Sbuffò. Lucky gli si avvicinò: stava mordicchiando una pantofola di Roxy, l'ennesimo suppellettile che sarebbe finito macerato dai denti del meticcio, si avvicinò al bambino e iniziò a spingere la testa allungata contro il suo petto. Il rimproverò che T.J. avrebbe dovuto destinargli si trasformò in una risata divertita quando il cane iniziò a scodinzolare e a fargli le feste.

Colto da un'ispirazione improvvisa, il piccolo scolaro iniziò a scrivere.

Chi non ha con sé un cane non sa cosa significhi amare ed essere amato. È noto l'amore di questo fedele animale fin dai tempi antichi.

Argo allora vien preso dalla nera morte per sempre, dopo essere riuscito a rivedere Odisseo dopo vent'anni.

Chi di noi non si è commosso innanzi alla poderosa narrazione dell'ultimo incontro tra il cane da caccia e l'eroe troiano?

Il porcaro Eumeo ed Odisseo, travestito da mercante, giungono alla reggia dove i Proci attendono che la regina Penelope scelga un consorte. Davanti alla soglia, su un mucchio di letame di muli e buoi, giace il vecchio cane. Riconoscendo la voce del suo padrone, Argo solleva il capo e alza le orecchie, scodinzola un poco ma è troppo vecchio e malato, pieno di zecche perché nessuno si è più preso cura di lui.

Fa le feste al suo padrone, un'ultima volta, prima che Ker, una Figlia della Notte, gli chiuda gli occhi per sempre. Ulisse piange: è l'unica lacrima versata dall'eroe omerico.

Ci sono tante storie vere che ci insegnano come l'amore di un cane sia completo e totale. In Giappone ad un cane di razza akita fu addirittura dedicata una statua, ispirò film e libri e, ancora oggi, viene considerato simbolo di lealtà. Il suo nome era Hachi( che in giapponese significa otto, un numero ben augurante). Ogni mattina accompagnava il suo padrone, il professor Ueno, alla stazione, per prendere il treno. E, quando l'uomo tornava dal lavoro, la sera, trovava il suo fedele amico ad aspettarlo. Un brutto giorno il professore morì, stroncato da un infarto. Hachi lo attendeva alla stazione anche quel giorno e continuò ad attendere, invano, il suo ritorno, anche nei giorni, nei mesi successivi.

Attese per dieci anni, invecchiando, e commuovendo tutta la cittadina di Shibuya, l'Asia e il mondo intero.

Io sono convinto che l'amore per un cane doni all'uomo una grande forza. Anche la storia del mio amico Lucky è degna di essere ascoltata.

Lui e il mio papà hanno fatto amicizia in Iraq. Si sono salvati la vita a vicenda e allora è venuto a vivere con noi a Charleston. Non è stato facile portare quel pulcioso quattro zampe in America e anche se somiglia un po' a Napoleone il cucciolo pasticcione, io, mio fratello e la mamma gli vogliamo già un gran bene.

Sono certo che il mio Lucky mi insegnerà ancora molto e che mi consolerà molte volte in futuro.

T.J ripiegò il foglio soddisfatto. Lucky adesso abbaiava e raschiava con le zampe la porta che dava in cucina.

"Andiamo cucciolone. Oggi ti sei più che meritato la tua razione extra di crocchette!"