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Autore: Selva oscura    11/01/2016    6 recensioni
L'amore si sa è anche sofferenza e gelosia.
Kagome lo sa bene, specialmente dopo aver visto Inuyasha insieme a Kikyo.
Ma cosa succederebbe se nella vita di Kagome entrasse Sesshomaru, il principe degli Inuyokai, affascinante ma allo stesso tempo irraggiungibile?
Riuscirà lei a far chiarezza nei suoi sentimenti? O si ritroverà innamorata di entrambi i fratelli?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era notte fonda. 
Il prezioso silenzio veniva interrotto solo da uno scalpiccio di piedi che correvano sull' erba fragrante.  
Una ragazza minuta in uniforme bianca e verde, si avvicinava velocemente al pozzo mangiaossa. 

Poco lontano una figura imponente e silenziosa era seduta comodamente su un ramo robusto del Goshinboku osservava indifferente  la ragazza che si apprestava a scavalcare il bordo del pozzo.

Kagome ripensò, prossima alle lacrime, alla scena disgustosa a cui aveva assistito.  Il suo Inuyasha stretto a Kikyo in un tenero abbraccio. 
Solo sei ore prima dopo aver affrontato Kageromaru l'ennesima emanazione di Naraku si era resa conto, che il loro viaggio per recuperare i frammenti della sfera degli Shikon aveva rafforzato i suoi sentimenti per l' hanyou, il quale era rimasto ferito gravemente dallo scontro, tanto da svenire. Nonostante la capacità di guarigione del mezzo demone fosse elevata, aveva comunque deciso, in accordo con Miroku e Sango, di fare ritorno al villaggio per curarlo e riposarsi. 
Erano quindi tornati al villaggio Musashi, e mentre Inuyasha ancora riposava lei, con la complicità del piccolo demone volpe Shippo era tornata a casa per prendere alcuni medicinali e fasciature. La stanchezza però aveva prevalso su ogni suo buon proposito e si era addormentata, invece di ritornare nell'epoca Sengoku entro le tre ore promesse al piccolo.
Quando finalmente si svegliò, si accorse immediatamente che ormai era scesa la notte. Afferrò un po' di bende  e il disinfettante; infilò frettolosamente tutto nello zainetto e camminò velocemente per raggiungere il pozzo mangiaossa. 
" Chissà se Inuyasha sta ancora dormendo, " pensò.
Si lasciò cadere nel pozzo, sentendo la familiare sensazione che accompagnava ogni suo passaggio da un'epoca all'altra.
Non appena ne uscì notò che nel boschetto risplendevano delle luci sovrannaturali, le quali andavano a creare un sorprendente contrasto con il cielo sereno illuminato dal pallido chiarore lunare e dalle stelle. Affascinata ed incuriosita si avvicinò anche se provava un po' di timore.
Dopo aver mosso qualche passo verso gli alberi che si muovevano al leggero soffio del vento, si rese conto di essersi sbagliata: le varie luci altro non erano che gli Shinidamachu della sacerdotessa Kikyo la donna un tempo amata da Inuyasha e che sospettava che lui amasse ancora. Un pensiero la colpì subito: se nei dintorni del villaggio c'era la sacerdotessa, allora anche Inuyasha era probabilmente con lei...
Lui era molto sensibile e quando percepiva il suo odore o la sua presenza si precipitava immediatamente da lei.
"Che diamine ci fa Kikyo qui? Che cosa è successo in mia assenza? " si chiese.
Affrettò il passo e arrivò a scorgerli da lontano. Li vide vicinissimi, e il suo cuore mancò un battito. Si avvicinò ancora qualche metro per sentire che cosa si stessero dicendo. Non voleva origliare, ma solo capire quanto era accaduto. Decise quindi di rimanere nascosta dietro ad un albero.
<< Ora mi sono ristabilita Inuyasha, è meglio che vada! >> sentì la voce di Kikyo tremare un poco.
<< Kikyo tutto quello che mi hai detto poco fa è sconcertante...eppure tu vuoi ancora combattere da sola Naraku? >> la voce di Inuyasha era intrisa di rabbia e preoccupazione.
<< Si! >> rispose sicura guardandolo dritto negli occhi occhi dorati che lei tanto amava.
<< Naraku è quasi riuscito ad ucciderti! Ti rendi conto di quello a cui vai incontro? La prossima volta che attenterà alla tua vita io forse non sarò con te per proteggerti e riuscirà nel suo intento! >> dichiarò stringendola a lui abbracciandola << Non voglio che ti accada nulla. Non riesco nemmeno a  sopportare che Lui provi amore per te. >>  le sussurrò mentre Kikyo lo abbracciava a sua volta.
" Naraku innamorato di Kikyo? Ma come è possibile che l'abbia quasi uccisa? E perché? " si domandò Kagome. E mentre lei cercava di dare una spiegazione a quello che aveva ascoltato i due si sfiorarono le labbra teneramente. A quella vista le lacrime iniziarono a bagnarle il viso e sentì un dolore acuto al centro del petto.

Con il cuore in frantumi si era allontanata senza far alcun rumore, anche se sospettava che la sua presenza non fosse passata di certo inosservata all' hanyou. 

<< Umana! >>la chiamò Sesshomaru, il Principe dei inuyokai, scendendo dall' albero secolare interrompendo i suoi pensieri.
<< Non mi chiamo umana! >> rispose rabbiosa Kagome, guardando storto il giovane che con grazia innata e passo leggero si stava avvicinando a lei. 
<< Cosa ci fai qui? >> chiese lei sapendo che Sesshomaru non amava stare vicino agli umani.

Lui non le rispose, limitandosi a squadrarla dalla testa ai piedi con disprezzo.

Era arrivato fino al villaggio per un motivo ben preciso: Rin era caduta mentre giocava, slogandosi una caviglia. Con il passare delle ore si era gonfiata, e ora la ragazzina, oltre a provare un forte dolore, non era in grado di camminare. Sfortunatamente gli umani, quali esseri inferiori che erano, non avevano la capacità di auto guarirsi, e per questo si era visto costretto a interrompere la ricerca del mezzodemone Naraku per cercare delle cure.

<< Giusto. Hai perfettamente ragione non sono affari miei! >> esclamò lei tristemente, interpretando il silenzio di lui. Marciò decisa verso il pozzo, ignorandolo, è una volta che ebbe scavalcato il parapetto di legno, si lasciò cadere.
Sesshomaru  fu preso alla sprovvista: sentì l adrenalina scorrere e all ultimo istante si sporse per afferrare la sua mano. 
<< Lasciami Sesshomaru! >> gridò Kagome cercando di liberarsi dalla sua salda stretta. 
<< Vuoi morire umana >> chiese lui facendo leva con il corpo sul legno.  Ora che l'aveva trovata, non poteva permettere che lei gli sfuggisse
<< Idiota! Non morirò!  Sto andando a casa! >> gridò ancora, dimenandosi. 

Anche se era rimasto confuso dalle sue parole, non lo diede a vedere. L'unica cosa che gli interessava era che lei guarisse Rin. Poi, qualunque cosa avesse voluto fare, non gli importava.
In quel momento, sotto il peso dei due, il precario appoggio di legno si ruppe facendolo precipitare assieme a lei.



Nel frattempo Inuyasha era ritornato al villaggio Musashi.  Senza far alcun rumore entrò nella capanna della venerabile Kaede, gettò un'occhiata ai compagni addormentati e e notò  che il futon dove dormiva Kagome era vuoto. 
" Kagome è sparita " fu il suo primo pensiero. Attento a non svegliare gli altri compagni uscì dalla capanna, e chiuse gli occhi per riuscire a fiutare meglio l'odore della ragazza. Lo individuò subito.
Iniziò a correre veloce sull' erba umida di rugiada, seguendo l'odore di lei: lieve, leggero,  fiorito con una nota di frutti di bosco, quel profumo gli ricorda la casa di lei, la sua camera e i suoi lucenti capelli corvini. La traccia lo portò nei pressi del pozzo, dove non percepì solo l'odore di Kagome ma anche quello del suo fratellastro. 
Che cosa facevano quei due insieme? 
Questo pensiero lo colpì come una frusta a nove code, e un'ombra di gelosia si insinuò dentro di lui. 
Saltò dentro al pozzo senza pensarci; voleva assolutamente trovare Kagome, e soprattutto assicurarsi che Sesshomaru non le avesse fatto del male. 
Non riuscì però ad attraversarlo, perché una luce rosa e blu lo riportò fuori da dove si era lanciato. 
<< Maledizione! >> imprecò battendo i pugni sul terreno creando una grossa crepa, mentre la notte lasciava il posto alle prime luci del mattino.





Note autrice:

Salve a tutte.
Innanzitutto volevo ringraziare Lalak che mi ha aiutato moltissimo a correggere i miei errori e mi ha anche dato nuovi spunti per questa storia.
Volevo anche ringraziare chi ha recensito la volta scorsa sia mantenendosi neutrali esprimendo il proprio parere, è per loro che dedico questo inizio.
Buona lettura
   
 
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