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Autore: Sanae77    14/01/2016    7 recensioni
Sinapsi
si•nà•psi
1. In neurofisiologia, la connessione funzionale tra due cellule nervose o fra una cellula nervosa e l'organo periferico di reazione.

E se questa connessione avvenisse anche tra due persone?
Svegliarsi e non sapere dove si è collocati.
Non ricordare come ci si è arrivati.
Essere da soli, ma essere coscienti che di solito accanto a noi c’è un'altra persona, che però non c’è.
Un percorso particolare per scoprire la vita della coppia più famosa di CT.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi giro di scatto, ma non c’è nessuno. Eppure avrei giurato di sentire lo spostamento dell’aria dovuto alla fuoriuscita delle parole, (ecco qui io direi 'Eppure avrei girato di sentire il soffio leggere accanto all'orecchio', spostamento d'aria per la fuoriuscita delle parole, mi sembra un po' eccessivo...)  ancora quel maledetto brivido mi accappona la pelle, come se fossi in una stanza al gelo. (E comunque qui da incubo!!! sente parlare, vede ombre... ma poverino!)
 
“Sanae dove siamo? Perché siamo vestiti così? Perché ci sono tutte queste porte? Perché ripercorriamo la nostra vita?” chiedo con una punta di angoscia e con una curiosità che mi corrode lo stomaco, sono preoccupato. (una cosa alla volta! Ma santo cielo!)
 
Un campo da calcio, io che palleggio e parlo da solo con il pallone, so perfettamente che cosa gli sto dicendo, gli sto chiedendo il massimo appoggio per la sfida che ho lanciato al più grande portiere che io abbia mai avuto l’onore d’incontrare, quello che poi è diventato uno dei miei più cari amici: Genzo! (occhi che sfavillano! Genzomio!!!!)
 
Lui lo vedo come il dolce proibito, la sfida impossibile, la ciliegia in alto sulla torta, devo riuscire a batterlo e ogni giocatore che affronto, che supero, è una barriera che abbatto. (la prendo io la ciliegina Genzo se permettete!)
 
svolto ancora nella stessa direzione seguendo lo stretto corridoio, lei in fondo come una dea, mi soffermo, si volta: è bellissima! (abbiamo capito che è bellissima... trova un sinonimo ' è incantevole' 'è eterea' ... suvvia capitano è la tua donna, sei innamorato, ma non farci venire il diabete)
 
In quel momento la sua mano mi sembrava fuoco, per l’esattezza. (fuoco liquido!!!! a no scusa è un'altra cosa...)
 
Ed è così che, ogni volta che poteva, il Capitano mi aiutava a portare i panni in lavanderia …
(ma quando mai!!!!!)
 
 
Si solleva e tende la sua mano verso di me, io l’afferro, è calda, salda, sicura, verrò con te ovunque Ozora, penso tra me, mentre mi aiuta a tornare in piedi…
(certo! In Brasile, a Barcellona, nel tuo letto, sul tavolo della cucina, sulla lavatrice mentre centrifuga!)
 
“E questa?” quasi ringhio sui suoi occhi (no beh dai adesso... ringhia sui suoi occhi? Non sono alti uguali, ringhia sulla sua faccia, sulle sue labbra... ringhia sl suo pipino... no troppo in basso), si passa il palmo della mano su tutto il volto.
 
“Perché non me lo hai detto?” Chiedo improvvisamente, perché se non fosse stato per Kanda non si sarebbe mai dichiarato. (Kanda santo subito!)
 
I miei occhi si posano sul suo piede ancora fasciato, povero il mio Capitano penso, (oh cucciolino lui... ma saltagli addosso!) mi avvicino silenziosamente e mi metto seduta in prossimità del letto. Lui ancora dorme pesantemente, continuo a passarlo in rassegna siamo soli e posso osservarlo in tutta tranquillità, senza che l’idiota di Ryo mi prenda in giro. (so io cosa stai guardando te zozzona!)
Il mio corpo si muove da solo mentre prendo la caviglia (si chiama caviglia adesso?) ferita tra le mani e inizio a massaggiarla, è un gesto talmente abitudinario che non me ne sono resa neppure conto, ma questo lo fa destare, mi scuso e avvampo voltandomi leggermente per non farmi vedere.
 
Annuisce. “Volevo voltarmi e prenderti tra le mie braccia, ma non volevo impegnarti a me mentre ero via, sapevo che sarei stato lontano tanto tempo, e non mi sembrava giusto. È stato solo per Kanda che ho dovuto dichiararmi e… dovrei essergliene grato altrimenti chissà che fine avremmo fatto” (ma vaffanculo Tsubasa! E dai! Ma poverina e glielo dici pure che volevi prenderla tra le braccia!?)
 
 
 
Sanae è entrata negli spogliatoi, quasi grida: “C’è qualcuno?”. Nessuno risponde, e io so anche il perché, sono rimasto soltanto io, ma lei non lo immagina. La doccia aveva coperto il suono della sua voce e quando sono uscito dalla stanza, per arrivare all’area dove ci sono i vestiti, per fortuna avevo indossato l’asciugamano in vita, mentre con un altro mi stavo frizionando la testa. Spesso e volentieri usciamo anche nudi. (mmmm interessante)
 
“No, scusa tu Tsubasa, io non credevo…” la mia mano sulla sua spalla, preme leggermente perché si volti, mentre la mia voce più calda del solito, la sento uscire a stento mentre pronuncio: “Adesso puoi voltarti sono presentabile.” (ma abbracciala da nudo! Come fa Genzo mio con Lisa nel comparto... a no è un'altra cosa...)
 
Il gesto si compie con naturalezza, il suo sguardo nel mio, vengo come attratto però dalle sue labbra. Bellissime, come i suoi occhi, così profondi, potrei perdermi nel suo sguardo. (negli occhi di sanae ci affoghi se non stai attento.. sante parole delle da Tsubasa a Genzo prima della cupola...)
Il sangue pompa velocemente in tutto il corpo, sento lei rabbrividire, mentre non so perché, ma io sto letteralmente andando a fuoco. (e te lo spiego io perché!)
 
È il nostro primo bacio e ho tutta l’intenzione di ripeterlo appena la lascerò sulla soglia di casa, il solo pensiero fa rimbombare il mio cuore nelle orecchie.
(ma che dolce!!!!)
 
E la bocca?! Vogliamo parlare della sua bocca … non riesco a pensare ad altro che a quelle labbra. Sorride… vogliamo parlare anche di questo? Il suo sorriso: magnifico! (ma parliamone!)
 
Si avvicina sensuale, (sensuale? Tsubasa? OOC) posa entrambe le mani alla porta imprigionandomi a questa.
 
“Non ho fatto niente…” dolce, il suo tono è tremendamente dolce, un improvviso dolore alla bocca dello stomaco, mi manca, mi manca da impazzire, sono stato così preso che fino a questo istante, per fortuna, non me ne ero reso conto, ma la mancanza è totale. (oddio che bella immagine!!!!! piango!!!!)
 
Afferro la maniglia ed esco. Lei in fondo al cancello mi aspetta insieme a Kumiko, Taro, Ryo, Yuzo, Mamoru e Teppei, Taki è malato. (Oh Yuzo e Mamoru al cinema al buio... che faranno gli zozzini!?)
 
Adesso giochiamo nella stessa squadra, è il mio fidato compagno, scattante e veloce, ho una buona intesa con lui, certo non come la mia metà: Taro Misaki, ma dopotutto di Golden Combi ne esiste una sola. (la sua metà.... che romanticone... maglione rosa, tour eifell... ammmmmooooreeee profondo! Amore ritorna le colline sono in fiore, e io amore sto morendo di dolore....)
 
Stiamo giocando la partita finale di campionato, mi volto a cercare Sanae sugli spalti, ma lei non c’è. Faccio finta d’immaginarla a bordo del (via) campo con la sua bandiera e la fascetta in testa. (perfetto ha anche le visione poverino... sta messo male! la immagina con fascetta e bandiera? Non a gambe aperte? No eh...)
 
Ho deciso che appena finirà il campionato la raggiungerò, anche se per pochi giorni, ho proprio la necessità di tornare a casa. In Giappone. Nel mio paese, da lei. (a ciularla! No eh! Che palle!)
HA POCA PAZIENZA LA MIA BETA VUOLE ARRIVARE SUBITO AL SODO…
 
Yemaya, resto un attimo incantato da tanta sicurezza e bellezza, è davvero una ragazza molto attraente, questa pelle così ambrata quegli occhi neri e profondi. (SANAE! RICORDI? HAI PRENOTATO ADESSO UN VOLO! SANAEEEEE!)
 
 
“Sì, per domani pomeriggio, sono stato fortunato” affermo soddisfatto. (oh te va se lo ricorda!)
 
 
“Sì, anche se adoro il vostro modo di fare così solare e spigliato, potrei abituarmi al vostro mondo” esclamo convinto. (non troppo Ozora!)
 
 
“Sei un tipo di poche parole, non racconti mai niente di te, neppure alla stampa, non esci mai, sempre agli allenamenti, insomma integerrimo, senza scheletri” espone in tutta tranquillità. Mi volto e sollevo un sopracciglio, pensando a cosa diavolo voglia questa da me, avevo avvertito subito un certo fastidio. (ti faccio un disegnino su cosa vuole?)
 
“Mi hai scoperto” rispondo divertito, sorrido. (cazzo sorridi! traditore!)
 
Stiamo camminando verso la riva, la notte è calda, la brezza che prima sentivo è quasi cessata del tutto, la luna argentea si riflette nel mare, vorrei che Sanae vedesse tutto questo un giorno. (un giorno... non stasera vero? Meglio quella lì)
Sanae, cavolo! Sono da solo con una ragazza sulla spiaggia; che cosa sto combinando?! (eh ce lo domandiamo tutti! Cretino!)
Protegge le navi che viaggiano per mare, e in alcune parti del Brasile viene onorata quale Dea degli oceani e festeggiata nel solstizio d’estate, infatti con quella data coincide anche il mio compleanno, per questo mi hanno chiamata così” si volta, sorride, penso che sia davvero una bella ragazza, e parlare con lei è molto piacevole. (non se la tira mica tanto, ma noooooo due ore per spiegare un nome, tzè)
“Certamente molto più interessante del mio, sembri quasi una Dea” ammetto compiaciuto dalla scoperta. (dalle corda vero? uomini!)
 
E sulle parole di quest’ultima frase, torniamo verso la festa, e sto pensando che sono proprio stato un ingenuo, non devo trovarmi in questo tipo di situazioni. Le nostre mani si sfiorano spesso, ma non s’intrecciano più, penso solo a Sanae e alla sua pelle, lei mi fa provare certe sensazioni, certi brividi, nessun’altra può riuscirci. (un ingenuo? Ma nooooooooooooooooo cosa te lo fa pensare tesorino della zia... ma fottiti Ozora!)
 
Sono Taro e Mamoru (bello Mamoru... dov'è Yuzo?!) che mi stanno trattenendo, continuo nel mio monologo, perché il mio rivale è talmente scioccato nel vedermi che è rimasto ammutolito.
 
Nel frattempo Ryo si è portato di fronte a Kanda, lo sento parlare pacatamente, forse è l’unico che sta mantenendo un certo contegno. (Ryo? Non Taro? E le Taro pastiglie?)
 
Non riesco a credere di essere appoggiata al petto di Tsubasa, il momento non è dei migliori, ma il suo profumo, oddio il suo profumo, temo di averlo dimenticato in questo lungo anno, in cui ho praticamente abbracciato soltanto il suo amato pallone. (che puzza di cuoio)
Tutto bene? Sì, adesso è tutto perfetto, perché ci sei tu, perché mi sento completa, perché mi sento appagata, soddisfatta. (oddio ti manca un pezzo di lui fondamentale tesoro !)
 
Arriviamo a un piccolo chiosco mi fa accomodare, non riesco a togliere gli occhi da lui, dal suo corpo che tanto mi è mancato, dal suo calore, dal suo odore.(non ti è mancato il suo corpo! Non l'hai visto nudo ancora!)
 
Annuisce, si china e mi sfiora la fronte con un tenero bacio. Quelle labbra sulla mia pelle, così morbide, così calde, chiudo gli occhi e assaporo il momento. (sulle labbra no eh? Uffa che noiosi! Vi comunico che farete un figlio che di noioso non ha una mazza proprio!)
 
Quando la sua bocca sorride mi perdo il quel semplice gesto. (ma perditi su altro.. allora?! Cane che piange disperato!)
 
 
La bacio nuovamente, poi mi distacco e le auguro la buonanotte dandole appuntamento a domani.
(ma buttala a pecoreeeeeella sul prato!)
 
Perché prima di venire via, nessuno lo sa ovviamente, ma sono passato dalla sua palestra per parlare con lui. So, che quel giorno ho rischiato grosso, ma dovevo subito mettere in chiaro le cose, non potevo partire e lasciare lei in balia di lui. (oh mio eroe!)
 
Sento il mio corpo vibrare, vorrei saltargli letteralmente alla gola, ma non posso, devo riuscire a stringere una specie di accordo, per cercare di stare tranquillo, e per riuscire a tenerlo lontano da lei. Il problema è che quello che ha detto è la verità. (e tu ti fidi di lui? Oddio Ozora!!!)
 
un po’ di audacia in più c’è stata, più volte le mie mani si sono insinuate birichine sotto la sua maglia, e hanno toccato quella pelle ambrata liscia, calda. (io mi sventolo... non so tu cara...)
 
L’attesa è finita finalmente l’altoparlante ha annunciato il VOLO, il SUO volo. Sono appoggiato alla colonna vicino all’uscita del gate, ho indossato gli occhiali da sole per non essere riconosciuto, perché comincio a essere un personaggio piuttosto in vista dopo l’esordio e le vittorie del San Paolo. (e gli occhiali fanno una differenza micidiale nevvero? Ma va là!)
 
 
Non resisto, affretto il passo e in poche falcate la raggiungo, lei ha lasciato andare tutto quello che aveva tra le mani e adesso sta letteralmente volando tra le mie braccia. (hai le zeppe vai piano! Va che cadi!)
 
Lentamente ci allontaniamo, e prima di uscire dalla camera le parlo di nuovo. “Ti aspetto di sotto, se hai bisogno chiama pure”
“Ok, grazie” mi risponde.
(appena fuori lei urla “Tsubasa? Mi lavi la schiena?” e via...)
Nel vialetto d’ingresso mi ritrovo di fronte a uno scooter, con lui che mi porge un casco, lo vedo afferrare la borsa degli allenamenti dal garage e salire sul mezzo. Tanta è la frenesia che mi lancio dietro e mi stringo a lui mentre sfrecciamo per le strade velocissimi per raggiungere lo stadio. (lo scooter per il capitano mi mancava, giuro!)
 
“E perché mai(? - oddio ricominciamo a dimenticare i punti di domanda come in FL!!!!!!)”
 
Lo guardo di traverso e mi metto a riflettere su questa possibilità, sull’ammissione di Sanae quando per sbaglio le avevo sfiorato il seno. Arrossisco ancora al ricordo. E con un tarlo nuovo in testa, riprendo a correre… forse anche lei. (e sì forse... ma ciao! Io ero già a gambe aperte sul ring.....)
 
Lo avevo visto soltanto in TV, e devo dire che non rende per niente giustizia al corpo del mio Capitano. (mmm tocchiamolo!!! non sulle spalle cara... in mezzo alle gambette!)
 
I compagni fanno per raggiungerlo, ma lui scatta sotto la tribuna e una volta arrivato vicino, prima bacia il pugno e dopo lo solleva verso di me. La sua bocca mima un: “per te.” (occhi che luccicano felici!!!!)
 
Che altro c’è dal aggiungere è una cosa talmente semplice e naturale, che non vedo il motivo di altre domande e spiegazioni. (quanti particolari capitano! Bastava dire che era la tua ragazza! Che uomo: o non parla o dice tutto!)
 
Annuisco regalandogli un sorriso, se solo sapesse quanto è STUPENDO lui in abito scuro. (eh già parliamone!)
 
 
Quando arriva di fronte al mio viso però qualcosa cambia, i respiri si spezzano, afferro i suoi fianchi e la faccio aderire a me, i suoi seni li sento premente sul mio torace, le nostre labbra s’incontrano, mentre un bacio passionale ci coinvolge e sconvolge. (caldo caldo caldo ! cazzo!!!!)
 
Ho preferito stendermi per non farmi beccare a fissarlo, ho un’immensa voglia di toccare quella pelle. (anch'io! Tu che puoi muoviti! Uffa....)
 
Sento aprire la porta e il sorriso mi muore in gola visto che indossa soltanto i jeans, oggi l’ho visto in costume ok, ma questi pantaloni gli donano particolarmente e quel torace… deglutisco a fatica mentre torno a guardare la mia immagine riflessa allo specchio.  (eh cara! Tu non sai... ma vorrei farti notare che Mr. Grey aveva i jeans nella camera rossa, e per tutto il libro mi hanno tormentato “quei jeans” perché ogni tanto dice “indossa quei jeans”... “ha quei jeans” DIO li voglio anch'io quei jeans!!!!)
 
(ODDIO ADORO QUESTA CANZONE!!!!!!!)
 
E come se mi avesse letto nel pensiero parla: “Sarà difficile starti lontano dopo che ho fatto l’amore con te Tsubasa” si avvolge su se stessa e io mi (via) trovo quei magnifici occhi nocciola puntati nei miei. Nel frattempo la musica fa sentire ancora le sue note.
(cazzo però se va ancora la canzone è stato molto veloce il capitano... non puoi dire che ha messo la ripetizione? No dai lo devi dire per forza! La sentono e sono in bagno, fanno l'amore, passano pochi minuti sono abbracciati e la canzone va ancora... non dura mezzora...)
INFATTI POI HO AGGIUNTO CHE E’ STATA MESSA A RIPETIZIONE.
 
Il telefono, le email, la sola voce, non possono compensare il tatto, la vista, l’olfatto. (soprattutto il tatto! Oh come ti capisco!)
 
No, non possono e noi abbiamo cercato di farne scorta, ma so già che appena salirò su quel dannato aereo, la mancanza sarà totale. (non parlar male dell'aereo... e se poi per ripicca cade???)
 
“Non importa, tu chiamami, voglio sapere che stai bene” annuisco e mi sciolgo dal suo abbraccio, per dirigermi verso il mio paese, lasciando lui un’altra volta al suo amato pallone, so che ci tiene tantissimo, ma io inizio a odiarlo. (eh cara, da mo' che lo odiamo noi!)
 
Resto un attimo imbambolata a guardare prima la cornetta, dopo il pallone, e dopo aver salutato il mio interlocutore, osservo la sfera di gomma (gomma??? ma dai! Cuoio! Cosa le ha regalato quelle che tiri giù dalle macchinete?) e improvvisamente le domando: “Che diavolo ha in mente il tuo padrone?”
(mi sorge un dubbio, c'è un motivo per cui non metti i punti?)
 
mentre mi libera e va a farsi la doccia,(ecco vediamo di non puzzare)
 
“Chiudi, non vorrei che arrivasse Yukari, è impegnata per le prossime due ore, ma meglio non rischiare” (brava così autoritaria: chiudi e spogliati! Su non ho mica tempo da perdere io!) ammette calma.
 
Tsubasa è forte, mentre lo sento su di me. (Tsubasa è turgido. Tsubasa è rigido. Tsubasa è eretto. Tsubasa è DURO MARMOREO GRANDE, forse troppo per me, ma per me nooo mandalo qui!)
 
Le prendo le mani tra le mie e con la massima calma e convinzione tento il tutto per tutto. “Senta, siamo le persone più vicine che adesso possono raggiungerli, i genitori sono tutti in Giappone e prima che siano qua, passeranno almeno due giorni, adesso arriverà a breve anche un altro compagno di squadra, staremo noi con loro finché non arriveranno i parenti; la prego, ci dica che cosa possiamo fare.” (vai Taro pastiglie!)
 
Dal suo corpo proviene un mugugno. (IO QUI HO I BRIVIDI SAPPILO!)
 
Sento il mio labbro tremare, mentre singhiozzo un: “non(Non) è possibile” (dai che palle! Ma non farmi correggere! Sono tutta unbrivido continuo, cazzo e dire che so come finisce!)
 
La sua pelle è liscia, proprio come la ricordavo, è calda, è morbida, è profumata, sa di lei , sa di noi, del nostro amore, avverto un movimento sotto le carezze che sto donando ai miei figli,(punto) “Vi riporterò la vostra mamma, ve lo prometto(punto)” sussurro sotto la pelle che s’increspa, la vita si muove in questo corpo addormentato, piango mentre il suo ventre si bagna delle mie lacrime, dopo il buio.
(qui è dove io ho pianto! Inondando la tastiera di lacrime!!!!! guarda ora come ora non sto piangendo solo perché già so!)
“Genzo! Non sono mai stato tanto serio in vita mia” risponde secco, deciso. (vai capitano! Mostraci i coglioni! Mostrali letteralmente poi ci pensiamo noi...)
“Sarà fatto Golden” sorride e dopo si addormenta… il conto alla rovescia parte, gli hanno concesso solo sette giorni, spero siano sufficienti.
(FORZA CAPITANO!!!! ODDIO HO I BRIVIDI!)
 
“Io… io non lo so, è che fuori fa così freddo, e poi non c’era più nessuno, il telefono non funzionava e io non sapevo che fare, quindi sono rimasta qua, ma ho perso la cognizione del tempo e dello spazio, non so più dove, come, e quando – mi fissa negli occhi – aiutami Tsubasa(punto)” e mentre lo dice si getta tra le mie braccia. (BRIVIDI BRIVIDI BRIVIDI!)
 
Il bacio prosegue, ci scalda, mentre le mie mani sentono il suo corpo che da tanto, troppo tempo, non fondo con il mio, ho voglia di lei, ma non è certo il momento, devo portarla via di qua, devo dirle dei bambini. (eh beh vorrei vedere zozzone! Però credo che una ciulata in coma non esista sai... potresti fare da apripista!)
SU QUESTA HO RISO MEZZORA…. ED HO RIFLETTUTO A LUNGO SIA MAI CHE FACCIO QUALCOSA DI NUOVO…
 
“Non posso, non riesco a muovermi!” sto piangendo, mentre lui si allontana sempre di più. (oddio piango anch'io!)
 
Continua a stropicciare la mia maglia, lo afferro per i polsi e lo blocco in un abbraccio, pochi istanti dopo lo sento piangere come un bambino contro il mio petto.(il mio capitano!!!! aaaaaaaaaaaaaaaaaaaa)
 
Mi sale un improvviso groppo in gola, sto per piangere ne sono certo, anzi una lacrima è già sfuggita, ma la nascondo cancellandola subito con la mano.
(oddio genzo vieni qui che ti abbraccio io!)
 
Ci fissiamo per un attimo mentre sento le sue labbra imprigionare le mie, il bacio è caldo e passionale, come tutte le volte che le nostre lingue si trovano.(occhi a cuoricino! Vai Tsubasa metti in cantiere manami! Fa niente se li fai al contrario sto giro!)
E LA BETA CADE IN TRANCE SOSPIRANDO FELICE PER I CONIUGI OZORA, MENTRE CONTINUA A STRINGERE GENZOSUO IN UN ABBRACCIO CONSOLATORIO CHE DURA DA TRE ANNI... MA DEL RESTO C'E' TANTO DA CONSOLARE!


BENE BENE BENE.
ANCHE QUESTA è FINITA.
CHE DIRE SONO CONTENTA CHE VI SIA PIACIUTA ANCHE SE UN PO' PARTICOLARE.
LA MIA BETA OVVIAMENTE NON SI SMENTISCE MAI... LA STIMISSIMO!
E... CI VEDIAMO GIOVEDI' PROSSIMO (21-01-2016) CON QUARTUCCIO.
GRAZIE A TUTTI, CHI HA RECENSITO CHI NON LO HA FATTO, CHI SI E' ARRABBIATO E CHI HA PIANTO.
INSOMMA GRAZIE PER LEGGERE.
CIAO A PRESTO
SANAE77

   
 
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