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Autore: SellyLuna    15/01/2016    2 recensioni
# 1. Sole ● «Lo sai? Sei davvero carino quando sei geloso.» «Cosa? Io non sono geloso. Ti sbagli!» / «E tu? Perché hai deciso di metterti proprio qui a prendere il sole?» «E tu, perché flirtavi con quella ragazza bionda?»
# 2. Pallina da tennis ● «Che cura mi consiglia, dottore?» «Una cura infallibile.» /«Non per mettere in dubbio le sue capacità, dottore, ma io credo che ho ancora bisogno delle sue cure
# 3. Mimosa ● «Grazie» «Per cosa?» «Per i fiori. È stato un bel pensiero. Non sai che piacere mi ha fatto trovarli.»
# 4. Grano ● Silenziosamente, raggiunse la ragazza e le solleticò il collo con la piccola spiga di grano. / «Forse è arrivato il momento di una pausa» le soffiò, invitante, a un orecchio.
# 5. Spiaggia ● «Non possiamo baciarci ora» /«Logan, sei sempre il solito!» «Tu sei caduta e mi hai trascinato con te.»
[Quogan♥]
[Questa raccolta partecipa alla challenge "The Itten Challenge" Dipingi le tue storie indetta da Edelvais Verdefoglia sul forum di efp]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Logan Reese, Quinn Pensky
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Custodirò gelosamente il nostro amore segreto
Autore: SellyLuna
Fandom: Zoey 101
Personaggi: Quinn, Logan, Zoey, Lola
Pairing: Quogan (Quinn/Logan)
Genere: slice of life, fluff, romantico
Rating: verde (per ora, magari potrebbe diventare giallo ^_^)
Tabella: gialla
Prompt: sole
Note: Questa raccolta partecipa alla challenge “The Itten Challenge” Dipingi le tue storie indetta da Edelvais Verdefoglia sul forum di efp.

Direi che questa shot può essere situata in qualche momento dopo l’episodio 7, ma prima dell’ultimo episodio.

E niente, buona lettura!

 

 

Custodirò gelosamente il nostro amore segreto

 

 

# Anche quando la gelosia, che non deve esistere, si impossesserà di me

 

 

 

Con un tclac aprì il tubetto e subito le sue narici vennero invase dal dolce profumo della crema da sole.

Se ne spruzzò un po’ sulle mani e iniziò a spalmarsela sulle braccia.

Aveva scelto un bel posticino, era davvero soddisfatta; da lì aveva un’ampia visuale del campus, nulla poteva sfuggire ai suoi occhi.

E, cosa più importante, si trovava in un luogo preferenziale; era investita direttamente dai raggi solari e questo significava che presto avrebbe potuto sfoggiare un bel colorito più scuro. Non vedeva l’ora!

Era da un po’ che ci pensava e finalmente aveva trovato il tempo e il coraggio per cercare di realizzare il suo desiderio.

Era da qualche giorno che non sopportava la vista della sua pelle chiara; era bianca come il latte e iniziava a farsi dei complessi a stare vicino a Logan.

Si sentiva a disagio – e lo sapeva che era una cosa tremendamente sciocca, ma non ne poteva fare a meno! –, perché era troppo evidente il fatto che lui fosse abbronzato mentre lei no.

Ritornò a concentrarsi sull’applicazione solare: non voleva beccarsi un’insolazione!

Ad un tratto un’ombra improvvisa oscurò il sole e, alzati gli occhi con curiosità, la ragazza notò che qualcuno si era intromesso tra lei e la stella luminosa.

Schermò i propri occhi con una mano alla fronte, focalizzando la propria attenzione sul nuovo venuto, cercando di vedere chi fosse. Solo dopo qualche secondo i suoi occhi riuscirono a mettere a fuoco un Logan visibilmente infastidito.

«Oh ciao Logan!» lo salutò lei, cordiale.

«Cosa stai facendo?» domandò Logan diretto, tralasciando i convenevoli.

Quinn rimase spiazzata dal tono brusco con cui le si era rivolto e gli lanciò un’occhiata scocciata.

Non capiva che problema avesse.

«Beh, non vedi? Sto prendendo il sole!» gli spiegò, davvero indisposta, lei.

Si riaccomodò lungo la sdraio, decretando così la fine di quel misero dialogo, iniziato peraltro male.

E lei, in quel momento, non aveva nessunissima voglia di sostenere nessun tipo di litigio, vero o finto che fosse.

Desiderava dedicare un po’ di tempo a se stessa, al relax, sotto al sole.

Nonostante le sue azioni eloquenti, Logan non se ne andò e le rivolse uno sguardo truce.

«Allora, cosa ci fai ancora qui?» se ne uscì, dopo poco, una Quinn spazientita, realizzando che il suo ragazzo era ancora piantato davanti a lei, impedendole di gioire del calore del sole.

Il giovane, tuttavia, non sembrava particolarmente propenso a collaborare.

«Insomma, qual è il tuo problema?»

Quinn non riusciva a venire a capo della faccenda, non riusciva a trovare una risposta allo strano comportamento di Logan nei suoi confronti. E il non risolvere un qualsiasi problema la infastidiva parecchio.

«Perché hai scelto proprio questo posto?»

Non credeva possibile  che Quinn, proprio lei che vantava un quoziente intellettivo superiore alla media, non avesse afferrato il nocciolo della questione. Era così evidente!

Lo osservò, pensierosa.

Forse aveva capito cosa lo turbava.

«Qui è il posto perfetto per prendere il sole, non sei d’accordo?» gli domandò Quinn, con un velato tono divertito, testando il terreno per verificare la sua teoria.

«No!» esclamò con veemenza «E poi questa è un’attività tipica di Lola.»

Sperò che la sua ultima uscita convincesse la ragazza a desistere dal suo intento; avrebbe certamente notato nel suo tono la leggera offesa – e non voleva, ma lo faceva a fin di bene! – che le aveva rivolto. Già se la immaginava andare su tutte le furie, perché praticamente aveva dichiarato che quell’attività non era al suo livello, come se lei non ne fosse in grado.

Non lo pensava davvero; insomma non c’era nessun male ad abbronzarsi: anche lui passava parecchio tempo sotto al sole in totale ozio aspettando che la sua pelle assumesse il colorito perfetto, ma lei non poteva farlo lì, praticamente sotto agli occhi di tutti e per giunta in bikini.

«Sì, forse hai ragione» lo stupì «ma volevo provare a vedere com’è. Potrebbe anche piacermi come hobby.»

Sapeva che presto Logan avrebbe ceduto; voleva sentirglielo dire e, ne era sicura, mancava davvero poco.

«Ehi Quinn!»

La voce allegra di Lola dissipò la lieve tensione che si era creata tra i due giovani, che contemporaneamente spezzarono la connessione visiva che li aveva legati fino a quel momento in una sfida silenziosa.

«Ciao Lola! Ciao Zoey

Quinn salutò gioviale le amiche, nascondendo la leggera irritazione per la loro interruzione. Non era tanto il fingere di odiare Logan per non destare sospetto che fra loro ci fosse del tenero a darle fastidio questa volta, quanto piuttosto il fatto che le due amiche avevano avuto una tempistica perfetta – per lui –, perché era certa che aveva ormai Logan in pugno. E così le sue compagne di stanza gli avevano dato del tempo per pianificare un’altra tattica.

Non si diceva che il ferro andasse battuto ancora caldo?

«Che succede qui?» domandò Zoey, lasciando saettare il suo sguardo da l’una all’altro.

«Sto cercando di prendere il sole, ma qualcuno me lo impedisce» rivelò la ragazza con gli occhiali, scoccando un’occhiataccia a Logan.

«Il solito idiota» si lasciò sfuggire Lola.

La ragazza non si curò troppo dello sguardo poco amichevole da parte di Logan che si era guadagnata con il suo commento. Lei era fatta così, forse un po’ troppo impulsiva e schietta, diceva sempre quello che pensava e non perdeva mai occasione per rivelare al mondo e al diretto interessato quanta poca stima avesse in Logan Reese.

«Non capisco come possa darti fastidio il fatto che Quinn prenda un po’ di sole» considerò Zoey, trovando particolarmente fastidioso il suo comportamento.

Non capiva per quale ragione dovesse infastidire Quinn. Poi si ricordò che si parlava di Logan e era normale per lui tormentare gli altri.

Lo sospettava: ed ecco in azione la solidarietà femminile! Ma insomma, come facevano a non vedere ciò che c’era di sbagliato?

Erano davvero così ottuse?

Infine realizzò che, agli occhi delle due ragazze, si stava comportando da vero idiota per nessuna ragione apparente. Era sicuro che anche Quinn, in quel momento, lo considerava uno sciocco, perché stava mettendo a rischio il loro segreto.

Cercò di calmarsi.

«Infatti, qual è il tuo problema?» s’intromise Lola, rivolgendogli uno sguardo curioso.

«Su Logan, dicci: qual è il tuo problema» lo invitò a esprimersi Quinn, con tono da presa in giro, sfidandolo.

Sentì salirgli la rabbia, ma cercò di tenerla a bada; non voleva darla vinta a Quinn. Non le avrebbe dato la soddisfazione di vederlo sconfitto e umiliato. E sapeva bene che, se avesse rivelato il vero motivo per cui non gli andava a genio che si rilassasse in mezzo al campus – perché lei c’era arrivata –, avrebbe ammesso che stavano insieme. E lei – come lui – non voleva che si sapesse in giro.

Rimase in uno stoico silenzio, espressione seria.

«Oh, io vi lascio. Ho visto James» Zoey si congedò così da quella situazione insolita e poco piacevole. Aveva percepito una strana tensione nell’aria.

«Ehi Quinn, mi aggiungo anch’io! Aspettami, vado a prepararmi» esclamò Lola, mentre correva via.

C’era da aspettarselo, quando mai Lola rifiutava un’occasione del genere?

Così erano rimasti di nuovo soli. Si fissarono intensamente negli occhi, aspettando che l’altro compiesse la prima mossa.

Passarono diversi minuti e Quinn decise di spezzare il silenzio.

«Allora, ora puoi dirmi cosa ti dà fastidio.»

La osservò, soppesando la sua richiesta. Notò la sincerità nel suo tono che traspariva dai suoi occhi, aveva abbandonato la battaglia.

«Tu lo hai capito» sperò così di evitare di doverlo ammettere.

Tuttavia, la ragazza non fece alcunché per evitargli il momento della verità, guardandolo, in attesa.

«Qui ti vedono tutti» confessò poi a fatica.

La ragazza sapeva che non avrebbe ottenuto di più e riconobbe il suo sforzo. E sapeva che con quel tutti si riferiva in particolare alla popolazione maschile.

«Lo sai?» gli disse, sorridendo «Sei davvero carino quando sei geloso.»

«Cosa? Io non sono geloso! Ti sbagli!»

Ma il suo scaldarsi così tanto le provò che aveva ragione. Come sempre.

«E tu?» lo guardò, confusa «Perché hai deciso di metterti proprio qui a prendere il sole?»

Si sbagliava, se pensava che non avrebbe ottenuto la sua risposta. In fondo, lui otteneva sempre quello che voleva; doveva saperlo ormai.

Non aveva senso tirarla ancora per le lunghe. Gli avrebbe detto come stavano le cose, senza però essere troppo esplicita.

«E tu, perché flirtavi con quella ragazza bionda?»

Si rese conto che non era stata un’ottima idea, perché non era riuscita ad essere abbastanza enigmatica. Gli aveva fornito la spiegazione su un piatto d’argento.

Per un istante il suo bel viso si tramutò in un’espressione confusa, fino a quando realizzò il problema.

Chi è che era geloso?

«Non stavo flirtando. Le ho solo offerto da bere» si giustificò «L’ho dovuto fare per non far insospettire Michael e James.»

Era la pura verità; lo aveva fatto per mantenere intatta la sua reputazione e allo stesso tempo per coprire il loro piccolo segreto. Se tutto era come sempre, non avrebbero avuto scocciatori e impiccioni a infastidirli; avrebbero potuto vivere più serenamente la loro relazione segreta.

Quinn si rilassò. Logan non le stava mentendo e, rifletté, sarebbe potuta arrivare da sé alla conclusione.

Non era facile vederlo intrattenersi con altre ragazze e, ogni volta, le toccava uno sforzo enorme per nascondere il proprio fastidio, che non era supposto dovesse esistere. Sapeva che dovevano comportarsi come avevano sempre fatto per non destare nessun tipo di sospetto. 

«Senti» le propose in seguito «ti andrebbe di prendere il sole sulla nostra terrazza?»

«Ma scusa, non è la stessa cosa?»

«No, perché impedirò a chiunque di disturbarti. Saremo solo noi due» le disse, sorridendo seducente.

Doveva aspettarselo; era tipico di Logan. E, tutto sommato, si ritrovò a gradire un’ evenienza  simile.

«Perché no?»

Si alzò, raccattò le sue cose e si incamminò insieme al ragazzo.

 

 

 

 

***

 

 

 

 

Dopo pochi minuti, Lola ritornò con una borsa da spiaggia e si guardò intorno, confusa.

«Quinn?»

Rimasta sola, decise comunque di fermarsi a rilassarsi sotto il caldo sole californiano. Sarebbe stato un vero peccato non usufruire dell’opportunità, visto che si era preparata e aveva tutto l’occorrente.

 

 

 

   
 
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