colpa era proprio del cantante; la notte prima era talmente esausto che si era dimenticato di attivarla; per fortuna, verso le 6:50, Kibum, non capendo cosa stesse facendo, andò in camera sua per chiamarlo; non appena entrò, scosse la testa: ogni volta che dovevano fare qualcosa di importante o ci metteva ore a prepararsi o non si svegliava proprio; infastidito dal suo comportamento, gli tirò via le coperte, urlando:
“JONGHYUN!!! SVEGLIATI ACCIDENTI!!!!”
Il vocalist, allora, cadde dal letto per lo spavento; ancora stordito dal sonno e dalla caduta, si mise seduto sul pavimento, passandosi una mano lungo la schiena per il dolore; provò a guardarsi intorno, provando a fare il quadro della situazione; pensò:
“Vediamo...cosa...ah sì...sono stato davanti al computer fino a tarda notte, mi sono addormentato e poi mi sono svegliato qui sul pavimento...ma come ci sono finito qui?”
All’improvviso, notò che accanto a lui c’erano un paio di gambe snelle avvolte da dei pantaloncini sulle tinte del rosa; alzò lo sguardo e, con sua grande sorpresa, si ritrovò a fissare negli occhi Key, che lo guardava dall’alto in basso, con un espressione che faceva trasparire tutta la sua rabbia; pensò ancora:
“Ecco come sono finito per terra....Kibum mi ha spaventato!”
Si rimise in piedi e, dopo essersi sistemato la maglietta, disse all’amico:
“Buongiorno, Umma...che succede?”
L’altro sgranò gli occhi, sempre più infuriato.
Che succede?!
Ha avuto veramente il coraggio di chiedere che succede?!
Non poteva credere alle sue orecchie; glielo aveva ripetuto un sacco di volte che quel giorno avrebbero avuto doppio turno di prove e lui stava dormendo come se niente fosse; a volte, avrebbe tanto voluto strozzarlo con le sue stesse mani; cercando di mantenere la calma, fece un respiro profondo e, dopo aver contato fino a dieci, rispose:
“Beh sai Jjong...dovremmo provare stamattina....pensi di prepararti o vieni in pigiama?”
Dino, allora, si colpì la fronte con una mano: adesso aveva capito perché Key fosse così irritato; sentendosi in colpa, si sedette sul suo letto e, nascondendo la faccia con le mani, disse:
“Sì, scusami...ho dormito troppo....perdonami...”
La Divah, non sapeva proprio cosa dire: da alcuni giorni si comportava in modo strano; restava per ore davanti al computer e, se non era lì, si sedeva sul divano con il cellulare in mano; era veramente snervante guardarlo: continuava a picchiettare lo schermo del telefonino per ore; volendo confortare il ragazzo, si sedette accanto a lui e, massaggiandogli le spalle, provò a dire:
“Dai Bling Bling non fare così...può capitare di scordarsi qualche impegno ogni tanto....”
“No, non è quello...Kibum... io sto impazzendo...non so più cosa fare... e tutto per colpa di quella storia...”
“Storia...quale storia?”
Jonghyun, allora, si guardò le punte dei piedi, demoralizzato: non aveva per niente voglia di spiegare all’altro tutti i suoi problemi virtuali; ma, allo stesso tempo, non voleva farlo preoccupare, perciò, sospirando, disse:
“Il problema è questo...sto leggendo una storia per migliorare il mio italiano...ma l’autrice non aggiorna da mesi e la curiosità mi sta uccidendo...che devo fare?”
Kibum, allora, cominciò a pensare a cosa poteva fare per soddisfare il desiderio letterario del povero cantante; ci pensò a lungo e, poi, schioccando le dita, disse:
“Semplice: ricordiamole che ha dei lettori...”
“Che intendi?”
Umma, senza prestare attenzione all’altro cantante, si alzò dal letto e, sedendosi davanti alla scrivania, accese il computer; Dino, intanto, lo guardava da dietro non capendoci nulla: l’unica cosa che era riuscito a capire era che stava navigando su internet; dopo qualche secondo, Key si alzò dalla sedia e invitò l’altro a sedersi lì al suo posto; Jonghyun, dubbioso, si mise davanti al computer: sullo schermo era visualizzato un profilo di ‘I’m a Writer’; si girò verso l’amico, chiedendo:
“Che cos’è?”
“Il tuo account...adesso puoi contattare l’autrice e parlarci...”
“Cosa?! Ma Kibum...”
“Niente ma...sbrigati a scriverle che dobbiamo uscire...”
 
- Nel frattempo in Italia
 
Computer acceso, Mormor, cioccolata calda e fumetti degli X-men.
Non avrebbe potuto immaginare un pomeriggio migliore; aveva passato un paio d’ore davanti al computer e poi si era immersa nella lettura; ovviamente, aveva già letto quei fumetti una decina di volte, ma per lei era sempre come la prima volta: si immedesimava così tanto nella storia che, ogni tanto, nei momenti più cruenti, gli sembrava di sentire veramente le ferite dei personaggi.
Ora, però, era l’una e mezza di notte e lei non riusciva a dormire; era rimasta troppo tempo su Skype, presa da l’ennesima role su Jim Moriarty e Sebastian Moran, e non si era accorta che era passata la mezzanotte; innervosita dall’orario provò a fare i salti mortali per recuperare il tempo perduto, non facendo altro che peggiorare la situazione; fortunatamente, quel giorno non avrebbe avuto interrogazioni, altrimenti sarebbe stata la fine.
Non riuscendo ad addormentarsi, si alzò dal letto e si rimise al computer; era già da un po’ di tempo che doveva fare una cosa: c’era una storia che non leggeva più nessuno e sinceramente si era stancata di aspettare quelle recensioni che non sarebbero mai arrivate; si collegò al sito di fan fictions dove, di solito, pubblicava le sue storie; aprì il suo account e entrò nella sezione ‘Gestione delle storie’; iniziò a scorrere verso il basso la lista delle storie finché non trovò quella che stava cercando; guardò un’ultima volta il numero delle recensioni; niente: non ne erano arrivate di nuove.
Sospirando disse, sottovoce:
“Beh...addio ‘Non Dimentica...aspetta...cosa?!”
In quel momento, la ragazza non poté fare a meno di sgranare gli occhi: era arrivata una recensione; non ci poteva credere; qualcuno leggeva ancora la sua storia; ormai, si era talmente convinta che quella fan fiction fosse finita nel dimenticatoio, che scoppiò in un mare di lacrime; avrebbe voluto comportarsi in un modo più maturo ma, proprio non ce la faceva.
All’improvviso, qualcuno bussò alla porta della sua camera; poi sentì:
Roxy...Roxy, tutto bene? Che succede?”
La ragazza, allora, pensò:
“Oh no, ho svegliato Chris...poverino...deve essere preoccupato a morte...”
Sentendosi in colpa, Roxy corse verso la porta, desiderosa di rassicurare l’amico; non appena l’aprì, si trovò davanti il suo coinquilino che la guardava in apprensione; quando lo vide, gli venne quasi da ridere; addosso aveva solo una maglietta e dei boxer: era talmente preoccupato per lei, che non si era nemmeno infilato dei pantaloni; probabilmente, sentendola piangere, si era alzato dal letto ed era corso a chiedere cosa fosse successo.
Si asciugò una lacrima che le era sfuggita e, senza lasciare all’altro il tempo di parlare, disse:
“Scusami tanto, Chris...sto benissimo non ti preoccupare...è solo che sono molto felice....”
“Per fortuna...mi ero spaventato...cos’è successo? Andrew Scott è apparso nella tua camera?”
Roxy lo fulminò con lo sguardo; a volte, il suo amico tendeva ad essere un po’ troppo ironico; non che le dispiacesse, ma doveva cercare di trovare un equilibrio tra il suo lato timido e il suo lato estroverso: era come se Chris, ad intervalli regolari, subisse uno sdoppiamento della personalità.
Forse avrebbe dovuto trovare un soprannome per il suo lato comico.
Dopo essersi diretta di nuovo verso la sua scrivania, rispose:
“No...anche se sarebbe bello....in realtà, qualcuno ha recensito ‘Non DimenticarMi’...”
“Come? Ma è meraviglioso!”
Il ragazzo, non riuscendo a controllare l’entusiasmo, si precipitò ad abbracciare l’amica; era talmente orgoglioso di lei; l’aveva vista un sacco di volte rattristarsi perché non gli sembrava che la storia riscuotesse il successo che tanto aveva desiderato; si sentiva così impotente: avrebbe tanto voluto fare qualcosa ma non poteva fare più di tanto; poteva solo scrivere una recensione ogni tanto.
Adesso, però, la fortuna sembrava star girando e lui non poteva che esserne contento.
Sempre più curioso, chiese:
“Ehi, Roxy, che c’è scritto nella recensione?”
La ragazza sporse in fuori le labbra, dubbiosa; disse:
“Sinceramente non lo so...devo ancora leggerla...”
Detto questo la ragazza si girò verso il computer e, senza perdere altro tempo, entrò nella pagina delle recensioni per cercare quella appena arrivata; l'amico, troppo curioso per tornare in camera sua, si posizionó dietro a Roxy; spostò qualche sua ciocca di capelli per riuscire a vedere meglio lo schermo del portatile; forse doveva dirle di tagliarseli ogni tanto, o almeno di decidere un colore definitivo; non poteva tenerli per sempre metà rossi e metà biondi.
All'improvviso, la ragazza lesse:
“Eccola! Vediamo...‘Cara, Elle...perdona gli eventuali errori di grammatica ma non sono italiano...ho appena imparato la tua lingua e tutto grazie a te...ho adorato la tua prima storia e la seconda mi sta appassionando ancora di più...avrei da dirti molte cose su questi ultimi capitoli (ad esempio, che adoro Roxy e mi piacerebbe uscire con lei xD) però te ne dico solo una...non smettere, ti prego...altrimenti penso che mi butteró dal balcone della mia stanza...A presto(?)’...”
“Beh...é gentile e potrebbe essere il tuo ragazzo ideale...”
La ragazza, in quel momento, lo fulminó con lo sguardo; come gli era saltato in mente di dire una cosa del genere?
In effetti, da come si esprimeva, sembrava un tipo socievole e poi doveva ammettere che l'idea che fosse straniero la incuriosiva; chissà di che nazionalità era? Forse era francese e magari le aveva scritto da un piccolo appartamento davanti alla Tour Eiffel; sarebbe stato bello.
Non poteva, però, dare ragione a Chris: aveva una reputazione da difendere; perciò, voltandosi verso l'altro, disse:
“...non penso proprio...però possiamo dire che é il secondo ragazzo a scrivere nella sezione SHINee...”
Il ragazzo, allora, scoppiò a ridere e, con uno sguardo vittorioso, rispose:
“No...terzo...”
Roxy, sentendo la parola ‘terzo’, sgranó gli occhi per la sorpresa; quindi, c'era un altro ragazzo iscritto sul sito e non glielo aveva detto; non ci poteva credere; l'unica cosa che non capiva era il perché lo avesse tenuto nascosto; scosse la testa, stanca: avrebbe iniziato l’interrogatorio più tardi; era pur sempre l’una di notte.
Disse:
“Dici che dovrei rispondergli?”
Chris, non rispose subito; sinceramente non sapeva neanche lui se fosse il caso; tirò in fuori le labbra, cercando di concentrarsi; provò a soppesare i fatti: la nuova recensione, l’incognita dell’identità del lettore; non riuscendo a trovare nessun possibile rischio, rispose:
“Perché no? Potrebbe fargli piacere sapere che hai letto il suo messaggio...uhm....sì, rispondigli, su!”
La ragazza, contagiata dall’allegria dell’amico, si girò di nuovo verso il computer, aprendo la pagina delle risposte; cliccò sul nome del fantomatico ragazzo, ‘realj90’, e provò a scrivere qualcosa che potesse avere un minimo di senso; purtroppo, però, non aveva idea di cosa scrivere: nella recensione non c’erano molti spunti di conversazione a parte il fatto che gli piaceva la protagonista; un po’ demoralizzata, spense il portatile, pensando che fosse meglio dormirci sopra.
 
- Qualche ora dopo -
 
Erano circa le 9:00 e lei era seduta su una panchina in stato confusionale.
Per tutto il resto della nottata, non aveva fatto altro che sognare ragazzi incappucciati che la osservavano da lontano, facendola rabbrividire; non capiva cosa le stesse succedendo; avrebbe dovuto essere felice di ricevere nuove opinioni sulla storia ma, anche se non sapeva perché, non era del tutto tranquilla; sentiva che quella recensione era il principio di qualcosa di molto grande e la cosa la spaventava.
Non riusciva a capire il motivo di tutta quell’agitazione; forse era il fatto che stavolta si trattava di un ragazzo; probabilmente se fosse stata una ragazza a scriverle non si sarebbe sentita così a disagio.
Dopo averci pensato a lungo, decise che aveva bisogno del parere di un’altra persona; aveva già l’opinione di un ragazzo; gli mancava solo quella di una ragazza; iniziò a cercare il suo cellulare dentro alla sua borsa che, per qualche strana ragione, era piena di fazzoletti, post-it e non sapeva cos’altro; affondò una mano all’interno di tutto quel mare di carta, sperando di trovare qualcosa che assomigliasse al suo telefonino; una volta individuato, lo afferrò tirandolo fuori da una delle tasche interne e selezionó all’interno della rubrica il nome della sua migliore amica: Sarah; voleva molto bene a quella ragazza; l’aveva persino inserita all’interno della sua storia come la sua coinquilina; lei era senz’altro la persona più adatta a consigliarla.
Schiacciò la foto del suo contatto, avviando una chiamata; poco dopo iniziò a spazientirsi; il telefono continuava a squillare ma non rispondeva nessuno.
Tu...tu....tu...tu....
Pensò:
“Ma dov’è finita?”
All’improvviso, sentì qualcuno dietro di lei dire:
“Mi cercavi, per caso?”
Roxy, sorpresa, guardò alle sue spalle per capire chi fosse: davanti a lei c’era una ragazza castana con gli occhi verdi.
Sorridendo, disse:
“Sarah, ciao...che ci fai qui?”
“Chris mi ha detto che eri andata al parco per schiarirti le idee... così ho pensato di venire a chiederti se avevi bisogno di una mano...”
“Beh...sei arrivata proprio al momento giusto...dai siediti che ti racconto tutto...”
 
- Nel frattempo a Seoul -
 
Erano passate un sacco di ore da quando aveva mandato quella recensione e lui era nel panico più totale.
Iniziava a pentirsi di aver parlato dei suoi problemi con Kibum; fino a quel momento era riuscito a gestire abbastanza bene la cosa, invece, adesso, per colpa di quella fashion victim, gli sembrava di star affogando in un mare di problemi.
Per tutta la mattina non era riuscito ad azzeccare un passo; il bello era che quelle coreografie le aveva sempre sapute a memoria senza mai bisogno di doverle ripassare; quel giorno, però, vinto dal nervosismo, dovevano ripetergli i passi almeno una decina di volte prima che li memorizzasse; le prove di canto, se possibile, erano andate anche peggio: continuava a stonare e come se non bastasse non riusciva ad andare a tempo con la base.
Frustrato, il loro manager aveva dato a tutti e cinque i cantanti la giornata libera; Jonghyun, in quel momento si sentì terribilmente in colpa; non gli era mai capitato di fare una figura del genere; per qualche motivo, l'ansia gli aveva giocato un brutto scherzo.
Che fosse colpa di quella recensione?
Forse non avrebbe dovuto inviarla; anzi: non avrebbe dovuto parlare con Kibum.
Sbuffò, esasperato; pensò:
“Avrei dovuto lasciare stare e iniziare a leggere un'altra storia...”
All'improvviso, sentì qualcuno dirgli:
“Ehi, Dino, che hai oggi? Sembri avere il peso del mondo sulle spalle...”
Un po' sconsolato, alzò lo sguardo per incontrare quello del leader, che lo guardava come se volesse leggergli la mente; sospirò; aveva già provato a parlare del suo problema e aveva solo peggiorato la situazione; forse era meglio stare zitti.
Si alzò dal divano e andò verso la cucina per prendersi un bicchiere d'acqua; aprì il frigo in cerca di una bottiglietta d'acqua; forse se dissimulava non glielo avrebbe richiesto; purtroppo, però, Jinki aveva capito le sue intenzioni e, senza perdere tempo, lo aveva raggiunto e, posandogli una mano sulla spalla, continuò:
“É inutile che provi a fuggire...non c'è posto in questo appartamento in cui tu ti possa nascondere...dai parla...che succede?”
Ormai era in trappola: Onew era intenzionato a farsi raccontare tutto.
Si girò verso l'altro e, fissando le punte dei suoi piedi, disse:
“Non ti preoccupare, Jinki...solo un consiglio sbagliato di Key...tutto qui...”
“Un mio consiglio sbagliato?! Ti converrebbe controllare il tuo account ogni tanto...irriconoscente che non sei altro...”
A quelle parole, il vocalist si girò verso la porta, facendo in tempo solo a scorgere la figura esile del suo amico che spariva dietro la parete; non poteva credere a quello che aveva appena sentito.
Che fosse veramente arrivata una risposta?
Che l'autrice avesse visto il suo messaggio?
“Jjong mi spieghi che succede...di cosa stava parlando Key?...Yaaaah! Si può sapere dove stai andando, adesso?”
“Scusa...devo controllare una cosa sul mio pc...”
Dicendo questo, corse fuori dalla cucina, precipitandosi nella sua camera; non appena entrò; chiuse la porta con forza, facendone tremare i cardini; saltò sopra al suo letto e, sopraffatto dall'adrenalina, tirò fuori dalla custodia il computer, accendendolo con un pugno; non appena lo schermo si illuminò, digitó l'indirizzo della pagina web; cercò tra i documenti la password che aveva scelto Key; quasi gli venne un colpo; pensò:
“Amo il rosa?! Key, questa me la paghi!”
Continuando ad imprecare mentalmente, aprì il suo account; non era possibile: qualcuno gli aveva scritto.
Che fosse veramente lei?
Istintivamente, iniziò a tremare; era agitato: non sapeva per quale ragione ma aveva paura di quello che ci poteva essere scritto; sempre più nervoso, cliccó sull'icona del messaggio.
Lesse:
“Tranquillo, non hai commesso errori...anzi...se non mi avessi detto che eri straniero, non lo avrei mai sospettato...comunque sono contenta che la storia ti piaccia...ormai credevo che non la leggesse più nessuno...ti prometto che non smetterò di pubblicare ma solo se tu continuerai a leggere le schifezze che scrivo...d'accordo? A presto :)
P.s. Di dove sei? Scusa se te lo chiedo ma sono curiosa...sei il secondo fan boy che conosco che appartiene a questo fandom xD”
Sgranó gli occhi per la sorpresa; esisteva uno shawol maschio?!
Ancora incredulo, iniziò a scorrere verso il basso con il mouse fino ad arrivare alla finestra per rispondere e, senza pensarci troppo, scrisse:
“Non scrivi schifezze, forse c'è qualche errore di grammatica ogni tanto...ma adoro la tua storia...di dove sono? Uhm...non te lo dico...non voglio rovinare l'immagine che ti sei creata di me...comunque...cos'è questa storia che sono arrivato secondo? Chi é quest'altro fan boy?”
Invio.
Ecco, ci era cascato di nuovo; probabilmente si sarebbe cacciato nei guai per quei messaggi ma la cosa sinceramente non gli interessava; in fin dei conti non stava facendo male a nessuno: stava solo ridando fiducia ad una loro fan; dubbioso su ciò che era successo, si alzò dal letto; stava per uscire dalla camera quando sentì un suono provenire dal suo pc; si girò e, subito, la sua attenzione fu catturata dalla scritta 'Hai nuovi messaggi: 1'.
Sorrise, pensando:
“Mi sa che passerò la notte in bianco...speriamo che in casa sia rimasto un po' di caffè...”
Continuando a sorridere, si ristese a pancia sotto, riprendendo quella conversazione che sperava non finisse tanto presto.
 
Nei panni dell’autore

I’m back!!!!!!!
*applaude felice*
Ecco a voi il primo capitolo della mia nuova storia....spero vi piaccia ^^
Ringrazio tutti quelli che hanno letto la mia storia precedente e mando un bacio ai miei quattro angeli custodi: KuraiShitsuji, BonesCia, HikariKamishi e Lagartischa <3
Questa storia si ispira a due storie: Our Little Brother [CLICCA QUI] che sarebbe la mia e You and I….We’re So Different [CLICCA QUI] che è la storia della mia migliore amica :)
Oh per chi non lo sapesse la mormor è una ship come la JongKey ma che appartiene però al fandom di Sherlock Holmes (Moriarty + Moran)
Ora devo andare...baciiiiiiii <3
*se ne va contento*
  
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