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Autore: Bardos96    15/01/2016    3 recensioni
Cosa faresti se ti trovassi davanti il tuo peggior nemico?
"In un attimo il tempo si ferma, il mondo si ferma; tutto ciò che si trova attorno a te smette di muoversi per un periodo che sembra infinito."
Genere: Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: L, Light/Raito
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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-Io sono Elle.
In un attimo il tempo si ferma, il mondo si ferma; tutto ciò che si trova attorno a te smette di muoversi per un periodo che sembra infinito. La grigia aula dei discorsi, i professori, gli studenti universitari, i genitori, i famigliari, i bambini che giocano a rincorrersi, tutto si paralizza in una scultura di ghiaccio destinata a non sciogliersi mai. Tu al contrario, vai ancora più veloce. Il cuore va in tachicardia, sistole e diastole non si distinguono più, lo senti nella cassa toracica pompare il sangue con la stessa potenza e velocità di un martello pneumatico e ne senti il forte, incessante rimbombo nelle orecchie. Il petto formicola e sussulta, la mente è offuscata da mille pensieri; tante domande che ti girano per la testa, come se il cervello si fosse svegliato dopo un lungo letargo e adesso non avesse voglia di tacere; e nonostante tutta questa confusione senti chiaramente il sangue che pulsa nelle vene fino alle meningi, quasi a provocarti un leggero mal di testa.
Hai mille minuscole forchette conficcate nei polmoni, il bruciore ti sale dalla trachea fino a raggiungere la gola secca tanto da rendere la respirazione estremamente complessa, come fosse innaturale e tu dovessi pensare a quali azioni compiere.
Senti le mani ormai cadaveriche completamente fredde, bloccate, immobili.
O forse no.    
Non riesci a controllare quello strano tremolio nervoso e senti sudore freddo scivolare lungo l'avambraccio e conseguentemente lungo il palmo e il dorso della mano. Il mondo nel frattempo non vuole ricominciare a girare. Allora te ne stai lì in quel momento quasi cristallizzato, con gli occhi sgranati a fissare quelle grandi iridi oscure come il cielo di una notte invernale, una di quelle notti buie e senza luna nelle quali tira un forte vento secco che ti risucchia nel più totale oblio.
O forse no.
-Oh Oh. - Esclama Ruyk con voce profonda.
Abbassi lo sguardo tentando di rimanere impassibile. Lanci al tuo avversario qualche occhiata  dubbia, incredula, per poi iniziare a fissarlo con sguardo profondo e tagliente: vuoi riuscire a  oltrepassare quella barriera che si è creata tra voi, quell'enorme muro di mattoni rossi piombato dal cielo in quell'unica frase, vuoi rompere quella maschera teatrale e capire se colui che vi si nasconde dietro non sia solo uno scherzo ben architettato.
Ti ha scoperto? Il tuo segreto non è più al sicuro, forse?
"Ma quale segreto? Non ho nessun segreto io. Tu non sai del mio segreto, cioè, non lo sapresti se ne avessi uno. O forse si? Insomma, cosa stai cercando di dirmi?"
Ti ricordi che è da un po' che non respiri, forse per l'ansia e lo stupore del momento, forse per non far scorrere il tempo, fatto sta che inghiotti aria dal naso, non troppo forte, per non farti scoprire.
Se davvero è chi dice di essere, anche solo un movimento, uno sguardo, un cenno, o un respiro potrebbero essere la tua condanna a morte.
Tenti un passo verso di lui, no, il ginocchio ti cederebbe per la troppa tensione e rigidità accumulatesi nel tuo corpo in quei pochi secondi, o minuti. Sei talmente nervoso che non ti sei nemmeno reso conto dello scorrere impellente del tempo. E' comprensibile non saper come reagire. Sei di fronte al più grande investigatore di tutti i tempi, non puoi più permetterti errori, perchè colui che tanto ti stava cercando e che tu da tanto stavi aspettando è lì e sa anche chi sei. Tra te e lui mancano solo le prove, i fatti.
Tu, Kira, sei faccia a faccia con lui, Elle.
O forse no.
Sei sicuro che lui sia Elle? Ti fidi davvero delle sue parole?
Insomma in fondo chiunque potrebbe andare in giro dicendo di essere Elle, e quello vero di sicuro non ci rimetterebbe la faccia.
"Ma allora perchè proprio io? Perchè una persona qualunque dovrebbe venire da me, il vero Kira, bombardandomi con una tale affermazione?! Deve essere lui. Però se si è fatto vedere, se ha fatto lui il primo passo, se ha mosso lui per primo la pedina sulla scacchiera, vuol dire che è disperato! Sono forse in vantaggio? O sull'orlo del baratro? Pensa, pensa, pensa! Accidenti!"
Non sei lucido. Questa persona è davvero chi dice di essere?
Forse si o forse no?
Tik Tak
Il tempo scorre, quanto tempo è passato?
Tik Tak
Chissà... Magari...
O forse no?

BLACK OUT.

-Io sono Elle.
In un attimo l'hai detto. In realtà la prima volta hai esitato, la voce , o quel che ne rimaneva per l'emozione, non usciva. Avevi davanti a te quel ragazzo, girato di schiena nella sua elegante giacca grigia scura in jersey e i suoi pantaloni in denim nuovi di zecca e ti chiedevi se dirglielo fosse la cosa giusta. Alla fine ti sei deciso e con un enorme sforzo fisico e mentale quasi l'hai urlata quella frase.
O forse no? No, non l'hai urlata, ne semplicemente detta; l'hai sputata, vomitata, rigettata come se nemmeno il tuo corpo potesse accettarla. Dire quelle parole è stato quasi come strapparti il cuore dal petto e porgerlo direttamente nelle sue mani, senza alcuna esitazione. Il fatto che per la prima volta tu ti stia mettendo in gioco così apertamente non solo ti rende nervoso ma quasi eccitato al sol pensiero di chiudere questo caso e confrontarti francamente con qualcuno tanto potente e misterioso da camminare sul filo invisibile che lega la vita e la morte.
Il cuore sta correndo selvaggiamente nel tuo petto come un puledrino che dopo l'inverno passato nella stalla esce per la prima volta al prato; lo senti il suo battito?
Forte e chiaro!
Per la prima volta nella tua vita senti il fastidioso bisogno di erigere completamente dritta la tua schiena, ormai posturalmente curvata dal tempo passato davanti a computer e documenti, per guardare il volto di qualcuno, per metterlo in soggezione più di quanto già non fai con il tuo sguardo ieratico.
Lo osservi in modo attento e minuzioso, lo scruti, lo studi; non vuoi tralasciare alcun dettaglio in quanto questo ricordo dovrà rimanere nella tua e nella sua memoria per sempre. Guardi il suo aspetto da classico studente modello per poi passare a scrutare la sua anima sprofondando nei suoi occhi color nocciola e li te ne accorgi.
"E' lui, non c'è dubbio. Lui deve essere Kira, i suoi occhi non mentono."
Hai ragione, i suoi occhi non sono quelli del classico studente che vuole sembrare, sono occhi pieni di odio, rabbia, paura, ma anche sicurezza. Sono gli occhi di qualcuno che non esiterebbe mai di fronte ad un ostacolo, che farebbe qualunque cosa per raggiungere il suo obiettivo.
Sei rigido, coi muscoli tesi e bloccati, le mani in tasca ferme ed immobili.
O forse no.
Una è aggrappata ai jeans sgualciti, l'altra invece giocherella con i resti di un fazzoletto nell'inutile tentativo di farvi fluire un po' di sangue e scaldarla. Impossibile. Tutti e sette i litri di sangue contenuti nel tuo corpo sono concentrati in due zone: il cuore, che al contrario degli altri organi vitali non intende rallentare e il cervello il quale invece è completamente calmo, in attesa di una risposta.
Non hai alcuna intenzione di abbassare lo sguardo, significherebbe mostrare insicurezza, mentre tu sei anche troppo sicuro. E' per questo che l'hai fatto. Ti sei esposto; per la prima volta nella vita ti sei mostrato concretamente a quello che ritieni essere il tuo nemico, e non si parla di un assassino qualunque. Lui è Kira, il serial killer dei carcerati e dei criminali, il così detto dai suoi adulatori " Dio del nuovo mondo". Potrebbe ucciderti anche ora e ne sei pienamente cosciente. Ma se ancora non l'ha fatto, è perchè non può, giusto? Per uccidere ha bisogno di un volto e un nome; ma quest'ultimo gli manca.
"Ho fatto la mossa giusta."
Il tuo respiro ha come un tremito, come se il tuo fisico debole stesse cercando in qualche modo di allentare la tensione. Sei sicuro di reggere tutta questa pressione psicologica fino alla fine?
"Forse si."
E allora perchè sei così preoccupato?
"Allora, forse no."
Ti imponi anche se a fatica di non tremare, e mantenendo alto e fermo il tuo sguardo profondo provi con tutto ciò che è in tuo possesso ad entrare nella sua mente omicida, dall'esterno sembri completamente impassibile.
Negativo. Ti ricordi che il tempo continua a scorrere e tu a vivere e decidi a rigor di logica che forse è meglio ricominciare a respirare, lentamente però, non deve capire che sei teso. Sei tu a dover capire.
Hai scoperto il suo segreto?
"Ma quale segreto? Forse è un normalissimo studente di 18 anni e non ha nessun segreto. O forse si. Forse è solo un ragazzo molto intelligente con incredibili capacità deduttive e un forte senso di giustizia e moralità. O forse no."
Hai smesso ancora di respirare, la testa ti gira in un turbinio di pensieri ed emozioni quasi mai provate. Ti senti come chi di colpo in una giornata uggiosa si trova nell'occhio di un ciclone e vede tutto ciò che rappresentava la sua sicurezza essere spazzato via come una foglia al vento. Tutte le tue certezze si frantumano e mille dubbi offuscano quella che di solito è una visione chiara dei fatti.
Allora l'hai capito? E' lui Kira?
"Si. O forse no... beh magari. Pensa Elle, pensa!"
Non respiri.
O forse si.
Inspira ed espira Elle, forza.
Uno due, uno due.
Chi è lui?
Forse è... o forse no...
probabile... chissà..

BLACK OUT.

Buongiorno a tutti!
Questa è la mia prima fanfiction qui su EFP, quindi siate gentili! (Naaaah, dite tutto ciò che dovete dire; nudi e crudi!)
Mi scuso per gli eventuali errori di ortografia e spero vi piaccia!
xx Bardos96
   
 
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