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Autore: BlueWhatsername    12/01/2016    4 recensioni
" [...] L’ho aspettato da una vita, io.
E la sua mano risale, serrandomi a sé. Mi protegge.
È lui.
Casa. "
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And outta all these things I've done I think I love you better now.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I WILL LOVE YOU BETTER NOW
 
[12.01.2016]
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Lo guardo e accarezzo con gli occhi quei tratti che mi paiono schizzi di inchiostro su porcellana al sole.
Hanno un modo di essere che poche volte ho visto altrove, nemmeno nei tanti quadri che pittori di altri tempi hanno inciso su tele immortali.
Sta, immobile.
Il suo respiro è lento, cadenzato, tranquillo come l’andare lento di un fiore che ondeggia nel vento.
Sospira, poi si rilassa, osservarlo mi trasmette una tale tranquillità che mi viene naturale domandarmi come abbia fatto finora a vivere senza.
Che sciocca.
Scuoto il capo, sorridendo quasi di nascosto a quel pensiero di bambina che alberga ormai in un corpo di donna germogliata, sbocciata, fiorita alla luce dell’amore che prova: chi potrebbe vedermi? Lui?
Tanto quieto quanto bellissimo. Non so dire cosa esattezza cosa sento quando lo vedo, qualcosa mi si scuote dentro, mi blocca il respiro.
Per anni ho tentato di trovare le parole giuste tra le fila di discorsi che altri prima di me hanno vergato con pazienza. In tutti i libri che ho letto, mai una volta ho scovato una definizione lontanamente azzeccata per quello che sento. Ora. In questo gorgo nebbioso che risuona della sua voce come un canto lontano.
Eterno.
Muovo gli occhi lungo la fronte liscia, spaziosa. La pelle profuma sotto le labbra, il modo che ha di respirare al di sotto dei baci soffici che gli regalo spesso mi stupisce: silenziosamente ne chiede ancora, ed è furbo: sa che non glieli negherei mai.
Il naso è diritto, proporzionato, mi piace passarci sopra il dito: sono delicata quando lo faccio, nemmeno con me stessa ho questa accortezza. Se io mi ferissi, non ci darei tanto peso. Ma se si ferisse lui… So che non lo sopporterei.
Qualcosa dentro di me si muove, come trasportato dal sentimento che mi strizza le budella e chiude il respiro: allora qualcosa di vero c’era in quei libri a cui ho pensato prima. Forse davvero esiste qualcosa in grado di ucciderti senza colpo ferire. Ti stritola, semplicemente. Ti frantuma da dentro, si nutre di te fin quasi a spezzarti. E fin quando non è soddisfatta non molla, come un lupo che azzanna la preda che gronda sangue. Fino all’ultima goccia. Fino all’ultimo respiro.
Chiudo gli occhi. Attendo.
Il silenzio.
E quando li riapro vedo i suoi, due spilli neri che mi trafiggono.
Sono vivi, cosa mi dicono?
Parlano?
Sorrido, lui fa lo stesso.
Che gioco è mai questo?
Quelle lunghe ciglia nere tratteggiano le sue guance di un’ombra leggera, bellissima. Sono spicchi di luce annacquati di ombra, brillano come pietra screziata. Viva.
Mi sento viva, io, quando lo guardo. Quando lui guarda me.
Le sue labbra rosee si inclinano, hanno quella particolare capacità di dire tutto e niente nello stesso momento. D’istinto allungo una mano a sfiorare una delle sue: è calda, sa di tutto l’amore che sento e che vorrei saper dire.
A forza di leggere libri e guardare quadri, ho creduto di poter avere strumenti necessari perché sapessi esprimermi in modo adeguato. La verità è un’altra.
Che non esiste certezza se non quella di avere per le mani l’inafferrabile vuoto. E poterlo plasmare, costruire, dare ad esso il nome che più si preferisce. Dargli un nome.
Amarlo.
 
 
 

La porta si chiude alle mie spalle.
Sospiro, chiudendo gli occhi di riflesso all’abbraccio che mi cinge e mi riscalda. Inclino il viso al bacio che mi accarezza una guancia: è un bacio agrodolce, muschiato. Un sapore che amo.
E sorrido ancora, stringendo le mani che mi stanno cullando.
“Sei qui” dice lui, sussurrandomelo tra i capelli.
Posso captare il suo sguardo di petrolio che segue il mio sul bambino che ha ripreso a dormire nel suo letto e che è tutto ciò che ho.
Abbiamo.
Che ha i tratti di cui mi sono innamorata e che me li ricorderà per sempre. Ha i suoi tratti.
E a questo pensiero lo amo ancora di più. Com’è possibile?
“Sei tranquilla” aggiunge ancora la voce alle mie spalle.
Come non potrei? Fisso di nuovo il bambino e di scatto mi giro, per accettare l’abbraccio caldo che mi accoglie. Che mi aspetta.
L’ho aspettato da una vita, io.
E la sua mano risale, serrandomi a sé. Mi protegge.
È lui.
Casa.
Zayn.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NOTE.
Sì, sono io. Questa cosina che avete letto – chi l’ha fatto – è talmente piccina e concentrata che se ancora ripenso a come sia nata mi viene in mente come una piccola scheggia conficcata chissà dove per tanto, troppo tempo. E poi finalmente la piccola scheggia è uscita, portandosi dietro un po’ di dolore ma anche un forte senso di tranquillità(?).
Appare un po’ strana, rispetto a quello che scrivo di solito, ma alla fine di tutto ero soddisfatta di quello che ne era uscito e quindi fate vobis, lol.
Non so se questo mio discorso abbia un senso o meno, who cares.
Anyway, credo che chi mi conosca bene sappia leggervi un bel po’. Agli altri, se l’hanno letta ed è loro piaciuta, dico che ne sono contenta <3
Che altro? Ah sì, che esistono persone fantastiche. Solo questo.
E boh, ti odio Zayn <3
A presto xx
Blue <3

P.s.: pure se quell'infame che odio ha provato ad ammazzarmi tutto il giorno con le sue foto da demonio, alla fine sono comunque riuscita a sopravvivere. E , scrivo ancora di lui e , ho in ballo un'altra OS che pian piano scrivo da Agosto scorso.
*perché non so fare note brevi e concise? God, pls tell me why*
*ovviamente, non esiste risposta*
... As you can see non mi son dimenticata di voi e di questo profilo. Pure se l'università mi risucchia la vita e anche il resto. E quindi colgo l'occasione per ringraziare tutte quelle persone meravigliossssssssse che non si son dimenticate di me, love y'all as the first time we met .

Ed ora mi dileguo.
Seriously.
<3



 
  
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