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Autore: Rose Du Rembrandt    10/01/2016    5 recensioni
Integra è morta durante la battaglia contro il Millennium e Alucard, dopo anni, se ne va lasciando Seras come sua erede.
Ora la Draculina è una Nosferatu e ha preso sotto la sua ala una giovane ragazza salvata dalla morte.
Grazie a lei, e alla defunta Master, la Vampira comprenderà che spesso, le cose per noi più importanti, non vanno cercate ...
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Alucard, Nuovo Personaggio, Seras Victoria
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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" Lei ha mai avuto paura? " Seras si voltò verso la sua draculina che fissava le fiamme del focolare  nell'ampio camino, una domanda insolita visto che la ragazzina raramente entrava nel merito della sua esistenza passata. Sospirando si tolse il cappello rosso e lo posò sopra uno scaffale vicino alla poltrona e si girò su se stessa, il cappotto rosso che le ricadeva sulle spalle, gli anfibi ancora bagnati per la pioggia, la cravatta e il colletto delle camicia ancora sporchi di sangue per il fresco pasto appena consumato.
Prima di rispondere si guardò allo specchio, era la copia esatta di Alucard, solo, non riusciva a privarsi delle emozioni come faceva il suo Master, non riusciva, per quanto ci provasse, a restare fredda e distaccata, neanche adesso che era una Nosferatu. Con un piccolo sorriso ripensò alle ultime parole del Maestro che si era dato alla macchia dopo la morte di Lady Integra : " Poliziotta, ne hai fatto di strada. Sei cresciuta molto da quando ti trovai a Chadder. Non esiti più, non hai più paura di fare ciò che devi, combatti come la Vampira che sei, ergendoti al di sopra della comune feccia " " Maestro, mi permetta di replicare, io non sarò mai come lei, io ho un'anima, dei sentimenti " e a quel punto lo schiaffo l'aveva colpita in pieno, si lasciò sfuggire delle lacrime che non riuscì a reprimere e lo fissò negli occhi, che parevano appena più dolci " Poliziotta, tu, non devi essere come me, sono i sentimenti che ci rendono ciò che siamo, le emozioni a tenerci in vita. Senza la rabbia, l'odio, il disprezzo, io non sarei arrivato ad essere il Nosferatu, ad esser chiamato Conte. Tu semplicemente non sei capace di odiare, di disprezzare o di provare rancore, sei un'anima candida, forse, grazie a te, noi Vampiri vedremo una nuova alba, un giorno " scomparve dopo quelle esatte parole, aveva seco un piccolo zaino e qualche sacca di sangue, lo sguardo rivolto a est, gli occhi tristi, malinconici. Si voltò un'ultima volta verso di lei " Quasi dimenticavo " disse accennando un sorriso e posandole sulla zazzera il cappello rosso " Addio Seras Victoria, io non ho più nulla da insegnarti. Regna nella notte, porta onore al nostro nome. Rendi grande la famiglia Hellsing " e s'incamminò per il viale che portava fuori dai giardini dalla villa, il vento che sollevava petali di rose rosse alle sue spalle, i suoi passi che risuonavano sicuri nel tramonto, la sua figura che a poco poco si faceva sempre più lontana. In quegli attimi Seras, mentre vedeva il Maestro, colui che le aveva insegnato a vivere, allontanarsi per sempre, rammentò i momenti, le frasi, le lezioni di vita...
flashback:
" Nessuno può cambiare le regole della guerra " " Deve essere una tua scelta consapevole, non ti sto obbligando a fare nulla " " No, cammina con il giusto timore nell'ombra, io sarò al tuo fianco "
Stringendo il cappello fra le mani levò il capo e lo vide voltato nella sua direzione e, per la prima volta dal loro incontro, lo vide sorridere dolcemente, ma distava già alcune miglia. Cosciente che lui l'avrebbe vista gli fece un piccolo gesto di saluto mentre le lacrime iniziarono a trasformarsi in un pianto disperato " Addio, padre " disse mentalmente calandosi il cappello sul capo e alzando lo sguardo, alle sue spalle Walter sorrideva compiaciuto e un pò comosso, finalmente, anche se per un secondo, aveva visto il vero Alucard, così diversi da come lo conoscevano tutti ... o forse era sempre stato così, dopotutto, si poteva considerare più umano di molte persone che osavano definirsi tali.
" Master, mi ha sentito? " sorridendo Seras tornò a guardare la draculina che contemplava però le fiamme come se si vergognasse a guardarla in viso, anche lei si comportava così con Alucard, sempre sguardo basso, sempre in soggezione, aveva paura del Master, non poteva negarlo, tuttavia fu proprio quel timore ad averla portata a dove è ora. " Paura? Ricorda Riku, non vergognarti delle tue emozioni, dei tuoi sentimenti, senza, saremmo solo un guscio vuoto. Già, bastava pensare a quei bastardi del Vaticano, tutto ciò che avevano era la loro fede ceca, affidavano le loro vite ad un qualcosa che, se davvero esisteva, allora non si curava affatto dei mortali. Ma in tal caso come si faceva a definire padre un essere che prima ti crea, poi ti abbandona? " Non dovrei vergognarmi, dite? " " Già " e uscì nella notte avvolta come da una rossa aura che altro non era che il cappotto danzante nell'arte delle ore notturne.
" Master, come posso non vergognarmi, sapendo ciò che provo per voi? " si chiese la rossa portandosi le mani al ventre e arrossendo leggermente ripensando a tutte le volte che, o durante una missione, o in quella casa tanto grande quanto opprimente, aveva osservato di sottecchi la Nosferatu pregando, talvolta implorando che lei si accorgesse dei suoi sentimenti. " Sei una stupida " si ripetè per la trentesima volta scostandosi una ciocca di capelli rossi dal viso delicato e alzandosi adagio per non rovinare il vestito che portava per stare in casa. Sospirando tristemente gettò lo sguardo fuori dalla finestra e vide che ormai si era fatto buio, per quanto tempo era stata davanti al fuoco a riflettere perdendosi nelle scintille che ogni tanto schizzavano verso l'alto scomparendo nel buio della cappa del camino, più simile ad una bocca che ad un canale di aerazione per il fumo.

Il mausoleo della famiglia Hellsing era vuoto come sempre, nessuno aveva motivo di farci visita, tranne Seras che quasi accarezzò le lapidi Integra e Walter, entrambi venuti a mancare, ma in circostanze differenti. La Master perse la vita durante la guerra contro il Millennium, Walter morì di vecchiaia pochi anni dopo, nel 2030. Ora, nel 2045, iniziava appena a capire che cosa l'Hellsing aveva rappresentato per lei nel corso dei 3 anni che era stata la draculina di Alucard ... già, altra lezione, aveva smesso di provare paura di quel nome, ora lo pronunciava senza dargli molto peso, dopotutto, il nome in se, non era nulla, era un simbolo e come lui diceva sempre, sono gli uomini che danno valore ai simboli, senza, non sono niente. E lei non sentiva la mancanza di un simbolo, ma dell'uomo che vi stava dietro, di quella figura carismatica, tenebrosa, affascinante, crudele che l'aveva salvata da una morte misera e indegna. Chissà poi cosa stava facendo, sapeva solo che non sarebbe mai tornato in Valacchia o in Inghilterra. Adesso che ci pensava, circolavano molte voci fra i vari Vampiri che avevano iniziato ad integrarsi nel mondo dei mortali. Certo, all'inizio era stata dura, specialmente a causa del Vaticano che gli dava crudelmente la caccia per sterminarli, ma, quando il mondo conobbe l'altra faccia della chiesa, le cose erano cambiate ... anche grazie ad Anderson che vide un altro cacciatore come lui sterminare a sangue freddo una famiglia di profughi che viveva nella periferia inglese. Il padre impalato, la madre violentata davanti alla figlia e po quest'ultima, no, meglio non pensarci. Però, dopo quell'atto di deliberata crudeltà, il prete aveva voltato le spalle al suo passato e aveva aperto un orfanotrofio in Danimarca per bambini umani e vampiri abbandonando la via del sangue
Poggiando un piccolo giglio vicino alla lastra bianca, lasciò che le lacrime scorressero senza impedimenti e si allontanò nel silenzio della notte. Le piaceva passeggiare per il parco della villa, tutto pareva calmo, tranquillo, avvolto da un'aura capace di far calare una cappa di pace sul mondo. Era in quella situazione che lei e Master Integra, avevano deciso di rompere il trattato Master - Draculina per potrai mettere insieme, ah, quanto aveva penato per amore per quella donna, quanto aveva sofferto vedendola distante e irraggiungibile. La cosa buffa è che ora palesemente la sua draculina provava gli stessi sentimenti per lei. Il punto è che non c'entravano le singole inclinazioni sessuali, no, era qualcosa che andava oltre. Lei stessa pensava di essere come tutte le altre, attratta dagli uomini, ed era così ma, quando conosci una persona come Integra Farburke Wingates Hellsing, finisci per amarla, rispettarla, sognarla. Forse per la sua onestà, l'onore, la forza d'animo, coerenza, ma, finivi per essere ammaliata, indipendentemente dalla tua natura. Evidentemente anche per lei valeva lo stesso discorso, solo che non lo sapeva, tuttavia doveva ammettere che era attratta da Riku, la ragazza era ancora più innocente di lei. Mai un'esperienza che non fosse la casa e il lavoro come cameriera, finché un Vampiro da quattro soldi non la violentò fino a portarla in punto di morte, e lei era lì, al posto di Alucard, con Jackall puntata al cranio del bastardo, le iridi scarlatte e la fatidica domanda " Vuoi venire con me? " e la ragazzina aveva accettato.
Senza accorgersene era arrivata fin sotto le fronde del ciliegio in fiore, i petali che volteggiavano fino a scivolare con grazia al suolo. Volse lo sguardo prima a destra e poi a sinistra e con sorpresa vide Riku che si portava un fiore al viso per sentirne il fresco profumo invaderle le radici. Era così graziosa, limpida, pura, uno specchio d'acqua racchiuso fra pareti di ghiaccio, tanto immacolata da poter vedere riflessa la propria immagine. Per un momento pensò di andare da lei, di stringerla dolcemente e di ballare al ritmo di una qualche immaginaria melodia ma non lo fece. Girò sui tacchi e tornò verso la villa senza farai vedere dalla giovane che continuò la passeggiata solitaria.
Camminò fino a giungere nella stanza si Integra, il letto ancora così, lo stesso che le aveva viste insieme dopo un tremendo litigio che le aveva fatto guadagnare uno schiaffo in pieno volto, e, dopo, un bacio. Massaggiandosi il punto dove la mano l'aveva colpita si sedette sul lato destro e aprì, senza apparente motivo, un cassettino. Dentro con stupore vi trovò una lettera sigillata con un cuore e due lettere, I e S.
Indugiando un poco ruppe il sigillo e prese il foglio, era una lettera, della Master.

" Mia dolce Seras, probabilmente quando leggerai questa lettera sarò morta. Scusa, so che è una frase banale per iniziare un messaggio ma, Dio, non sono mai stata brava in questo genere di cose quindi, scusami in partenza se potrò sembrarti banale in alcune parti. Ti chiederai perché mai abbia deciso di scriverti, la verità? Mi vergogno, mi vergogno perché nonostante io ti ami, ti ami davvero, le uniche occasioni in cui mi abbandono a questo dolce sentimento è solo quando facciamo l'amore, quando, nel momento dell'orgasmo, ti stringo, urlo il tuo nome, ti bacio con il respiro spezzato. Poi, per tutto il tempo, mi scopro indegna e, proprio quando stiamo per rompere ogni muro che ci impedisce di stare insieme, ecco che tutto va a rotoli, il Millennium, la guerra, e il nostro futuro ora è ormai irrealizzabile, perché di ciò? Perché i Nazisti stanno per sfondare la porta del mio ufficio. Buffo, di solito in punto di morte si dovrebbe pensare alla propria vita, alle cose belle, agli errori. È quello che sto facendo io. La mia vita è iniziata quando ti ho visto, sei stata la cosa più bella della mia esistenza, e il mio errore è stato non dirtelo dopo la nostra prima notte. Per cui, lascia che te lo dica adesso. Ti amo, ti amo all'infinito, amo tutto di te, dai tuoi occhi, alle tue labbra, alla tua anima pura, ti amo, non saprei con quali altre parole descrivere ciò che provo per te. Solo, permettimi di darti un consiglio, anche dopo che io non ci sarò più, dopo che troverai il mio corpo, che urlerai di dolore, che piangerai, che bacerai le mie labbra ormai fredde ... bhè, non aver paura di innamorarti ancora e ancora, tu sei fatta per amare e per essere amata, tu meriti, come poche altre persone sulla faccia della Terra di essere felice. Quindi, se ami qualcuno, non trovare ostacoli per evitare la magia, vacci addosso, senza paura, ama, godi, sospira ad un soffio dalle labbra di chi ami, domani potrebbe già essere tardi.
Per sempre tua, Integra "

" RIKU " il nome venne urlato nella sua mente, come una verità da tempo dimenticata e che ora emergeva più potente di una tempesta, di un'apocalisse. Scattò in piedi, posò la lettera sul comodino e corse fuori, attraversò il parco della villa fino a raggiungere il ciliegio, lei era ancora lì, con la fronte poggiata all'albero, forse stava pregando ma si rendeva conto di non poter aspettare un secondo di più. Rompendo gli indugi si avvicinò e, stringendola con le braccia, la fece voltare.

Quando si sentì prendere con quell'energia Riku ebbe quasi paura ma quando gli occhi azzurri della Master si fermarono suo suoi, allora si sciolse come la neve al sole, lasciò che lei le prendesse il viso tra le mani e la baciasse fino a spingerla contro il tonco.
" Master " tentò di dire ma Seras le posò due dita sulle labbra e sorride con dolcezza " Perdonami, Riku. A volte ci accorgiamo in ritardo del tesoro che si ha affianco " e ricominciò a baciarla, a stringerla finché non si ritrovarono entrambe nude fra l'erba, i fiori e i petali del ciliegio.
Fecero l'amore a lungo, in un eterno bacio che andava intensificandosi, non c'era spazio per niente, per nessuno, nè per il mondo, ne per l'universo, ma per sole due parole che vennero ripetute senza interruzioni, come a suggellare una promessa, un giuramento di sangue " Ti amo "







Angolo dell'autrice: Welaaaa, pensavate fossi morta e? E invece eccomi ancora qui con una nuova Shot. Non chiedetemi come questa ... robba non meglio classificata mi sia venuta in mente, così, l'ho scritta di getto per non lasciarvi senza niente da leggere. Scusate se non aggiorno da un pò ma sto lavorando al nuovo capitolo di Lux Eterna e quelli che lo seguono sanno che è abbastanza pesante da scrivere.
Bene, pensò che non ci sia bisogno di aggiungere altro, spero che il tutto qui sopra non faccia troppo schifo. Solo, non picchiatemi vi prego, sono un'inguaribile romantica lo so. ^*^
   
 
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