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Autore: Astasia    15/03/2005    1 recensioni
Magia e fantasy si intrecciano nel mondo di King Arthur...e se Ginevra non fosse solo la woad figlia di Merlino?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Secrets : 1 - I segreti di lei
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Come ogni sera subito dopo il tramonto era uscita al galoppo…

Artù aveva imparato a lasciarle i suoi spazi e a non farle troppe domande…pena il viso imbronciato di Ginevra per tutta la giornata seguente…
Capiva benissimo quanto gli impegni da regina le potessero andare stretti…
E ogni pomeriggio prima del tramonto lei usciva a galoppare nel bosco…Non c’era giorno in cui lei mancasse al suo appuntamento…
“Adorata Ginevra, può il tuo re accompagnarti in questa solitaria cavalcata?”le aveva detto quel giorno…
Ginevra di tutta risposta gli aveva sorriso…si era avvicinata fluidamente…e l’aveva baciato …
“Artù e se attendessi il mio ritorno con lo stesso ardore con cui saluti la nostra breve separazione?”Anche il più semplice diniego dalle sue labbra sembrava un premio per il loro amore e mentre parlava la punta della suo dito incontrava maliziosamente il bordo della sua camicia …
Artù sorrise rassegnato vedendo la sua sagoma scomparire dietro alla porta…

Era tardi…
Quel piccolo imprevisto le stava facendo perdere tempo prezioso…
Doveva allontanarsi prima che la luna piena risplendesse in cielo…
Cominciava già a sentirlo , la fronte le bruciava…e il segno racchiuso dentro di lei iniziava ad emergere sulla fronte con piccole linee di fuoco…
Lottò contro la voglia di fermarsi…di riposare…
Ma non poteva…vedeva la luce del segno farsi sempre più evidente di fronte a lei…
Erano mesi ormai che non riusciva più a contenere la sua trasformazione per più di un giorno e ogni volta il tempo le giocava contro…
Quando lo aveva confessato a suo padre, Merlino le aveva risposto che aveva letto delle alterazioni temporali nelle rune , ma non l’aveva saputa aiutare…
Spronò il cavallo al galoppo…
“Maledizione sono ancora troppo vicina”
Mancava poco…
Il cielo iniziava a scurirsi e timidamente la luna aumentava la sua luminosità…
Vide i suoi bagliori riflessi nelle acque del lago…scese dal cavallo in corsa…inciampò…cadde sull’erba fresca della prima umidità della sera…
Vide le sue mani affondate nel terreno… la sua pelle aveva iniziato a diventare color latte…i suoi capelli tagliavano l’oscurità con sottili scie di luce…
Si rialzò…
Respirò piano…e con passo leggero entrò nel lago…
Passo dopo passo l’acqua le avvolgeva le caviglie, le gambe fino ad arrivarle ai fianchi…
Fece un sospiro di sollievo…
La Luna ormai era la padrona incontrastata del cielo oscuro…
Le sue braccia si sollevarono verso il cielo portando con loro tanti rigoli di acqua che caddero come tante piccole cascate dalle sue dita…
Mille gocce si erano formate ovunque su di lei…alcune più avide cadevano per il peso nella coltre scura del lago…
Il suo viso si alzò verso il cielo e il segno sulla sua fronte si delineò del tutto…
Un lieve pulviscono dorato iniziò a diffondersi tutto intorno a lei…



Il tramonto l’aveva sorpreso di ritorno da una missione…erano giorni che mancava dal vallo…
L’estate era arrivata…e l’aria era diventata più tiepida…
Scese da cavallo e si avviò a piedi sotto il fitto reticolo degli alberi…
La luna seguiva l’ombra dei suoi passi…
Quella sera l’aria ardeva come non l’aveva mai conosciuta …
Il verde del nuovo prato era intenso anche al buio…
Dover ritornatre a castello… sembrava più un peso che un premio contro le insidie della giornata…aveva spronato il cavallo al galoppo fino a quando questo non ne poteva più…
E questo l’aveva portato vicino al lago…i suoi passi si fecero più impazienti sentendo l’insolito fresco che ne spirava…la sua pelle ne veniva accarezzata come se fosse seta…

Quando arrivò i suoi occhi sembravano essersi appannati…l’aria era pervasa di un leggerissimo pulviscolo dorato…
Non capiva ma portò di istinto la mano all’elsa di una spada…i lineamenti del viso si teserono come una corda…
Fece un passo per avvicinarsi…ma il pulviscolo si incendiò al suo passaggio…e venne respinto indietro…la copertura dei suoi avanbracci era andata…
Al suo interno una creatura che non aveva mai visto lo guardava con occhi vacui…
Il pulviscono era molto fitto e gli impediva di distinguerla bene…
Riusciva a vedere dei lunghi capelli e delle braccia distese verso il cielo , i palmi delle mani rivolti verso l’esterno…ma tutto veniva confuso da quella nebbia preziosa che li separava…

Lo poteva vedere oltre il pulviscolo…cosa ci stava facendo lì?
E perche’ non se ne andava…perche’ non fuggiva all’istante?
I suoi occhi scuri si accendevano dei mille riflessi della luce dorata del pulviscolo , colorandosi di ambra…
Una notte rischiarata da tanti piccoli lampi…
Cosa fare ora?Per nessun motivo Lancillotto avrebbe dovuta vederla in quello stato …

Nessuno sapeva …e tanto meno lei avrebbe voluto che lui fosse il primo…

La sua trasformazione non era ancora completata…ma non poteva indugiare oltre…
Si immerse nelle acque del lago …
Una spirale di pulviscolo si addensò sopra il punto in cui la creatura era scomparsa,dileguandosi nell’aria…


Il cavaliere rimase senza parole , senza riuscire a spiegare nulla di quello che aveva visto…
Il giorno dopo seppe dalla voce di Artù che Ginevra quella sera non era rientrata…

******
Ok mi andava di contaminare un pochino la storica ambietazione di King Arthur con un po’ di fantasy…
Che ne dite?
Astasia
****** www.afanfiction.tk
  
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