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Autore: Corvi1D    10/01/2016    3 recensioni
[Five Nights at Freddy's]
Emma, una povera ragazza perseguitata perché non umana. lei è, infatti, l'ultima discendente degli Acchiappaluna, inseguita, maltrattata, si rifugerà in una pizzeria tutta speciale ma una domanda tormenterò la piccola Emma:
"Come è diventata orfana?"
Tra misteri, colpi di scena e tante risate. riuscirà a scoprire la verità?
Genere: Avventura, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV. EMMA

Non dissi niente. Le mani mi tremavano terribilmente a quelle parole. 
Perché le aveva dette?
Perché aveva quel campanellino?
Foxy si avvicinò e mi strinse.
No. Quella stretta non mi fece sentire meglio. Mi spaventò di più.
-Lasciami.- sussurrai.
-Non posso Emma.. noi siamo legati. Non capisci? Io sono..-
La voce di Foxy da dolce divenne mostruosa e dura.
-Tu...tu sei cosa..-
La presa si fece più forte e l'uncino più appuntito. 
Il mio respiro si mozzò quando al posto del morbido pelo un Po rovinato e sporco della volpe sentii un ruvido e gelido strato di metallo e cavi premere contro il mio viso.
-Io sono... il tuo peggior incubo!- disse Foxy con quella voce spaventosa. 
Avevo paura di alzare il viso per guardarlo, avevo paura di vedere il mostro che era diventato.
-Che hai? Paura?- rise la creatura.
Mi feci coraggio e lo guardai.
Quella creatura non era più Foxy. 
La sua testa era rovinata e distrutta, il costume sul muso non c'era più e mostrava il suo corpo da esoscheletro.
Le orecchie erano distrutte e appuntite, la maschera piena di graffi e sfregi. Due lunghe e appuntite file di denti aguzzi gli davano un aspetto mostruoso e, a rendere il tutto più orribile, era la lingua robotica che si vedeva uscire dalle sue fauci.
Poi c'erano gli occhi gialli e rotti. Erano pressoché inesistenti e si vendevano solo le parti robotiche interne.
Il suo corpo era in pezzi. Il costume morbido era sostituito da duri e distrutti pezzi metallici coperti in poche parti da un costume sporco e ammuffito. L'unicino era affilato e grosso.
-F...oxy...- balbettai allontantanandomi.
-Chi è Foxy?- rise la creatura con fare omicida.
-Tu...tu sei il mio Foxy!- urlai. 
-Ti sbagli. Io sono solo il tuo incubo!- urlò la creatura per poi saltarmi addosso.
Mi spostai appena in tempo e corsi via, disperata.
-Non correre! SU EMMA DIVERTIAMOCI!- urlò la creatura distruggendo le tende del pirate cove per poi correre verso di me.
Mi trasformai in un gatto e corsi più in fretta che potevo verso l'uscita ma era chiusa.
-Non puoi scappare Emma. Non puoi nasconderti. YOU CAN'T!- urlò distruggendo un tavolo.
Corsi verso gli altri e mi nascosti dietro una colonna appena vidi Bonnie.
-Emma cosa sta succedendo?- chiese Bonnie ma non feci in tempo a rispondere che la creatura lo scagliò a terra.
-BONNIE!- urlai e mi coprii con le zampe gli occhi quando la creatura lo distrusse.
-Che cos'è questo casino? - chiese Chica entrando nella stanza per poi trovarsi accanto la testa di Bonnie.
-Chica! Attenta!- urlai piangendo ma la gallina non mi ascoltò.
Prese tra le zampe la testa di Bonnie mentre lacrime nere le scendevano dagli occhi.
-BONBON!- urlò Chica prima che la creatura la scagliasse a terra, producendo un forte rumore di ferraglia e circuiti.
-Chica...- urlai.
-Emma! Vieni qui!- urlò la creatore distruggendo un tavolo.
-FREDDY!- urlai piangendo e lo vidi apparire da una stanza che non avevo mai visto.
-Che sta ...- iniziò l'orso ma si zittì guardando l'intero ristorante devastato.
-Aiutami... per favore Freddy!- 
Freddy sparì di nuovo dentro la stanza, lasciandomi sola.
-FREDDY!- urlai mentre la creatura si avvicinava a me.
-DIVERTIAMOCI EMMA! DIVERTIAMOCI!- urlò ridendo mentre gli occhi si fissavano su di me.
-Non uccidermi...per favore... Ti prego..- piansi tremando.
La  creatura alzò la zampa per colpirmi  ma proprio mentre stava per uccidermi, Freddy, uscì con un cappello tra le mani e glielo mostrò. 
Gli occhi della cratura si rattristirono tornando quelli di Foxy mentre varie lacrime nere iniziarono a scorrere sulla sua maschera.
-Sai di chi è questo, vero!- urlò Freddy guardandolo.
-Billy....- sussurrò Foxy mentre il suo muso tornava normale.
-Billy?- sussurrai tremando.
Billy era il soprannome di mio fratello.
Foxy tornò normale e subito scoppiò a piangere guardando la devastazione che aveva creato.
-Io....- sussurrò la volpe e si coprì gli occhi con le zampe.
Presi il capello e lo guardai cercando di collegarlo a mio fratello, sperando che fosse suo.
-Emma..- sussurrò Foxy ma non lo ascoltai.
Iniziai a piangere e strinsi forte il cappello al mio petto.
-FRATELLONE!- urlai piangendo.
-Emma...- sussurrò Freddy avvicinandosi a me ma gli soffia contro.
- PERCHÉ È QUI! DITEMELO!- 
-Emma...tuo fratello...-
-VI ODIO!- urlai per poi correre via, verso la stanza del guardiano, chiudendomi dentro. 
Non volevo sentire altro provenire dalle loro bocche.

POV. FOXY

-Emma...- sussurrai per poi correre verso la stanza da dove era arrivato Freddy. 
-Foxy.. aspetta.-
L'orso fece per fermarmi ma io lo allontanai. 
-Stammi lontano. Io sono pericoloso.... dovrei essere lì, con loro... Non qui con voi. Dovrei essere lì a marcire.-
-No. Non è così. Tu non sei così.-
-Pensa a loro e a lei. Io voglio solo. ..che lei stia bene...- 
Entrai nella stanza e mi chiusi dentro. La puzza di cadavere e di marcio mi circondò, ma non ero più umano... Non potevo dimostrare il mio disgusto, non potevo più provare delle vere emozioni.
Mi sedetti accanto a un orso giallo da cui si potevano vedere tracce di sangue ovunque. Iniziai a piangere ancora di più fissando il costume.
-Billy...amico mio... mi dispiace, mi dispiace davvero tanto. Perdonami.-
Chiusi gli occhi mentre nella mia mente i ricordi si facevano vivi, i ricordi dei giorni più belli della mia vita da animatronic.

Flashback

Finalmente dopo anni di inattività avevano deciso di utilizzarci. Quei giocattoli da quattro soldi non potevano sostituirci in eterno, eravamo noi gli originali, gli unici e inimitabili. Loro erano solo plastica e circuiti.
Mancavano poche settimane alla riapertura e dovevano metterci a nuovo. Ancora una volta saremmo stati trattati come macchine. Potevamo metterci a nuovo da soli, come avevamo sempre fatto.
Vidi Freddy uscire da una stanza completamente rinnovato.
Dalla stessa stanza uscii anche un ragazzo che si avvicinò ai rottami dei Toy.
Prese il braccio  di Toy Bonnie e lo strappò brutalmente per poi rimuovere  la plastica del costume e rientrare dentro la stanza. 
Mi avvicinai lentamente alla stanza, ero terribilmente spaventato dalla brutalità che aveva usato quel tipo sul Toy. Anche se era un Toy non mi piaceva come lo aveva trattato,  non ci avrebbe messo neanche un secondo a usare la stessa brutalità anche su di noi.
Dopo vari minuti sentii Bonnie urlare dalla stanza, mi precipitai lì e con un veloce movimento puntai l'uncino al collo del ragazzo.
-Bonnie! Stai bene?!- urlai e guardai il coniglio che sorrideva... aspetta. . Sorrideva?
Bonnie sorrideva. Aveva una nuova faccia, molto meglio della precedente, e il suo braccio sinistro era stato attaccato nuovamente. 
-Foxy! No, fermo!- urlò Bonnie allontanando il ragazzo dal mio uncino.
-Bonnie... perché stai parlando? Non dovresti farlo in presenza di un umano. . Almeno ancora vivo.-
Bonnie rise e mi guardò.
-Foxy, Foxy, Foxy. .. ti presento Billy, nuovo guardiano e nuovo meccanico. È un tipo a posto e sicuramente non può essere lui...-
Lui.. quel vile assassino. Per colpa sua eravamo morti, uccisi a una festa, in un giorno di gioia.
Uccisi e trattati come carne da macello.  Rinchiusi, nascosti dentro questi corpi fatti di circuiti.
-Mi dispiace per quello che vi è capitato.  Non meritavate di morire. Eravate solo dei poveri bambini. La sorte che vi è stata destinata è stata ingiusta.- disse il ragazzo. 
-Come ti chiami umano?- chiesi.
-Billy, mi chiamo Billy.- rispose.
-Benvenuto al Freddy Fazbear Pizza Billy. Spero che tu possa lavorare sempre con il sorriso.-
Gli porsi la mano distrutta e lui la strinse.
Dopo pochi secondi me la strappò dal braccio lasciandomi senza parole.
-È davvero in condizioni pietose. Da quanto hai detto che non venire usati?- chiese Billy a Bonnie. 
-Una decina d'anni, forse di meno, non lo so.- rispose il coniglio. 
-Siete messi male..-
Billy buttò via la mia mano e frugò in uno scatolone per poi tirarvi fuori una mano e un uncino nuovi. 
-Farà un po' male.- disse smontandomi.
Serrai la mascella rotta che si ruppe maggiormente mentre Billy sistemava i miei pezzi nuovi.
Dopo ore di lavoro finalmente ero riparato, il mio corpo era di nuovo ricoperto da della morbida pelliccia e il mio uncino non era mai stato così lucido.
-Ora sei come nuovo.- disse Billy pulendosi le mani dall'olio.
-Grazie mille, ti ho giudicato male.- dissi sorridendo decentemente dopo anni.
Il ragazzo sorride felice e orgoglioso di se stesso.
Questo era Billy, un ragazzo meraviglioso, il mio migliore amico...
Non gli avrei mai fatto del male, lo avrei protetto sempre, anche a costo di perdere un braccio o una gamba.
Billy mi parlava spesso della sua famiglia e della sua vita, di una vita che io potevo solo immaginare. 
Mi parlava della sua sorellina e di come amava il mio pupazzo.
Tutto andava per il meglio fino a quando non accadde un incidente, o almeno, così credono tutti.
Essendo dei "robot" ogni incidente era attribuito alla macchina che ci pilota, una macchina inutile che gli umani, regolarmente, accendevano e noi, regolarmente e prontamente, spegnevamo perché ci costringeva ad agire come burattini.
Era un giorno del 1987, un giorno come tanti altri, c'era una festa di una bambina.
Tutti che ridevano e si divertivano, un giorno normale.
Dopo ore era arrivato il mio turno di far divertire i bambini, ma qualcosa non andava. Mi muovevo a scatti, in modo robotivo e la mia voce era fredda e metallica.
Quando uscii dal pirate voce un sacco di bambini si misero a urlare di gioia, tutti tranne una, una bimba piccola, bionda con indosso un cerchietto da fatto e una coda che pareva vera.
Lei mi guardò e sorrise per poi avvicinarsi al palco.
Doveva stare lontano, i miei circuiti non funzionavano a dovere, le avrei fatto del male.

   
 
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