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Autore: Lellaofgreengables    07/01/2016    3 recensioni
Il Natale della famiglia Castro - Castaneda narrato in tante piccole storie.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Maria Castañeda, Martin Castro
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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L'anello dei Re magi.

 

6 gennaio 1923.

 

Opesa, opesa , opesa” gridava la piccola Esperanza Castro correndo in spiaggia, agitando sabbia e facendo ondeggiare il suo vestitino bianco e i lacci che legavano la sua cuffietta. La piccolina era inseguita dallo zio Tristan, che in quel momento aveva deciso di diventare il suo babysitter per permettere al fratello di portare a termine quella “opesa” di cui parlava tanto la bambina. Esperanza teneva con sé la paletta e il secchiello che i Re Magi le avevano portato e anche la bambola Dolores” la commessa veniva trascinata senza tanta cura dalla bimba. La bambola era la riproduzione fedele della moglie dell'ex sindaco di Puente Viejo , realizzata dai maestri di Onil e diventata di moda a Puente Viejo e nelle zone limitrofe. Emilia aveva deciso di spedirla alla nipotina e Maria aveva rivelato a Gonzalo che la trovava un po' inquietante. “Caspita, caro. Sembra che nostra figlia stia trascinando per i capelli la povera Dolores, dopo averla immersa nella sabbia. “ aveva detto, provocando un attacco di risa a suo marito. Ora i coniugi Castro seguivano da lontano la figlia e lo zio, dandosi la mano.

“Che strano” disse Maria. “Esperanza non fa altro che ripetere “opesa” che credo che tradotto nella nostra lingua significhi “sorpresa” però pensavo che avrebbe smesso dopo aver aperto i regali dei Re Magi. “

“ Sarà ancora felice per averli ricevuti. “sorrise Gonzalo, che infondo sapeva di non poter aspettare discrezione da una bambina di un anno e mezzo.

“Dovremmo raggiungere tuo fratello. Potrebbe avere la peggio con la nostra piccola Espe. Lei è una forza della natura, quando ci si mette.”sorrise la moglie.

“Tristan è completamente in grado di tenerle testa, credimi. Noi due, disse Gonzalo” potremmo invece andare laggiù. “ Per essere più convincente Martin decise di dare un bacio a sua moglie , che come lui ben sapeva, non riusciva a resistergli.

In effetti la ragazza seguì docile il marito,senza mai perdere di vista la figlia che stava convincendo lo zio Tristan a costruire un emporio di sabbia per la sua bambola Dolores.

Gonzalo però l'aveva condotta in un angolo appartato dove aveva sistemato un telo bianco decorato con dei piccoli quadratini rosa, un cesto di vimini pieno di cose buone da mangiare , un grammofono e poi un piatto che conteneva una scatolina di legno decorata con delle conchiglie.

“ Questo cosa significa, Gonzalo Castro? “ chiese Maria fingendosi arrabbiata.

“ Beh sono arrivati i Re Magi per portare i loro omaggi alla donna più bella di tutta l'isola. Semplice no? Fossi in te mi godrei il momento.” le propose il marito attirandola a sé e baciandola.

“Non avevamo deciso che questo sarebbe stato il giorno di nostra figlia? E' lei la bambina non io.” Maria stava fingendo una irritazione che non provava e scherzando con un marito che riusciva a comprendere il suo vero stato d'animo.

“Oggi è la giornata delle mie due principesse. Però se tirerai ancor di più la corda tutte queste cose buone potrei anche darle ad un'altra ragazza più disponibile. Tuo il rischio”. Scherzò Gonzalo allontanandosi da Maria e sedendosi sul telo.

Maria però si precipitò anche lei sul telo e si posizionò accanto al marito. “Non provarci nemmeno, Gonzalo Castro” affermò dandogli un bacio. “Tutto questo è mio e non ho nessuna intenzione di dividerlo con altre.” spiegò senza ammettere repliche.

Il sorriso di Gonzalo divenne luminoso mentre afferrava la scatolina di legno e conchiglie e la passava a Maria, emozionato.

“Deduco che anche questo è tuo” affermò l'uomo.

Maria afferrò la scatolina e con un sorriso l'aprì. Il contenuto però fece cambiare l'espressione del suo volto , mentre gli occhi si riempivano di lacrime. Sul volto di Gonzalo si manifestava la stessa folle emozione della moglie che guardava emozionata l'anello di brillanti che era contenuto all'interno della scatolina.

 

“Mi hanno aiutato un po' tutti. Le conchiglie le ha scelte Esperanza personalmente per la tua “opesa”, Tristan è un asso nel lavorare il legno e anche nell'aiutare nella scelta degli anelli. I Re Magi hanno avuto dei validi aiutanti. Quando ci siamo sposati, non ti ho fatto una proposta di matrimonio, non hai avuto una festa di fidanzamento, anzi sei stata tu a chiedermi di sposarti. E' stato uno dei momenti più belli della mia vita però bisogna rimediare e dare anche a te, amore mio, tutto quello che meriti.” affermò Gonzalo emozionato.

 

“Ma io ho già tutto quello che desidero. Non mi manca nulla per essere felice, nemmeno Puente Viejo. Ho te, Esperanza e questa meravigliosa isola dove crescere nostra figlia felice e libera. Cosa potrei chiedere di più? Non mi è mai mancato nulla e non ho mai avuto bisogno di un anello.” gli occhi di Maria, però, erano illuminati da lacrime di gioia.

 

“Io ti propongo di azionare la macchina del tempo . Fingiamo di non essere sposati “ . Gonzalo afferrò l'anello dalla scatola di legno e dopo aver fatto alzare Maria ed essersi inginocchiato sulla sabbia davanti a lei, le chiese :” Maria Castaneda, vuoi farmi il grande onore di essere mia moglie?”

Gli occhi di Maria erano colmi di lacrime mentre , sussurrando un sì, si inginocchiava davanti a Gonzalo per poterlo baciare con passione.

 

Fine

   
 
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