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Autore: _Andromeda_95    09/01/2016    1 recensioni
Harry era giunto a un’unica conclusione: non poteva lasciare da solo Louis, non poteva voltare le spalle alla persona che amava con tutto sé stesso. Perché nonostante tutte le scuse che si raccontava ogni giorno, lui non poteva fare a meno del ragazzo occhi cielo. Avrebbero affrontato questa cosa insieme, come avevano affrontato altre mille battaglie.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: Questa mini OS nasce dai miei deliri dopo aver visto la foto sotto. Lo so che non c'entra niente con la storia, ma la mia mente vaga e tira fuori queste cose semplicemente guardando i pantaloni di Harry Styles alzati sulle caviglie, che mi tramettono uno strano senso di familiarità e quotidianità (sto ancora cercando di capire quale sia il mio problema in effetti). Così da lui in piedi sul divano di casa di -presumo- Tom Campbell con la macchina fotografica in mano e quei dannati pantaloni causa dei miei deliri è uscito fuori... questo. Ma vi prego, non chiedetemi tutto il ragionamento che ho fatto, sarebbe troppo lungo da spiegare! E anche troppo da disagio, ma questi sono dettagli. 

Fatemi sapere cosa ne pensate, ma non siate troppo crudeli!
Baci, E.





 

WE WILL KEEP OUR PROMISE

Quando Louis aveva confermato la gravidanza non era stato facile per Harry. Certo, lui lo sapeva già da un po’, ma non aveva potuto fare a meno di sentirsi tradito ancora una volta da Louis. Eppure non aveva diritto di sentirsi così, dopotutto quando era successo il fatto loro non stavano insieme, ma si sentiva comunque tradito nel profondo, perché adesso il mondo sapeva e lui doveva confrontarsi con questa realtà in ogni momento. Louis stava per avere un bambino. Un bambino solo suo, che non sarebbe stato mai loro. Ed era come se Louis avesse tradito quella tacita promessa fatta nella famosa intervista del 2012, quando si erano guardati per una frazione di secondo negli occhi e si erano detti che sì, volevano una famiglia. Harry si sentiva tagliato fuori, e non poteva fare a meno di rimproverarsi per essere stato così stupido da lasciare andare il ragazzo ancora una volta, da averlo ferito talmente tanto da portarlo a tradire sé stesso e quello in cui aveva sempre creduto. Harry era arrabbiato; con sé stesso e con Louis. E non importava quanto Louis si sforzasse di chiedere scusa, quanto dimostrasse il suo amore per lui, era ferito e non aveva intenzione di tornare sui suoi passi.
Un giorno Louis aveva fatto un ultimo disperato tentativo. “Harry lo so. Lo so che ti senti tagliato fuori, lo so che ti senti tradito, lo so che ho infranto la nostra promessa di famiglia ancor prima di provare a crearne una, ma ti prego, ascoltami. Lo so che sarà difficile. Questo bambino è l’ultima cosa che volevo e rischiare di perdere te per una bravata del genere mi sta uccidendo, ma io non posso lasciarlo solo. Io so cosa significa essere soli. Non voglio questo per mio figlio. Non voglio che non abbia nessuno a vederlo alla sua prima partita di calcio, non voglio che chiami papà nessun altro, non voglio che cresca con la consapevolezza di non essere stato un motivo abbastanza valido perché restassi nella sua vita. Non ti chiedo di crescere questo bambino con me, ma ti prego, non lasciarmi solo. Rischio di impazzire se mi lasci ancora da solo.” Ed Harry aveva iniziato a capire. Aveva provato a capire le ragioni di Louis, le sue scuse, le sue lacrime, le sue urla mentre gli chiedeva di restare. Aveva capito che era anche un po’ colpa sua, che anche lui doveva chiedere scusa, che senza il liscio al suo fianco tutto era un po’ più grigio. Era giunto a un’unica conclusione: non poteva lasciare da solo Louis, non poteva voltare le spalle alla persona che amava con tutto sé stesso. Perché nonostante tutte le scuse che si raccontava ogni giorno, lui non poteva fare a meno del ragazzo occhi cielo. Avrebbero affrontato questa cosa insieme, come avevano affrontato altre mille battaglie.

Ecco perché oggi, mentre Louis è ancora in Francia con Danielle, Harry si trova a casa di Sam Teasdale. Sam ha un figlio, il piccolo Sid. Ha pochi mesi e Harry ha chiesto a Sam di poter passare un po’ di tempo con il piccolo. Sanno tutti quanto piacciano i bambini ad Harry, ma quando Sam gli ha chiesto il motivo di quella richiesta lui ha alzato le spalle e ha risposto “voglio solo fare pratica.”  Così adesso si trova nel salotto di casa Teasdale, con il bimbo tra le braccia, i capelli legati, i pantaloni alzati un po’ sulle caviglie per evitare di inciamparci e i piedi scalzi. Passeggia lentamente su e giù dondolando il piccolo mentre cerca di farlo addormentare. Ci è quasi riuscito quando Sid prorompe in un pianto disperato. Harry va nel panico, inizia ad agitarsi, si guarda intorno allarmato e non sa cosa fare. “Saam! Saam, oddio perché piange?  Stava buono fino a un attimo fa! Oddio cosa ho fatto? Gli ho fatto male??” Sam accorre in suo aiuto con un sorrisetto di scherno sulle labbra. “Dio, Haz ha solo fame. Dallo a me, intanto preparagli il latte. Trovi tutto l’occorrente sul bancone della cucina.” Harry sgrana gli occhi e sembra ancora più allarmato. “Devo preparargli il latte? E se sbaglio dosi? E se lo faccio troppo caldo? E se..” “Harry,” lo interrompe Sam “non hai detto che volevi fare pratica? Smettila di agitarti e seguimi. Ti dirò io cosa fare. Dio mio, non voglio essere nei panni di Louis quando dovrà sopportare i tuoi momenti da mamma preoccupata!” Harry la supera con un’occhiataccia, diretto in cucina, mentre lei continua a sghignazzare con il bimbo ancora piangente tra le braccia. “E comunque,” inizia Harry quando Sam lo raggiunge,” non sono una mamma preoccupata. E sto facendo tutto questo solo per stare vicino a Louis.” Sam lo guarda scettica, per poi dire con il solito sorrisetto impertinente “si,si. Certo, come dici tu.” Il resto del pomeriggio passa tranquillamente, il piccolo Sid si addormenta dopo la poppata e dopo aver scambiato quattro chiacchiere con Tom, Harry decide di tornare a casa ad aspettare l’arrivo di Louis. Dovrebbe rientrare in serata inoltrata e non vede l’ora di vederlo.

È da poco passata la mezzanotte quando Harry decide di dirglielo. Harry  e Louis sono a letto, nudi, stretti l’uno all’altro per scaldarsi. Hanno appena finito di fare l’amore e si sentono finalmente in pace, dopo tanti giorni passati separati. Harry alza la testa dal petto del più grande per guardarlo negli occhi mentre dice “ Lou.. Sono stato da Sam oggi.” “Ah si? Come sta? E il piccolo Sid?” “Ecco.. In realtà ci sono andato proprio per Sid” Louis si allarma un po’ sentendo il tono esitante del ragazzo. “Perché? Cosa c’è? Sta male?” “No,no.” Si affretta a rassicurarlo Harry. “Sta bene ed è sempre più bello. È che.. ho voluto.. Si insomma. Fare pratica” Gli occhi di Louis si sgranano. “Fare pratica? E perché mai dovresti fare pratica?” Harry fa un respiro profondo e chiude gli occhi. “Louis, ascolta. Io ci ho pensato. E sono giunto a una sola, inevitabile conclusione. Che ti amo. Ti amo da impazzire con ogni cellula e atomo del mio corpo e non posso fare a meno di te. Quando ci siamo fatti quella promessa, abbiamo giurato di amarci nonostante gli errori, nonostante gli sbagli e i difetti. E so che ho rischiato di perderti per uno sbaglio, ma è quello stesso errore che ci ha riuniti e io non posso fare a meno di amare anche quello. Perché è parte di te. E io amo e voglio amare tutto di te. Non importa quanto sia difficile e complicato. Io voglio amare tuo figlio, voglio crescere tuo figlio con te, se me lo permetterai. E lo so che non ho nessun diritto e nessuna voce in capitolo, ma quando ho detto che voglio starti accanto dicevo sul serio. Ho scelto te quando avevo sedici anni e continuo a sceglierti ogni giorno, nonostante tutto. E fare finta che questo bambino non esista significherebbe venire meno a quell’amore che provo da quando ho posato gli occhi su di te. Possiamo avere quella famiglia che ci siamo promessi di avere quattro anni fa. Una famiglia non propriamente convenzionale,certo, ma pur sempre una famiglia.” Louis lo guarda incredulo, non sa cosa dire. “Harry…” Ma il riccio lo interrompe prima ancora che abbia il tempo di dire qualsiasi cosa. “ No Louis, lo so che non devo, che non sono obbligato. Ma voglio. Se tu lo vorrai, io sarò qui. Per te e per il piccolo. Sarò qui ad amare un’altra parte di te. La parte più bella di te.” Una lacrima spunta all’angolo dell’occhio destro di Louis. Harry si affretta a baciargliela via, mentre l’altro sussurra un “ti amo” carico d’emozione e d’amore.  Poi fanno di nuovo l’amore, ancora e ancora, consapevoli che la loro promessa, nonostante tutto, sarà mantenuta.
 

   
 
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