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Autore: Morpheus Wings    07/01/2016    1 recensioni
In un mondo dove anche i vampiri hanno sentimenti umani e scelgono di vivere pacificamente con gli umani, l'ADES cerca di tutelare i loro diritti. In questo mondo anche ai vampiri è dato amare.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa fic è stata scritta per l’event “Drabble days 27-30 dicembre” per il gruppo “we are out for prompt”.
Prompt di Karla R.W.: VAMPIRI: "Vampiri vegani che bevono solo derivati dal sangue. Perché hey... anche gli umani soffrono”

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Troppo sensibile. Questo pensavano tutti i suoi amici vampiri, deridendolo anche poiché preda di questi sentimenti così umani. I vampiri non sono tutti così cattivi, quella era solo una leggenda metropolitana, i suoi amici infatti non lo erano, ma di sicuro non erano nemmeno così “sdolcinati” come lui, ma il nostro protagonista aveva il cuore tenero e ancora ricordava con tenerezza i suoi giorni da umano, anche se all’epoca di questi fatti erano trascorsi più di cinquecento anni dalla sua trasformazione.
Scelte di vita. Era quello che ripeteva sempre, ed infondo era quello che erano e lui aveva scelto di vivere così, cercando di non fare del male agli umani laddove possibile. Diciamocelo, non era di certo un santone, anche lui aveva commesso i suoi peccati e tutt’oggi continuava a cadere in tentazione, ma l’importante era tentare, diventando sempre più forti, giorno per giorno.
La vita del vampiro era diventata decisamente più facile da quando era nata la Associazione per i Diritti degli Esseri Soprannaturali. Finalmente qualcuno che aveva a cuore la loro sorte e che difendeva i loro diritti, così da portarli in pari con il resto dell’umanità. Era grazie a loro che lui aveva potuto cambiare stile di vita, diventando il vampiro dai nobili principi che è adesso.
Sangue sintetico, ecco l’innovazione che l’ADES aveva portato. Mai più girovagare per vicoli bui in cerca di vittime alla quale succhiare il sangue, mai più essere costretti a nascondersi per non essere presi, mai più sentirsi in colpa per i reati commessi. D’ora in avanti bastava andare in un bar o un minimarket o qualunque altro posto per potersi procacciare del cibo. Facile no? Eppure c’era ancora qualcuno che resisteva e ripudiava questo stile di vita, ed andava anche bene così poiché l’ADES aveva pensato anche loro permettendogli di cacciare anche gli umani, se volevano, l’importante era che il tutto fosse consenziente e che l’umano non restasse ucciso. Cosa si vuole di più dalla vita?
Dopo cinquecento anni finalmente poteva camminare in giro per le strade senza aver il timore di essere scoperto, finalmente era più sereno, non aveva bisogno di fare del male alle persone per nutrirsi. Per lui era come essere rinato per la terza volta, era una nuova era questa e lui voleva godersela fino in fondo.
Entrò in un bar e si ordinò il drink, sangue sintetico per lui ovviamente, e con piacere se ne stette seduto sul suo sgabello ad osservare gli altri interagire ed interagendo a sua volta con i presenti, usando una partita di football come scusa.
Il nostro protagonista non sapeva ancora che quella notte tutto il suo mondo sarebbe stato scombussolato completamente, non sapeva ancora che la persona al suo fianco con la quale rideva, esultava, si arrabbiava e commentava la partita sarebbe divenuta in breve speciale, che da quel momento in poi non si sarebbero mai più lasciati.
“Che partita emozionante, non trovi?” Chiese l’uomo che indossava la divisa da poliziotto, con tutte le armi del caso necessarie a fermare esseri di varie razze. La polizia di quei tempi era davvero equipaggiata ad affrontare i criminali di ogni sorta, letteralmente. Gli aveva già spiegato che aveva smontato dal turno di lavoro ed era corso in quel bar per godersi la partita della sua squadra preferita, ecco perché era ancora equipaggiato in quel modo. Sembrava una persona gentile ed interessante, si poteva anche perdonare la presenza del suo arsenale, quantomeno giustificarla.
“Assolutamente! La squisita compagnia ha poi reso il tutto più piacevole!” Rispose senza malizia, davvero non aveva intenzione di flirtare con l’altro, voleva solo dimostrargli quanto apprezzata fosse stata la serata, si accorse soltanto dopo del significato delle sue parole quando l’altro gli scoccò un sorriso davvero abbagliante che gli illuminava completamente il viso, facendo risaltare la fossetta sotto il mento e le rughe intorno agli occhi. Era davvero da togliere il fiato.
“Beh, allora dobbiamo brindare a questa serata!” Commentò il poliziotto, per nulla intenzionato a farsi scappare una tale occasione.
Dopo quel brindisi ce ne furono altri e altri ancora nei giorni, nei mesi e negli anni successivi, ogni occasione era buona per festeggiare perché gli anni passano e le persone invecchiano, ma quella luce che illuminò il volto di quello sconosciuto incontrato in un bar, beh quella non svanì mai.
   
 
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