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Autore: TotalEclipseOfTheHeart    08/01/2016    1 recensioni
“Proprio non vi capisco, a che serve un amico se ci litighi sempre?” chiese infine, mentre quelli la fissavano, senza capire.
Sirius alzò le spalle: "Non ho bisogno di un amico che cambia quando cambio e che annuisce quando annuisco, la mia ombra lo fa molto meglio"
Lupin rise, tirandogli una pacca sulla spalla, mentre James annuiva, soddisfatto.
Lily alzò gli occhi al cielo.
Storia partecipante al contest ‘This is a real friendship?’ indetto da LeoValdez00 sul Forum
http://freeforumzone.leonardo.it/d/11205553/This-is-a-real-friendship-Multifandom-/discussione.aspx
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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A che servono gli amici, se non a litigarci assieme, per poi tornare più uniti di prima?
 
“Fanculo Lunastorta, questa volta mi hai proprio rotto!” detto ciò Sirius, più furioso del solito, sbatté la porta del dormitorio maschile dritta in faccia a un Lupin decisamente stupito, e scese a passi pesanti nella Sala Comune, le mani in tasca e la testa china, borbottando insulti a destra e a manca.
E che cavolo, era davvero troppo!
Vabbé che di lì a qualche mese avrebbero avuto i M.A.G.O., e che non aveva ancora nemmeno preso in mano un libro, né ripassato un incantesimo, ma per la miseria, con quel secchione in stanza non si poteva nemmeno respirare!
Sbuffò, prendendo a calci il gatto di Minus, che soffiò stizzito e fece per azzannargli il piede.
Un colpo lo centrò in piena testa: “Ahia! Si può sapere che c’è adesso?”
Lily lo fissava con le braccia incrociate: “Razza di cretino, voleva solo aiutarti a ripassare, visto che tu e la tua testa bacata non avete preso in mano niente dall’inizio dell’anno!”, fece quella, fissandolo arrabbiata.
Alzò le spalle, spostando lo sguardo per evitare gli occhi di lei.
Non c’era nulla al mondo che lo mettesse a disagio quanto quella femmina quando si arrabbiava, insomma, al confronto anche Pix diventava un angioletto! E poi c’era il fatto che, se solo si azzardava a risponderle per le rime, James si metteva in mezzo, difendendola a spada tratta...possibile che non si rendesse conto che quella strega lo stava mettendo al guinzaglio?!?
Sospirò, facendo per andarsene, quando lei, senza tante cerimonie, lo costrinse a sedersi, fissandolo seria: “Dovresti chiedergli scusa”, disse infine.
Lui la fissò a bocca aperta.
Che diamine ne sapeva lei di come funzionavano le amicizie tra maschi?
Insomma, era una ragazza no?
Cose come le loro scappatelle notturne, o le imboscate alla Cooman, manco sapeva dove stessero di casa.
E poi, che gliene fregava dei loro battibecchi?
“Non se ne parla nemmeno. Ha sbagliato lui, per la miseria. Volevo solo allentare un po’ lo stress, e ho proposto di fare un bello scherzo alla McGranitt e allora…”
“…come scusa? Cosa volevi fare?” gli occhi di Lily, simili a due fiaccole roventi, si immersero nei suoi, paralizzandolo sul posto.
A cazzo, ora si che era nella cacca!
Aveva parlato troppo, dimenticandosi che anche lei era una secchiona…e ora era incazzata sul serio!
“Ehm…beh, sai com’è no? Ehm, mica è la prima volta che…”
Fortunatamente, proprio in quel momento James comparve sulla soglia della stanza, raggiungendoli baldanzoso e mettendo un braccio attorno al collo della fidanzata: “Allora, come ve la passate?”
Lei lo fulminò con lo sguardo: “Perché quell’aria compiaciuta?”
“Beh, ho scroccato a Silente l’aula di astronomia per stasera…ho preso qualche coperta e dei dolci, e avremo la stanza tutta per noi!” James, dalla sua encomiabile altezza di qualcosa come duecento metri, si abbassò su Lily, scoccandole un bacetto divertito.
Sospirò, per fortuna, quello pareva averla calmata.
Aggrappata al suo stangone, la strega se ne andò, scoccando un ultimo sguardo furioso all’amico.
Sirius sprofondò nella poltrona.
Cazzo, e ora che avrebbe fatto?
Solitamente, quando James e Lily uscivano, stava con Lupin, ma ora che avevano litigato non avrebbe mai potuto ammettere di avere torto, chiedendogli di passare la giornata con lui. E Peter era una lagna.
Guardò fuori dalla finestra, quella notte sarebbe stata luna piena.
Come avrebbe fatto Lupin senza lui e James?
 
Osservava cupo il platano picchiatore, incerto se raggiungere gli altri o meno.
Era una notte tranquilla, e il terriccio umido scricchiolava appena sotto le sue zampe ferine, alzò il muso, annusando l’odore selvatico del muschio e degli aghi di pino. La luna brillava nitida nel cielo, sarebbe stato davvero divertente trascorrere quelle ore con gli altri.
Scosse il capo.
No, questa volta aveva davvero esagerato.
Erano mesi che l’atmosfera, nel gruppo, si era improvvisamente appesantita. James se ne stava sempre fuori con Lily, e quando c’era non faceva che parlare di lei, e di lei, e di lei. Peter era diventato persino più polemico del solito. E Lupin non la smetteva di frantumargli lo scroto con la storia dello studio.
Avevano smesso di divertirsi, di andare a Hogsmeade e persino di rendere impossibile la vita dei docenti. Era una noia mortale e per quanto ci provasse non c’era nulla da fare.
Viste le pressioni degli insegnanti per i prossimi test, avevano passato la settimana sui libri e non ne poteva più. Persino Lupin, aveva notato, faticava a reggere con lo studio. Così, tanto per farlo respirare un po’ e svagarsi assieme, gli aveva proposto di mollare un po’ lo studio e darsi alla pazza gioia tornando a rompere ai prof.
Inutile dire che il suo amico non l’aveva presa affatto bene, e ne era seguita una litigata incredibile.
Sbuffò, facendo per andarsene, quando un ululato lontano non attirò la sua attenzione.
Rizzò le orecchie, captando la richiesta di aiuto del compagno e i ringhi lontani di alcuni lupi della foresta.
Cazzo, possibile che si cacciasse sempre nei guai ogni volta che lo lasciava solo?
Si gettò a capofitto nel folto del bosco, fiutando l’odore famigliare di quello e seguendo le sue tracce fino a una piccola radura, dove il Lupo Mannaro se la stava vedendo con tre grossi lupi dal manto scuro.
Ringhiò, scagliandosi nella mischia e allontanandoli dal compagno, assaporando la sensazione di libertà e l’odore della foresta, il piacere della lotta e dell’azione. Quanto tempo che non si divertivano in quel modo!
Perfettamente coordinati, l’Animagus e il Lupo Mannaro combattevano come una sola identità, compensando le carenze l’uno dell’altro e prevedendo i movimenti avversari con precisione letale.
Lo scontro non durò molto, e alla fine, nonostante la vittoria, erano entrambi sfiniti e ansanti.
Si lanciarono uno sguardo incerto, come a chiedersi se fosse tutto come prima.
Sirius alzò gli occhi al cielo, poi morse scherzosamente l’amico alla zampa: certo che era tutto come prima.
Risero, una risata bestiale e roca, eppure piena di allegria.
 
Lily proprio non li capiva, gli uomini.
Il giorno prima se ne dicevano per i porci, e il giorno seguente sembrava non fosse accaduto nulla.
Fissò indagatrice Sirius e Lupin, che ridevano, sfoggiando con James i nuovi lividi acquistati il giorno prima, mentre quello raccontava loro della sua scappatella romantica nell’aula di astronomia.
E sarebbe pure andato avanti, se arrivato alla parte in cui lui le sganciava il reggiseno Lily non si fosse scossa dai suoi pensieri e gli avesse piantato un calcio ben mirato in mezzo alle gambe.
“Proprio non vi capisco, a che serve un amico se ci litighi sempre?” chiese infine, mentre quelli la fissavano, senza capire.
Sirius alzò le spalle: "Non ho bisogno di un amico che cambia quando cambio e che annuisce quando annuisco, la mia ombra lo fa molto meglio"
Lupin rise, tirandogli una pacca sulla spalla, mentre James annuiva, soddisfatto.
Lily alzò gli occhi al cielo.
Tornò a fissare i due, poi sorrise, serafica: “Quindi tornerete e studiare assieme, vero?”, Sirius gemette, nascondendo la faccia dietro al giornale.


Note dell'Autrice:
Questa breve OS si è classificata quinta al contest indetto sul Forum da LeoValdez00, "This is a real frinedship?"...
http://www.freeforumzone.com/d/11205553/This-is-a-real-friendship-Multifandom-/discussione.aspx/1...
La frase detta da Sirius (
"Non ho bisogno di un amico che cambia quando cambio e che annuisce quando annuisco, la mia ombra lo fa molto meglio") è una citazione, proposta proprio tra quelle a scelta dal giudice in questione, di Plutarco.
Dedico questa Fanfic alla mia amica d'infanzia Denise, con la quale, nonostante il nostro spesso differente modo di agire e pensare, non saprei proprio cosa fare. Siamo praticamente cresciute assieme e, sebbene ora a causa degli impegni universitari non ci vediamo più spessissimo, non potrei mai dimenticarla...spesso abbiamo litigato, e abbiamo molti cose che ci differenziano, ma proprio per questo non potrei mai sostuirla con nessuno al mondo.
E sono certache anche lei la pensa allo stesso modo.
Saluti a tutti i miei lettori e alla prossima!
Teoth
   
 
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