In un primo momento, Ranma, aveva provato a far finta di niente.

Non era poi così grave, pensò, se Ryoga aveva finalmente trovato il coraggio di chiedere ad Akane di uscire; non era neanche troppo dispiaciuto del fatto che lei avesse accettato la proposta ed avesse trascorso l'intero pomeriggio al parco insieme a lui.

Del resto, Ranma non era certo un tipo geloso.

Non se la prese neppure quando Kuno Tatewaki azzardò un ennesimo tentativo di avances nei confronti di Akane, durante l'ultimo festival scolastico di primavera; Kuno non era certo un temibile rivale, così stupido ed incapace come era, ed in ogni caso ci aveva pensato la stessa Akane a liquidarlo, con un bel calcio negli stinchi, talmente poderoso da far vedere le stelle al povero malcapitato.

Perché ancora si ostinasse a fare la corte ad Akane, restava per tutti un grande mistero.

Aveva tollerato una svariate moltitudine di spasimanti – da Tsubasa a Ren, Kiosuke, Tadashi e persino un certo Sasha - ma quando persino Gosunkugi aveva trovato – chissà come – il coraggio di dichiararsi ad Akane, a Ranma era quasi venuta una crisi di nervi.

<< Insomma, adesso basta! >> tuonò un pomeriggio, mentre lui ed Akane erano intenti ad eseguire alcuni esercizi di matematica per il giorno seguente.

Lei lo fissò curiosamente, con aria piuttosto allibita.

<< Ranma? Che diavolo ti prende? >> domandò confusa.

Ranma arrossì di colpo fin sopra le orecchie: << I-io... Beh, ecco... Io... Io sono... >>

<< Ranma, se non provi a parlare più chiaramente io non capirò niente di quello che dici. >>

Ranma sospirò profondamente, come a volersi tranquillizzare, regolarizzò il proprio respiro e poi, infine, disse con voce chiara e ben decisa: << I-io sono stanco di queste equazioni! Mi fanno venire il mal di testa. >>

Akane lo guardò dolcemente e sorrise.

<< In effetti è da parecchio tempo che studiamo. >> rispose << Direi che possiamo concederci una pausa, vado a chiedere a Kasumi di preparare un po' di té. >>

<< Sì, brava... Buona idea. >> farfugliò il ragazzo, mentre Akane si alzava per andare in cucina.

Non appena udì la porta richiudersi alle sua spalle, Ranma sbattè rumorosamente la fronte sulla scrivania.

<< Accidenti... Stupido, stupido, stupido! >>

Il ragazzo sollevò lentamente il capo ed alzò gli occhi al cuore, sospirando con fare sconsolato.

Niente da fare, non sarebbe mai riuscito a liberarsi di quello stupido orgoglio... Di quel ridicolo orgoglio che, ancora una volta, gli aveva impedito di aprire il proprio cuore ad Akane.

Ranma sbuffò.

Sarebbe arrivato, prima o poi, il giorno in cui ce l'avrebbe fatta.

Solo... Non troppo presto.









N.d.A: Questo prompt mi è stato suggerito da Giada Fraccaroli per la challenge del gruppo facebook "We are out for Prompt" ed è dedicata alla dolcissima Queen_V_Introspective che adora questa coppia. <3