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Autore: bridgetvonblanche    06/01/2016    1 recensioni
Avevi bisogno di sentirlo accanto in ogni momento, per questo avevi deciso di iniziare a fumare. Lo stesso pacchetto, la stessa marca, le sue stesse sigarette.
[Questa storia partecipa al contest 'Per ogni kanji un pacchetto di sorprese!' indetto da Mokochan sul forum di EFP.]
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tsunemori, Shinya Kogami
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nome autore (su forum e sito): bridgetvonblanche
Titolo storia: Absence
Pacchetto scelto: (Malattia)
Fandom: Psycho Pass
Personaggi: Akane Tsunemori | Shinya Kogami
Pairing: Shinkane (Akane x Kogami)
Introduzione: Avevi bisogno di sentirlo accanto in ogni momento, per questo avevi deciso di iniziare a fumare. Lo stesso pacchetto, la stessa marca, le sue stesse sigarette.

Note dell’autore:
Una breve raccolta di tre flashfics che vertono sui sentimenti dell’Ispettrice Tsunemori dopo la decisione di Kogami di lasciare il dipartimento di sicurezza e diventare così un fuggitivo.
Dietro al kanji “malattia” si celavano questi prompt:
Monotonia | Metronomo | Giostra | Labirinto 
“Bleeding Love” di Leona Lewis (solamente nel capitolo 3)
Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e  sarai innocente.” William Shakespeare 
Omofagia
Acatartofobia: paura dello sporco e della polvere 

L’arco temporale in cui si sviluppa la storia è di una sola notte: i tre capitoli in cui è suddivisa la raccolta sviluppano uno o più prompt.
Non ho utilizzato tutti i prompt contenuti nel pacchetto ma solamente 4, quelli non barrati.

Non mi resta che augurare buona lettura a tutti coloro che passeranno di qui,
bridgetvonblanche

 

***

Questa storia partecipa al contest 'Per ogni kanji un pacchetto di sorprese!' indetto da Mokochan sul forum di EFP.


[Absence]

They say that time’s supposed to heal ya
But I ain’t done much healing


1. Monotony


“Perdonami, non sono riuscito a mantenere la mia promessa”

Se n’era andato così, lasciando di se solo quell’acro odore di fumo che era riuscito persino ad impregnare quei sottili fogli di carta biancastra sui quali erano rimaste alcune sbavature, dovute forse alla fretta o all’eccessiva quantità di inchiostro nero che era stato utilizzato per imprimere quelle poche, concise parole. Non avresti mai potuto stabilirlo con esattezza, perché niente era mai più stato certo da quando i tuoi occhi avevano incrociato lo sguardo severo e sprezzante dell’ormai ex Esecutore Kogami.
Ti sentivi una sciocca a ripensarci ora, rileggendo distrattamente quei pezzi di carta nella tua camera, illuminata solamente da un fioca pliche posta accanto al comodino, un cilindro sottile stretto tra labbra leggermente screpolate dal freddo dalle quali, ad intervalli regolari, fuoriusciva una leggera nuvola di fumo.

Avevi bisogno di sentirlo accanto in ogni momento, per questo avevi deciso di metterti a fumare. Lo stesso pacchetto, la stessa marca, le stesse sigarette. Le nuvole grigie che si creavano dopo ogni boccata e si dissolvevano dopo pochi istanti ti ricordavano di che colore fossero diventate le tue giornate dopo che Kogami aveva deciso di percorrere una strada che tu, l’ormai nota ispettrice Akane Tsunemori, non avresti mai potuto intraprendere, un cammino tortuoso che esulava da qualsiasi tua concezione di giustizia.
Giornate grigie e monotone, esattamente come i grattacieli della tua città, come i volti  indifferenti di cittadini all’apparenza insospettabili, come quella acuta e stridula voce metallica che di tanto in tanto ancora rimbombava nella tua testa ordinandoti di agire in questo o in quell’altro modo.

Kogami aveva preferito la libertà offertagli dal “mondo esterno” e sconosciuto alla cattività di una città come Tokyo che evidentemente aveva cominciato a sentire troppo stretta.
Aveva scelto di farsi giustizia da solo, piuttosto che continuare a sottostare a leggi emanate da un’entità vaga e che non si era mai manifestata davanti ai suoi occhi di ghiaccio.
Aveva preferito rimanere fedele a se stesso piuttosto che a te.

Il mondo perfetto creato dal Sybil Sistem vi aveva fatti incontrare e dividere, rendendovi presto Esecutore ed Ispettore, costretti ad operare l’uno di fianco all’altra per il bene di una Giustizia che lentamente iniziava a vacillare. 

— Autenticazione dell’utente: Ispettore Akane Tsunemori, sezione anticrimine del dipartimento di Pubblica Sicurezza.
Quante volte avevi ascoltato quella voce meccanica ripetere sempre le stesse frasi, caso dopo caso, giorno dopo giorno? Quante volte avevi dovuto sottostare agli ordini di una pistola, un oggetto inanimato e di per se non in grado di intendere né di volere? 

Trovare il colpevole. Puntare la pistola. Sparare.
E poi ricominciare da capo. 

Questa era la parte più difficile. Ricominciare. 
Giorno dopo giorno, caso dopo caso, continuando a svolgere il tuo lavoro come avevi giurato di fare fin dal momento della tua promozione, ma senza Kogami accanto.

 

-468 parole

  
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