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Autore: Ziseos    06/01/2016    1 recensioni
"Se ti mostrassi i miei difetti, se non potessi essere forte..dimmi sinceramente: mi ameresti nonostante tutto?"
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Raccolta di One-Shot dedicate alle seguenti coppie:
1- Inside: Anakin/Padme
2- Outside: Han/Leia
3- Hidden: Rey/Kylo Ren
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Han Solo, Kylo Ren, Padmè Amidala, Rey
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Inside
 
La teneva stretta fra le braccia, mentre un sottile e lieve alito di vento fresco della sera si insinuava fra le finestre che davano sul terrazzo della camera; i loro corpi a contatto creavano una piacevole sensazione, e le dita delle loro mani intrecciate davano ad entrambi un senso di sicurezza, di pace e tranquillità.
Desiderava godersi ogni istante di quei momenti intimi con lei, quando le responsabilità che avevano sembravano sparire ed annullarsi per quei brevi e dolci istanti.

Il respiro tiepido di Padme sul suo petto, però, non riuscivano a cancellare del tutto le inquietudini del giovane Jedi.
Ogni sera, prima di chiudere gli occhi, la paura di sognare di nuovo lo travolgeva.
Erano passati anni dalla morte di sua madre, ma nonostante ciò l’immagine di Shmi che cadeva esanime e sfinita fra le sue braccia, era viva in lui e spesso, riusciva ancora a sentire la sua voce dolce e triste sussurrargli le sue ultime parole.

Poi, sognava lei.
Sentiva Padme piangere, un grido di dolore che non finiva di uscire dalla sua gola mentre urlava il suo nome.
Ed il pianto di un bambino.
Sentiva chiaramente l’urlo disperato di un neonato che piangeva alla vista della prima luce che avesse mai potuto osservare.
Riconosceva gli occhi di Padme in lui, ma erano tristi, colmi di lacrime.
Poi, tutto scompariva, inghiottito da una coltre nera che copriva tutto mentre lentamente la figura della giovane senatrice veniva cancellata dal suo sogno.
 
Si tirò lentamente a sedere sul letto, mentre con delicatezza si liberava del tocco della giovane coricata accanto a lui; si passò la mano metallica fra i capelli spettinati e poi sul volt, come se il metallo freddo potesse aiutarlo a risvegliarsi dai suoi pensieri.
Si alzò avvicinandosi ad una delle finestre che davano sul paesaggio del pianeta: Coruscant era piena di vita a quell’ora, come sempre del resto; la piccole astronavi sfrecciavano fra miriadi di luci che venivano riflesse sui giganteschi grattacieli che tempestavano quasi tutto il pianeta, e suoni provenienti da ogni dove giungevano fino alle sue orecchie.
Sentiva ancora il cuore battergli forte, il respiro che non accennava a calmarsi.
Rivoli di sudore scendevano dalla sua fronte, bagnandogli le guance bollenti.
Odiava sentirsi così confuso dopo dei miseri sogni, non era da vero Jedi cedere troppo alle emozioni come capitava a lui di fare quasi ogni notte; se davanti al Consiglio dei Maestri cercava di dare una parvenza di serietà e di tranquillità, fra le mura del nido suo e di Padme, quella corazza in apparenza forte si spezzava con semplici suggestioni della sua mente.
Strinse i pugni.
“Io non lascerò che questo accada..”- ripeteva fra sè in una febbricitante cantilena.
Sentiva dentro di sè sorgere un senso di angoscia che lo tormentava.
“La paura..conduce al Lato Oscuro.”
Sì, ricordava bene il monito del Maestro Yoda, eppure non riusciva a soffocare quel dolore che provava dentro di sè.

Una mano fresca, in contrasto alla sua, gli sfiorò il pugno che ancora teneva stretto.
La voce di Padme fu come una carezza sul cuore debole di Anakin.
“Ani..”- disse dolcemente, chiamandolo.
Lui tentennò a girarsi verso di lei, non voleva che lo vedesse in questo stato un’altra volta, l’aveva fatta preoccupare anche troppo per le sue visioni, dettate da una sciocca paura nascosta in lui.
Lei gli si avvocinò di più e gli accarezzò piano la schiena nuda, evitando di toccare le cicatrici che solcavano la pelle di Anakin; quest’ultimo si girò verso di lei, e la prese fra le braccia.
Aveva paura. Sì, era terribilmente spaventato.
Al pensiero di poterla perdere sentiva dentro di sè qualcosa che aveva provato solo una volta nella sua vita.
Questa volta però non avrebbe corso lo stesso pericolo.
Le sollevò il viso e la fissò intensamente negli occhi; lesse confusione nello sguardo della giovane, che cercava di capire cosa lo tormentasse tanto anche quella sera, uno sguardo che domandava spiegazioni.
Lui si limitò ad appoggiare dolcemente le sue labbra su quelle di Padme, unendo le loro bocche ed i loro respiri così che si fondessero in uno solo.
Con lei, si sentiva al sicuro e non temeva nulla di ciò che si trovava al dilà di quelle mura.
Le passò una mano sul viso staccandosi piano da lei.
Padme gli sfiorò la cicatrice che portava sul volto mentre toglieva la mano dai suoi capelli.
“Io ti proteggerò Padme. Ti prometto che tu vivrai.”
  
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