Corro,
fuggo via dalle anime che,
irrequiete,
mi inseguono.
Calpesto le foglie e la terra umida scivolando.
Mi rialzo.
Ascolto l'oscurità che,
divertita,
mi avvolge e mi spaventa.
Sento i corvi che attendono la prelibata cena.
Corro ancora
in quel tetro bisbiglio della notturna natura,
verso un non-sentiero che si erge di fronte a me.
Paura,
ansia e
angoscia
cominciano ad impadronirsi del mio io.
Finalmente lo vedo,
la mia salvezza,
il mio barlume quando mi smarrisco
in quest'odore di morte di cui sono intrisa.
Corro,
ma questa volta ho una meta,
non mi perderò più
in questo oscuro mondo che mi circonda.
Sono quasi vicina,
sto quasi per sfiorarlo...
e infine,
felice,
mi abbandono tra le sue braccia...