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Autore: elybetta    15/01/2016    2 recensioni
[MIKORGAN]
Una serata in compagnia dei nuovi colleghi e un gioco un po' pericoloso che porterà Mika a trovarsi in una situazione imbarazzante ma alquanto piacevole!
Dal testo:
["Ragazzi facciamo un gioco?" propone ad un certo punto Viky. Tutti pendiamo dalle sue labbra. Lei sorride e poi comincia a spiegare.
"Si chiama obbligo o verità! A turno ognuno di noi deve domandare all'altro in senso orario se vuole fare obbligo o verità. Se sceglie verità, gli si fa una domanda, se sceglie obbligo lo si obbliga a fare qualcosa, ovviamente non si bara, si risponde sinceramente e tutto il resto altrimenti il gioco non è divertente!"]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Fedez, Morgan
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Scendo dal taxi dopo aver pagato e salutato. Deve essere qui la casa di Victoria, ma quale palazzo? Io non ci capisco nulla. Ci ha invitati a tutti e tre, me, Morgan e Fedez per vedere la prima puntata di audition alla TV tutti insieme. L'aveva fatto anche Simona, è una cosa carina anche per conoscerci meglio fra noi, con Fedez e Victoria intendo.
"Ciao Mika!" la voce di Morgan mi tranquillizza, lui sicuramente saprà meglio di me. Lo saluto anche io e poi ci abbracciamo. È da un po' che non lo vedo, e devo dire che mi mancava, anche troppo. Mi fa strada e dopo aver preso l'ascensore siamo sul pianerottolo dove abita la nostra collega.
"Cosa hai in mano?" gli chiedo. Ha una specie di sacchetto di carta.
"Vino...buono!" dice per poi suonare il campanello. Bella pensata, io non ho portato proprio nulla, sono tornato poche ore fa, è già tanto che abbia portato il mio corpo fin qui. Victoria ci apre allegra e ci fa accomodare, Fedez è già sul divano che mangiucchia qualcosa del piccolo buffet che la proprietaria ha preparato su di un tavolino di fronte ai divani.
"Ciao, io e Mika abbiamo portato il vino!" fa Morgan porgendoglielo, io lo guardo stupito e lui mi fa l'occhiolino. Ma, che carino, l'ha fatto solo per non farmi sfigurare.
"Ma grazie ragazzi gentilissimi!" fa lei abbracciandoci calorosamente. Saluto anche Fedez e poi osservo Morgan che si toglie la giacca e si tuffa sul divano, non prima di prendere una manciata di roba e mettersela in bocca. Mangione come al solito. È così bello stasera, non che di solito non lo sia, ma è vestito in modo semplice, semplice per essere Morgan. Ha una giacca nera con delle rifiniture lucide, una t-shirt rossa con la faccia di Nietzsche stampata sopra, e poi quei dannati jeans scuri, sempre così stretti!
"Come mai siete arrivati insieme?" mi chiede Viky. Perché mi fa questa domanda?
"No io sono arivato in taxi, e poi ho incontrato lui proprio qua fuori" rispondo tranquillo. Lei sorride, poi lo indica con la testa.
"Sta sera è proprio carino è?" mi fa poi. Ma, che? Perché lo dice proprio ma me? Io alzo le spalle imbarazzato.
"Ehm...sì, cioè... Non so, sì" m'impappino come un idiota. Lei ridacchia divertita e poi raggiunge gli altri lasciandomi qua come un cretino! Ultimamente non fa che farmi battutine del genere o strane domande. Credo che abbia capito che sono innamorato di lui, cazzo che casino. Penso che la prossima volta le parlerò, mi mette a disagio questo suo modo di fare. 
La serata passa in allegria, è strano riguardarsi alla TV, ed è strano vedere tutto montato per bene, ed è anche emozionante.
Dopo la puntata cominciamo a chiacchierare e scherzare e...bere. Arriviamo ad un punto che siamo tutti brilli e cominciamo a ridere come stupidi, soprattutto Fedez!
"Ragazzi facciamo un gioco?" propone ad un certo punto Viky. Tutti pendiamo dalle sue labbra. Lei sorride e poi comincia a spiegare.
"Si chiama obbligo o verità! A turno ognuno di noi deve domandare all'altro in senso orario se vuole fare obbligo o verità. Se sceglie verità, gli si fa una domanda, se sceglie obbligo lo si obbliga a fare qualcosa, ovviamente non si bara, si risponde sinceramente e tutto il resto altrimenti il gioco non è divertente!" termina. Fedez ride...
"Io lo so già, l'ho fatto mille volte, comunque per me va bene" dice. Morgan ridacchia.
"Questo gioco lo facevo alle medie" dice forse non molto contento. 
"Ma dai che te ne fregaaaa..." fa Victoria.
"Si va bene va bene gioco gioco" la ferma subito. 
"Inizio io con Mika" dice poi la donna. Perché proprio io?
"Ma, non so..." faccio lamentandomi un po', non mi piace molto fare questi giochi. Tutti mi prendono a parole così alla fine mi arrendo al loro volere.
"Obbligo o verità?" mi chiede infine Viky ridacchiando. E va bene, giochiamo. Bevo un sorso del mio rum, poi un altro e poi rispondo.
"Ehm, verità" dico infine. Lei emette un gridolino e poi batte le mani facendo ridere tutti, tutti tranne me. 
"Hai mai desiderato fare sesso con Morgan?" BAM! Domanda schietta. Io rimango congelato, pietrificato. Ma che cazzo di domanda mi fa? Sto sudando, sto sudando lo sento. A Morgan va di traverso il vino con conseguente tosse che fa ridere Fedez come un pazzo.
"Ma, io...tu non può fare queste domande..." dico vergognandomi come un ladro. Perché fa questo? Perché mi mette in imbarazzo in questo modo?
"Si possono fare le domande che si vogliono" fa lei difendendosi.
"Guarda com'è rosso! Cioè questo è già un sì, non c'è bisogno che risponde dai" fa il ragazzo indicandomi. Di mal in peggio! Dio, perché? Prendo la vodka e ne bevo un bel sorso pronto per rispondere e passare avanti!
"Si" dico. Non appena pronuncio queste due semplici letterine Viky e Fedez scatenano degli urli quasi da stadio. Mi copro il viso con le mani accucciandomi su me stesso. Ma che sto facendo? Beh tanto ormai ero spacciato, si capiva lontano un miglio che il mio era un sì. Che figura di merda! Guardo un secondo Morgan e lo vedo sorridere e scuotere la testa, poi nota che lo sto guardando e si scompiglia i capelli in quel modo sexy che ha di solito. Chissà che cosa sta pensando, sicuramente che sono un idiota.
"Marco tocca a te" fa Victoria. Lui ridacchia e poi si stende meglio sulla poltrona. 
"Verità" dice anche lui con nonchalance. A lui sembra non fregare nulla. Beato lui, intanto io continuo a pensare che gli ho praticamente rivelato che vorrei scoparmelo. Che bella cosa!
"Hai mai fantasticato su uno di noi quattro? Sessualmente parlando dico" gli domanda. Cavolo ma è fissata la ragazza! 
"No" risponde secco. Sento il cuore far male, come se si fosse formata una piccola crepa su di esso... Mi sento strano, beh che mi aspettavo? Che dicesse il mio nome? Sono uno stupido, stupido innamorato di uno che in fondo nemmeno mi vede, o almeno non mi vede nel modo in cui io vorrei. Quello che invece vorrei adesso è andarmene, ma no, io sorrido e prendo un altro bicchiere.
"Fedeeeez..." continua lei. Il ragazzo continua a ridere e a bere, soprattutto a bere.
"Anch'io verità" dice mettendosi una mano in faccia, come se già si aspettasse qualcosa d'imbarazzante. Fa bene ad aver paura. Questo gioco è spietato!
"Allora..." ci pensa un po', sembra non sappia cosa chiedere, poi si decide.
"A che età l'hai fatto la prima volta?" gli domanda in fine. A me cadono le braccia, cioè, perché a me e a Morgan ha fatto delle domande davvero compromettenti e a lui sta cavolata? Non è giusto! Lui sorride, un po' imbarazzato ma anche sollevato per la natura semplice del quesito.
"Avevo diciassette anni" risponde sereno per poi bere dal suo bicchiere. 
"Ora Mika tocca a te" fa poi asciugandosi il muso con la mano. Ah ora dovrei fare io le domande? Devo dire che ne avrei di curiosità da soddisfare, ma non so nemmeno se ho il coraggio. Non sono così sfacciato come Victoria, anche se è facile farlo con le cose intime degli altri.
"Devi partire da Marco" fa Viki. Ecco appunto. Devo proprio guardarlo in faccia? Non so se ce la faccio! Mi giro piano finché non incontro i suoi occhi. Cavolo che imbarazzo.
"Obbligo" dice senza farmi nemmeno domandare, senza nemmeno darmi il tempo di pensare a quanto io provi vergogna nei suoi confronti ora per la domanda e relativa mia risposta di poco fa! Immediatamente in testa mi frullano cose assurde, del tipo..."spogliati", o "baciami". Riavvio i capelli in un gesto repentino. Non devo pensare a queste cazzate, già mi sono messo nei guai abbastanza questa sera.
"Dammi cento euro!" scherza Federico. L'altro lo guarda divertito e poi gli alza il dito medio. Non posso fare a meno di ridacchiare mentre penso a cosa potrei fargli fare. Opto per qualcosa di innoquo, non voglio metterlo in imbarazzo e non voglio rischiare di mettermi in imbarazzo io, di nuovo!
"Ti obligo a regalarmi le tue sigarette" dico infine. Almeno farò in modo che ne fumi una o due in meno stasera.
"Le mie sigarette? Questo vuoi?" mi chiede. No, veramente vorrei ben altro da te ma purtroppo devo accontentarmi delle tue Camel, dico a me stesso mentre annuisco. Lui sbuffa, poi le prende dalla tasca e me le lancia. Sembra...sembra deluso? 
"Va bene Mika, tieni" mi dice sorridendo. Io le prendo al volo e le infilo nella mia di tasca. Mi ritrovo a guardarlo con insistenza, ma la cosa strana è che anche lui non fa che guardarmi, negli occhi, e per un attimo mi dimentico dove sono.
"Hei ragazziiii...toccherebbe a me...se non vi disturbo è!" ci richiama all'attenzione Fedez. Mi giro di scatto verso di lui scusandomi. Non faccio altro che fare figure di merda.
"Ma dai lasciali stare..." fa Viky sorridente guardandoci con gli occhi languidi. Lasciali stare? Ma che cavolo ha stasera? Io e Marco ci guardiamo di sfuggita...ok basta, meglio che pensi a questo maledetto gioco!
"Fedez obligo o verità?" gli chiedo mentre mi verso da bere. Lui ci pensa un pochino.
"Ancora verità" risponde. Ok...che cazzo posso chiedergli adesso? Penso e ripenso per qualche secondo finché non mi viene in mente una cosa.
"Hai mai tradito tua ragazza? Valentina?" gli chiedo. Tutti fanno dei piccoli versi...forse questa volta sono stato bravo. Lui scuote la testa.
"Bastardo" mi dice per poi ridacchiare. Gli ho fatto questa domanda perché mi sento in colpa, sto con Andy ma sono innamorato di Marco, e so che non resisterei un secondo se lui si facesse avanti.
"Che rimanga fra noi...sì è capitato" risponde un po' amareggiato. 
"Fede!" lo sgrida Victoria un po' stupita. Lui fa spallucce.
"In passato...quando ero ancora giovane, ma ora..." cerca di giustificarsi.
"Ora è un uomo!" scherza Marco, con quel fare serio e sarcastico che mi fa morire. Rido, per poi tranquillizzare il ragazzo, in fondo tutti facciamo questi errori nella vita, anche se un po' ci sono rimasto male anche io.
"Ora tocca a me, ti dico subito che scelgo verità" esclama la donna guardandomi allegra. Un'altra domanda...con lei voglio essere più stronzo, voglio vendicarmi, così le chiedo una cosa che mi frulla in testa già da un po', ricambiandola con la stessa moneta.
"Hai una cotta per Marco?" le chiedo indicandolo. Fedez alza le sopracciglia e beve cercando di non ridere, mentre lei assottiglia gli occhi come se volesse fulminarmi. Marco ridacchia di nascosto, il suo ego sta sera deve stare per esplodere, ma non m'importa.
"Hai deto che posso fare le domande che volio" dico alzando le spalle. Tutti ridono.
"Adesso si picchiano" fa Fedez a Morgan tirandogli una gomitata. In effetti sembra quasi che stiamo litigando per lui. Evvai, aumentiamo la mia collezione di figure di merda!
"Beh, sì... L'ho avuta in passato, ma lui non mi cagava neanche!" dice per poi lanciargli un tovagliolino appallottolato addosso. Lui lo scansa e poi assume un'espressione colpevole.
"Ma io non..." sta per dire ma lei lo interrompe alzandosi ed andando ad abbracciarlo.
"Dai scherzo Marco! Noi siamo amici!" dice stampandogli poi un bacio sulla guancia. Marco sorride e poi accarezza i suoi capelli restituendo il bacio. Perché cazzo ho fatto questa domanda? Mi sono pentito. E se adesso Marco pensasse a lei in modo diverso? Sono un idiota!
"Ora tocca a me?" fa lui per poi mettersi la mano in tasca pensando di avere ancora le sue sigarette. Mi guarda e ride poi continua.
"Fedezzz..." dice aumentando le zeta del suo nome.
"Vai Morgan dimmi pure" fa lui sfidandolo per poi ridere insieme al più grande.
"Obbligo o verità?" fa lui di rimando facendo delle mossette stupide. 
"Dai obbligo!" dice cambiando. Morgan annuisce per poi sfregarsi le mani.
"Allora..." fa pensieroso. Tutti noi stiamo ad aspettare curiosi, come al solito i suoi tempi sono lunghi ma dopo un po' sembra essersi deciso.
"Non so che cazzo dire!" fa mettendosi le mani nei capelli e ridendo. Quanto lo adoro!
"Dai Marcooo! Non ci credo!" si lamenta Viky seguita da Fedez.
"E ma cosa posso fargli fare...cioè...ehm..." dice agitandosi poi ride ancora.
"Devi metterti il rossetto ed un reggiseno di Viky!" dice. Ma che cosa? Rido come un pazzo insieme a Victoria mentre Fedez protesta.
"No ma sei fuori? No no" fa ridacchiando.
"Ma che reggiseno che sono piatta!" dice la ragazza quando finisce di ridere facendoci ridere ancora di più.
"No lo devi fare! È obbligo! Sei obbligato scusa" fa Marco divertito. Fedez sbuffa mentre Viky corre non so dove per poi tornare col materiale necessario. Fedez rassegnato si sfila la maglietta. 
"Ma cos'è quel coso?" dice indicando un reggiseno praticamente minuscolo di colore rosa.
"Senti non fare il pirla!" fa lei fingendosi offesa. Che scena curiosa! Il ragazzo s'infila l'indumento facendosi aiutare da Viky, a malapena riesce ad allacciarlo.
"Haia com' è stretto!" si lamenta. Le piccole coppe gli coprono a malapena i capezzoli forse, però è buffissimo! Io non riesco a smettere di ridere.
"Ora the make up!" urlo. Tutti ridiamo mentre Victoria tenta di mettergli il rossetto.
"Sporgi le labbra in avanti così" le spiega e subito lui la segue. La ragazza non riesce a smettere di ridere. Fedez non sa proprio come fare!
"Ma non a culo di gallina! Così, come se dovessi baciare!" gli spiega ancora.
"E cazzo! Non ho mai messo il rossetto io!" si difende agitando le mani lui!
"Poi con sti labbroni" gli dice Viky mentre stende il rosso sulle sue labbra. Il risultato è esilarante, davvero! Fedez fa una sfilata in mezzo a noi, è completamente ubriaco e stupido!
"Ti piaccio Morgan" gli chiede scherzoso. Lui ride e si copre gli occhi.
"Fai cagare!" gli risponde facendo ridere tutti. Dopo che il malcapitato si strucca e si riveste il gioco ricomincia ed ora tocca a Viki.
"Dico verità ancora perché adesso ho paura di fare obbligo!" dice mordendosi le unghie. Marco comincia a pensare.
"Ti pesa sostituire sempre la Ventura nei suoi programmi?" fa infine. Wow, ora ha tirato fuori la sua verve. 
"Ma vaffanculo!" fa lei ridacchiando, poi si fa più seria.
"A dire la verità no, però la gente pensa che io mi prenda i suoi scarti e mi da fastidio" risponde. Tutti annuiamo capendo il suo punto di vista. Ora tocca a me. Marco si gira verso di me e mi guarda con un sorriso furbo. Cazzo!
"Mikaaaa..." fa poi facendomi battere il cuore! Cosa faccio? Dio mio...
"Ehm verità" dico senza pensarci troppo. Lui mi guarda e si tormenta i capelli pensieroso.
"Ti piace?" mi chiede mostrandomi la sua giacca. Ma che?
"La verità è.. " scherza poi. Che scemo!
"Dai Marco ci metti un'ora per ognuno!" fa Viky ridendo del suo gesto.
"Dai scherzo..." dice ridendo poi ricomincia a rimuginare. 
"E va bene..." fa poi.
"Mika, posso farti una domanda?" fa spiritoso sorridendomi. Io rido del suo modo di fare e annuisco. Ho un po' paura...
"Hai mai fatto sesso con una donna?" mi chiede con la faccia molto interessata.
"Bella domanda, vorrei saperlo anche io" dice Fedez. Con me mai nessuno che sia clemente. Chissà come mai gli è venuta in mente 'sta cosa, forse è solo curioso. Mi fa un po' strano parlare di queste cose però, non non ho problemi a rispondere.
"Ehm, sì, quando ero più giovane" rispondo ripensando alle mie varie esperienze, prima che io capissi di preferire irrimediabilmente gli uomini. Tutti mi guardano sbalorditi.
"Davvero? E quante?" mi chiede Viky. Quante? Sesso vero soltanto con una, penso, sto per risponderle ma poi mi fermo.
"Hei io devo rispondere a una domanda non a dieci!" dico. Non è che ora si possono fare allegramente i cazzi miei! Lei sbuffa poi indica che ora tocca a Fedez.
"Che bello tocca a me! Mi gira un tantino la testa!" fa per poi guardare Viky sorridente.
"Obbligo" dice lei subito. Il ragazzo batte le mani e poi comincia a pensare.
"Devi fare venticinque flessioni" dice poi soddisfatto. Lei spalanca la bocca.
"Ma sei pazzo? Venticinque?" si lamenta mettendosi le mani in testa. La ragazza incitata da noi si mette in posizione e poi comincia mentre noi tutti contiamo per lei, ma a sette flessioni appena si ferma esausta. L'avevo immaginato, farei fatica io ad arrivare a venti, figurati lei con quelle braccine, Fedez è stato un po' cattivello.
"No, devi continuare per forza!" fa Federico. Io protesto, è stanca, e non siamo nei marins! Morgan si alza e prende Viky per i fianchi sollevandola.
"Le faccio io quelle che mancano" dice per poi togliersi la giacca rimanendo con la t-shirt con la faccia di Nietzsche. Lei subito gli salta addosso spupazzandoselo un po' come se fosse il suo eroe! In effetti se fossi in lei io farei lo stesso! È così, così...affascinante e uomo. Porca puttana. 
"Ma non vale!" continua Fedez che non è d'accordo.
"Si che vale mi offro io per lei! Dai conta!" lo zittisce per poi mettersi in posizione. Tutti contiamo mentre lui fa su e giù sulle braccia abbastanza velocemente. I capelli si muovono insieme a lui, lo sguardo mi va sul suo tatuaggio e sui muscoli che si tendono per lo sforzo. Man mano che le flessioni aumentano il ritmo rallenta e le sue braccia fanno più fatica. Sto per svenire, cazzo, non faccio altro che immaginarmi sotto di lui in questo momento e poi è talmente eccitante, sia alla vista che per il valore del gesto che ha fatto. Stasera tutti hanno deciso di farmi del male! Non è possibile!
"Ventitré, ventiquattro, venticinque!" finiamo di contare, anzi finiscono perché io è già da un po' che ho smesso. È sudato ed ha il fiatone, Viky lo abbraccia e lo ringrazia entusiasta!
"Stai morendo!" lo prende in giro il più giovane. Lui ride e si tira indietro i capelli. 
"È da una vita che non le facevo" si giustifica per poi tornare a sedersi. Lo guardo mentre si tira su le maniche fino alle spalle. Non so perché mi sono sempre piaciute le sue braccia, con quella pelle bianca e quelle forme, adesso sono pure leggermente lucide per il sudore, tanto per farmi stare meglio no!
"Bravo Marco!" gli fa i complimenti Victoria. Lui le sorride e le manda un bacino sporgendo le labbra verso di lei. 
"Mi sa che a Viky è tornata la cotta" fa Fedez sbevazzando qualcosa. Lei ride di gusto e poi annuisce.
"E mi sa di sì" dice per poi fare l'occhiolino a Marco. Sono geloso da far schifo!
"Vai Mika tocca a te" cambia il discorso il ragazzo. Cerco di riprendermi e poi decido cosa fare.
"Obligo" scelgo infine sperando che non esageri. Lui si accende una sigaretta e poi mi guarda in modo strano.
"Devi fare un balletto sexy" mi dice poi. Victoria urla come una matta. 
"Grazie Fedez ti amo!" gli dice. Un balletto sexy, ma che? Mi copro la faccia con le mani e mi alzo in piedi mentre tutti mi urlano dietro. Anche io come Marco prima mi tolgo la giacca rimanendo con la camicia, poi appoggio le mani sui fianchi aspettando che qualcuno provveda alla musica. Viky si alza e accende la radio poi toglie tutte le cose dal tavolino in mezzo a noi e mi ci fa salire. Io sono brillo, e poi ballare mi piace, quindi salgo senza problemi sperando che mi regga e comincio a danzare. Muovo il bacino e i fianchi senza pensare a niente, poi guardo Marco che mi sta fissando, beve dalla bottiglia di birra e non stacca gli occhi da me. Per poco non casco giù dal tavolino. Aveva uno sguardo, possibile che? Ma no, ma no! 
"Vai Mika!" grida la ragazza che poi si mette a ballare con me. Dopo qualche secondo la musica si spegne. È stato Fedez. Che noioso, ma lui ha sempre odiato ballare. Scendo dal mio cubo improvvisato e torno a sedermi un po' affannato.
"Vai Morgan tocca a te, cosa scegli?" gli chiede poi.
"Verità" fa lui. Cavolo, spero che Fedez non tiri fuori cose loro che potrebbero mettere tensione, alla fine ci stiamo divertendo.
"Ti è piaciuto il balletto di Mika?" gli domanda per poi ridacchiare. Di nuovo? Ma si sono messi d'accordo per prenderci in giro? Io mi copro la faccia con le mani. Ma dai! 
"Sì, mi è piaciuto tantissimo..." dice. Io mi giro a guardarlo. L'ha detto in un modo, con una voce che...ok. Fedez sorride e anche Marco ed il gioco continua. Arriverò a casa a pezzettini se continuiamo così! 
"Dai Mika scegli!" incalza Viky, è il suo turno. Io sono esausto, davvero non ce la faccio quasi più, e se bevo un'altro po' crollo!
"Obligo" dico evitando così altre domande strane su Morgan. Lei sorride, peggio di prima, mio Dio, cos'avrà in mente adesso?
"Ti obbligo a giocare con Marco a "Dieci minuti in paradiso"" dice entusiasta. Sembra quasi che non aspettasse altro! Tutti la guardiamo perplessi.
"Dieci minuti in paradiso?" chiede Morgan. Lei annuisce.
"Dai non l'avete mai fatto?" dice quasi incredula. Noi tre uomini ci guardiamo straniti. Ho paura.
"Ma cos'è?" chiede giustamente Fedez divertito. Certo non è lui che deve farlo, qualsiasi cosa debba fare.
"Dovete chiudervi in quello sgabuzzino e...baciarvi" fa poi. Penso di avere un infarto in corso!
"È?" quasi urla Marco. Io non capisco più niente, fra gli schiamazzi del più giovane e le proteste del più grande. 
"Stai esagerando Viki" le fa lui. Proprio l'idea di baciarmi gli fa schifo. Voglio scappare!
"È solo un bacetto...dai non fare il guasta feste!" ribatte lei divertita.
"Infatti, dai Morgan" l'aiuta l'altro ridendo come un cretino. La donna si alza e viene verso di me, afferra le mie mani e mi solleva di peso. Non riesco nemmeno a ribellarmi, pronuncio solo qualche no insicuro. Fa la stessa cosa con Marco che invece non fa che polemizzare.
"Dai tanto non vi guarda nessuno" fa Viky mentre ci trascina verso la porta bianca. 
"Ma che cazzo...? Tu sei pazza!" dice lui per poi ridere. Beh, almeno non piange. In due secondi mi ritrovo dentro uno stanzino di un metro per un metro con Marco. Ma sta succedendo davvero tutto questo?
"Ok, ci dovete stare almeno per dieci minuti quindi impegnatevi!" fa la ragazza ridendo come una stupida per poi chiudere la porta a chiave. Questo posto è davvero piccolo, ed il mio cuore batte talmente forte che ho paura che anche lui possa sentirlo. Non riesco nemmeno a guardarlo, non posso! Questa è la situazione più imbarazzante di tutta la mia vita! Non so quanti secondi sono passati, ma sembrano ore.
"Che gioco del cazzo!" dice rompendo il silenzio una volta per tutte. Istintivamente lo guardo e, sembra agitato. Si gratta la testa scompigliandosi i capelli, come fa spesso quando è nervoso. Riesco a formulare un flebile sì che forse nemmeno si è sentito anche se siamo in uno spazio minuscolo.
"Ho quarantun'anni e guarda cosa mi tocca fare!" continua poi. Vederlo così seccato mi fa star male, sì insomma, per me non sarebbe una penitenza così orribile, anzi. Dentro di me vorrei con tutto il cuore che sorridendo si avvicinasse a me e mi baciasse, senza troppe storie o complicazioni. Il solo pensiero delle sue labbra contro le mie mi chiude la bocca dello stomaco al punto da rimanere senza respiro. Quanto sono patetico!
"Dovete baciarvi non parlare!" sentiamo gridare Fedez dall'altra parte, completamente ubriaco! Ovviamente seguito dalle risate di Viky e dai lamenti seccati di Morgan. Se almeno stesse al gioco come faceva prima la prenderei come un'occasione, anche se so che ne trarrei lo stesso delle sofferenze pensando che sia successo solo per uno stupido gioco infantile, ma vederlo così disturbato dalla cosa mi distrugge completamente. 
"Ma senti quel rompicoglioni!" fa seccato sbuffando come un matto. Spero che adesso non si metta a litigare con lui.
"Dai facciamolo e basta!" fa ad un tratto. Non credo alle mie orecchie, sento le gambe tremare. Per la prima volta da quando siamo qua dentro, i suoi occhi incontrano i miei. Si avvicina appena, ed io credo di morire, la salivazione è praticamente azzerata ed il cuore batte così forte che istintivamente porto una mano al petto come per cercare di fermarlo.
"O-ok" sussurro mentre è a pochi centimetri dal mio corpo. Dovrei rifiutarmi, evitare questa cosa assurda, anche solo per rispetto di me stesso, ma non ci riesco. Solo a guardare quelle labbra, e a sentire la sua vicinanza o soltanto pensare che forse sto per baciarlo manda a fare in culo ogni mio neurone, quei pochi ormai rimasti s'intende. Dovrei fare qualcosa, peccato che io mi senta rigido come un sasso, non riesco a muovermi, a fare niente, niente di niente, mentre lui sembra tutto il contrario. Si agita come un pazzo dondolando a destra e sinistra, si tormenta i capelli e, a dire il vero sembra imbarazzato, ma che dico imbarazzato, imbarazzatissimo sarebbe più giusto. Improvvisamente sorrido, che tenero, penso. Forse il suo modo scontroso è solo per mascherare tutto questo. No, non può essere mi dico subito dopo scuotendo la testa.
"Vogliamo sentire rumore di limoncino!" continua il ragazzo fuori. Ma che cazzo sta dicendo!? Ma poi, me ne frega qualcosa? Mentre sto per realizzare che forse fra poco assaggerò la bocca di Marco? No non credo.
"Dai" fa per poi poggiare una mano sul mio petto. Dio. Solo questo piccolo e stupido gesto e già mi sembra di uscire di testa. Finalmente il mio corpo sembra rispondere un po' al mio cervello, così mi avvicino anche io. Credo di avere il fiatone, cazzo. Poggio le mani sulle sue spalle e lo sento sussultare appena. Mi sembra di stare in terza media, non solo per il gioco stupido che stiamo facendo, ma anche proprio per come ci stiamo approcciando io e Marco, ma soprattutto per come mi sento, mi sembra di non aver mai baciato nessuno prima, all'improvviso mi sono dimenticato come si fa, è come se fosse il mio primo bacio. La bocca dello stomaco è chiusa e le mani mi sudano e sono emozionato da morire.
Il suo viso si alza verso il mio. È la fine, si perché guardare dentro quelle pozze scure è pericoloso per me, potrei non tornare indietro mai, potrei perdermi potrei, non lo so nemmeno io, non so più niente, soltanto che i suoi occhi sono come calamite, mi attraggono prepotentemente. Istintivamente mi abbasso verso di lui, già sento il suo respiro infrangersi contro il mio viso e tutto sembra sparire intorno. Si allunga appena verso di me e inclina la testa un po' di lato, siamo sempre più vicini e mi sento come se le forze mi stessero abbandonando. Ad un tratto i nostri nasi si scontrano fermando la nostra lenta avanzata verso l'altro. Lui ridacchia appena ed entrambi ci allontaniamo di qualche centimetro. Sembriamo due dodicenni e di nuovo scorgo del forte imbarazzo nei suoi occhi, cosa che mi scioglie completamente. Di nuovo ci riavviciniamo, andando al secondo tentativo, ormai ci siamo...vedo i suoi occhi socchiudersi appena ed io muoio, muoio perché non so più come contenere i battiti del mio povero cuore. Da una parte vorrei sbatterlo al muro e baciarlo come meriterebbe di essere baciato, ma dall'altra ho come una sorta di paura, di timore, ho un tale caos in testa in questo momento che la metà basterebbe per farmi internare.
Finalmente le nostre labbra si toccano. Le sento calde, morbide e adesso mi sembra di essere schizzato direttamente al settimo cielo, ormai il cuore non lo sento più, deve essermi uscito dal petto nel momento in cui ho toccato la sua bocca. Premo un po' di più, solo un pochino per poi socchiudere leggermente le labbra richiudendole poi attorno al suo labbro inferiore, sento la sua mano salire lenta fino quasi a raggiungere la spalla, sembra che il suo tocco mi bruci la pelle anche attraverso i vestiti. Questo suo piccolo gesto mi incoraggia appena così prendo a leccare piano le sue labbra. Inaspettatamente lui subito reagisce schiudendole ed accogliendo la mia lingua che subito va in cerca della sua. Ora le nostre lingue s'intrecciano dolcemente ed io credo di morire, si sto morendo ne sono sicuro, soprattutto quando la sua mano sale ancora andando ad allacciarsi dietro il mio collo e l'altra stringe la mia camicia all'altezza del cuore. Sento le gambe cedere sotto il mio stesso peso, mi aggrappo a lui, spostando le mie mani dalle spalle ai fianchi stringendolo così forte che ormai i nostri corpi sono praticamente appiccicati fra loro. 
La testa mi gira, fortissimo. Il suo sapore è qualcosa di meraviglioso. È come mangiare uno strano frutto, fresco e zuccherino, misto però ad un sentore di fumo che, al posto di infastidirmi mi piace, da impazzire. Aspetti e sensazioni del tutto contrastanti, come lo è sempre con lui, un mix di dolce e amaro, luce e buio...è destabilizzante a volte, ma è una delle cose che più mi attrae di lui. 
Il respiro comincia a mancare, a malincuore separiamo le nostre labbra. Vorrei piangere, non può essere finito tutto così, nella manciata di pochi secondi, no! Incontro subito i suoi occhi, sembrano liquidi e sono ancora più belli e profondi se possibile. Ci guardiamo per non so quanto. Io non lo lascio, lui non mi lascia. La sua mano stringe ancora forte la mia camicia come se quasi avesse timore che me ne andassi, che stupido non sa che non potrei mai, mai e poi mai farlo. Questo suo atteggiamento non me l'aspettavo, ora mi viene da piangere ma per tutt'altro motivo. Senza pensare avvicino ancora il mio viso al suo e quasi senza accorgerme ci stiamo di nuovo baciando. Le nostre bocche si muovono ad un ritmo sempre più veloce, sembra la cosa più naturale del mondo adesso, ma non la più banale, ma la cosa più bella ed emozionante che potessi mai provare! Improvvisamente sento la schiena toccare la parete e Marco pesarsi completamente su di me fecendomi quasi perdere i sensi, lo stringo maggiormente e passo una mano fra i suoi morbidi capelli, li afferro facendoli scorrere fra le mie dita per poi spingere la sua testa contro la mia per approfondire il bacio, mi sembra di non averne mai abbastanza, e ancora se ci penso non mi sembra reale tutto questo, mi sembra di sognare, e se fosse davvero un sogno non voglio svegliarmi mai più. Le sue mani accarezzano il mio collo, i miei capelli, poi scendono e stringono i miei fianchi con possessione. Questo bacio sta diventando qualcosa di indescrivibile, forse sta andando un tantinello più in là del giochino innocente, anche se il nome "Dieci minuti in paradiso" direi che si addice perfettamente.
Giro la testa di lato e gioco con la sua lingua, accarezzo i capelli sul suo collo, quelli più corti, lo coccolo come quando si fanno le coccole ad un gattino, mentre penso che questo sia il bacio più bello che io abbia mai dato nella mia vita, tanto che spero che quei dieci minuti durino ore, ma che dico ore, giorni...dopo qualche momento lo sento mugolare nella mia bocca interrompendo per qualche frazione di secondo il bacio. Non solo il bacio si ferma, ma anche il mio cuore...si ferma di colpo per poi ricominciare a battere talmente forte che mi fa male il petto. Adesso le sue braccia si appendono al mio collo, ed una sua mano stringe forte i miei capelli, non riesco nemmeno a pensare, perché ora i suoi modi sono più violenti, ancora più passionali. Mi tocca, mi bacia e accarezza in un modo che, il mio corpo ora è totalmente abbandonato a lui e credo che mi manchi davvero poco per esplodere...
"Marco..." soffio sulle sue labbra in preda ad un brivido di piacere. Lui si ferma qualche secondo, ma poi ricomincia, ed io non posso far altro che arrendermi al suo volere. Accarezza la mia guancia piano, delicatamente mentre tortura la mia bocca, con l'altra mano va giù, sempre di più finché non raggiunge la tasca dei miei pantaloni, ci gira un po' intorno, sfiorando la mia gamba ed avvicinandosi al cavallo dei miei pantaloni, ma solo per una manciata di secondi, per poi entrare nella tasca.
"Queste sono mie" dice dopo avermi sfilato le sue sigarette. Sorrido sulla sua bocca e ricomincio di nuovo a giocare con le sue labbra. La sua mano accarezza il mio petto in modo delicato, facendo scorrere le sue dita su di me...le sento tremare appena. È così dolce...lascio scivolare le mani su e giù sulla sua schiena, poi con un po' di timore m'intrufolo sotto la sua maglietta venendo a contatto con la pelle liscia e morbida dei fianchi. Sto impazzendo...
"I dieci minuti sono finiti!" la voce di Victoria quasi mi stordisce e contemporaneamente la porta dello sgabbuzino si apre. Le loro facce sono scioccate. In pratica ci hanno colto in flagrante mentre ci baciavamo, o meglio, mentre limonavamo duro come si usa dire da queste parti. Alla fine era quello che volevano quindi è inutile che ci guardano in questo modo. Guardo Marco per un secondo e mi sento svenire...ha i capelli sconvolti, e le labbra gonfie ed umide, è stupendo, e sono stato io a ridurlo così. Ancora ho il suo corpo addosso, così caldo e confortevole, vorrei stringerlo e portarmelo via per continuare ciò che stavamo facendo un secondo fa. 
"Oh cazzo!" fa Fedez sconvolto, ha la bocca spalancata così come gli occhi. Poi piano piano la sua bocca si incurva in un sorriso per poi cominciare a ridere come un pazzo, mentre Vicky sembra paralizzata con un sorriso gigante stampato in faccia. Morgan si separa da me in un batter d'occhio lasciandomi un senso di smarrimento pazzesco, fa qualche passo prima di essere fermato da Fedez.
"Morgan!" esclama, lo guarda in modo strano, come se non se lo aspettasse da lui, in effetti nemmeno io me l'aspettavo. M'immaginavo però che fosse così bravo, quello sì, penso mentre mi mordo il labbro inferiore. Lui resta serio, vuole rispondergli qualcosa lo so, ma si trattiene per fortuna, limitandosi a divincolarsi dal braccio che il ragazzo gli ha messo intorno alle spalle.
"Oh Dio Mika!" mi fa a bassa voce la ragazza per poi abbracciarmi. Sembra sia felice per me, infatti io la guardo in modo strano.
"Lo sapevo io!" dice poi. Sapeva? 
"Cosa?" gli chiedo. Lei scuote la testa e non mi risponde. Io sono ancora stordito e sinceramente non sto capendo un cazzo...sento ancora il suo sapore e il suo profumo addosso.
"Oh sei contento Mika?" mi chiede Federico ancora brillo e super euforico. Ma vaffanculo. Che imbarazzo, istintivamente guardo Marco e senza aspettarmelo incontro il suo sguardo che subito però passa altrove velocemente.
"Ehm...ehm..." cerco di formulare qualcosa ma non riesco a dire nulla, mi sento una sottospecie di mollusco.
"Dai smettila scemo" mi difende Victoria zittendo il ragazzo. 
"Dai ora esci da sto buco" continua poi trascinandomi per un braccio. Cazzo non mi ero resoconto di essere ancora qui dentro contro il muro.
"Finalmente posso fumare" fa Morgan con già la sigaretta in bocca, poi mi guarda e sorride appena un po' a disagio, forse per come me le ha sfilate dalla tasca poco fa. Fedez ridacchia.
"Cos'è...dopo ti piace fumare?" gli lancia la battuttina. Io credo di essere arrostito violentemente ora e vorrei che la smettesse una buona volta. Marco lo guarda serio per qualche secondo ma poi scoppia in una piccola risata leggermente imbarazzata. Si accende la sigaretta scuotendo la testa e va verso la finestra per poi aprirla.
"Senti, te mi hai rotto i coglioni" fa poi rivolto al ragazzo ma in modo scherzoso. Ma che cosa ride?
L'atmosfera ora è così strana. Mi siedo sul divano dov'ero prima e finisco in un solo sorso quello che resta del mio drink.
"Giochiamo ancora?" chiede Fedez versandosi dell'altra roba nel bicchiere.
"Io passo grazie" risponde Morgan per poi buttarsi sul divano a peso morto accanto a me. Dio, ora la sua vicinanza mi crea scompensi più del solito.
"Tu hai già dato" dice prontamente il più piccolo di tutti, mentre già sta bevendo qualcos'altro. Ancora con queste stupide battute!
"No ma tu continua a bere" dice Morgan tranquillo.
"Domani non si ricorderà un cazzo sicuro" fa poi a bassa voce facendo ridere Viky.
"Cosa?" fa l'interessato.
"Niente niente" risponde Marco arrogante. La serata continua per un po', fra risate e bevute. Io non riesco troppo a partecipare, anzi, vorrei andarmene a casa. Lo sapevo che baciare Morgan non era una buona idea per quanto riguarda i miei sentimenti. Ho provato delle sensazioni immense, bellissime e so che non le proverò mai più...anche se, dentro quello sgabuzzino sembrava coinvolto tanto quanto me, non so...sono confuso.
"Io dico che...che...voglio farmi un altro tatuaggio qui" sbiascica Fedez facendomi alzare lo sguardo su di lui.
"Io dico che tu, smetti di bere per stasera" fa Viky togliendogli il bicchiere. Il ragazzo rimane stupito del gesto.
"Nooo..." si lamenta per poi buttarsi da un lato. Cazzo sta a pezzi, è completamente fuori, penso mentre ridacchio divertito.
"Brava Victoria" fa Morgan per poi accendersi una sigaretta in quel modo così sexy! Mi accorgo che lo sto fissando mentre parla, nemmeno sento bene le parole. Penso ancora al bacio. Basta così.
"Ragazzi io vado" dico deciso. È meglio che per un po' non lo veda, averlo qua accanto sul divano non è per niente salutare, e poi mi fa male la testa, ho bevuto veramente troppo.
"Oh...ok" fa Viky con la faccia un po' dispiaciuta. Mi alzo e insieme a me si alzano anche Marco e lei. Saluto la donna e poi con molta fatica mi giro verso di lui. Quasi non riusciamo a guardarci, c'è troppo imbarazzo per prima.
"Ciao" faccio insicuro, lui si avvicina e mi da un piccolo abbraccio un po' freddo. Cazzo, sicuramente questa stronzata ha rovinato la nostra amicizia, non avrei dovuto farlo! 
"Non vuoi aspettare che arrivi il taxi qui in casa?" mi chiede Victoria. Ah, già, il taxi. 
"No, ehm...lo puoi chiamare tu? Io aspeto fuori" rispondo mettendomi la giacca. Saluto ancora veloce...Fedez lo lascio perdere, tanto ormai sta praticamente dormendo sul divano della proprietaria di casa. Non appena sono fuori mi appoggio al muro. Che serata! Non mi era mai capitata una cosa del genere in vita mia! E nemmeno un bacio del genere. Faccio un grosso sospiro e chiudo gli occhi. Mi sembra di essere ancora lì, e forse vorrei esserci rimasto, con lui, avvinghiato a lui. Comincio a pensare a domani, a dopodomani cosa farò? Riuscirò a comportarmi normalmente? Secondo me no, non ho fatto altro che peggiorare la mia situazione. Però quel bacio...di nuovo rimango senza respiro...per fortuna dopo qualche minuto vedo in fondo alla strada il taxi che arriva così mi do una sistemata e mi stacco dal muro sperando di staccarmi anche da questi pensieri. Saluto il taxista e gli dico subito la mia via poi apro la portiera dietro per salire ma una voce mi blocca. La sua voce.
"Mika aspetta!" urla Marco. Mi giro e lo vedo corrermi incontro. Ma che fa qui?
"Vengo con te" dice per poi salire. Io rimango qualche istante immobile, poi mi metto a sedere e chiudo la portiera. Ma perché?
"Non si preoccupi stessa meta" dice poi quando il tassista parte. Stessa meta? Lo guardo sbalordito. Cioè vuole venire a casa mia? 
"Devo parlarti" mi dice subito dopo. 
"Pa-parlarme?" ripeto. Deve essere una cosa seria se mi ha seguito. Probabilmente dovrà dirmi che possiamo rimanere amici anche dopo il bacio. A questo punto ci spero, sempre meglio che perderlo del tutto. Durante il tragitto non parliamo molto, e già la cosa mi distrugge. Di solito non ci fermiamo mai dal parlare, di tutto, tanto che le persone ci riprendono come ragazzini, ma adesso nulla, già qualcosa sembra cambiato. Arriviamo a casa mia, lo faccio entrare un po' insicuro. Lui gironzola in giro per un po', poi mi guarda.
"Perché quella faccia?" mi chiede. Oh Dio che faccia ho? In effetti sono un po' stanco oltre ad essere preoccupato, confuso, pazzo!
"Mi fa male mia testa" dico portando una mano fra i capelli. 
"Prendi qualcosa" mi consiglia lui avvicinandosi. Sembra preoccuparsi ed io già arrossisco.
"Ma io non ho niente qua a casa, sono arivato oggi" rispondo pensando che non ho veramente nulla qui a Milano. Lui sospira e poi s'illumina all'improvviso.
"Ho io qualcosa!" esclama per poi tirare fuori il portafogli dalla tasca del cappotto per poi lanciare l'indumento su una sedia. Lo recupero e lo appendo vicino alla porta insieme al mio. Va in cucina senza dirmi niente mentre mi urla di sedermi. Io faccio come mi dice e mi accomodo al tavolo. Dopo poco arriva lui con un bicchiere d'acqua biancastra.
"Cos'è?" chiedo mentre lo posa sul mio tavolo.
"Bevi, è oki" risponde sedendosi anche lui. Di nuovo obbedisco ai suoi ordini e mando giù il medicinale che sa di menta forte in un solo sorso.
"Bravo, ora  ti passa" dice. Dopo di ché cala il silenzio. Perché non parla? Io da parte mia non ho coraggio di farlo parlare e restiamo a questo punto morto per minuti interi.
"Dai ti lascio riposare" dice per poi alzarsi ed andare verso la porta. Lo seguo ma quando arriviamo alla porta non apro. Non può finire così...ho sofferto fino ad'ora e adesso voglio sapere.
"Tu non doveva dirmi una cosa?" trovo il coraggio di chiedergli sulla porta. Lui fa una faccia strana, poi sospira forte.
"Ah già" risponde. Voleva andarsene senza dirmi nulla, forse durante il tragitto in macchina ha cambiato idea...si capisce che non ha il coraggio di parlare.
"Beh...io...volevo giusto chiarire una cosa, o meglio, farti sapere una cosa ma...è quello stupido gioco dell'obbligo e la verità, basta è...non voglio mai più giocare ad una cosa tanto assurda, cioè non ho mica tredici anni! Si lo so che era per ridere e...bah assurdo!" dice per poi ridacchiare. Ma che sta dicendo? Io non capisco nulla, sembra nervoso, di solito non è uno che le manda a dire, anzi, diciamo che non ha peli sulla lingua, per niente! Ed ora? Ora sembra quasi che abbia paura a parlare.
"What? Stop io...tu parla tropo vellocemente adeso" faccio confuso mettendomi le mani in testa, sto impazzendo! 
"Scusa ma...per la prima volta forse non trovo le parole giuste...o, o forse non servono parole cioè..." termina poi pensieroso. È pazzo...
Improvvisamente si avvicina insicuro, sembra quasi quando eravamo in quello sgabuzzino e irrimediabilmente comincio ad avere le palpitazioni. Poi nel giro di una frazione di secondo me lo ritrovo addosso, nemmeno il tempo di ragionare che le sue labbra sono sulle mie, di nuovo. Mentre apro la bocca per ospitare la sua lingua tremo come una foglia. Le mie mani stringono la giacca sui suoi fianchi per tirarmelo contro, sento il suo petto aderire al mio, respirare contro il mio ed è fantastico. Le sue braccia sono attorno al mio collo e mi rendo conto che sta in punta di piedi, mi salta in mente una strana idea. Mi  piego su di lui passando le mani sotto le sue cosce per poi sollevarlo, lui istintivamente allaccia le gambe attorno al mio corpo. Da quando a Torino mi era saltato in braccio in questo modo non ho fatto che pensarci, che avrei voluto rifarlo ma in ben altre situazioni, beh, una di quelle situazioni è adesso!
Mi guarda per qualche secondo e poi ride, sommessamente, appoggiando la sua fronte alla mia. La sua risata mi smuove qualcosa dentro, qualcosa di forte che mi fa pensare che ci metterei la firma per sentire questo suono per sempre, il suo respiro sul mio viso, il suo corpo legato al mio. Rido anche io contagiato da lui, finché la sua espressione non si fa più seria, socchiude appena gli occhi e riprende a baciarmi, lentamente, in modo dolce e intenso. Questo suo modo di fare non mi permette di sorreggerlo a lungo, sento i muscoli liquefarsi. Cammino fino alla prima superficie che trovo e lo faccio sedere sul davanzale di marmo della mia finestra.
"Scusa...peso troppo" mi dice fra un bacio e l'altro come se fosse imbarazzato. Ma perché è così carino? Perché? La cosa mi uccide!
"No! No no no no..." ripeto scuotendo la testa velocemente. Lui è perfetto, perfetto! Ancora sorride poi prende il mio viso fra le mani e porta le mie labbra sulle sue. Le sue gambe rimangono piacevolmente attorno al mio bacino, le accarezzo, accarezzo le sue cosce tornite attraverso i suoi jeans così stretti da lasciare ben poco all'immaginazione, ma al contrario da far ben risaltare tutte le sue forme. Ripenso alle innumerevoli volte che guardandolo sono praticamente andato a fuoco e gli ho chiesto di coprirsi facendolo ridere. Credo che con lui io non riesca a nascondere poi molto i miei sentimenti, forse dovrei stare più attento. Lo spingo appena facendogli poggiare la schiena alla finestra, sovrastandolo col mio corpo finché non rimaniamo senza fiato e allora accade una cosa strana. Ci guardiamo negli occhi, a lungo senza dire niente. Ho mille domande che mi frullano per la testa, tanto che alla fine non resisto.
"Cosa doveva dirmi prima?" gli chiedo, alla fine non ha detto nulla. Lui guarda in basso, dopo di che toglie le braccia dalle mie spalle e si raddrizza. Quasi mi sto pentendo e ho paura ma, voglio sapere cosa gli passa per la testa. Sto per slacciare anche le sue gambe ma mi ferma e mi spinge verso di lui. Se ha deciso che vuole farmi morire ci sta riuscendo.
"Volevo dirti che ho mentito prima, ho barato al gioco" dice soltanto. 
"Come?" gli chiedo confuso. 
"Quando mi hanno fatto la domanda..."Hai mai fantasticato su uno di noi?"" dice facendo andare la testa a destra e sinistra e recitando la domanda come se fosse una cantilena.
"Beh, io ho detto no, come tu sai" continua. Spero non mi stia prendendo in giro perché potrei svenire qua all'istante, penso mentre involontariamente stringo la stoffa della sua giacca.
"E...e invece avrei dovuto rispondere sì. E quella persona per la cronaca sei tu" termina poi tutto ad un fiato. Per un attimo mi sembra di perdere i sensi.
"Wh-what?" faccio stupito. Speravo fortemente in questa risposta...ma sentirla è, indescrivibile.
Lui non dice altro. Alza le spalle e annuisce velocemente. Adesso mi sento come paralizzato. Perché quest'uomo è capace di farmi andare in cortocircuito tutto?! 
"Ok l'ho detto" fa poi ridacchiando. Forse si aspetta che io dica qualcosa, ma non riesco, davvero non ci riesco.
"Ti ho lasciato senza parole? Sai, poi in realtà avevo un po' paura di baciarti, cioè non proprio paura è che, vabbè lasciamo perdere. Però quando poi ci siamo baciati la dentro io...perché cazzo non l'ho fatto prima?" fa scuotendo la testa. Io continuo a guardarlo senza riuscire a proferire parola, è già tanto se riesco a respirare normalmente!
"Alla fine a me non me ne frega un cazzo...cioè se devo stare bene, se sto bene così io sto così e vaffanculo" continua. Ma di cosa sta parlando ora? Come al solito è logorroico. Forse parla della sua sessualità, non so, so solo che adesso non riesco a smettere di sorridere.
"O-ok ok basta, calm down" dico accarezzandogli le spalle per calmarlo. Si è agitato così dal nulla...non sta fermo e parla come una macchinetta ed io sono intenerito dal suo modo di fare.
"Ma io sono calmo" fa poi sorridendo. Certo, come no penso io. Poi subito si rilassa mentre io accarezzo la sua schiena. Avevo già notato molte volte che io a differenza di altri sono capace di calmarlo, di farlo ragionare quando è arrabbiato e cose del genere. Mi sono sempre chiesto come mai, adesso ho il piccolo bellissimo dubbio che sia perché prova qualcosa per me. Questa specie di consapevolezza mi fa sentire così bene...felice!
"E poi quando hai ballato...dillo che l'hai fatto apposta a muoverti in quel modo, per farmi impazzire, è così vero?" mi chiede piano, mettendo le braccia intorno al mio collo. Deglutisco rumorosamente, cacchio non riesco a gestirlo se fa così, è, è troppo.
"Sei bello..." continua poi avvicinandosi piano al mio viso. Mi ha dato il colpo di grazia, già i complimenti mi imbarazzano, ma fatti da lui mi abbattono completamente. Ha praticamente detto tutto, si è aperto con me ed io non potrei sognare di meglio.
Nonostante tutto ancora non riesco a trovare le parole e mi sento un perfetto idiota. Cerco di sforzarmi ma lui mi anticipa.
"Se non sai cosa dire puoi sempre baciarmi ancora è" fa poi assumendo un'espressione fra il malizioso e il viso di un monello. Giuro che mi fa impazzire. Io lo violenterei all'istante altro che baciare. Mi fiondo su di lui e ancora una volta stanotte provo le sensazioni bellissime di avere le sue labbra tutte per me, di toccarlo, di tenerlo stretto a me, e credo proprio che entrambi non ne potremo fare a meno per un po', per un bel po'.






Ciaoooooo...! :)
Eccomi di nuovo, con un'altra OS sui miei musi(?) ispiratori! XD
Allora, questa OS ovviamente va letta a sé, senza pensare alle mie long o a "Momenti Mikorgan" diciamo che mi sono divertita ad immaginare un inizio diverso. 
Spero che vi piaccia questa mia idea strampalata...forse un po' infantile ma ahahah dai divertente! XD
Non ho mai scritto così tanto per descrivere un bacio, Ahahaha ho superato il mio record personale! Spero di avervi trasmesso l'emozione ed il senso di imbarazzo e impacciataggine(?) dei due protagonisti! XD
Avete mai giocato a questo gioco? Io sì, ed è davvero spietato! Certe situazioni le ho prese dalla mia esperienza personale, come far vestire qualcuno con un reggiseno ed un rossetto! Oppure certe domande scomode! XD
Aspetto le vostre recensioni che sono sempre più che gradite!
A presto!
Bacioni ♥
ely
  
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